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Messaggio N°826 02-10-2008 - 13:55
Tags: Attualità

Segni dei tempi
Tadzebao di follie, ipocrisie e paturnie

MARTEDI'7 OTTOBRE 2008 ore 18.30 c/oAssociazione Koesis via Luigia Sanfelice, incontro pubblico con ALEX ZANOTELLI Padre missionario comboniano e ANGELICA ROMANO attivista Comitato Campano Pace e Disarmo per la presentazione del libro NAPOLI CHIAMA VICENZA "Disarmare i territori, costruire la pace" Il libro contiene un´ampia documentazione su tutte le presenze militari in Campania, dal porto alle fabbriche di armi, alle connessioni tra economia, ricerca, università. Sul territorio campano esistono numerosissime strutture di guerra che minacciano noi e tanti popoli del mondo, distruggono le coscienze e l´ambiente. Il trasferimento a Napoli del Comando della Marina Militare USA è una questione nazionale perché il ns porto diventa lo snodo di traffico di portaerei, sottomarini a propulsione nucleare ed armamenti di ogni genere diretti in aree di guerra Bisogna scuotere la rassegnazione, spingere all´impegno, associando Napoli a Vicenza e a tutti i territori in lotta per fermare la follia atomica.

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BESTIE E ANIMALI: CANI SUI TRENI: CANCELLATO IL DIVIETO PER GLI OVER 6 KG
I proprietari di cani di media e grossa taglia possono tirare un sospiro di sollievo. L'ordinanza di Trenitalia con cui da domani si vietava l'accesso sui treni ai cani di peso superiore ai sei chili e' stata sospesa. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, al termine dell'incontro con l'ad di Trenitalia Vincenzo Soprano. Il sottosegretario, che nei giorni scorsi aveva definito l'ordinanza "inaccettabile" perche' discriminatoria verso i viaggiatori proprietari di cani, e poco utile in termini di prevenzione sanitaria e igienica, ha espresso "enorme soddisfazione per la decisione di Trenitalia, che ringrazio per la collaborazione: L'obiettivo comune e' quello di tutelare il diritto di tanti viaggiatori di viaggiare con il proprio animale e di tutelare al contempo l'igiene e la salubrita' dei vagoni. Una decisione di grande buon senso e di grande intelligenza". Evitate, dunque, le preannunciate manifestazioni di protesta previste domani, con la Lav che aveva invitato alla disobbedienza civile, esortando i proprietari di cani di salire comunque sui treni: resta in vigore per ora il vecchio regolamento, fino a una nuova ordinanza concordata tra Trenitalia e Ministero. "Abbiamo istituito un tavolo tecnico - ha spiegato Martini - che ci vedra' impegnati per valutare con Trenitalia il miglior approccio sul tema dell'accessibilita' degli animali domestici sui treni". Fermo restando, ha ricordato il sottosegretario, che "i padroni di cani sono responsabili delle modalita' con cui l'animale puo' essere trasportato, che prevedono guinzaglio e museruola, la custodia dell'animale e il rispetto degli altri viaggiatori". Resta il problema dei parassiti, anche se la Martini fa notare che "in gran parte si tratta di cimici, che non popolano il cane ma l'uomo". TRENITALIA che, probabilmente, sta messa peggio di ALITALIA, per via dello stramaledetto vizio tutto italiano di moltiplicare all’infinito le esose cariche dirigenziali, a scapito del personale operativo e dei servizi che “dovrebbe” offrire ai cittadini, scarica ogni responsabilità della fatiscenza zozza dei suoi treni e dell’assenza di disciplinata ed ordinaria manutenzione dei medesimi, sulle rare presenze a bordo di quadrupedi inermi. A precindere dal fatto che un “padrone” disposto a pagare un biglietto (molto più costoso di un analogo ticket aereo) per portare con se’ il proprio Fido è chiaramente una persona che tiene molto alla cura e tutela del proprio animale, non abbiamo dimenticato le colorite lotte sindacali di qualche anno fa tra la compagnia e le cooperative del servizio nettezza, dimezzate e sottopagate, così come non si può tacere sulle condizioni di ricovero delle carrozze durante il meritato riposo a deposito, spesso adibite a dormitorio per sfortunati homeless o a fumerie e “drogherie” di tossicodipendenti e alcolisti. Personalmente, ogni volta che ho viaggiato col cagnolino al seguito, ho sempre temuto che potesse contrarre qualche patologia infettiva o diventare innocente preda di parassiti. Al di là di questa inutile furbata scaricabarile i nostri amici a quattrozampe sono costantemente oggetto di sfruttamento da parte delle multinazionali, come leggerete di seguito: trasmesso da Maria Venera: Ecco la lista dei marchi di cibi per animali coinvolti nello scandalo dei mangini contaminati dalla presenza di melamina:
http://www.avma. org/aa/petfoodre call/products. asp
Cibi prodotti in Cina e commercializzati com i nomi più famosi. Negli Stati Uniti, e probabilmente anche qui... hanno causato una vera strage di animali domestici; morti abbastanza rapide dopo malattie inspiegabilmente veloci e gravi: insufficienza renale, diabete,cancri intestinali ed epatici, malattie del fegato, edemi polmonari, allergie gravi..... In sei mesi, io ho perso due gatti in modo sospetto.... ma ora è tardi per appurare la verità. Questo link:
http://www.oipaital ia.com/petfood/liste.htm porta a due liste.. una di prodottori (e prodotti) da boicottare e una di produttori più 'scrupolosi' .Dateci una scorsa... e regolatevi di conseguenza. Un consiglio: qualunque problema presenti il vostro amico non umano, andate subito dal veterinario, con questi presupposti. .. prima si agisce e meglio è.... Notate... nei mangimi per animali, come conservante mettevano persino l'antigelo.. si, quello per auto... velenosissimo! No comment.... è meglio… eppoi, insopportabile e insuperabile il problema dell’ABBANDONO quando non della TORTURA gratuita di queste innocenti creature, capri espiatorii dell’INCIVILTA’ e del degrado morale e umano che ci contraddistingue: Da Siamo Randagi - Dobbiamo ringraziare le persone civili che non sterilizzano i cani se andando in canile troviamo i box pieni di cuccioli. Il nostro impegno costante per trovare adozione ai cani adulti viene vanificato dall'arrivo di decine di cuccioli che, se non muoiono, trascorrerranno la loro vita in canile, così come sta succedendo a tanti bellissimi cagnolini a cui non riusciamo a trovare casa. Nel giro di una settimana ci siamo ritrovati con due box strapieni di cuccioli. Una cara persona ha avuto il coraggio di scaricare ben 11 cuccioli della stessa cucciolata. E' penoso vederli abbandonati in un box senza nessuno che si prenda cura di loro.
Dateci una mano a trovargli casa. Grazie - Adottabili in tutta italia 333/8079363 338/1859871 328/8155243

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CONFLITTI SPIRITUALI: Napoli: i parcheggiatori abusivi scrivono a Gesù - Capodanno: “ Ed io mi rivolgo al Padre Eterno “ Caro Padre Eterno, i parcheggiatori abusivi di Napoli si sono rivolti a tuo figlio Gesù pregandolo di aiutarli nel perseverare a tartassare noi poveri automobilisti napoletani, io mi rivolgo a te perché invece continui a dare la forza e lo sprone ai vigili urbani per portare avanti con costanza e pervicacia la battaglia da loro intrapresa in questi giorni, facendo sì che queste figure, simbolo d’illegalità diffusa, scompaiano una volta e per sempre dalle strade della Città. Capisco anche perché non si sono rivolti a San Gennaro, come abitualmente fanno i napoletani, per chiedergli il “miracolo”. Sanno che difficilmente li favorirebbe, conoscendo anche i meccanismi con i quali da lustri prelevano denaro dalle tasche degli automobilisti partenopei, costretti a pagare due volte, sia per il ticket nelle strisce blu, che si sono diffuse a macchia d’olio a Napoli, sia per la “tassa” al parcheggiatore abusivo. Il che nell’attuale periodo di crisi economica non è certamente cosa da poco. Inoltre proprio sotto al cippo del Santo Patrono di Napoli, in via S. Gennaro ad Antignano, nel quartiere Vomero, laddove si ricorda che avvenne la prima liquefazione del sangue del santo, è stato piazzato un cassonetto, pieno d’immondizia, spostato dal sito assegnatogli, per far posto alle auto in sosta vietata, in una zona dove da anni sono presenti proprio i parcheggiatori abusivi. Liberaci una volta e per sempre da questa piaga che, peraltro, pare, che rappresenti uno dei tanti filoni attraverso i quali viene foraggiata la malavita organizzata. L’unico aiuto che possiamo chiederti per questi signori è quello di trovargli un lavoro onesto, col quale possano sostenere le loro famiglie, smettendola di vivere sulle spalle degli automobilisti napoletani. Gennaro Capodanno Presidente Comitato Valori collinari – Napoli Ma il triste destino dei Santi del Paradiso, abusati strumentalmente per la realizzazione di desideri molto terreni che nulla condividono con la spiritualità, è assai più disgraziato nell’opposta fazione degli spocchiosi “autosufficienti”: gli atei di convinzione e quelli à la page! Spesso ci giungono proclami logorroici da costoro, tesi “asdrubale” più che razionali sul loro CREDO del “Non Credo”. Finiscono quindi col professare anche loro una FEDE: ciò di cui ci accusano! E’ singolare, infatti, il loro insistente “evangelizzare” . Dal momento che dimostrano di conoscere alla perfezione ciò che si obbligano a non credere, a differenza di noi che crediamo in ciò che non conosciamo, finiscono con l’essere i maggiori assertori dell’esistenza di Dio! Guardate un po’ che spreco di meningi, pur di autoconvincersi: PRIMO CONVEGNO LAICO PROMOSSO DA AXTEISMO Sabato 18 e Domenica 19 Ottobre 2008 inizio ore 9:00 Arpiola di Mulazzo (Massa Carrara) Palestra Comunale a disposizione ampio parcheggio gratuito Ingresso libero – Considerato l'attuale gravissimo stato di censura e di manipolazione delle informazioni da parte dei media, si invita alla massima pubblicazione e diffusione. - Axteismo, No alla chiesa, no alle religioni Movimento Internazionale di Libero Pensiero – Dateci spazio in Tv per parlare e la Chiesa chiuderà bottega. CerchiamoFondazione o Università che sostengano studi e attività e Imprenditore-Editore che apra Tv satellitare libera. Axteismo vive grazie alle vostre donazioni, certamente sarà utile la tua piccola donazione di 25euro su PayPal http://nochiesa.blogspot.com Per lasciti testamentari e donazioni di altro tipo prendere contatto.
Leggi le news anche degli altri mesi, per aderire e informazioni: axteismo@yahoo.it tel. +39 3393188116

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I miserabili - L’informazione riporta date e numeri, nomi e colpe. La lotta dello Stato contro una criminalità molto organizzata. Ma questa durissima realtà campana non ha una sola faccia. Ce n’é un’altra, nascosta e apparentemente secondaria, ma vitale per il futuro di questa regione in agonia. Siamo noi. Noi che ci alziamo la mattina per andare a lavoro, noi che guardiamo il degrado e abbassiamo con dolore gli occhi, noi che non abbiamo il coraggio di fare le valigie. Noi che siamo impotenti davanti a una mentalità che è ormai segnata dal decadimento. Senza etica, senza rispetto, guardiamo le nostre città soffocate dai “ non è mia competenza” si rivolga a …” “che ci posso fare” Una vita di rimandi di responsabilità. Sensi di colpa accumulati per i propri figli, per la salute compromessa dei cari. Rammarico per non essere stati degli eroi ( solo le società civili non ne hanno bisogno). E il pudore che ti spinge a non lamentarti più, e la rabbia dei rifiuti , l’incertezza del futuro, la consapevolezza di un passato annientato in pochi decenni . L’altra faccia di questa guerra siamo noi. Nessuno saprà mai le nostre storie, i nostri tormenti, le nostre paure, la nostra impotenza , la nostra vergogna, il nostro amore tradito per questa terra.
Graziella Mazzoni www.graziellamazzoni2.blogspot.com

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Liceo Statale "Giuliano Della Rovere" Via Monturbano, 8 - 17100 SAVONA
Egr. direttore, gentile redazione, Il Liceo Statale "Giuliano Della Rovere" è lieto di comunicare che giovedì 2 ottobre p.v., con inizio alle ore 10.00, nell'Aula Magna del Liceo, il sostituto procuratore della Repubblica ALBERTO LANDOLFI terrà con gli studenti un incontro sul tema: "Mafia e camorra: quali differenze". L'incontro ha lo sciopo di illustrare la genesi, le caratteristiche e le peculiarità di due fenomeni criminali apparentemente simili ma, in realtà, assai diversi e di notevole complessità. A illustrare tali differenze sarà un magistrato da sempre impegnato nella lotta alla criminalità organizzata e costantemente impegnato nella lotta a mafia e camorra. Nel corso dell'incontro verranno proiettati una serie di filmati di indubbio interesse sull'argomento. Cordiali saluti - Massimo Macciò Peccato che quest'invito ci giunge con notevole ritardo! In veste di cultori meridionalisti, relatori, con all'attivo pubblicazioni e documenti audiovisivi, avremmo potuto partecipare con la proiezione di un video e la disamina storica delle autentiche origini della Mafia & Camorra, proponendo anche un confronto tra i due storici sbarchi in Sicilia: quello di Garibaldi e quello degli Alleati! Ora che Napoli, culla della Civiltà ed ex capitale del più importante Regno delle Due Sicilie, è celebre nel mondo solo per la MONNEZZA e la DELINQUENZA, occorre riabilitare la sua millenaria storia, abbattere la menzogna post-risorgimentale e tutti i beceri luoghi comuni ad essa collegati, se si vuole comprendere razionalmente l'origine del suo declino. Nel rammentarvi che a Napoli esiste anche tanta gente perbene, che nel silenzio lavora per il bene della società (un nome per tutti: il prof. Giulio Tarro) e che - nonostante l'indegna politica ultracentenaria che l'ha crocifissa e cremata nel ruolo di bacino depresso d'Italia e d'Europa - ha finanziato il Risorgimento del solo Nord... e continua finanziarlo, checchè se ne dica, non ci resta altro da fare che pregarvi di fare un salto su www.vocedimegaride.it (web identitaria) e soprattutto sul giornale/blog http://blog.libero.it/lavocedimegaride (che affronta la tematica meridionalista in termini di attualità) Peccato, davvero: saremmo intervenuti a nostre spese, pur di ripulire dal fango la DIGNITA' di Napoli-Cenerentola e dei tantissimi napoletani degni di Partenope! LA VOCE DI MEGARIDE

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VOTO DI LAUREA: 90-60-90 riceviamo dall’addetta di presidenza dell’ufficio italiano di un ministero estero e pubblichiamo avendo cura di proteggere la privacy della suddetta e della candidata della quale ci racconta Spesso, capita di ricevere aull'indirizzo di posta elettronica del nostro ufficio mail di ragazze che offrono la propria collaborazione come hostess ed interpreti durante i periodi di fiera. Nulla di male: io stessa ho lavorato molte volte in fiere e manifestazioni varie, divertendomi e guadagnando anche discretamente. Autocandidandosi come hostess è consuetudine allegare UNA (e sottolineo una) foto primo piano e, se richiesta, una foto figura intera (se ti autocandidi come hostess generalmente inoltri una foto in sobrio tailleur).Capita invece, sempre più spesso, di ricevere cv di ragazze laureate, che parlano 5 lingue e che poi allegano una dozzina di foto inopportune, scattate magari dal fidanzato, mentre ammiccano e si rotolano nella sabbia.. o in un letto… Vi pare consono? Beh! Noi, in ufficio, quando riceviamo queste 'autocandidature' ci divertiamo davvero... e un po' ci dispiace constatare quanto queste ragazze, intelligenti, di bella presenza e 'sveglie' , tanto da autocandidarsi, manchino invece di quel minimo di professionalità e di buonsenso nel presentarsi oltretutto ad un Ministero, quale noi siamo. Oggi ho deciso di mostrarvi una di queste e-mail, perchè davvero rappresenta un fenomeno di costume che si sta diffondendo anche grazie a tutte le forme di comunicazione di cui disponiamo e che nella e-mail di autocandidatura della Sig.na G. K. sono tutte contemplate.Buon divertimento e.....chi informerà la Sig.na G. K che non ci occupiamo delle selezioni per veline? P.s. Davvero divertente quando ci tiene, in maniera molto professionale, a sottolineare la sua partecipazione a spot definendosi come 'RAGAZZA CHE PASSA VESTITA DA PUNK AL MINUTO 01:36' oppure 'SPOT COPPIETTA SEX OVER THE CITY Ovviamente, non pubblichiamo il messaggio della candidata, accompagnata da ben 12 foto parecchio esplicative della sua indiscussa avvenenza e della sua intolleranza agli indumenti.

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0

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Messaggio N°808 17-09-2008 - 13:42
Tags: Attualità

'O Pazzariello
tadzebao periodico di cronache, annunci e denunce

E’ nata Annina Tirri! Fiocco rosa nella grigia prigione di "zio" Bruno, per Anna Contrada e Giancarlo Tirri, neononni! Annina, bellissima bambina, è venuta al mondo stanotte, stringendo tra le manine frizzanti stelline di luce e benedizioni in quantità che ha sparso con un gran sorriso su tutti. Il Comitato Bruno Contrada Napoli, adottando simbolicamente Annina quale fortunata mascotte messaggera di buone speranze, si felicita con mamma Monica e papà Massimo.

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Lettera aperta al Ministro della Giustizia Alfano - On Sig: Ministro siamo un'associazione di vittime del terrorismo e di cittadini comuni, la Domus Civitas che si occupa di mantenere pulita la memoria delle vittime del terrorismo che tanto hanno dato al nostro paese. Da tempo sui mass media del nostro paese il detenuto Adriano Sofri ed altri “ex terroristi”continuano ad infamare ed offendere, senza che alcuno li contrasti, la memoria condivisa da gran parte degliItaliani delle vittime del terrorismo; persone che hanno perso la vita per difendere le istituzioni di questo nostro paese. Chiediamo alla S.V di intervenire affinché venga ripristinata la Legge, oltre che per il detenuto Adriano Sofri - che gode a differenza di altri detenuti - di una serie di privilegi ed altresì di invitare i massmedia Italiani a non dare enfasi alle parole dell’ex leader di lotta continua , che offendono da tempo le nostre famiglie con esternazioni che rasentano l’istigazione a delinquere. Facciamo nostre le parole del Capo dello Stato che in occasione del giorno della memoria, celebrata il giorno 9 maggio 2008, furono di monito agli organi di stampa e preghiamo di non dare opportunità alcuna agli ex terroristi di imbrattare in maniera costante la memoria delle vittime del terrorismo. Siamo stanchi e stufi di subire umiliazioni da parte di questi personaggi, senza che ci venga accordato il diritto di replica. Confidiamo nel suo intervento per ristabilire ordine e regole certe per tutti; specialmente, chiediamo rispetto per le vittime del terrorismo.
Bruno Berardi “Domus Civitas”

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Vomero: Grande attesa per la festa di San Gennaro - In questi giorni fervono al Vomero, come ogni anno, i preparativi per la festa di San Gennaro, che si terrà il prossimo 19 settembre. Si tratta un evento molto sentito dagli abitanti della collina. Bisogna ricordare al riguardo che la tradizione popolare, fonti epigrafiche e testimonianze monumentali collocano il primo miracolo della liquefazione del sangue del Santo Patrono proprio nel territorio del Praedium Antinianum, tappa obbligata, in epoca romana, lungo la via Puteolana che, per Colles, collegava la città flegrea a Napoli. Il miracolo sarebbe avvenuto durante una pausa della processione liturgica organizzata dalla diocesi di Napoli e della Campania per la traslazione del corpo e della testa di San Gennaro dall’agro marciano, dove era la sepoltura, alle catacombe di Capodimonte, attuale dimora delle spoglie del santo. Il corteo avrebbe assistito al miracolo quando, durante una sosta sulla collina, Eusebia, la nutrice del santo, nata e residente nel casale di Antignano, donò le ampolle contenenti il sangue del martire, raccolto, come si usava all’epoca, presso la solfatara all’atto del martirio e custodite dalla stessa per anni. La tradizione popolare vuole che il miracolo sia stato determinato dall’incontro tra la testa ed il sangue del Santo. L’evento viene ricordato sia da un altorilievo posto nella Basilica in via S. Gennaro ad Antignano, dedicata al santo dove si osserva Eusebia che, genuflessa, dona le ampolle al Vescovo che guida la processione, sia dal cippo che nel 1941 venne posto dalla delegazione pontificia a poca distanza dalla stessa Basilica. La festa di San Gennaro, organizzata dall’Unione Cattolica San Gennaro Arenella-Vomero, benemerita associazione, nata nel 1933, come negli anni scorsi si articolerà in due fasi: le celebrazioni liturgiche, con una messa solenne, che si terrà alle ore 18 nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini, presieduta dal cardinale arcivescovo Crescenzio Sepe e con la presenza del vicario episcopale, mons. Gennaro Matino e del decano, mons. Lucio Lemmo. Nella seconda fase vi sarà la processione solenne lungo il tracciato dell’antica via Antiniana e delle strade storiche del quartiere, toccando le tre chiese dedicate a San Gennaro.
Gennaro Capodanno – Comitato Valori Collinari

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Oggetto:attenzione: olio per frittura!!!!! URGENTE E' BENE SAPERLO PER LA TUA SALUTE E LA SALUTE DEL TUO MONDO.Sapete dove buttare l'olio della padella dopo una frittura fatta in casa? Sebbene non si facciano molte fritture, quando le facciamo, buttiamo l'olio usato nel lavandino della cucina o in qualche altro scarico, vero? Questo è uno dei maggiori errori che possiamo commettere. Perché lo facciamo?... Semplicemente perché non c'è. Nessuno che ci spieghi come farlo in forma adeguata. Il meglio che possiamo fare è ASPETTARE CHE SI RAFFREDDI e collocare l'olio usato in alcune bottiglie di plastica, o barattoli di mayonese o marmellate,chiuderli e metterli nella spazzatura.UN LITRO DI OLIO CONTAMINA CIRCA UN MILIONE DI LITRI D'ACQUA, quantità sufficiente per il consumo di acqua di una persona per 14 anni

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Domenica 21 settembre dalle 11 del mattino il Pallonetto di Santa Lucia, rivivrà l’antica festa della ‘Nzegna, il tradizionale corteo di luciani che in costume borbonico, seguiva una carrozza con le controfigure di Ferdinando IV e di Maria Carolina. L’evento a cura del regista Pasquale della Monaco strenuo difensore della fiabesca Villa Ebe sulle Rampe di Pizzofalcone, abbandonata e semi distrutta e cultore degli usi e costumi del quartiere, citato da grandi scrittori. “La festa – dichiara il regista - che risale all’800 e si celebrava nel giorno di San Lorenzo, durata fino al 1953, quando fu sospesa perché un ragazzo gettato in mare rischiò la vita, vedrà la partecipazione del quartiere, giovani e anziani per ritrovare tutti insieme i valori dell’Oro di Napoli nobilissima. Discordi gli storici sul significato di ‘Nzegna. Alcuni sostengono che significhi “insegnamento”, in questo caso al nuoto. Altri “Ingegnare” vale a dire smettere gli abiti estivi per quelli invernali. Ingignare il vestito nuovo Un viaggio nella città dell’onirico del mito e degli Dei, quello pensato da Della Monaco. Un omaggio al cinema alla musica e alla filosofia, con il tema dei personaggi dalle opere di Benigni, Fellini, Marotta/De Sica, Pasolini, Wagner, Wertmuller. Personaggi apparentemente diversi ma accomunati e legati dalla stessa radice e filo conduttore: i valori dell’umanità”. Il corteo attraverserà il Pallonetto, sosterrà nella chiesa della Madonna della Catena per un omaggio alla tomba dell’ammiraglio Francesco Caracciolo e ai tanti personaggi della Rivoluzione napoletana del 1799 declamando i valori della giustizia e dell’eguaglianza; altra sosta nella chiesa di Santa Lucia a mare e, attraverso Via Cesario Console raggiungerà il caffé Gambrinus, Palazzo reale e finalmente tutti al Borgo Marinari per un salutare bagno purificatore. Il corteo sarà preceduto dalla fanfara dei bersaglieri e dalla banda della Nato. Depurata dalle forme di violenza, come purtroppo accadeva anche nelle passate edizioni della Piedigrotta, la ‘Nzegna voluta da Pasquale della Monaco, può essere l’inizio di un’antica tradizione, da inserire nel novero dei grandi eventi cittadini.
Mario Carillo mcarill@tin.it

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da "laura pompei" nina978@libero.it
Ancora orrore a Castellammare di Stabia, precisamente nei boschi di Quisisana. Nei boschi sono presenti tanti cani, accuditi tutti da una ragazza di nome Alessandra; lei porta loro da mangiare tutti i giorni, caricandosi di borse di cibo e bottiglie di acqua su per la strada in salita. Spesso trova li cani impiccati, cuccioli o adulti. Pochi giorni fa lo stesso scenario, un vero e proprio massacro. Questa volta ha cercato di impedire l'ennesimo scempio di cuccioli e per strapparli dalle mani di alcuni ragazzini, dediti a tali atti crudeli e vandalici, la povera Alessandra è stata presa a botte ed è finita in ospedale. E' riuscita a recuperare solo 5 cuccioli ,tutti gli altri sono stati ammazzati dai ragazzi e altri spariti nel nulla. Molto spesso nella zona ci sono ragazzi con i loro pitt-bull che si divertono a vedere come il loro cane sbrana qualche randagio malcapitato..Il problema ora è questo : sistemare i cuccioloni, che sono di tg media, 4-5 mesi di età, possibilmente anche le mamme che sono ritornate li dopo la sterilizzazione con due cuccioli in grave pericolo e aiutare Alessandra a sterilizzare le altre femmine sul territorio evitando la nascita di altri poveri cuccioli. Riguardo la sterilizzazione fino ad ora sono state sterilizzate piu di 20 femmine, tutte a spese di Alessandra, la quale si è anche rivolta all'associazione che si dice animalista della zona, chiedendole di aiutarla tramite l'asl a sterilizzare gratuitamente, essendo ciò possibile solo alle associazini accedere al progetto gratuito ma le è stato rifiutato l'aiuto, nonostante le associazioni ricevano, contrariamente ad Alessandra, anche contributi annui dal Comune. I cani che hanno bisogno di una casa urgente sono: 4 MAMME DI TG MEDIA, MARRONE FOCATO ED I CUCCIOLI. Per aiutare Alessandra con cibo, medicine, stalli per i piccoli sfortunati o per contribuire alla spesa di sterilizzazione contattare Laura Pompei al 3332160311. Alessandra non ha dato il consenso per divulgare il suo recapito in rete, a coloro che lo chiederanno in privato posso fornirlo io.
Laura Pompei

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L’EMERGENZA RIFIUTI CONTINUA.
Dall’olocausto campano Graziella Mazzoni Graziella.mazzoni@yahoo.it ci invia questo video.

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... arrivederci al prossimo Pazzariello!

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 3

riferimento

Inviato da vocedimegaride
il 17/09/08 @ 14:29
Io credo che il nostro buon amico Pasquale della Monaca, artista multimediale, abbia scambiato l'antica festa della 'Nzegna con l'attualità untuosa della 'Nzogna!... Che cavolo c'entrano Ferdinando e Carolina ed i fieri Luciani con i "martiri del '99", i bersaglieri, la NATO, Benigni, Fellini e Pasolini? Avrà voluto, forse, rappresentare lo "specchio dei tempi", per libertà di licenza artistica... o, come Pulcinella e Arlecchino è servitore di due padroni?
marina

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Inviato da vocedimegaride
il 17/09/08 @ 14:52
...."Già, la damnatio memoriae per i Luciani di essere restati, nella buona e nella cattiva sorte, fedeli ai tanto vituperati Borbone! Si comincia nelle tragiche giornate del gennaio 1799, allorché quelli del Borgo di Santa Lucia, all’unisono con gli abitanti di tutti gli altri quartieri cittadini, si oppongono con determinazione al francese invasore. Cataste di corpi di Luciani trucidati testimoniano che la loro fedeltà al Trono non è vuota leggenda. E poi nei sanguinosi moti del maggio 1848, quando i Luciani affronteranno dalle parti di Montecalvario folti gruppi di camorristi armati, che spalleggiano gli insorti antiborbonici. Come sempre nei moti risorgimentali la malavita organizzata sa benissimo da che parte stare. Della cosa si ricorderà, nel 1860, il famigerato don Liborio Romano, ministro di polizia all’arrivo in Napoli di don Peppino Garibaldi. A garantire l’ordine pubblico nella città ci penserà la camorra, tramite la neocostituita guardia cittadina. Di quest’ultima, per espresse disposizioni dello stesso ministro, non potranno far parte i Luciani. Il binomio Luciani - Borbonismo si può dire che non scomparse mai del tutto. Tanto che anni dopo, quando Francesco II, ultimo Re di Napoli, trovandosi in esilio a Parigi e avendo pregato Vincenzo Gemito di mandargli un’opera che gli ricordasse la sua cara ed indimenticabile Napoli, l’artista non trovò di meglio che modellare una piccola scultura in bronzo, che ritraeva un ragazzo luciano venditore di acqua sulfurea con la sua "múmmara". Nessun dono fu più gradito di questo. È da sottolineare che quello dei Luciani non fu mai cieco Borbonismo. Lo dimostra il loro atteggiamento di fronte alla vicenda dello sfortunato ammiraglio napoletano, Francesco Caracciolo. Nemico dei Borbone, il Caracciolo conosce l’infamante morte per impiccagione a causa dell’odio di Nelson (un’imperdonabile macchia nella gloriosa vita marinara di quest’ultimo), malgrado il parere contrario del Cardinale Ruffo che lo vuole salvo. Le spoglie mortali di Caracciolo troveranno poi riposo, ad opera dei marinai luciani, nell’ipogeo di Santa Maria della Catena, la Madonna protettrice del Borgo. Onore ad un marinaio caduto da parte di altri marinai, anche se avversari. Alla Madonna della Catena era dedicata la popolarissima festa della Nzegna. Era il festone dei Luciani e si svolgeva nel mese di agosto di ogni anno. L’ultima Nzegna data dall’ormai lontano 1953. In questa festa veniva scelta una coppia, formata rigorosamente, per antica consuetudine mai venuta meno, da un pescatore e da un’acquaiola. Vestiti con sfarzosi abiti, i due rappresentavano, per l’intero giorno, l’alter ego della regale coppia delle Maestà Borboniche in terra luciana. Si formava così un pittoresco e variopinto corteo, che, tra lazzi ed acclamazioni, giungeva sulla riva del mare di Santa Lucia, dove tutti, anche donne e bambini, si tuffavano o venivano tuffati in acqua. Compresi i malcapitati e disattenti spettatori. E guai a protestare! Era questo un grazioso omaggio dei Luciani al loro mare. Un mare sempre amico, che diventerà però amarissimo nel periodo post-unitario, quando ai primi del Novecento i Luciani, a migliaia, conosceranno, a causa di una nera miseria, la dura strada dell’emigrazione verso le Americhe. Si comporranno così le struggenti strofe di Santa Lucia luntana. Santa Lucia luntano ‘a te quanta malincunia! La canzone finisce poi per diventare un vero e proprio inno nazionale di tutti gli emigranti meridionali. Eppure quel mare, un giorno non lontano, i Luciani l’avevano orgogliosamente solcato a bordo delle splendide navi della Real Flotta Napolitana"....

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Inviato da Anonimo
il 17/09/08 @ 15:47
Io non conosco Pasquale della Monaco.
Marina lo definisce "nostro buon amico" e certamente avra' le sue buone ragioni.
Ma anche io, se non ho mai sentito parlare di questo signore,.... ho le mie buone ragioni.
Ed adesso sono confortato (nel non conoscerlo) da questa ennesima stupidaggine che viene da lui organizzata...
La festa della "'Nzegna" e' sempre stata una festa dei Luciani !
I Luciani sono sempre stati fedeli al loro Re Borbone !
Gli ideali della Rivoluzione Napoletana non centrano una mazza.....forse centrano per compiacere la sinistra del governo cittadino e regionale......centrano per avere congrui finanziamenti..... centrano per etc. etc.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci sia azzecca, dice Andreotti.
Pasquale della Monaco, ma pecche' nun te stive a casa ???
Antonio Ambrosino

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Messaggio N°797 08-09-2008 - 16:21
Tags: Attualità

I padreterni

Sono proprio curiosa di sapere quanti napoletani e più in generale quanti italioti, che si erudiscono con la Gazzetta dello Sport , Novella 3000 e Diva & Donna, sono a conoscenza dell’imminente esperimento scientifico del CERN che intende rieditare, il prossimo 10 settembre, la Creazione di circa cinque miliardi di anni fa, con qualche rischio tuttora sconosciuto alla globalità terrestre e – a quanto pare – ai medesimi “soci” del Padreterno! In rete c’è materiale in ogni lingua ed in ogni formato audio, video e letterario; l’informazione italiota, invece è latitante come sempre, se non fosse per qualche testata genovese che giusto giusto ne parla per magnificare la partecipazione di Ansaldo Superconduttori e dell’INFN con una trentina di ricercatori genovesi su qualche centinaia di italiani, i quali sono impegnati ai laboratori di tre su quattro punti cruciali del prossimo Big Bang, ovvero le stazioni sotterranee Atlas, Cms e Lhc-b, del progetto LHC, alla ricerca del “bosone” di Higgs (non è un animale preistorico, è una “particella”!). Avete presente una bussola? Bene! Dal quadrante ricavatene una losanga e sostituite ai punti cardinali le sale sperimentali Alice, Atlas, Lhc-b e Cms. Le particelle saranno dapprima accelerate e poi fatte scontrare a una velocità pari al 99,9% della velocità della luce in questi quattro punti di collisione. Tutto ciò, allo scopo di spiegare perché la materia ha massa! Per arrivare a questa scoperta, cruciale per il mondo scientifico, s’incrociano fasci di protoni 40 milioni di volte al secondo e ci si avvale di tecnologia “made in Genoa” – come riferisce la stampa locale - . “L’Ansaldo Superconduttori ha infatti realizzato gli “avvolgimenti superconduttivi” del magnete impiegato nell’esperimento, lungo 26 metri e uno dei più grandi al mondo: il cuore, cioè, del dispositivo in grado di dare informazioni precise sull’energia, la direzione e il tipo di particelle prodotte nello scontro tra i due fasci di protoni accelerati in Lhc.”. Sulle tracce del bosone di Higgs sono anche i ricercatori impegnati sull’esperimento Cms: si tratta di un rivelatore costituito da un solenoide superconduttore, costruito per misurare con precisione muoni, fotoni ed elettroni. Oltre a cercare la preziosa particella, Cms cerca conferme sulla teoria della supersimmetria, pensata dai fisici per risolvere alcune questioni lasciate aperte dal modello standard di descrizione dell’universo. Semplice, no? Figuriamoci ccosa ne hanno capito Prodi, Berlusconi, La Russa, Veltroni... Bossi! I nostri politici non ci hanno nemmeno informati dell’evento: tanto, dopo il 10 settembre, “chi c’è, c’è!”... C ome cappero si potrebbe, poi, tradurre col linguaggio dei segni ai sordomuti sudditi la ricetta della Creazione, se questi manco conoscono e sanno dove reperire gli ingredienti? E’ un litigio internazionale tra chef de rang, per aggiudicarsi la stella Michelin (non in senso astrofisico): la scuola nouvelle cuisine dei fisici nucleari contro la scuola tradizionale dei Chimici, eredi degli antichi filosofi alchimisti, che temono il catastrofico frittatone nucleare. Potrebbe addirittura verificarsi l’ipotesi della creazione di un Buco Nero che, ampliandosi nel fagocitare se stesso, come un gatto che si morde la coda, ingoierebbe la Terra di qui a quattro anni … esattamente nel 2012, annus orribilis delle concordi profezie sulla distruzione del pianeta. “Non è vero ma ci credo”, direbbe Eduardo… se fosse quaggiù e non al sicuro, lassù, beato lui! Quaggiù, dovremmo smazzarcela noi, se la Corte per i Diritti Umani di Strasburgo, adìta dai chimici tedeschi, non interverrà a staccare la luce al CERN il 10 settembre mattina! Dico a voi, seguaci del “culi e tette”, del “pallone”… a voi, tronisti e veline, a voi, sgallettate e teppisti, brigatisti e mafiosi, politicanti ed affaristi… black-block e noglobal, pacifisti e majorettes, magistrati e robespierres... sarà inutile chiudersi nel bunker della casa del Grande Fratello o nel sottoscala della Domenica Sportiva, di Annozero e di Ballarò, dopodomani mattina… Siamo tutti, indistintamente, cavie... come i porcellini d'india, le scimmie del Nepal ed i beagles... Se l’esperimento andrà male... finiremo tutti assieme nel buco del culo del buco nero! Pensare che stavamo aspettando, tutti mortificati, che fossero le discariche napoletane, il percolato nostrano, la mozzarella di bufala campana e... il Vesuvio a fare la loro parte… Che fresconi! (marina salvadore) in foto: l'acceleratore di particelle di Ginevra, Large hadron collider, da 6 miliardi di euro (... puozze scula'! )

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 2

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Inviato da Anonimo
il 08/09/08 @ 21:55
Marina, ne avevo vagamente sentito parlare, ma confesso che ero quasi all'oscuro. Non ho parole, maremma maiala. Scusa il francesismo ma penso ci sia di che preoccuparsi.
Patty Ghera

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Inviato da Anonimo
il 08/09/08 @ 22:23
Che ti devo dire, Patty? Speriamo che arrivi E.T. a staccare la corrente!!!
marina

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Inviato da senzabarriere.d
il 09/09/08 @ 10:55
Ne abbiamo sentito di tutte le specie, di tutti i colori. Questa è l'ultima. Credo che gli effetti di una sostanziale non curanza della vita. siano già in corso. Abbiamo avuto modo di sapere che l'Italia tutta, dal nord al sud è stata attraversata nel mese di agosto dall'imperversare di un virus che ha costretto alle cure pazienti già affetti da altre patologie. Il Lazio, la Calabria, la Toscana, le Puglie, specialmente nelle zone di mare sono state interessate da fenomeni con febbri, mal di stomaco, accelerazione cardiache ed a volte, anche da piccole emoraggie interne. E' un caso che è stata data notizia di difficoltà di sintesi, in certi laboratori francesi e svizzeri. L'umanità è malata, la terra è malata. Come gli struzzi, mettiamo la testa sotto la sabbia, per non vedere, non sentire e siamo pecore al macello. Si pecore, come quelle di Nola che sono tutte morte, ed il loro pastore con loro. Ci indigniamo per la spazzatura, per i fuochi, la diossina ed intanto muoiono troppa gente per i più svariati tumori. Tra i giovani si diffonde, al di là della presunzione di vivere, di essere intoccabili ed eterni, la sofferenza psicologica, la non accettazione di se stessi e delle responsabilità.L'olocausto della degenerata genia umana è in atto da tempo, dal sorgere della società industriale, dalla depauperizzazione delle ricchezze, dalla deforestizzazione dei polmoni verdi del pianeta, dallo sconvolgimento delle leggi non scritte, eppure esistenti che regolano i contatti tra l'uomo, la natura, gli animali. L'aria è malata, il sole è malato, la terra soccombe. Un sole nero ci investirà con i suoi freddi raggi, il pianeta sarà rosso d'incendi e resteranno solo rocce cotte di silicio e sabbie del deserto, come quello di Marte. Tutto brucerà, senza onore, nè gloria.Tutti tacciono, Medusa aspetta e sogghigna. Dopo tanti anni ha avuto la sua vendetta. Il grande inganno è stato perpetrato e nessun eroe ci salverà, A proposito, dove sono i nostri ambientalisti, i verdi più accesi e le tante sigle che li contengono. Pecoraro Scanio dove stà.
Mimmo Di Renzo

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Messaggio N°790 02-09-2008 - 12:24
Tags: Attualità

Buon compleanno, Bruno!

Sono 77! Ma la tua eroica vita... che tante volte ha sfidato il pericolo e l'inganno... s'è come sospesa in un incubo dal 1992: sedici anni della tua preziosa ed impagabile esistenza, rubati alla tua Dignità, ai tuoi cari, ai tuoi amici, alla Società Civile, alla Patria... che ancora aveva disperato bisogno di Uomini come te!... Il cercopiteco di questa "Civiltà del Cretino" e l'Orco onnivoro delle minacciose fiabe ricattatorie dell'infanzia sono andati "a braccetto", schifosamente complici del Potere Occulto, per lordare il Giusto, il Bello e il Buono di questo "Paese" ch'è sorto sulla Menzogna e che continua a pascersi nella Perfidia. Ci spiace che il tuo sonno vigile sia visitato da sogni mostruosi e che il tuo sguardo dolce sia costretto, da sedici anni, ad assorbire le immagini delle miserie umane, dello squallore istituzionale, del degrado peggiore di questa Società irriconoscente che hai difeso a spada tratta per tutta la vita! Ti siamo grati per la forza che ancora trattieni in te e che... CI DA FORZA! Noi, faremo l'impossibile per svegliarti dal sonno, per trarti fuori dall'incubo... per sostenerti nel far ripartire la tua vita... là... da dove ti hanno costretto ad accantonarla come un abito strappato... in quella blasfema vigilia della nascita del Salvatore del '92... Sono "i tuoi anni in quell'anno" che festeggiamo, ancora oggi... da tre lustri! La tua età, l'orologio, il calendario, la giustizia... riprenderanno a scorrere dal tempo dei tempi prossimi a venire della tua resurrezione al mondo. Ricorda, Bruno, IL TEMPO NON PASSA. ARRIVA! marina salvadore ********** Nella sezione "commenti" di questo post raccoglieremo tutti i messaggi di augurio per Bruno Contrada e glieli faremo pervenire!

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 28

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 13:01
Al Generale Bruno Contrada i miei migliori auguri di Buon Compleanno. A me si uniscono tutti coloro che lo hanno eletto a simbolo di tutte le difficoltà che una persona anziana, un disabile, deve affrontare in una società sempre più refrattaria a se stessa. Al vivere civile, alla meritocrazia, alla dolcezza alla gentilezza, alla giustizia, alla verità. Caro Generale, mi permetto di apostrofarla in tal modo, per l'amicizia che mi lega ai suoi fratelli, al fatto che sono iscritti alla mia associazione, alla voglia di poterle stringere la mano. Spero che ieri sera tutti gli antropofagi, i cannibali, le iene, gli sciacalli di ogni risma, politici, giornalisti, opinionisti e giudici presenzialisti, abbiano potuto vedere lo speciale de "La 7" sul caso Tortora, che ad opera del conduttore, ha raggiunto momenti di grande partecipazione. Tutta questa genia, pseudo scrittori ed altri, si sono saziati della carne e dello spirito di Tortora , uno di noi. Gli stessi si sono affannati davanti alla sua persona, strappandole a brani, la storia, i meriti ed i riconoscimenti. Per Tortora bastarono due pentiti, onnipresenti, per Lei Generale, ce ne sono voluti sette. Coraggio, noi non l'abbandoneremo mai.Un abbraccio ed una stretta di mano per quando sarà possibile godere della Sua presenza. Spero presto.
Mimmo Di Renzo

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 13:10
Auguri dal più profondo del mio cuore al caro Bruno, che per me è come un fratello. Continueremo a batterci per Lei per ottenere la dovuta riabilitazione davanti al mondo. Un abbraccio da lontano nella speranza di poterlo fare presto.
Maria Venera

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 13:39
BUON COMPLEANNO
Ennio

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Inviato da pattyghera
il 02/09/08 @ 14:09
Generale, la guerra è finita, il nemico è scappato, è vinto, è battuto, dietro la collina non c'è più nessuno, solo aghi di pino e silenzio e funghi buoni da mangiare, buoni da seccare, da farci il sugo quando è Natale, quando i bambini piangono e a dormire non ci vogliono andare. Buon compleanno dal profondo del cuore.
Patty Ghera

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 14:22
Caro Generale
auguri di Buon Compleanno anche da me.
Io sono il capitano di mare con la fisima degli aerei .... si ricorda ?
Spero presto di pittarle l'aereo che lo riportera' TRIONFALMENTE a casa sua...
Antonio Ambrosino

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 15:44
Sia il Suo prossimo compleanno in famiglia senza limitazioni e a casa! Mia moglie e io Le siamo vicini. Con stima e cordialità mille auguri da Vanni Stefanelli.

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 16:08
Pienamente convinti della sua innocenza e pulizia d'animo, ALBERTO e MIRIAM da Cagliari le fanno tanti auguri e la abbracciamo idealmente anche se attraverso qs strumento che e' internet. Stia su che appena torna a casa in sicilia la veniamo a trovare per un caffe' io e mia moglie.

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 17:02
Buon compleanno dottor Contrada, è lieve il peso degli anni, pur se tanti, trascorsi senza tradire il proprio onore! Cosimo Musca

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 17:37
che viva serenamente, e provi a dimenticare le porcherie che gli hanno fatto.
andrea marcenaro

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 17:40
AUGURI DI CUORE DR.CONTRADA NON AGGIUNGO ALTRO ED AUGURI ALLA SUA FAMIGLIA . CON RISPETTO ROBERTO AMORDELUSO

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 20:10
Sono un ex maresciallo dei CC che ha subito la stessa sorte di Contrada figuratevi se non sono solidale con lui!!! Auguri! Giovanni Battista Ferrari

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 20:11
Nel formulare al generale Contrada il miei auguri più sinceri mi piace riportare qui un commento ad un mio post e la mia risposta: Grazie per i tuoi commenti sempre pieni di umanità....semplicemente grazie. In questi giorni ti sto pensando parecchio...si riparla di Contrada...( non mi piace chiamarlo "caso"),ricordo il tuo post di solidarietà e i commenti ! ------------------- Contrada? Dire che sono lieto per gli arresti domiciliari è poco: sono felice. Per Enzo Tortora ero convinto "a pelle" della sua innocenza, votai per la sua elezione a deputato e mi beccai del "camorrista" da uno dei suoi giudici (!). Per Bruno è diverso. Non è solo una sensazione dovuta al fatto che ne conosco il fratello e la storia integerrima della sua famiglia. E' dovuta alla lettura lunga, approfondita, noiosa e a tratti incredibile dei suoi processi, delle sentenze, delle infamanti accuse di ignobili e inaffidabili "pentiti", della sua vita, delle sue lotte contro la delinquenza, della mia convinzione che lui sia a conoscenza di fatti e personaggi dai poteri forti, sì, molto forti per cui era necessario che non parlasse (ma non parlerà mai, è troppo radicato in lui il senso dello Stato) e che morisse, ridotto ad una larva, in uno sperduto e solitario carcere di provincia e non nella prigione militare del Celio come sarebbe stato obbligatorio nei confronti di un generale e di un prefetto. A lui è stato negato ogni diritto ed ogni misericordia. Quella stessa misericordia che è stata ampiamente applicata, in modo aberrante, ai criminali assassini nazisti. Sì Giovanna, forse sbaglierò, ma io sono sicuro, assolutamente sicuro che Bruno sia innocente e che sia la vittima di alcune potenti frange di quello Stato che lui ha servito e che è diventato il suo carnefice.
Sergio

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 20:16
Egregio Dott. Contrada che l'anno trascorso possa con se portare via tutte le angherie subite ed il prossimo darLe la possibilità di ritornare ad una vita serena in famiglia e con quegli amici, che non sono pochi, Le sono stati vicino in questo brutto periodo. TANTI SINCERI AFFETTUOSI AUGURI.
Mauro Caiano

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Inviato da kuskus0
il 03/09/08 @ 07:01
ECCELLENZA...e non per titolo spettante ma per antonomasia, sono felice che questo tuo compleanno sia riuscita, con le mie piccole forze ma con un'incrollabile volontà e determinazione, a fartelo trascorrere fuori dal carcere. Consiglio agli amici di giocare sia i numeri della nascita di Bruno Contrada, che i suoi anni, che la data del 3 luglio 2008, su Napoli, Palermo e anche la Nazionale. Se vinceremo potremo pagare il ricorso alla Corte di Strasburgo. Auguri carissimo per oggi, per domani e per sempre. Agnesina, la tua dottoressa, non si è "invaghita" di te... MA TI AMA DAVVERO!
Un abbraccio e mille baci Agnesina Pozzi

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Inviato da angelicadiavoletta
il 03/09/08 @ 09:05
auguri ad un uomo di stato,che nel momento di terrore non ha mai avuto paura,dando protezione e fiducia alle istituzioni,che prima gli anno dato carta bianca ,per poi denigrarlo,grazie Violante.grazie di cuore per tutto quello che NON hai saputo fare,di buono,ma sopratutto per l'infamante complotto da te gestito e organizzato,grazie.!!!!!!.Salve Generale un abbraccio da.....Barbarossa.

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Inviato da Anonimo
il 03/09/08 @ 09:31
Al Dott. Bruno Contrada tutta la mia solidarietà, e un infinito desiderio di vedere una giustizia “GIUSTA” finalmente arrivare per il suo bene, e per il bene di tutti. Buon compleanno!!
Rosalva Weber Altini

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Inviato da Anonimo
il 03/09/08 @ 11:13
Egr. DR Bruno Contrada, mi permetta di esprimerLe la mia profonda riconoscenza (per il lavoro già fatto a servizio di ogni cittadino) e la mia ammirazione per la Sua ostinazione a non piegarsi di fronte ai calunniatori che La vorrebbero in prigione a vita.
Grazie vivissime Arrigo Guardigli di Ravenna

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Inviato da Anonimo
il 03/09/08 @ 11:17
Caro Dott. Contrada, le faccio tanti auguri di Buon Compleanno. Rimarrà sempre un esempio per i pochi che vivono nella verità, purtroppo sulla Terra la verità non ha quasi mai trionfato, sempre troppo tardi.
Con stima Carmen

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Inviato da Anonimo
il 03/09/08 @ 11:23
Auguri!!! Sperando che prima o poi la persecuzione giudiziaria finisca.

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Inviato da Anonimo
il 03/09/08 @ 20:47
Un carissimo affettuoso augurio a Bruno Contrada. Gli sono sempre vicino sicvuro della sua alta caratura morale. un saluto anche a Anna Ida e Vittorio.
Luciano Schifone

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Inviato da Anonimo
il 03/09/08 @ 20:48
Cio' che è ovvio , non ha bisogno di essere dimostrato... Tanti lo sanno, alcuni temono ripercussioni, pochi rimangono abbarbicati su concetti giustizialisti che vogliono tutti colpevoli e corrotti, aldilà dall'evidenza stessa...Mi rode sapere che il cervello umano con le sue immense potenzialità, per logiche partitiche o di regime, non riesce a spaziare, pensare con proprio pensiero, arricchire o rivedere le proprie tesi, esaminare, considerare, districarsi dal groviglio immondo di idee malsane... Tale limitazione, è un vero e proprio handicap per il genere umano; non riuscire a concettualizzare a discernere, rischia di fare di noi dei burattini in mano ad un esperto burattinaio! Spero che questo giorno sia l'inizio di una nuova vita all'insegna della verita e della consapevolezza. Buon Compleanno Eccellenza claudia badalamenti

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Inviato da Anonimo
il 04/09/08 @ 11:24
Con gli auguri che la delusione provata verso la giustizia umana possa aprirLe il cuore verso quel Dio che non abbandona mai nessuno: " il Dio che atterra e suscita che affanna e che consola sulla deserta coltrice la testa accanto a lui posò! - dal 5 maggio di Alessandro Manzoni) Antimo Ceparano

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Inviato da Anonimo
il 04/09/08 @ 15:49
Tantissimi aguguri di buon compleanno. Sei sempre nei miei pensieri e non scorderò mai la passeggiata fatta con te a Mondello in attesa della sentenza di primo grado.
Francesco Iannuzzi

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Inviato da Anonimo
il 05/09/08 @ 17:17
L'altra sera su LA7 è andato in onda il calvario cui taluni "magistrati" (sic!) hanno sottoposto Enzo Tortora. Sembrava di assistere ad una sintesi registrata del trattamento riservato al Dr. Contrada: peccato che la vicenda del il Dr. Contrada non abbia la stessa "attenzione" da parte dei mass-media. Noi però ci siamo e combatteremo al suo fianco per restituirgli l'onore e la libertà. Augurissimi Dr. Contrada.

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Inviato da Anonimo
il 05/09/08 @ 17:28
Non so per qule motivo il messaggio che ho appena inviato relativo al servizio andato in onda su LA7 è apparso come inviato da anonimo, come i tanti anonimi dei vari messaggi che ho letto. Probabilmente è perchè molti di noi non abbiamo tanta dimestichezza col web o è complicato il link. Mi chiamo Gerardo Puopolo e credo che gli amici di Bruno Contrada non abbiano nessuna necessità di nascondersi, anzi lottare per la sua causa è una battaglia per la Giustizia con la G maiuscola. Di nuovo auguri Dr. Contada

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Inviato da Anonimo
il 05/09/08 @ 21:01
Risulta "anonimo" chi non è registrato in questo sito. Lo spazio è aperto a tutti. E' sufficiente ricordarsi di firmare i propri messaggi, per non risultare del tutto anonimi! Grazie, per la partecipazione!
Megaride

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Inviato da Anonimo
il 06/09/08 @ 16:12
Invio la mia solidarietà al Sig. Bruno Contrada,
Ettore Mastini

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Inviato da Anonimo
il 08/09/08 @ 10:07
LUNGA VITA A BRUNO!BUON COMPLEANNO BRUNO ! GLI ANNI, SONO LA SOMMA DELLA VITA, PIU' ANNI HAI, PIU' ESSA E' LUNGA E FELICE, QUESTA VITA CHE SENZA INTERVALLI, ARRIVA FINO ALL'ULTIMO RESPIRO AFFATICATA DAL PESANTE CAMMINO, INQUIETA E SPESSO INSIGNIFICANTE, IN GUERRA PER LA PACE, MA SENZA ACCORGERCENE. IL TEMPO MISCELA LA VITA, LUI CORRE PER FAR DIMENTICARE IL BRUTTO,E SI FERMA PER ZUCCHERARE ...IL BELLO. LA VITA RIESCE A SORPRENDERCI SEMPRE E A DARCI I SECONDI TEMPI DA VIVERE. PORTANDO A SPASSO NEI SOGNI, LA REALTA'. NOI CI SIAMO A FESTEGGIARTI VIRTUALMENTE. AUGURI ! NOI TI AMIAMO.
MICKEY

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Messaggio N°788 01-09-2008 - 20:11
Tags: Attualità

Gli spigoli del "Pallone"
di Umberto Franzese

DELINQUENTI DA STADIO
Occorre la mano pesante. Non si può continuare ad infangare quel che resta del buon nome di Napoli. Sono gli eredi naturali del ’68, di quei figli di papà che giocavano alla rivoluzione facendo e facendosi male. Violenza e odio a piene mani. Contro tutto e contro tutti. Per distruggere, per sfasciare, per rovinare. Una corsa a delinquere. A Napoli non c’è più il sole: è oscurato da una incipiente nuvolaglia cupa e nerastra. Dopo la “munnezza” gli ultrà. Sodoma e Gomorra. Sodoma e Gomorra insieme. Ma se Sodoma venne distrutta assieme a Gomorra dalla Giustizia divina, perché non augurarsi che la “giustizia” possa liberarci da ogni cancro che macchia, offende, infama quel che ancora esiste della Napoli civile? Ultrà: accozzaglia, mucchio, mescolanza, coacervo, massa, branco di facinorosi, di violenti, di prepotenti, di delinquenti, di mascalzoni buoni soltanto a far danno, a provocare disastri, a devastare, a distruggere, demolire. Bandana al collo, teste rasate, torso nudo, tatuati, drogati, allucinati, esaltati, esagitati, trasandati, sciatti, sfrontati, questi e non altro è il perfetto ultrà confezionato e coccolato dalle società cosiddette sportive. L’accezione, il senso stesso del termine “ultrà” ha in sé qualcosa che va oltre il consentito, il lecito, il comprensibile. L’ultrà non è un tifoso, né un sostenitore, ma un distruttore, un demolitore, un affossatore dello sport più puro. L’ultrà non ha niente a che vedere con lo sport vero, autentico, che è disciplina, sacrificio, dedizione, attaccamento, ardimento. Il calcio, questo calcio di questo campionato che dicono sia il più bello del mondo, non ci piace, non lo preferiamo. La gente perbene, il tifoso eccellente, lo sportivo interessato, stia lontano dai campi di calcio per non mischiarsi a queste folle di mascalzoni. Mascalzoni e vigliacchi, che sapendo di farla franca, sapendo che nessuno può permettersi nemmeno lontanamente di “toccare caino”, spadroneggiano in lungo e in largo seminando il terrore laddove passano. C’è assoluto bisogno di una sana dura lezione che ci liberi da quest’altra vergogna. La Napoli vera, la Napoli genuina deve essere risanata.

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 3

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 09:26
2008-09-01 19:57 ROMA-NAPOLI: CONVALIDA FERMI, GIA' SCARCERATI 5 TIFOSI ROMA - Sono già liberi i cinque tifosi, tre della Roma e due del Napoli, fermati ieri dopo gli incidenti scoppiati nella capitale tra ultrà della Roma e del Napoli nella prima giornata di campionato. Per tutti il Tribunale di Roma ha convalidato i fermi ed ha disposto l'immediata scarcerazione. Una decisione scaturita per effetto di una legge, la 332 del 1995, che impone la scarcerazione per tutti gli incensurati arrestati per reati che prevedono pene inferiori ai due anni. In virtù della richiesta dei termini a difesa da parte dei loro difensori, saranno tutti processati a partire dal primo ottobre prossimo, ciascuno per conto proprio, con il rito direttissimo. Si tratta dei romanisti Giordano Corsi, accusato di aver rapinato un tifoso, Giovanni Corneli, sorpreso a disfarsi di un martello, Luigi Alberto Siccardi, trovato in possesso di due bombe carta, e dei napoletani Diego De Martino, trovato in possesso di un coltello, e Danilo Durevole, accusato di resistenza a pubblico ufficiale. Gli arresti sono avvenuti prima e dopo l'incontro nei pressi dello stadio Olimpico dove ci sono stati momenti di tensione all'arrivo della tifoseria azzurra giunta a Roma con un treno "sequestrato" a passeggeri con regolare biglietto. A questo proposito il questore del capoluogo campano Antonino Puglisi, in un'intervista apparsa sul "Mattino", ha precisato che "quando quel treno si è mosso da Napoli, non c'era alcun pericolo di ordine pubblico" e quindi nessun motivo per impedirne la partenza. "Cosa avrei dovuto fare, un processo alle intenzioni? - ha aggiunto - trovo deplorevole quanto accaduto a bordo dell'intercity, considero spiacevole qualsiasi forma di violenza contro persone o cose. E' stata una follia inqualificabile, ma quando il treno si è mosso non c'erano segnali di allarme al di là del naturale disagio dei passeggeri costretti a viaggiare in carrozze affollate di tifosi. Tanto che in molti hanno cambiato treno, ma l'hanno fatto in modo autonomo e spontaneo, senza alcuna pressione o violenza". I circa 1.500 tifosi in partenza con l'intercity - ha sottolineato il questore - "erano muniti di biglietto ferroviario e per lo stadio, e non armati: li abbiamo perquisiti, se avessimo trovato anche un solo tifoso armato di oggetti contundenti l'avremmo arrestato", sottolineando che la richiesta di una relazione dettagliata sull'accaduto da parte del ministro Maroni è "un atto dovuto, anche in vista della riunione sull'Osservatorio delle tifoserie". La furia devastatrice dei teppisti napoletani non è stata circoscritta al solo treno che li ha portati nella capitale: anche 20 dei 39 mezzi dell'azienda di trasporto pubblico capitolina messi a loro disposizione per il trasferimento dalla stazione allo stadio, e ritorno, sono stati distrutti: danni per 60 mila euro.

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Inviato da vocedimegaride
il 02/09/08 @ 11:05
Napoli produce Maurizio Blondet 01 settembre 2008 Salva in PDF Stampa Manda per E-mail Testo Commenti «Gentile Direttore, Le scrivo a proposito dell’ennesima domenica di follia del calcio italiota. Non so se ha sentito la notizia di quel treno in partenza da Napoli divenuto ‘proprietà’ degli ultras. I passeggeri ‘regolari’, normalmente muniti di biglietto, sono stati costretti a scendere per cedere il loro posto a centinaia di tifosi subumani. Il bello è che era proprio il personale di Trenitalia a consigliare ai normali passeggeri di abbandonare il treno! La solita Italia: i violenti e (deficienti) hanno la meglio sulle persone oneste, con l’avallo delle cosiddette autorità... Personalmente avrei chiamato l’esercito e, piuttosto di darla vinta a quelle belve neandertaliane, avrei preso il treno a cannonate... altro che Bava Beccaris! Grazie. Cordiali saluti. Luca G.» Naturalmente si doveva fare come dice lei: far partire il treno, istradarlo su un binario morto un chilometro più avanti già presidiato come si dice da «ingenti forze di polizia» che avrebbero dovuto procedere prima a soffocare con lacrimogeni, e poi a bastonare meticolosamente, da spezzargli le ossa, tutta la teppa che ne aveva preso possesso. In Paesi più civili avrebbero fatto così. Ma provi a immaginare come avrebbero documentato in diretta i TG serali la «feroce repressione», come avrebbero deplorato i giornali, quali proteste avrebbero elevato le cosiddette «sinistre», e il cardinal Sepe; Famiglia Cristiana avrebbe gridato di nuovo al «fascismo che ritorna». Forse persino al Papa sarebbe stata fatta pronunciare, all’Angelus, una condanna della violenza poliziesca, beninteso insieme a un invito alla «tifoseria sì, ma responsabile». Dunque non ci resta che la nostra e sua protesta. Quanto sia flebile e vana, lo vede anche lei. Non possiamo che fare qualche vacua riflessione - che lascia il tempo che trova - sulla «produttività» di Napoli. Chi dice che Napoli non produce? Produce monnezza a tonnellate, e rifiuti umani a squadroni. Chi dice che Napoli non sa organizzarsi, che vive alla giornata? Quell’armata di teppisti tracotanti era organizzatissima nella distruzione e nel sopruso contro i passeggeri; si vedeva che agivano secondo un piano predeterminato, la loro arroganza era deliberata, si sentivano protetti dal numero e dalla loro disposizione ad ammazzare, violentare ed odiare. Altro che napoletani pressapochisti; quelle erano vere SS dell’inciviltà idiota. Chi dice che Napoli non comtribuisce al benessere nazionale? Contribuisce eccome. Non contenta di essere una città di pregiudicati e disoccupati permanenti, a totale carico della carità nazionale e delle tasse che pagano quelli che lavorano, vuole anche distruggere i beni da noi cittadini pagati - così, tanto per togliersi una soddisfazione, per far vedere chi comanda. Non contenta di non far nulla di utile, vuole ostacolare e devastare le opere di chi fa. Pensate solo ai turisti stranieri che di certo si trovavano nelle stazioni di Termini e di Napoli; dopo quel che hanno visto e subìto, dopo gli scoppi delle bombe-carta e la guerra ferroviaria, dopo il terrore, credete che torneranno mai più in questo accogliente Paese? Ecco l’importante contributo di Napoli al turismo, unica industria nazionale da cui potremmo sperare un aumento dei fatturati, e che invece sta calando precipitosamente. Quelle facce piene di odio, quei quarantenni tatuati e palestrati che volevano solo odiare - e non si sa bene chi, o che cosa, o perchè - mi hanno fatto paura. La paura di una constatazione agghiacciante: se fossero minoranze, non si avrebbe timore di disciplinarli con i metodi adatti. Ma il fatto è che questi teppisti del niente, questi devastatori gratuiti, questi distruttori del lavoro altrui, sono «maggioranza nel Paese». Hanno dalla loro l’immane sistema del calcio-mercato, delle tifoserie, delle camorre unite alle maniche larghe e carità pelose che sono il tono stesso della vita pubblica italiana. Se sono maggioranza, allora è finita, hanno vinto loro: dove trovare le forze sufficienti per contrastarli, per combatterli e magari picchiarli come meritano? La polizia, l’esercito stesso sarebbero sopraffatti dal numero. E dai loro difensori ideologici. Lei dirà che esagero, che in fondo i mascalzoni partenopei sono tanti, ma pur sempre minoranza. Ma la invito a considerare la vasta alleanza e complicità, anche inconsapevole,che circonda costoro, e li rende forti. Napoli ha il 35% della popolazione con la fedina penale sporca; ma giusto per parlare del Nord operoso, anzi del Nord-Est celebrato per la sua imprenditorialità, abbiamo appena scoperto che in un sabato sera, il 47% dei giovani trovati alla guida di un’auto erano sotto effetto plurimo di cocaina ed alcol. Come reprimere, come disciplinare il 47% di criminali idioti pronti all’omicidio colposo? Anche a ritirare a tutti loro la patente, l’effetto è nullo: simili farabutti guiderebbero senza patente, ammazzando e storpiando, e non esiste polizia a sufficienza per controllarli tutti e tenerli a freno. Mi fa paura che questi, oltretuttto, non si vergognino. Non abbiano nemmeno un barlume di vergogna per la fama che hanno gettato sulla loro città; o per la cretineria di massa che rivelano drogandosi e bevendo fino al coma etilico. E’ una paura - se mi è concesso un ricordo personale - che provai oltre quarant’anni fa. Ero giovane allora, e parlavo con alcuni giovani romani liceali incontrati in treno. Non so perchè, il discorso cadde sulla necessità, in una società civile, di ordine, il che implica qualche sacrificio della propria individualità, dei propri impulsi. O meglio, ero io che sostenevo questa tesi. Perchè quei giovani negavano, con furia e deridendomi, l’idea stessa che i sacrifici fossero necessari. Qualunque sacrificio, ogni astensione, ogni padronanza di sè: a che serve? Non ci saranno mai più guerre, non c’è più la penuria di nulla, non c’è più bisogno di astenersi, di rinunciare a niente, di moderarsi, di disciplinarsi. L’idea stessa era, per loro, un superato ascetismo reazionario; o meglio, come dissero, «di destra». Fu la prima volta che mi sentii definire «fascista». Chi pretende da loro un minimo di decenza e di auto-controllo è «di destra». Antidemocratico. Oggi, come sappiamo, la «destra» è molto cambiata. Fini la pensa esattamente come quei giovani di allora, perchè si tuffa nelle acque vietate del parco di Giannutri, ed ha messo incinta una velina platinata con cui - da presidente di carica pubblica - si fa vedere in giro. E’ ricco grazie a quel lavoro pubblico di cui viola gli impegni di dignità. Insomma, non si fa mancare niente. E non si sente limitato da alcuna legalità, nè da alcuna vergogna. Come vede, tutto il teppismo e l’alcolismo al volante, tutta la corruzione arrogante della classe politica, tutta la tracotanza della Casta (gli assessori siciliani si sono aumentati gli emolumenti del 114% in tre anni) vengono da una sola ben precisa pedagogia. Certi atti che momentaneamente ci agghiacciano - il fidanzato che ammazza la fidanzata perchè vuole lasciarlo, l’orgetta giovanile che finisce in delitto, lo stupro di gruppo, il bullismo scolastico, la strage di strada in stato di ebbrezza - sono il risultato di una «educazione» - o mala-educazione - che ci siamo impartiti da noi stessi come popolo, con entusiasmo maggioritario: questa idea che nessun sacrificio è più necessario, che possiamo fare «tutto» che ne abbiamo «il diritto», che non esistono doveri nè limiti legittimi. Che è finita per sempre, grazie alla secolarizzazione consumista, l’epoca della vita come povertà e come ascesi, impegno e milizia. Il che è logico: se non c’è aldilà, tutto quel che ci resta da fare è arraffare, scopare veline (se si può), sballarsi fino all’incoscienza. Siamo rimasti in pochissimi a sforzarci di essere migliori. A soprassedere a un acquisto che ci piace, a rinunciare alla donna d’un altro, a misurarci nel bere o nel godere, a sacrificare un po’ dell’oggi in vista di un domani di dignità, a studiare per diventare qualcuno. Nè siamo incoraggiati a farlo da nessuna delle agenzie pseudo-educative che dominano lo spazio pubblico. Anche per questo, tale esercizio diventa ogni giorno più gravoso, più fallimentare; l’atmosfera generale contagia anche noi; solo noi sappiamo quante volte cediamo al peggio, quante ci concediamo ciò che per i nostri nonni era scandaloso e peccaminoso, da vergognarsi. E’ il rifiuto totale, radicale, della vita come dramma e tragedia. Da quarant’anni almeno, siamo come un popolo in vacanza perpetua da noi stessi. La convinzione che mai saremo malati incurabili, mai poveri, mai agonizzanti e soli; e dunque, che non c’è alcun bisogno di prepararsi, con l’esercizio delle virtù (le buone abitudini) ad affrontare gli inevitabili scacchi, le ingiustizie che subiremo, i rifiuti che incontreremo, le povertà che ci attendono. L’educazione che io e lei riteniamo vera - perchè la vita non risparmia dolori e impossibilità, non freddo e fame e carcere, non malattia, e dunque il sacrificio si rende «necessario» - è «di destra». Una destra superata che non ha più votanti. Ora che la fase del consumismo e della pseudo-abbondanza sta crollando, pensate solo a quel che potranno fare le teppe organizzate se dovranno rinunciare alla «trasferta col Napoli», il 47% dei giovani del Nord se non potranno più permettersi la dose di coca e lo sballo costoso del sabato sera, per non parlare della BMW da schiantare contro una macchinetta di maturi pensionati. Per questo ho paura per il futuro del nostro Paese.

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Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 13:13
Ne ero certa: ormai è normale i delinquenti fuori i cittadini onesti dentro. Grazie onnipotente magistratura.
Maria

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Messaggio N°781 27-08-2008 - 00:55
Tags: Attualità

"Se questo è un Uomo"

« Voi che vivete sicuri / Nelle vostre tiepide case,/ voi che trovate tornando a sera/ Il cibo caldo e visi amici:/ Considerate se questo è un uomo / Che lavora nel fango / Che non conosce pace / Che lotta per mezzo pane / Che muore per un sì o per un no. / Considerate se questa è una donna, / Senza capelli e senza nome / Senza più forza di ricordare / Vuoti gli occhi e freddo il grembo / Come una rana d'inverno. / Meditate che questo è stato: / Vi comando queste parole. / Scolpitele nel vostro cuore / Stando in casa andando per via, / Coricandovi alzandovi; / Ripetetele ai vostri figli. / O vi si sfaccia la casa, / La malattia vi impedisca, / I vostri nati torcano il viso da voi.” di Marina Salvadore Parafrasando il titolo del romanzo autobiografico di Primo Levi, offerto alla consapevolezza dei giovani studenti della scuola italiana di ogni ordine e grado, vogliamo a questi giovani italiani offrire la possibilità di una più profonda meditazione sulle tecniche persecutorie che, tra una play-station ed un wipe, un concerto heavy metal ed una “canna” partecipano occultamente dell’evoluzione bastarda di un Popolo, di uno Stato che dicesi progressista e moderno… “di diritto!”… e ch’è soggiogato, invece, dall’aura plumbea di un retaggio antico, quale solo una dittatura occulta riesce a suggerne linfa e vitalità… come un vampiro! Il capro espiatorio Bruno Contrada, posto a regime di “domiciliari sbagliati”, colpevole solo del fatto di non essere stato "bersaglio centrato" dalla Mafia... che ha combattuto per circa quarant’anni, è stato nuovamente ricoverato in ospedale... Ci siamo recati, oggi, al Varcaturo per incontrare in strada... come dei cospiratori, come dei viandanti disperati, sulla via del rientro in Basilicata la dottoressa Agnesina Pozzi piombata come un fulmine al capezzale del Generale Bruno Contrada ed abbiamo ottenuto un significativo bollettino clinico… quale quello che pubblichiamo: “Il Generale Contrada ieri 25 agosto 2008 è stato condotto dai Carabinieri presso l’Ospedale Santa Maria delle Grazie (la Schiana) di Pozzuoli per essere sottoposto ad indagini diagnostiche con relativo intervento mini-invasivo. Purtroppo è stato possibile effettuare solo una parte dell’indagine perché vi era il forte rischio di complicanze emorragiche. Per questo motivo, i sanitari hanno deciso di rimandare la procedura successivamente, dando al Generale un ragionevole tempo di recupero per poter affrontare il tutto con il minimo rischio, in quanto persiste il forte sospetto di una patologia neoplastica. A chi dovrà essere attribuita la responsabilità morale e giuridica di una persecuzione che in termini di psico neuro endocrino immunologia, ha tutta la sua ragion d’essere su Contrada, così come avvenne per Enzo Tortora ed altri non emersi alle pagine della cronaca? Penso anche alle vergognose insinuazioni in rete, ad opera di celebri sconosciuti, che vedrebbero in Contrada il prototipo del “malato immaginario”. Certi ignobili individui non hanno avuto mai la fortuna di imbattersi nella sofferenza vera né di patirla su di loro direttamente o indirettamente, per esserne arricchiti nel corpo e nello spirito. Nascondono la loro nullità piangendo da coccodrilli e arricchendo altro che le loro coscienze; diciamolo apertamente: per arricchire le loro tasche a spese dello Stato Italiano e di noi contribuenti. Mi chiedo anche chi risarcirà “il pericolosissimo” Contrada per tutto il feroce ed ingiustificato accanimento anche ora che le sue forze sono ridotte al lumicino, ora che barcolla e rischia di cadere, com’è successo anche all’ingresso dell’Ospedale, ma che, davanti allo sguardo sgomento e preoccupato sia dei Carabinieri che del portantino, continua a rifiutare di essere trasportato su sedie o barelle o sostenuto a braccio. Agli avvoltoi ignobili che aspettano di lacerarne anche le carni voglio dire: Contrada resiste contro ogni vostra miseranda aspettativa, con dignità, in piedi. Fiero e indomito checché ne pensino e dicano i suoi accusatori, i suoi detrattori, i suoi nemici e chi ha avuto l’onere storico di condannarlo. Mi hanno insultata per aver scelto di essere accanto a lui come medico, di essere altrettanto “collusa” e forse “ricattata” dallo stesso; mi hanno dileggiata per averne voluto prendere anche le difese da pseudo avvocato non autorizzato; infine mi hanno “oscurata”ed accusata di falsità, proprio quando producevo atti protocollati a testimonianza dei meriti di Contrada nella lotta alla mafia. Posso comunque certificare, per la tranquillità di questi signori, senza ombra di dubbio che, sebbene a forte rischio emorragico…le sue mani, esaminate attentamente…anche se non hanno le stimmate di un santo e non grondano sangue “. Sì! anche noi crediamo fermamente che l’unico sangue possibile grondante dalle mani di Bruno Contrada sia sangue stillato da stimmate, tipico dei santi martiri… come la manna, dono dei sepolcri dei Santi... ma noi lo vogliamo VIVO BRUNO CONTRADA... perchè abbiamo SETE di CONOSCENZA! (immagini rubate da Umberto... che avrebbe potuto venderle e.. ce le ha regalate!)

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 7

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Inviato da Anonimo
il 27/08/08 @ 08:24
Se non ricordo male già la scorsa primavera il dubbio di una malattia neoplastica allo stato iniziale era sorto? Come mai in tutto questo tempo nessuno ha fatto ulteriori accertamenti? I sanitari dell'Ospedale Militare che ne pensano? E la Dott.ssa Della Pietra? Non era lei la responsabile? Auguri a Bruno Io le mani gliele bacio con il cuore
Maria

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Inviato da Anonimo
il 27/08/08 @ 15:05
Più che "Se questo è un uomo" è il caso di dire: SE QUESTA E' GIUSTIZIA.
Patty Ghera. Buona sera a tutti.

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Inviato da Anonimo
il 27/08/08 @ 16:00
Concordo con quanto espresso da Maria e da Patty.
Ma quando finira' questo ignobile teatrino, fatte di scorte, di autorizzazioni, di ambulanze, di perizie, di accertamenti ........
Quando finira' la tortura di questo Uomo Dignitoso ma sopratutto Malato, Anziano e Stanco ?
Giustizia, ma dove sei ?
Ambro

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Inviato da Anonimo
il 27/08/08 @ 18:28
Cosa Dire, ho parlato con la Dottoressa Agnesina Pozzi ed ho potuto sentire tutto dalla sua voce. Sono incazzatissimo, per questo e perché una volta copiato il comunicato stampa dato da Agnesina, appena ho tentato di inserirlo sul sito è sparito ed è apparsa una scritta dove è scritto che il sito è bloccato per sicurezza e l’autore è sconosciuto. Siamo sotto tiro anche se tutto è fantascienza, incredibile. Ma tutta la vicenda di Bruno Contrada è incredibile, inaccettabile. Violenza allo stato puro. Questa non è giustizia, è assassinio. Mi chiedo e chiedo ai politici, quando si potrà discutere di una giustizia giusta e responsabile.
Mimmo Di Renzo

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Inviato da Anonimo
il 28/08/08 @ 11:10
Ho avuto il privilegio, in questo breve soggiorno napoletano, di visionare la documentazione PODEROSA che Contrada ha stilato di suo pugno in questi anni di martirio e di distruzione della tua integrità morale. E' una vera biblioteca fatta di decine e decine di volumi; ogni volume riguarda l'attenta contestazione degli addebiti a lui mossi, la demolizione sistematica "dell'attendibilità" dei testimoni contro di lui, la storia di un intero oscuro periodo a suo danno. Solo il Padreterno in persona potrebbe fare proprio e memorizzare tutto quel materiale per portarlo in discussione in un'aula di Tribunale o produrlo per la revisione del processo. Ho suggerito quindi all'Avvocato Lipera, che stimo moltissimo per la sua tenacia e professionalità, di fare come si fa in America. Istituire un vero e proprio collegio difensivo da lui presieduto/organizzato e supervisionato da qualche Magistrato, corredato non solo di numerosi avvocati giovani cui affidare lo studio pedissequo di uno o due fascicoli per impararli a menadito e su cui poi essere periodicamente interrogati in breefing periodici o riunioni di brain storming.., ma anche di uno storiografo che possa impostare ed inquadrare gli atti con il metodo appunto proprio di questo sapere. Solo così ci sarà una qualche speranza di riaprire il caso ed ottenere la revisione. Una sola o due persone per quanto preparate e volenterose NON POSSONO FARCELA, proprio per la mole impressionante di materiale! Non si offenda per l'amor di Dio, Lipera, bravissimo avvocato; non ho dubbi assolutamente sulla sua professionalità, bensì sulla sua onnipotenza. Chissà se i vari avvocati susseguitisi nella difesa di Contrada, oltre a citare Contrada sui loro budget elettorali..., abbiano saputo far tesoro di quei documenti, studiarli almeno, piuttosto che leggerli magari distrattamente e velocemente e rubacchiare qualche citazione da incorporare nei testi a difesa. Avrebbero dovuto avere il coraggio di sbattere la documentazione sul tavolo dei Giudici e dire loro: "cazzo, adesso facciamo almeno cento udienze su Contrada per discutere tutto questo materiale".. Proporrei intanto che il Collegio si istituisca proprio a Napoli. Proporrei al comitato pro Contrada, la ricerca di avvocati volontari che volessero, gratuitamente, entrare nella storia di questa INGIUSTIZIA feroce verso un uomo GIUSTO. Tutta la sua umanità è stata usata contro di lui, mi diceva sconfortata sua nipote Daniela. Lui una volta sgridò un poliziotto che puntava l'arma alla testa della donna di un mafioso; non voleva che la donne vensse spaventata in quel modo e perfino questo suo nobile gesto venne sato contro di lui. La storia INFAME aggradisce sempre i migliori e Contrada non è solo Eccellenza perchè di diritto gli spetta il titolo. Contrada è L'ECCELLENZA per antonomasia e lo Stato, il SUO Stato, invece di difenderlo gli ha cagato in faccia. ualcuno dovrà convivere per sempre con il lombrico che alberga in ciascun essere umano. Ciao a tutti, con Contrada PER SEMPRE
Agnesina Pozzi

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Inviato da Anonimo
il 28/08/08 @ 11:14
Bisognerebbe chiederlo a Violante il perche' la sua autostima paranoica ha costretta Bruno a divenire un capo espiatorio per tutti questi anni,bisognerebbe domandare ad ANDREOTTI che prima difende l'operato di Bruno insieme a Cossiga e a Parisi e poi se ne lavano le mani come fece Ponzio Pilato,povero Cristo,quanto ti ho voluto bene,generale,agli ordini oggi e sempre ...cazzo di un popolo puttaniere e bastardo..........................ciao!
Marcantonio

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Inviato da kuskus0
il 30/08/08 @ 06:57
da Agnesina Pozzi: scusate i refusi di stampa nel precedente scritto. A breve pubblicherò una mail bellissima inviatami da un avvocato del nord est...a mille chilometri Contrada ha suoi estimatori e studiosi del suo caso. Sto aspettando una mail di risposta dall'estensore della stessa. Vi abbraccio tutti, specialmente Marcantonio, che suppongo essere stato un dipendente di Contrada.
Ciao Agnesina Pozzi

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Messaggio N°757 03-08-2008 - 22:33
Tags: Attualità

Camilla, lacrime e sudore

Riceviamo da Mariano Luise, il papà di Camilla, notizie incoraggianti circa gli esiti delle cure in Florida. La bimba fa progressi. Le varie terapie la impegnano per circa 10 ore al giorno, fino a sfinirla. La strada in salita è disseminata di buone speranze ma anche di sudore e lacrime. Resisti, piccola dolce Camilla... ti siamo immensamente grati: ci stai insegnando molte più cose tu che mille maestri di vita! Daremmo noi stessi, per asciugarti una lacrima o il sudore e preghiamo papà Mariano di non ringraziare più quanti hanno reso possibile il sogno della Florida per te, perchè siamo tutti noi a dover ringraziare te, per l'esempio che ci stai dando... a noi, gente matura e "impegnata" ch'è convinta di essere "qualcuno", di pontificare e filosofeggiare... dimentichi del Mistero della Vita, racchiuso con le stelle nei tuoi occhi di luce!

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1

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Inviato da Anonimo
il 03/08/08 @ 23:52
sarei curioso di sapere se i professionisti del vittimismo d Stato, con le loro ricche associazioni politicizzate hanno versato un obolo per questa bimba.
Checco 'Nduja

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Messaggio N°752 29-07-2008 - 18:59
Tags: Attualità

Chiarimento per chi non usa le più elementari norme della DEMOCRAZIA
trasmesso da Mauro Caiano

Scusate la prolissità di quanto andrò a postare sul nostro blog ... ma la giusta, equa informazione mi costringe a pubblicare quanto segue: l'altra sera, visionando il sito del Dott. Bruno Contrada al link "rassegna stampa" abbiamo trovato alcuni articoli che, secondo noi, non riportavano la realtà dei fatti ma - travaglio docet - faziosissime documentazioni sul "caso CONTRADA". Ovviamente siamo intervenuti sul blog per dare la nostra interpretazione dei fatti ... ma il blogger - tale emiliano morrone - definitosi giornalista e regista, ha sistematicamente censurato le nostre argomentazioni in difesa del Dott. Contrada. Il summenzionato giornalista regista e quant'altro (e vogliamo presentarvelo nella foto che pubblica sul suo blog) da sinistra Aldo Pecora, Emiliano Morrone, Salvatore Borsellino (ovviamente non pubblichiamo, come sarebbe nel nostro costume, per il piacere del bello ... ma solo per darVi la possibilità di conoscere nei dati somatici il nostro interlocutore, considerato che la rete abbonda di noialtri "ontroparte") .Ma tornando al motivo della mio presente intervento vorrei sottolineare la faziosità di questo giornalista regista ... che pubblica a suo piacimento quanto i canoni del suo credo politico gli impongono ... consulenze con "travaglio" - non intese letteralmente come difficoltose o problematiche - ma con il messia del giornalismo nostrano, il Travaglio portatore del verbo ... il "Travaglio Io Sono": "Uomo lavorerai con sudore; donna, partorirai con dolore!" ... Ebbene, nel rispondere ad un mio post dove dichiaravo che in opposizione alle dichiarazioni dei pentiti v'era una dichiarazione del Nostro Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga, il sig. giornalista regista emiliano morrone ha pensato bene di censurarmi e, nonostante abbia avvisato che avrei pubblicato sul nostro blog .... ha fatto orecchie da mercante ... Il blog in questione è www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=3406 .Chi volesse intervenire è pregato di documentarsi su quanto scritto nei vari editoriali e quindi esternare la propria opinione su quanto letto. Scusate la lungaggine, non nel mio costume, ma tanto dovevo e tanto pubblico
Mauro Caiano
P.S.: ho dimenticato altra arrogante affermazione del giornalista regista rivolta a Marina: "tu non sei giornalista e non figuri negli iscritti dell'albo nazionale" ... Allora per i nostri lettori, e solo per loro affinchè non nutrano dubbi sulla nostra, pubblico scansione della tessera di Marina

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 5

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Inviato da vocedimegaride
il 29/07/08 @ 19:35
per chiarire le idee al sig Morrone, giornalista e regista, riporto l'intervista al Dott. Contrada pubblicata su Panorama ed a firma di Gianluigi Nuzzi: “Accetterei la grazia dal presidente della Repubblica solo se non fosse chiesta dai miei familiari. La grazia è un atto politico, che leggo come riparatorio dello Stato dopo quanto accaduto”. Del supersbirro Bruno Contrada, 77 anni, non rimane nemmeno il fantasma. Meno 11 chili in poche settimane. Un fantoccio che si trascina ricurvo sui suoi segreti nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Un corpo prima consumato dalle accuse di 14 pentiti, poi asciugato dalle degenerazioni del diabete e dell’ischemia. Ancora, prostrato dagli scontri sferzanti degli ultimi giorni con i parenti di chi lottando contro la mafia è finito ammazzato. Parenti dai cognomi di peso, Caponnetto, Borsellino, che dopo la condanna a 10 anni della Cassazione ritagliano su Contrada la divisa infame del poliziotto svenduto a Cosa nostra. Né pena né clemenza, né grazia né indulgenza. È il partito trasversale del dolore. Di chi ha perso il proprio caro in quella guerriglia confusa degli anni Novanta tra Stato e Cosa nostra, sì, ma non solo. Totò Riina e Bernardo Provenzano protetti da pezzi delle istituzioni, scontri intestini che erodono l’antimafia, la gestione dei pentiti diviene opaca. Difficile collocare quindi Contrada con certezza. Fino a metà degli anni Settanta era un brillante poliziotto, 60 encomi ricevuti dalla Polizia e 95 dal Sisde, un centinaio gli uomini delle istituzioni che l’hanno poi difeso al processo. Poi sarebbe passato con la mafia. Senza movente accertato: sui suoi conti non è mai stato trovato denaro sospetto. Dopo i pentiti e i giudici di Palermo, ora l’accusano anche i parenti delle vittime di mafia. Tutti contro la sola ipotesi di grazia. Le dichiarazioni negative provengono da persone che non hanno alcuna conoscenza dei fatti che hanno portato alla mia vicenda giudiziaria, che ormai data a 16 anni fa. Parlo di Rita Borsellino, a maggior ragione della vedova del consigliere Antonino Caponnetto, che forse nemmeno sapeva chi era Contrada. Bisognerebbe che altri parlassero. Cioè? Non capisco perché i Borsellino ce l’abbiano con me. Chiedano ai familiari di Rocco Chinnici, mio amico, e del collega Boris Giuliano, ucciso nel 1979 dalla mafia. Lui per me non era un amico, ma un fratello. Per 16 anni abbiamo lavorato giorno e notte insieme, a gomito a gomito. Ed è proprio a Borsellino che presentai il mio rapporto indicando i nomi degli assassini. Forse questo i parenti di Borsellino non lo sanno. Paolo Borsellino lo lesse e lo fece proprio apprezzando tra l’altro il fatto che io non essendo più alla polizia giudiziaria non ero tenuto a redigerlo. I familiari di Borsellino replicano sostenendo che con il giudice non eravate amici, né lei era un suo collaboratore. Non avevamo rapporti privati d’amicizia, ma ottimi rapporti professionali quando lui era giudice istruttore a Palermo e io capo della Criminalpol. Quando il 7 febbraio 1981 gli arriva sul tavolo il mio rapporto sull’omicidio Giuliano, dispone subito 15 o 20 mandati di cattura dei 35 mafiosi che io denunciavo nell’atto e che costituivano lo zoccolo duro dei corleonesi. Tra questi ben sei appartenenti alla famiglia Marchese, ovvero padre, zii e cugini di quel Giuseppe Marchese che poi fu uno dei primi pentiti ad accusarmi. Nel mandato di cattura sempre Borsellino indica come accusa anche le minacce di morte nei miei confronti. Come al processo, anche oggi il suo caso divide. Tra i familiari, in diversi l’hanno difesa, come Michele Costa, figlio del procuratore della Repubblica ucciso a Palermo nel 1980. Mi sostiene perché sa che l’unico rapporto giudiziario sull’omicidio del padre lo svolsi io per il procuratore capo di Catania. Anche sua madre, Rita Bartoli Costa, icona dell’antimafia in Sicilia, durante il dibattimento attraversò l’aula e venne a stringermi la mano senza guardare in faccia i pm. Si è anche detto che non bisogna concedere la grazia a un condannato per mafia. C’è un principio che stabilisce che i cittadini sono tutti uguali di fronte allo Stato, non vedo perché non si possa concedere la grazia a chi è stato condannato per mafia. Io la accetterei, sempre se non fosse presentata dai miei parenti, perché avrebbe comunque un significato diverso dalla concessione di un beneficio. L’accetterei come esito di una valutazione di dovuto atto riparatorio a fronte di una grave ingiustizia subita. Io voglio una riparazione da parte dello Stato perché non ho commesso nemmeno gli estremi integranti la violazione del Codice della strada. Insomma, innocente su tutta la linea. Io non mi considero innocente perché lego sempre questa parola ai bambini o gli do un significato religioso. Io sono “non colpevole” oppure estraneo ai fatti che mi sono addebitati. Innocente è mio nipote e omonimo Bruno Contrada. Ha 2 anni: dal nonno in eredità riceverà un cognome ripulito dalle accuse più assurde. Eppure, un esercito di pentiti l’accusa di aver passato notizie essenziali ai mafiosi. Per anni. Li avvisava di blitz, perquisizioni e indagini, facendo sfuggire latitanti come Totò Riina. Le accuse dei pentiti sono come palle di neve. Nascono piccole e a valle diventano valanghe, intere montagne. Così un pentito tira l’altro per la cosiddetta convergenza del molteplice, dove la stessa balla se è detta da due pentiti diventa verità. Quando entri in questo meccanismo sei finito. Il primo ad accusarmi è Gaspare Mutolo. Apparteneva alla cosca Partanna Mondello di Rosario Riccobono, che ho perseguito più di ogni altro gruppo. Tommaso Buscetta sosteneva che era lei a passare le soffiate al boss Riccobono… Fra tutti i mafiosi che io ho trattato questa è la cosca che ho combattuto con maggior tenacia. Ho considerato sempre i mafiosi degli avversari, non dei nemici. Ma con la cosca di Riccobono era diverso. Avevano ammazzato un mio giovane collega napoletano, ucciso come un cane durante un servizio antiestorsioni. Era guerra. Ho portato in Corte d’assise Riccobono e Gaspare Mutolo con indagini svolte personalmente. Per poi vederli assolti dall’accusa di associazione mafiosa il 23 aprile 1977 per decisione di un giudice che ritroverò poi a condannarmi sostenendo che ero amico di Riccobono. La verità è un’altra: Contrada era il nemico giurato di Riccobono. Mutolo mi odiava, convinto che avessi dato ordine ai miei uomini di sparargli a vista come poi in effetti, per motivi di servizio, accadde in ben tre occasioni. Odio, nient’altro, ha prodotto il caso Contrada, con gente che si è persino uccisa. Cioè? Oltre me Mutolo ha accusato il pm Domenico Signorino, che condusse le indagini su di lui e che poi si è suicidato. Poi, proprio perché era necessaria la convergenza del molteplice, spunta Pino Marchese. Per capire chi è Marchese basti sapere che ha ammazzato un compagno di cella all’Ucciardone, a colpi di bistecchiera in testa. Marchese è quello che parla della mia presunta soffiata a Riina. Ma cambia versione: prima dice che Riina aveva lasciato il suo nascondiglio, la villa di Borgo Molara, perché temeva agguati nella guerra di mafia, poi cambia versione e dice che fui io ad avvisare. Secondo lei perché cambia versione? C’era un suggeritore. E chi era? Marchese era gestito dalla Dia. È un’accusa grave, Contrada. La mia storia è tutta così. Prendete un altro pentito, Francesco Marino Mannoia. Nell’aprile del 1993 parte lo staff della Dda di Palermo, Gian Carlo Caselli e altri pm, alla volta di New York per interrogare Mannoia sull’omicidio di Salvo Lima. Gli chiedono se ha qualcosa da dire su “Contrada, capo della polizia giudiziaria di Palermo”. Mannoia risponde che sa soltanto che Contrada era un funzionario di polizia e che non ha altro da aggiungere. Poco dopo Mannoia venne interrogato anche sulle stragi. Sì, da Giovanni Tinebra e i suoi pm che raggiungono gli Usa per sentire l’oracolo di Delfi. Poi gli chiedono di Contrada ma Mannoia dice che non gli risulta che avessi rapporti con loro. Bisogna aspettare il gennaio 1994 quando, poco prima del decreto di rinvio a giudizio, Mannoia decide di confermare le accuse degli altri pentiti, in concomitanza con il pagamento dello stipendio. Ma se si è pentito nel 1988, come mai mi accusa solo nel 1994? E quando gli vengono rivolte domande specifiche sul mio conto, perché tace? Come poteva dimenticarsi che il capo della polizia giudiziaria, non proprio l’ultimo poliziotto di Palermo, è colluso con Cosa nostra? Sa come spiegò la cosa in aula? “Non parlai a Caselli perché ero stanco e li mandai a fare in c…”. Questi sono i pentiti. Spesso portatori di menzogne. Spesso manovrati. Lei accusa la Dia perché furono proprio gli uomini di Gianni De Gennaro a raccogliere le prove contro di lei? No, dico solo che la Dia era agli inizi della sua formazione andando a sovrapporsi con il Sisde dove lavoravo

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Inviato da Anonimo
il 29/07/08 @ 21:25
Forse voi la conoscete già, comunque ve la copio Straccio dell unica intervista rilasciata da Giacomo Riina: Come mi disse il padre dei Padrini ,Don Giacomo Riina, nell’unica intervista della sua vita, con lugubre lucidità : “ LaMafia? Se esistesse-e di questo nulla saccio- se danno miliardi e libertà ai pentiti invece di farci la spremuta.. e mettono in galera il dott.Contrada che ci ha stracciato la minchia come nessun’altro per trent’anni…ha di sicuro vinto !” E poi con quel tipico filosofeggiare che per i capi corleonesi è una sorta di lupara verbale:”E d’altronde dottore…cori forti consuma la cattiva sorti”. (Chi è coraggioso stanca la fortuna.)… E credetemi chi per anni ha lottato contro la mafia rifiutando la scorta per non coinvolgere poliziotti innocenti è un coraggioso, e Contrada lo è stato…
Maria Venera

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Inviato da Anonimo
il 29/07/08 @ 22:30
"Chi muore mondo lascia, chi vive se la spassa". Dedicato alle illustrissime vedove parlamentari
Carmine

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Inviato da Anonimo
il 29/07/08 @ 22:46
Sono sempre più convinta che occorrerebbe abolire l'Ordine dei Giornalisti! Taluni pischelli credono che la tesserina equivalga ad uno status symbol, all'identificativo di appartenenza ad una "casta", al patentino nobiliare... Un paese così piccolo pullula di giornalai all'inverosimile...ci vorrebbero i test psicoattitudinali anche per costoro, oltrechè per i medici, gli insegnanti e i magistrati....gran collezionisti di tessere!!!
marina salvadore

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Inviato da kuskus0
il 30/07/08 @ 06:50
PICCOLI GIORNALISTI...CRESCONO (e stiamo freschi!) Caro Mauro,io avevo postato su quella specie di blog acrimonioso, la risposta in merito all'appartenenza di Marina all'ODG di Milano, ma naturalmente l'hanno censurata! L'ho ripostata quindi sul mio blog. E' spaventoso davvero sapere quello che certi "imbonitori" di masse inculcano in certe menti fragili ed acritiche. Si, concordo per i test psico-attitudinali... Rilevo una precisa socio-patologia in certa stampa di oggi, che pretende e suppone di fare "informazione", non solo abdicando alle comuni regole della democrazia ma calpestando la deontologia, il buon senso, l'educazione. La diffamazione di Marina è stata grave, tanto quanto le offese rivolte a Bruno Contrada. Quando non si hanno argomenti validi...si denigra. Se poi l'avversario dialettico ha i presupposti per aver ragione...lo si censura. Mi sembra che l'Ordine dei giornalisti in questa questione come in altre, dovrebbe intervenire...ma più che un ordine...credo dobbiamo parlare ormai di DISORDINE dei Giornalisti. Così come non basta la laurea e i titoli in medicina per essere medico, altrettanto dico dei giornalisti. Per Marina, la documentazione dell'appartenenza all'Ordine è superflua. Lei è una VERA giornalista, a tutti gli effetti e gode di grande rispetto e stima. Sarà forse questo che irrita certi lobotomizzati in giro per la rete.
Agnesina Pozzi

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Messaggio N°740 16-07-2008 - 11:24
Tags: Attualità

A tu per tu con la dottoressa Pozzi

Ci è giunta in redazione, prima della lettera autografa di Bruno Contrada, la perizia clinica del 10 luglio: ulteriore acquisizione agli atti processuali dell'Ufficio di Sorveglianza di S.M.Capua Vetere e del Tribuale di Sorveglianza; quest'ultimo, nell'udienza del 3 luglio non ha rigettato d'impeto , secondo lo stile che gli è proprio, l'istanza per la misura alternativa della pena ma, grazie al buon lavoro di Agnesina Pozzi, ha deciso di voler approfondire la situazione clinica di Bruno Contrada. La nostra aggressività - vuoi per il caldo torrido... vuoi per la nausea all'ennesima squallida puntata del solito Tormentone giudiziario - svapora ormai, come i fumi dell'alcool dopo una disperata sbronza, per cui ci limitiamo ad osservare, da perfetti cretini come ci vogliono, che quest'overdose burocratica-clinica di ben tre perizie nell'arco di una settimana rasenta il ridicolo... quando non la crudeltà mentale... a meno che Contrada non sia un alieno, un mutante, un troll, un camaleonte, Star Treck... Ufo Robot... soggetto a repentine trasformazioni biochimiche e fisiche. Se non è "accanimento terapeutico", questo!... Mah! Abbiamo provato ad intervistare Agnesina Pozzi, prima di pubblicare, per la gioia dei necrofili, l'ulteriore perizia. (marina salvadore) I legali di Bruno Contrada ci hanno trasmesso la relazione medica del 10 luglio… C'è forse bisogno di commentarla? Davvero conviene tacere quando non si ha da dire qualcosa che valga più del silenzio. La relazione si commenta da sola.. Bisogna spiegare al pubblico con parole semplici… Semplicemente il farlo permanere un solo giorno in più in carcere sarebbe davvero criminale, omicida. Lo dico senza mezzi termini. Ho fiducia comunque nei Giudici e nel Collega Medico Togato; ora hanno davvero tutti gli elementi per giudicare, senza paura di contrariare qualunque "giurisprudenza". Ma..gli elementi per decidere sulla salute di Contrada c'erano anche prima, come ci hai spiegato nelle relazioni precedenti E' vero, ma la scusante per i Giudici è che non sono medici e non possono certo andare a guardare dentro le cartelle cliniche per capire cosa succede alla salute di un detenuto. Questo è compito medico. Se al Giudice di offrono le conclusioni e le sintesi e queste non sono fedelissime al contesto generale, ne derivano malintesi ed ingiustizie involontarie. Si sa che il Giudice legge le conclusioni delle relazioni mediche, come potrebbe analizzare il contesto delle cartelle e delle indagini? faccio un esempio famosissimo, il caso Franzoni, Cogne: il Prof. Viglino, celeberrimo ed illustre anatomopatologo dell'Università del Piemonte Orientale, ha omesso di segnalare nelle conclusioni offerte al Giudice, proprio un elemento che l'intelligenza dello stesso, a prescindere dalla laurea in Giurisprudenza, poteva indurre a farlo riflettere che "i conti non potevano tornare". Viglino omette di segnalare proprio una frattura in regione occipito parietale destra (quindi quasi posteriore), di tipo " a mappamondo", ossia di quelle che si producono per impatto violento e veloce contro superfici ampie e dure; il Gudice avrebbe potuto ragionare spontaneamente sul dato e dire: "Oh cavolo! Ma da dove esce sta frattura? Mica può essersela procurata contro il materasso, per contraccolpo! E allora che è successo davvero? C'è stata davvero l'aggressione frontale oppure non c'è stata nessuna aggressione ma un semplice urto accidentale dell'occipite contro la testiera del letto o il muro? Magari consultiamo per sicurezza un traumatologo, un neurochirurgo e sentiamo che dicono in merito ai traumi cranici nei bambini". Si, ma tornando a Contrada? Solo i medici possono mettere i Giudici in grado di giudicare sulla salute; e questi medici devono aver giurato principalmente alla loro coscienza, poi ad Ippocrate; e possibilmente non dovrebbero essere superficiali e piuttosto simili a burocrati. Quando si fanno le schede di dimissioni non si può essere sintetici col rischio di omettere degli elementi che perfino il medico curante, a domicilio, potrebbe tralasciare per il suo paziente, non avendo a disposizione la cartella clinica completa da consultare. Figuriamoci un Gudice! Questi, anche avendo la copia della cartella clinica, come fa a fare conclusioni da solo, in ordine alla patologia medica, se il medico non sintetizza in modo da fargli capire bene come sia la situazione? Quindi, mi pare di capire che "scagioni" completamente i Giudici Certamente si, alla luce delle cose che ho verificato su documenti medici a me sconosciuti fino ad oggi E che dire sulla "colpevolezza" dei medici nella vicenda Contrada? Dico che sono disposta anche a considerare la buona fede, la superficialità piuttosto che altre finalità che in questo caso sarebbero immorali, contro ogni deontologia. Per il resto non so; sarà Bruno Contrada e saranno i suoi legali a valutare il tutto e decidere in merito il da farsi. Non ci resta che l'autopsia...Grazie e..Arrivederci alla prossima perizia, Agnesì!

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1

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Inviato da Anonimo
il 16/07/08 @ 12:20
Ma è assurdo! Tutte queste cure mediche ad un assassinato, un dead man walking...mentre chi necessiterebbe del 10% di queste attenzioni, per guarire, è destinato anch'egli a soccombere! Eppoi...parlano di scandalo della Sanità??? Ma VAFFANCULO ITALIA!
Gigi Argenio

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Messaggio N°735 10-07-2008 - 11:03
Tags: Attualità

Comici ... da far piangere!
di Marina Salvadore

Una volta Grillo e la Guzzanti facevano ridere. Ora, fanno pena. Stanno invecchiando e male. Sono scaduti nel ridicolo, nel becero cazzeggio della vulgata adolescenziale solitamente esternato sulle porte del cesso degli Autogrill da tremanti giovani manine sotto strss per overdose di feromoni ancora non disciplinati. Colpa delle cattive compagnie? Probabilmente, sì… Credere di far parte di un CLAN dell’Intellighentia Nazionale quando si è finiti, invece, in una parrocchietta di CLAUN spompati e rancorosi che per ridere e ritrovare vigore devono far ricorso alle “barzellette sporche” ed al porno in rete, è di uno squallore che suscita malinconia, tristezza. Non c'è nulla di più patetico degli attempati che si travestono da guagliuncelli! Quando si fa del sesso “parlato” - non orale, quale quello immaginato dalla femminista appassita Guzzanti a carico di un’altra donna che, forse, ha la sola colpa di essere più giovane e ovviamente più appetibile – qualsiasi libera intuizione del volgo, non cattedratica da strizzarcervelli, è in grado di ricollegarsi alla banale tesi de “l’invidia del pene”… ovvero della sana, fisiologica pratica sessuale altrui; invidia rancorosa delle zitelle acide. L’acida, sostitutiva sessualità “orale” ovvero parlata (che gli Intellettuali definiscono cultura, SATIRA) è null’altro che una masturbazione, un atto di onanismo per esibizionisti frigidi, il cui Viagra psichico è la fantasia porca e senza limiti… se la Guzzanti si è concessa l’amplesso onirico persino fantasticando sul tabù Pontefice: “… Fra vent’anni Ratzinger sarà dove deve stare, cioè all’inferno, tormentato da diavoloni frocioni attivissimi”. Il governo - sostiene - è caduto anche grazie al Papa perché, “con quella porcheria della negata partecipazione a La Sapienza che è stata sostenuta da tutti i media e i politici, ha generato una polemica che non sta né in cielo né in terra.”… Però… però… però, la malcelata impotenza coeundi (nel senso di fame atavica insoddisfatta) dell’arrugginita “comica da piangere” sprizza, poi, violenta dalla penosa “satira d’autore” sulla "fino a ieri anonima" Carfagna: “…Osteria delle ministre / paraponzi ponzi po / le ministre son maestre / paraponzi ponzi po / e se al letto son portento, figuriamoci in Parlamento / dammela a me Carfagna / pari opportunità”) che attacca subito il premier: “A me non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi - spiega - ma tu non puoi mettere alle Pari opportunità una che sta lì perché t’ha succhiato l’uccello, non la puoi mettere da nessuna parte ma in particolare non la puoi mettere alle Pari opportunità perché è uno sfregio”. Pensare che gli italiani manco s'erano accorti dell'esistenza al Governo di Mara Carfagna... Eh! La Guzzanti è proprio livida d’invidia… o, forse… forse… si sta mangiando il fegato per aver compreso d'aver sprecato un’esistenza da "ornitologa in trincea" post sessantottina... praticando volatili spennacchiati da cortile! Grillo, Travaglio, Cammilleri? IL LIVORE DEGLI IMPOTENTI! P.S.: Il senatore del Pdl Paolo Guzzanti , papà dell' "artista", invece di prendere "a paccheri" la figlia, si è molto risentito con la Carfagna che ha querelato la sua creatura citandone anche l'autorevole ascendenza... Senatore, provi ad immaginare la soubrettina Mara Carfagna sul palco in piazza Navona, sproloquiare alla stessa maniera sulla carriera della sua "artistica" figliola!!! .....a prescindere dal fatto che la fonte ineccepibile del magazine argentino CLARIN citata per l'occasione dalla sua dotta figliola, è risultata essere una grossa bufala!

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 4

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Inviato da Anonimo
il 10/07/08 @ 16:18
E infatti tutto l'intervento "comico" della Guzzanti, diciamo francamente la verita', suscita non ilarita' ma ... schifo.
Ricorrere alla "comicita'" delle parole sozze, delle allusioni porno, e della frasi osee' non fanno certo onore a chi si perita di essere un comico di spessore nazionale.
Fa francamente incazzare pero' il fatto che la Guzzanti si prende la liberta' (liberta' dal suo punto di vista) di sparare a zero su politici che le stanno sulle p.....
E' la stessa "liberta'" che per tanti anni una certa sinistra ha cercato di inculcare negli adolescenti italiani che una volta si' ed una volta sempre, bisognava scendere in strada a "dimostrare" e a bastonare carabinieri e poliziotti..... Le sferzate verbali della nostra Sabina sono ugualmente violente e mi domando, oggigiorno, in che tipo di pubblico esse suscitino ILARITA'
Forse in quei militanti di una sinistra sottomessa (dalla volonta' popolare) e che cerca di "ridere" per non piangere !!
Sabina Guzzanti, la Paola Cortellesi MI PIACE piu' di te !!!!
Tu non mi piaci piu', da tempo ormai.....
Ambro

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Inviato da Anonimo
il 11/07/08 @ 00:46
Ricordatevi anche le frasi che rivolse alla Fallaci. E' da tanto che è scaduta nel cattivo gusto. Persino Sansonetti la biasima nell'editoriale su Liberazione "Chiedete scusa a Mara Carfagna" Vi manderò l'articolo. Detto quanto aggiugno che sono schifata di questa gente? è pleonastico, ma malissimo giudico Guzzanti padre, ora onorevole che si permette di querelare la Carfagna invece di sentirsi in dovere di eprimere sentimenti che lo distanziassero mille miglia da quella becera di figlia che si ritrova.
Maria

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Inviato da Anonimo
il 11/07/08 @ 12:25
Ciao Maria. Sono compagni di merenda, ubriachi ed illividiti da sbronze di piazza, dove mancano del tutto persone perbene, ma solo cori da osteria e barzellete e riferimento porno..Dove chi ha perso completamente ogni riferimento, non può far altro che ricorrere al solito minestrone di frasi trite e ritrite con il contorno di gratuite offese ed occhiate, nervose, invidiose e gelose sotto le gonne di belle ragazze. Questi mestieranti della penna, delle parole, degli ammiccamenti beceri ed orfani, abbandonati ed immeseriti,da tale mancanza di considerazione della società davvero civile, mandateli da me, li farò lavorare in un ospedale, nei reparti di terapia del dolore che rischiano di chiudere per mancanza di personale.Tra gente vera, tra problemi concreti e terribili, impareranno cos'è la vita vera.
Domenico Di Renzo.

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Inviato da Anonimo
il 11/07/08 @ 14:32
segnalato da Maria Venera:
L'editoriale di Piero Sansonetti su Liberazione Chiedete scusa a Mara Carfagna Il titolo che avete appena letto, e la prima parte di questo articolo, faranno inorridire alcuni dei nostri lettori. I quali, naturalmente, protesteranno. Ma non c’è niente di male nel dissenso tra un giornale e una parte dei lettori, direi anzi che è esattamente la caratteristica originale di «Liberazione», l’originalità che fa essere questo giornale diverso dagli altri, proprio perché è scritto e letto da persone che pensano con la propria testa, che sono libere, che non hanno pregiudizi e che amano confrontarsi e discutere anche animatamente, e avere pareri diversi. Domani pubblicheremo nella pagina delle Lettere i giudizi dei lettori che dissentono. Tutta questa premessa per dirvi che sento di dovere esprimere solidarietà all’onorevole Mara Carfagna. Ho giudicato volgari, gratuiti e del tutto inaccettabili gli insulti che le sono stati rivolti dal palco di piazza Navona l’altra sera, e ho giudicato molto grave il fatto che gli organizzatori della manifestazione girotondina - molti dei quali: molti, certo non tutti - stimo e considero amici, i quali si sono scusati con Giorgio Napolitano per gli insulti di Beppe Grillo, non si siano sentiti in dovere di scusarsi in modo formale e pubblico con l’onorevole Carfagna. Sabina Guzzanti - una attrice che altre volte a me è sembrata molto brava - ha pronunciato mercoledì sera a piazza Navona, testualmente, questa frase riferita a Mara Carfagna: «Ma tu non puoi mettere alle Pari Opportunità una che ti ha succhiato l’uccello». Non la trovo affatto divertente. Trovo che sia un modo un po’ fascistoide di fare polemica. Un po’ barbaro. Si prende per buona una intercettazione - che se c’è stata è illegale - anzi, non una intercettazione ma le voci su una intercettazione, quasi certamente false, e si usa questa roba per gettare fango e disprezzo su una persona della quale si sa pochissimo, e lo si fa usando i più triviali argomenti sessuali. Non riesco a trovare qualcosa di bello o almeno di accettabile in questo. Credo che Mara Carfagna possa essere criticata in modo severissimo per come sta facendo il ministro (e io la critico). E che si possa fare questo senza rotolarsi nelle pozzanghere e perdere la propria dignità. Mercoledì sera sono andato a Piazza Navona. Mi ha colpito il contrasto che c’era tra la piazza e il palco. La piazza era composta quasi esclusivamente da persone di sinistra, più o meno tra i cinquanta e i sessant’anni, moltissimi ex Pci, o ex «manifesto», o ex Ds. Moltissimi sessantottini. Sul palco sentivo discorsi, alcuni anche belli - o comunque accettabili - altri fortemente reazionari (penso a quello di Di Pietro) ma comunque dignitosi. Altri ancora, fuori dalla civiltà (come quello citato di Sabina Guzzanti, ma anche, in gran parte, quello di Beppe Grillo, attore milionario anche simpatico, ma non capisco come possa fare la morale a nessuno, se si guadagna in un anno più dell'intero reparto Presse della Fiat... Sarò pure un vecchio comunista a tre narici, ma resto convinto che guadagnare cinque milioni di euro all'anno sia un furto, come diceva Proudhon...) . Ci tengo a porre questa questione: la civiltà. Ho la netta sensazione che tutta la politica italiana sia sull'orlo di una vera e propria crisi di civiltà. Vengono messi in discussione i valori essenziali della libertà e della tolleranza che sono stati alla base della nostra civiltà politica, vengono calpestati vilipesi irrisi a tal punto da mettere davvero a rischio la sopravvivenza della politica. Le leggi anti-rom, le persecuzioni contro i rumeni e gli immigrati, l'omofobia - tutte cose delle quali la destra è principalmente responsabile, ma alle quali grandi fette del Centrosinistra non sono estranee - rappresentano un aspetto di questa crisi; i fenomeni di intolleranza, giustizialismo, linciaggio morale, che si registrano in settori del Centrosinistra e dei girotondi, non sono molto diversi: fanno parte della stessa crisi. Con questo voglio dire che a me sembra che la natura vera dell'emergenza nella quale stiamo vivendo non sia il "rischio democrazia" ma il "rischio civiltà". E il rischio civiltà comporta l'estinzione della politica, perché la politica può realizzarsi compiutamente solo in presenza di una condizione di civiltà e di affermazione di valori essenziali della convivenza, della comunità, della collettività. Come si affronta una situazione così grave? E quanto pesa in questa crisi la scomparsa della sinistra dal Parlamento (e in gran parte anche dalle piazze e dagli altri luoghi della politica)? Rispondo prima alla seconda domanda: credo che la scomparsa della sinistra pesi moltissimo, che abbia provocato degli effetti a catena di spostamento del senso comune e della società politica verso posizione reazionarie di vario genere. Penso che per affrontare questa emergenza occorra un grande sforzo comune e una grande alleanza che metta insieme le forze di sinistra, quelle cristiane e quelle liberali interessate alla sconfitta del populismo, del peronismo e di tutti i loro effetti (forcaioli, maschilisti, classisti, razzisti, anti-femministi, autoritari etc...). Non credo che noi si possa lavorare concretamente alla ricostruzione e rifondazione della sinistra, e al suo ritorno in scena, se non lavoriamo contemporaneamente, e anche di intesa con altre forze, alla ricostruzione della comunità politica e dei suoi principi fondamentali. Non possiamo credere che il tema della riforma della politica sia semplicemente quello che riguarda le leggi elettorali. Se crediamo questo, siamo perduti, siamo in mano a quelli - da Confindustria a settori vastissimi sia del Centrodestra che del Centrosinistra - che vogliono abolire la politica, le sue ricchezze, la sua cultura, le sue capacità di promuovere e usare i conflitti. La riforma della politica vuol dire riaffermare un'idea di Stato, di bene comune, di legalità, di tolleranza, di solidarietà, di libertà, di diritto e di diritti, di lotte e di conflitto, che oggi è travolta dall'invasione del campo politico da parte del potere industriale e finanziario di quello ecclesiastico e della famosa "casta".

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Messaggio N°726 01-07-2008 - 10:10
Tags: Attualità

Contradeide: tragedia epica

Giovedì 3 luglio alle ore 9,00 davanti il Tribunale di Sorveglianza di Napoli si terrà l’udienza per decidere sulla liberazione o la detenzione domiciliare dell’ex D. Generale della Polizia di Stato, ancora recluso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. ***** Spett.le Studio Lipera nella persona dell’Avv.to Dr.Giuseppe Lipera e della Dr.ssa Avv.ssa Graziella Coco, giusto mandato conferitomi, vi prego di sottoporre alla cortese, qualificata, attenzione della Sezione Medica del Collegio Giudicante quanto segue: le condizioni di salute del paziente andrebbero verificate di persona, perché i documenti sanitari non danno assolutamente contezza, e per difetto, di quelle reali. Bruno Contrada è in una situazione di estrema precarietà psico-fisica; lo stato di denutrizione/disidratazione è giunto al punto da non essere più un semplice rischio quoad valetitudinem, bensì un pericolo incombente quoad vitam; la prima condizione non è in grado di assicurare all’organismo i substrati energetici minimi indispensabili alla già precaria ed instabile condizione metabolica; e la seconda, causa un’emoconcentrazione che, non solo, falsa i risultati delle analisi ematochimiche ma, anche, predispone a problemi di impiling dei globuli rosssi e a coaugulazione intravasale. Il paziente è infatti frequentemente vittima di ricorrenti lipotimie ed attacchi ischemici transitori. Sembra che ci si sia dimenticati del tutto della grave patologia neurologica che lo menoma, a seguito di postumi di ictus cerebrale; ictus che in tali condizioni può ripetersi. Sono altresì pericolosamente diminuiti il ferro e le piastrine (al di sotto dei limiti minimi del range); la prima condizione non garantisce il mantenimento della crasi ematica e la seconda favorisce l’insorgenza di fenomeni emorragici; tenuto conto anche dello stato di diffusa malacia dei vasi cerebrali. Ambedue le condizioni, insieme ad una proteinuria di recente insorgenza, fanno anche porre oggettivamente il sospetto di patologia tumorale dall’esordio subdolo; sappiamo infatti che tra le varie patologie, di cui già vi ho reso edotti con la precedente relazione, ce ne sono due che vanno monitorate costantemente: l’esofago-gastro-duodenite ulcerativa e l’ipertrofia prostatica, attualmente in scompenso detrusionale. Le sue condizioni di malattia, utile ribadirlo, sono del tutto incompatibili con qualunque regime carcerario e urgentemente vi si deve porre rimedio. Ad oggi, non risultano ancora effettuate le indagini che abbiamo richiesto il 23 giugno scorso. Il referto invece relativo alla misurazione del campo visivo è il seguente: “emianopsia sinistra. Negli emicampi destri perdita di sensibilità retinica in sede paracentrale e periferica”. Aggiungiamo quindi all’elenco delle sue sofferenze anche la sub-cecità, con tutto ciò che ne consegue.
Tanto si doveva .
dr.a Agnesina Pozzi

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In attesa delle determinazioni da parte delle Alte Gerarchie Militari sulla richiesta di trasferimento presso l’Ospedale “Celio” di Roma, dove il Generale Bruno CONTRADA potrebbe almeno essere assistito e curato, ed in attesa che anche da Palazzo Chigi giunga un risoluzione per porre fine a questa situazione dolorosa che si sta consumando, intanto giovedì 3 luglio alle ore 9,00 davanti il Tribunale di Sorveglianza di Napoli si terrà l’udienza per decidere sulla liberazione o la detenzione domiciliare dell’ex D. Generale della Polizia di Stato, ancora recluso nel carcere Militare di Santa Maria Capua Vetere. I Legali di Bruno CONTRADA, Avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco, sono convinti della assoluta legittimità e totale fondatezza dell’istanza di differimento esecuzione pena, stante l’età senile e le gravi malattie di cui è affetto il Generale CONTRADA, tuttavia non negano il loro pessimismo su quella che sarà la prossima decisione. Per questo terranno una conferenza stampa lo stesso 3 luglio alle ore 11,30 a Napoli (hotel Holiday INN, Centro Direzionale attiguo al Palazzo di Giustizia). Alla conferenza stampa parteciperanno Anna CONTRADA (moglie del Generale TIRRI), sorella di Bruno, con tutti i suoi fratelli e sorelle e fra questi certamente Romano, Vittorio, Carlo e Ida CONTRADA. Interverrà, altresì, la Dott.ssa Agnesina Pozzi, consulente medico del Generale. Nel corso della conferenza stampa saranno rese pubbliche le ultime drammatiche relazioni sanitarie e i recenti referti di esami diagnostici e clinici che comprovano il grave stato di salute del Generale CONTRADA. Il Dott. Bruno CONTRADA continua sino ad oggi a protestarsi innocente, ha scontato già quasi cinque anni di reclusione ed il 7 ottobre avanti la Corte Suprema di Cassazione dovrà decidere sulla istanza di revisione della sentenza di condanna contro di lui per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. A portare la loro testimonianza non mancheranno di essere presenti anche ex collaboratori dell’ex Capo della Squadra Mobile di Palermo. – avv. Giuseppe Lipera - ***** 30 giugno - POLITICA | S.Maria C.V: – L'Onorevole Gianfranco PAGLIA, Medaglia d'Oro al Valor Militare per i fatti accaduti al Check Point "Pasta" a Mogadiscio il 2 luglio 1992, si è recato sabato scorso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere dove ha incontrato alcuni detenuti, tra cui l'ex funzionario del Sisde, Bruno Contrada. L'allora sottotenente paracadutista della Folgore che fu gravemente ferito in Somalia nel corso di una missione umanitaria in Somalia, mentre salvava la vita di alcuni suoi commilitoni, era in compagnia dell'Onorevole Amedeo LABOCCETTA (PDL). Quest'ultimo, dal 2 giugno scorso, ogni sabato si reca in visita al carcere militare per denunziare "la gravissima condizione umana in cui si trova l'ottantenne Bruno Contrada". Al loro arrivo presso il penitenziario sono stati accolti dal Colonnello Raffaele D'AMBROSIO, comandante dell'organizzazione carceraria militare e dal Colonnello Mariano TURCO, comandante del carcere militare. Nel corso della visita, Paglia e Laboccetta hanno incontrato Bruno CONTRADA, già Direttore Generale della Polizia di Stato, e Ignazio D'ANTONE, già questore di Palermo. L'Onorevole Paglia ha voluto così manifestare tutta la sua solidarietà umana a Contrada, al quale ha assicurato il suo interessamento, nel rispetto, ovviamente, della normativa vigente, per una soluzione alternativa all'attuale stato di detenzione che "vede Contrada gravemente malato e profondamente depresso per quello che lui giudica un accanimento nei suoi confronti". Laboccetta si è detto "felice che un eroe delle Forze Armate abbia voluto constatare "de visu" la gravissima condizione umana in cui si trova l'ottantenne Bruno Contrada".

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La redazione de La Voce di Megaride, leader del Comitato Bruno Contrada Napoli, continua a riportare fedele cronaca degli eventi che interessano l'assurda tragedia epica vissuta dall'Uomo e dal Soldato Bruno Contrada e, se necessario, provvederà a lanciare altre iniziative pubbliche, come già fatto in precedenza, affinchè non si compia nell'oblio il destino di Bruno Contrada, già tracciato occultamente dai "potenti" .Tuttavia, nell'approfondimento di questi anni,delle vicende e dei personaggi che vi ruotano attorno non può esimersi dal postulare sempre crescenti diffidenze, avendo spiacevolmente notato che numerosi novelli paladini del dr. Contrada se ne stanno servendo come di un trofeo, per un ritorno pubblicitario utile alle rispettive carriere. La vicenda Contrada prende avvio nel 1992: dov'erano, allora, tutti questi generosi filantropi? Come mai in ben 16 anni di Purgatorio, il TABU' Contrada è stato inviolabile per costoro? Se guardiamo con realismo allo scenario che caratterizza il palcoscenico di questa squallida Opera dei Pupi, perfettamente in linea con la sceneggiata alla Mario Merola, tra comprimari, figuranti scelti e comparse rifulgono finti missionari, sfruttatori d'immagine e non pochi "protagonisti nella tragedia". Di quinta, lo squallido gruppo del "vorrei ma non posso" ovvero di quei miserabili, piccoli uomini, che non osano sfiorare neppure con un dito il Pupo Contrada, per paura d'infettarsi ma non volendo rinunziare alla ghiotta occasione di mettersi in mostra, aggiungono colore alla scena nel coro delle prefiche. Nel golfo mistico dell'orchestra, suonatori stonati inneggiano al martire sulle note morbose di una marcia funebre. Mors tua vita mea!... Già, perchè, in realtà solo la morte di Bruno Contrada toglierebbe le castagne dal fuoco a tutti: denigratori, novelli paladini e falsi filantropi... Ognuno riscuoterebbe la sua giusta prebenda: chi lo accusa e chi finge di esserne sostegno, per poter dire, in chiusura di sipario, "IO C'ERO!" e sfilare in passerella per la rivista finale. Non è pessimismo, questo. Purtroppo è amara constatazione. In tutto questo tempo abbiamo approfondito la conoscenza degli uomini e nella vicenda Contrada abbiamo spesso incrociato sul nostro sentiero tuttologi in cerca d'autore! La gente semplice, quella non corrotta dal desiderio di fama e d'arrivismo, nella propria umana anonima condivisione della tragedia, questo l'ha capito... e vorremmo, a questo punto, che ciò sia chiaro, oggi più che mai, proprio al Direttore d'Orchestra: ai magistrati che il 3 luglio per l'ennesima volta si troveranno a reimpastare quel pane amaro. Con tutto il cuore confidiamo nell'esordiente Agnesina Pozzi che, per la prima volta, si troverà a sostenere la difesa della dignità e della disabilità di Bruno Contrada innanzi quella Corte. Noi crediamo fermamente in lei, nella sua purezza di ideali e nella sua spontanea generosità oltrechè nella sua competenza professionale ed etica.
Auguri, Agnesina! Riporta a casa Bruno Contrada!

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 10

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Inviato da kuskus0
il 01/07/08 @ 12:51
Voglio sottolineare che la scelta di diffondere dati sensibili non è e non può essere mia per ovvie ragioni. Ha deciso il collegio difensivo di rendere pubblici gli atti medici col consenso del Dr. Contrada. Personalmente questa violazione obbligata della privacy mi fa ORRORE ma evidentemente non c'è altro mezzo per far arrivare all'opinione pubblica quali siano le condizioni del Dr. Contrada. UN documento che sto ancora elaborando lo consegnerò prima al Colegio giudicante e solo dopo lo renderò pubblico. Questa sarà una mia scelta irrevocabile. Grazie dello spazio che immeritatamente mi riservate. Voglio anche precisare per utti i VS colleghi giornalisti non informati CHE NON SONO MEDICO LEGALE nè mi sono mai dichiarata e sottoscritta altro che Medico.
Grazie ancora e cordiali saluti Agnesina Pozzi

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Inviato da vocedimegaride
il 01/07/08 @ 13:12
Agnesina Pozzi sei tutti noi! Dio t'assista! carmine b.
messaggio inoltrato in redazione via e-mail

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Inviato da Anonimo
il 01/07/08 @ 14:46
Sì! Ci affidiamo alla clemenza della corte, che senz'altro avrà compreso la realtà magnificamente esposta dalla redazione di Voce di Megaride e che, forse, s'era incattivita per eccesso di sceneggiata. Signori Giudici del Tribunale di Sorveglianza, ascoltate noi gente comune...e il vostro cuore.
claudia

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Inviato da Anonimo
il 01/07/08 @ 17:05
Concordo pienamente con Megaride. Certe volte fare un passo indietro e riconoscere l'ineccepibilità dei funzionari preposti - come dall'ultimo articolo "Contrada esoterico" - è segno di saggezza e di buonsenso. E' un invito al civile e sereno confronto con la giuria, che sicuramente non può che convenire con le motivazioni dei semplici cittadini, salvaguardando Bruno Contrada, per difenderlo dai voraci presenzialisti. Credo proprio che un Giudice, lasciato libero di giudicare e non soggetto ai dispetti degli esibizionisti, sappia prendere serenamente le sue decisioni ed agire nel solo interesse di Bruno Contrada e NON dei suoi profittatori! Brava Megaride... che ci responsabilizza eticamente!!!!!!!!! Signori Giudici, umilmente vi preghiamo di ascoltare NOI GENTE COMUNE ED ANONIMA: restituite Contrada ai suoi giorni, al suo umano destino. Dio ve ne renderà merito... e noi non la finiremo di ringraziarvi.
Con tutto il rispetto.
Maria Brezza Salvadore

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Inviato da senzabarriere.d
il 01/07/08 @ 18:39
dOPO AVER EFFETTUATO UN MONITORAGGIO DELLE PATOLOGIE , DI CUI è AFFETTO,CONTINUO ANCORA A RITENERE bRUNO cONTRADA UN DISABILE TOTALE COME NOI DI " sENZA bARRIERE".fORZA dOTT.SSA aMDREINA, FORZA aVV. lIPERA, fORZA mEGARIDE. RESTITUIAMO LA MASCHERA DI FERRO AL SOLE ED ALLA VITA.
dOMENICO DI RENZO.

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Inviato da Anonimo
il 01/07/08 @ 20:10
Giusto! Mi associo! Basta con queste guerre eterne. Già la politica e il calcio ci offrono quotidianamente la guerre pronta e confezionata che consumiamo come drogati! Basta col voler individuare in ogni settore della vita pubblica un nemico. Lasciamo che il Tribunale di Sorveglianza decida con scienza e coscienza, serenamente. Offriamo una vera possibilità a Contrada con la nostra intelligenza. Non pesiamo anche noi sulle sue deboli spalle, se a pagare ogni intemperanza è sempre e soltanto lui. Diamogli un po' di respiro. E che Dio assista i giudici.... e che la stampa la finisca di fare inutili casini, per riempire le pagine e venderle. Contrada si regala e non si vende!!!!!!!
Franco Esposito

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Inviato da Anonimo
il 02/07/08 @ 00:36
Penso che ai magistrati non gli va in tasca niente se s'accaniscono contro sto povero vecchio per cui potrebbero veramente fare un poco di beneficenza a un povero Cristo. Il bene ritorna centuplicato a chi lo fa. a me non me ne importa se Contrada ha qualcosa da farsi perdonare o se è innocente, a me interessa che un povero Cristo trova la pace e una carezza dolce prima di lasciare questa terra. Credo cara Megaride che stavolta presi dalla stanchezza anche i giudici si passeranno una mano per la coscienza.

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Inviato da Anonimo
il 02/07/08 @ 12:36
Staremo a vedere! A furia di accanirsi sul povero Contrada finiranno con l'innescare il sospetto nella testa della gente ed un terribile colpo di ritorno sulla loro credibilità!
Claudia

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Inviato da Anonimo
il 02/07/08 @ 14:15
da Ettore - Ma i giudici non devono esprimersi sull'innocenza o colpevolezza di Contrada, a quello hanno già provveduto altri giudici. Loro devono solo verificare lo stato di salute e l'età avanzata del detenuto e non servono manco le relazioni cliniche, basta guardarlo in faccia. Si ricordino, questi signori, di tutti i camorristi giovani, freschi e tosti, rinchiusi a s.maria capua Vetere che hanno scarcerato per motivi di salute, mi riferisco all'ultimo scandalo sul comprensorio. Pensassero di avere di fronte un loro nonno, un papà, un fratello!

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Inviato da Anonimo
il 02/07/08 @ 18:06
Sperando che questa volta arrivi e n on si disperda nell'aere come quello che ho postato ieri sera e avrebbe dovuto essere l'ottavo. Mi associo a quanto detto molto meglio di me finora, pregando Dio che interceda per il nostro povero amico e fratello Bruno. Signori Giudici: quando prenderete una decisione guardate questo pover'uomo, che io reputo innocente, ma voi pensate che potrebbe essere vostro padre e usate un po' di misericordia permettendogli di finire i suoi giorni a casa.
Maria

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Messaggio N°708 15-06-2008 - 21:27
Tags: Attualità

Dalla Florida Camilla con amore
da Mariano Luise (il papà di Camilla)

AGGIORNAMENTI di vita americana ed i PROGRESSI della bimba

Ciao a tutti, oggi sono diciotto giorni che siamo in America, vi riassumo come stanno andando le terapie che Camilla esegue: i primi giorni sono stati molto duri per lei, abituarsi alle terapie, eseguire le varie visite ed esami ai quali è stata sottoposta, l'hanno affaticata tanto. Ha perso due giorni di lavoro a causa della febbre che ha avuto, crediamo proprio a causa dello stress subito, ma Camilla negli ultimi due giorni di questa settimana è stata bravissima, finalmente ha fatto la fisioterapia senza piangere. Dalla prossima settimana cambieranno gli orari e le ore di fisioterapia passeranno a tre per giorno, di seguito v’illustro la giornata tipo che da lunedì Camilla farà: 06.30 sveglia colazione e via al centro; 07.30 un'ora di camera iperbarica; 09.00 fino alle 11.00 tre ore di fisioterapia (poi passeranno a quattro); 12.30 un'altra ora di camera iperbarica; 13.45 a casa per pranzo; 15.00 un'ora di cranio sacrale; 16.00 un'ora di logopedia. Il sabato fa solo un'ora d’iperbarica, logopedia e cranio sacrale. Naturalmente è prestissimo per vedere i primi risultati, ma continuando così questi non tarderanno ad arrivare. Finalmente l'altro ieri siamo entrati nella casa che abbiamo affittato e tra poco avremo attiva anche la linea adsl, così avremo la possibilità di aggiornarvi più spesso.
Un abbraccio a tutti e a presto! 14 giugno 2008

Inviato da: vocedimegaride Trackback: 0 - Commenti: 1

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Inviato da Anonimo
il 15/06/08 @ 21:48
In bocca al lupo x tutto! :)))

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Messaggio N°699 09-06-2008 - 21:18
Tags: Attualità

'O Pazzariello
tadzebao di cronache, annunci, denunce

13 giugno: SECONDO CONGRESSO REGIONI STORICHE EUROPEE: L’URSE INVITA quanti difendono l’identità culturale AL SECONDO CONGRESSO EUROPEO DELLE REGIONI STORICHE “IDENTITA’ CULTURALE E TURISMO”per la promozione internazionale dell’immagine della Ciociaria e delle Regioni Storiche Europee Organizzata dall’URSE Unione Regioni Storiche Europee Movimento culturale europeo senza scopo di lucro e dall’INARS CIOCIARIA Istituto Nazionale Regioni Storiche per la Ciociaria Premio Cultura Presidenza Consiglio dei Ministri Patrocinata da Regione Lazio e Provincia di Frosinone Partner: ASI – SILSE (Sindacato Indipendente Lavoratori Stranieri in Europa) - IIA (Ong-ONU)- L.U.C.E (Libera Unione Ciociari Esteri)- Parco Regionale Monti Simbruini- Associazioni culturali senza scopo di lucro. Venerdì 13 giugno 2008 ore 10.00 presso Il Palazzo della Provincia di Frosinone: Sono previsti: • Interventi di Delegati di Regioni Storiche Europee nelle diverse tematiche legate al turismo e agli scambi interculturali. • Proposte, attivazione di sinergie (Protocolli di intesa…) • Performance: Teatro Ucraino in Italia “Beregynia” e Gruppo etnico “Amalgam-Roots” • Presentazione INNO UFFICIALE (in latino) delle Regioni Storiche uropee “SALVE EUROPA” • Buffet offerto dall’URSE e dalla CIA (Conf. It. Agricoltori) Sono stati invitati parlamentari europei, nazionali, regionali, diplomatici, assessori e consiglieri provinciali, sindaci, giornalisti, operatori culturali e turistici, docenti e alunni, associazioni culturali nello spirito della sussidiarietà e del partenariato.
SI CONFIDA NELLA SUA AUTOREVOLE PRESENZA e INTERVENTO
Il Presidente URSE Prof.ssa Cristina Amoroso
Il Presidente on. URSE Prof. S. Sergiacomi de Aicardi
(PREGASI CONFERMARE PRESENZA ED EVENTUALE INTERVENTO) U.R.S.E. Unione Regioni Storiche Europee Villa Cristina –
Via del Vecchio Casale – 03010 ALTIPIANI DI ARCINAZZO - PIGLIO FR – ITALIA Tel. 347.6326361 – Tel.Fax. 0775.598011 -
E.mail: info@urse.org

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da www.mastermattei.it
IL 6 GIUGNO E’ INIZIATO A TERAMO IL PROCESSO PER I FATTI DEL 18 MAGGIO 2007: IL LINK ALLA PAGINA DEL SITO DEL MASTER DI QUELLE SETTIMANE - I messaggi di solidarietà da tutto il mondo, gli echi sulla stampa internazionale e nazionale, il tentativo di linciaggio, l'aggressione di 10 (dieci) romani, le firme dell'appello a favore della lezione dello studioso francese (fra cui una sessantina di studenti di Teramo), il convegno su "la Costituzione tradita" del 16 giugno (fra gli invitati il magistrato Agnoli e l'avvocato Sinagra), le grandi manovre d'Ateneo per la chiusura del master: riaperto subito dopo a Roma, e rilanciato nel 2008 in pratica con gli stessi docenti delle due edizioni precedenti.

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In vigore dal 7 giugno il Biglietto Unico Mare sulle linee marittime dei Golfi di Napoli e Salerno - Il ticket valido per tutte le compagnie di navigazione che effettuano collegamenti veloci nei golfi di Napoli e Salerno sarà in vendita dal 7 Giugno in tutte le biglietterie delle società che hanno costituito il consorzio Linee Marittime Partenopee, presieduto da Salvatore Lauro. Ai botteghini di Alilauro, Alilauro Gruson, Alicost, Navigazione Libera del Golfo e Snav sarà possibile acquistare il biglietto valido sul primo mezzo diretto verso la propria destinazione, evitando le lunghe attese agli imbarchi. E’ in corso di attivazione un call center in grado di fornire tutte le indicazioni, che risponde al numero 081 7041911, che fungerà da info-point, dando la possibilità di essere aggiornati in tempo reale sulle partenze, gli arrivi e su ogni notizia utile per snellire le operazioni di transito sulle vie del mare. Al call center è stata aggiunta un’altra innovazione, quella dell’acquisto online con carta di credito del biglietto sulla rotta prescelta. Il consorzio ha dedicato a questa operazione un sito all’indirizzo www.consorziolmp.it . L’acquisto del biglietto Unico Mare potrà essere effettuato anche cliccando sui siti delle compagnie, www.alilauro.it , www.navlib.it , www.snav.it , www.volaviamare.it , www.alilaurogruson.it. Il passeggero di domani quindi, che viaggerà sulle rotte di Ischia, Procida, Amalfi, Positano, Sorrento, Capri e Napoli con l’istituzione del Biglietto Unico non dovrà più affrontare le code ai botteghini e la folla agli imbarchi
Ufficio Stampa Acap – 0818080490 acap.ufficiostampa@yahoo.it

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PASQUALE 393/3210334 zadu@hotmail.it
NAPOLI: CERCAVA IL CIBO PER I SUOI PICCOLI. INVESTITA E LASCIATA AGONIZZARE - DISPERAZIONE E SOFFERENZA. ANCORA UN CANE CON I SUOI PICCOLI, VITTIMA DELL'INDIFFERENZA UMANA. QUESTA POVERA PICCINA HA BISOGNO DI TANTE CURE, HA SOFFERTO L'INIMMAGINABILE PER 10 GIORNI. ADESSO, FORSE HA UNA POSSIBILITA’ DI VITA, DI POTER RICEVERE AMORE. I VOLONTARI PERO’ HANNO BISOGNO DELL'AIUTO DI TUTTI NOI... ANCHE CON POCHISSIMI EURO MA VI PREGO DI AIUTARE DORA E I SUOI CUCCIOLI! QUESTO APPELLO HA FOTO UN PO’ FORTI, VI CHIEDO SCUSA IN ANTICIPO, MA LA STORIA DI DORA E IL PERCHE’ CHIEDIAMO AIUTO PER LEI, SENZA LE FOTO NON AVEVA SENSO. ANCORA NAPOLI E IL SUOI POVERI RANDAGI, NAPOLI E L'INDIFFERENZA UMANA VERSO GLI ANIMALI. .QUESTO POVERO CANE E' DORA, UNA RANDAGIA CHE VIVEVA IN PERIFERIA DI NAPOLI, CERCANDO DI SOPRAVVIVERE MANGIANDO TRA I RIFIUTI O DA QUALCHE VOLONTARIO..HA PARTORITO 8 CUCCIOLI E UNA MATTINA MENTRE CERCAVA DI RECUPERARE DEL CIBO PER I PICCOLI, E’ STATA INVESTITA E LASCIATA MISERAMENTE SUL CIGLIO DELLA STRADA. NONOSTANTE DOLORI ATROCI, STRISCIANDO E’ RIUCITA AD ARRIVARE AI CUCCIOLI. E’ STATA ALMENO 10 GG IN QUELLE CONDIZIONI, ANCHE SE UNA CONTADINA DELLA ZONA, LE PORTAVA ALMENO L'ACQUA E IL CIBO, IN QUANTO ABBASTANZA VICINO AL SUO CORTILE.. MA NESSUNO LE HA PRESTATO LE PRIME CURE, PER CUI DORA OLTRE AI DOLORI INIMMAGINABILI, NN HA AVUTO I PRIMI SOCCORSI FONDAMENTALI PER SCONGIURARE EVENTUALI PARALISI. SABATO SCORSO FINALMENTE CI HANNO CHIAMATI E ABBIAMO PORTATO LA PICCOLA IMMEDIATAMENTE DAL VETERINARIO:IL SUO VERDETTO INIZIALE DICE CHE RIMARRA' PARALIZZATA O SEMI PARALIZZATA. HA POCA SENSIBILITA’ AD UNA ZAMPA E NELL'ALTRA NESSUNA. LA SUA DOLCEZZA E’ INFINITA, TI CHIAMA CON LA ZAMPA E CON IL MUSO PER CHIEDERE UNA CAREZZA, QUELLA CHE NON HA MAI AVUTO. E' SCHELETRICA, DISIDRATATA. PESA KG. 15 MA DOVREBBE ALMENO ESSERE DI 25... ABBIAMO BISOGNO DI AUTO! DORA ADESSO E' IN CLINICA MA LE SPESE SONO TANTE. IL PREVENTIVO PARLA DI 35 EURO AL GG PER OSPITARE LEI E I CUCCIOLI. LA DEGENZA E’ LUNGA E PURTROPPO DA SOLI NON RIUSCIAMO A SOBBARCARCI QUESTO IMPEGNO.. NON ABBIAMO MAI CHIESTO NULLA E ABBIAMO SEMPRE CERCATO DI FAR FRONTE CON QUEL PO’ CHE ABBIAMO, MA LE CURE DI DORA SI PROSPETTANO DAVVERO LUNGHE E COSTOSE. L'ALTERNATIVA ERA LA SOPPRESSIONE E GUARDANDOLA NEGLI OCCHI NN ME LA SONO SENTITA: .LEI HA TANTISSIMA VOGLIA DI VIVERE E LE SUE CONDIZIONI, POSSONO DECISAMENTE MIGLIORARE… PURTROPPO, SERVONO SEMPRE E SOLO SOLDI, ANCHE PER POTER DECIDERE DELLA VITA DI UNA POVERA SFORTUNATA CREATURA. PER CHI VOLESSE AIUTARLA, METTO LA MIA POST PAY, INTESTATA A FERRARA PASQUALE 4023 6004 6169 8732 E IL NUMERO DI TELEFONO DELLA DOTTORESSA AVALLONE LOREDANA,3478775283 DOVE E’ ATTUALMENTE DORA CON I CUCCIOLI, SE QUALCUNO VOLESSE MAGGIORI INFORMAZIONI. TUTTE LE SPESE VERRANNO DOCUMENTATE CON RICEVUTE O FATTURE A CHIUNQUE VORRA’ AIUTARCI E VERRA' RESTITUITA LA SOMMA ECCEDENTE ALLA FINE DELLE CURE. PER INFO TELEFONARE A PASQUALE 393/3210334 zadu@hotmail.it

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NAPOLI - Nell’ambito dell'annuale manifestazione "NAPOLI FILM FESTIVAL", il 13 Giugno p.v. alle ore 16,30 in Castel Sant’Elmo, sede del prestigioso evento, saranno proiettati i due documentari in concorso del nostro Mauro Caiano: “Santa Maria alla Sanità” e “La Cappella Sansevero”. L’artista sarà presente e vi attende numerosi!

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gennaro.capodanno@tin.it
LETTERA APERTA - Pronto INPDAP: dateci i nostri soldi! - Quando l’anno scorso decisi di lasciare la scuola pubblica, dove avevo prestato la mia attività da docente per quasi 35 anni, pensavo di trascorrere il resto dei miei giorni da tranquillo pensionato. Senza mai immaginare che mi sarei imbattuto in un mostro, una sorta di Moloc, che mi avrebbe reso difficile la vita. “Pronto INPDAP” è la prima frase che senti quando provi a chiamare il Call center messo a disposizione degli utenti. Pronto a che, mi sono più volte domandato? Hanno sbagliato l’indirizzo al quale inviare le comunicazioni a me dirette. Ho inoltrato numerosi reclami scritti ed orali da settembre dell’anno scorso. Niente, continuano ad inviare le comunicazioni all’indirizzo sbagliato. All’improvviso, nel mese di maggio, dopo che avevo regolarmente inoltrato la dichiarazione al riguardo prevista dall’ultima finanziaria, senza alcuna comunicazione, sono scomparse dal mio cedolino le detrazioni per i carichi familiari. Parva materia, che, però, su una pensione “risibile” dopo tanti anni di attività, incide e come. Ho reclamato. Nessuna risposta ma, incuranti, anche nel mese di giugno mi hanno riservato lo stesso trattamento. Ho atteso, speranzoso, la scadenza dei 270 giorni, prevista dalla legge, per poter ricevere la cosiddetta indennità di buonuscita, Poca cosa, niente a che vedere con le milionarie liquidazioni di cui si parla in questi giorni sulla stampa, ma ci contavo. Invece neppure un centesimo. Ho provato a chiamare l’ufficio pubblico relazioni della sede di Napoli. Niente: squilli a vuoto. Che si tratti di un “ufficio fantasma”, uno dei tanti dove il ministro Brunetta potrebbe cercare i suoi fannulloni? Poi ho deciso e mi sono recato presso la sede. Attesa di circa due ore per sentirmi dire che sì, è vero, sono in ritardo con le liquidazioni dei trattamenti di fine servizio, ma ciò è stato determinato dal fatto che siamo stati in tanti a decidere di abbandonare la scuola nel decorso anno scolastico e loro proprio non ce l’hanno fatta in nove mesi a darci i nostri soldi, quelli che si sono trattenuti dallo stipendio in tanti anni di attività. E pensare che la provvida natura consente all’umanità, da sempre, negli stessi nove mesi di creare da una cellula fecondata un essere umano. Oggi nell’era dell’informatica in nove mesi non si riesce a partorire un numero, quello degli euro che spettano ad una persona che per lustri ha dedicato la propria vita alla scuola, a servizio dello Stato. Vergogna!

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Festival Internazionale di Musica Cristiana - “ il Mondo Canta Maria in TOUR “ - Sabato 14 Giugno 2008 ore 20,30 parte il Tour ... christian Music Live!! - PIAZZA FALCONE-BORSELLINO Schio (VI) - guarda le altre date su : www.ilmondocantamaria.it

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Associazione culturale Le Tre Ghinee/Nemesiache
Via Posillipo 308
80123 Napoli Telefax : 39 081 6583027
e-mail: teresa.mangiacapra@fastwebnet.it
COMUNICATO - L'Istituto Italiano per Gli Studi Filosofici e l'Associazione Culturale Le Tre Ghinee/Nemesiache invitano alla presentazione del libro di poesie e di alcune grafiche inedite di Lina Mangiacapre: CANTO DI MITI DI E-VENTI . AMAZZONI E MINOTAURI Edizione Raffaelli Editore Rimini-2008 - 10 giugno 2008, ore 17, Palazzo Serra di Cassano,via Monte di Dio ,14 Napoli – Interverranno: Adele Cambria, Tjuna Notarbartolo,Elio Pecora e le attrici Cristina Donadio e Enza Di Blasio. Esposizione di grafiche in b/n di Lina Mangiacapre e presentazione in immagini di archivio dell'artista a cura di Niobe

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da Rino Cammilleri
Su «Il Giornale» dell’8 giugno 2008, commentando una notizia dei giorni precedenti, Giordano Bruno Guerri, storico del fascismo, ha fatto un curioso paragone. Era successo che, a Livorno, un giornale aveva pubblicato gli elenchi nominativi, seguiti da indirizzo e telefono, dei massoni locali. Livorno, dopo Firenze, è la città italiana con il maggior numero di Logge: ben quattordici. In Toscana non è la prima volta che una cosa del genere accade. A suo tempo, erano stati i comunisti a pubblicare gli elenchi dei massoni toscani. Io, intervistato alla radio, difesi i massoni e il loro diritto a non essere messi alla berlina. Il Guerri ha fatto lo stesso, però dicendo che, per esempio, neanche a quelli che vanno a messa e fanno la comunione piacerebbe finire sui giornali con indirizzo di casa e numero di telefono. Ma il paragone non regge. A messa i più vanno la domenica nelle ore più luminose della giornata. La porta della chiesa è spalancata e anche i turisti possono entrare. Infine, una chiesa è platealmente indicata dalla sua forma e si trova di solito nei posti più centrali. Non così le Logge, che solo gli adepti sanno dove stiano. I loro riti non sono affatto pubblici. Infine, se non glielo chiedete espressamente, sarà difficile che il vostro vicino vi riveli la sua affiliazione. La Massoneria ha scelto per sé la penombra e la riservatezza, diversamente dalle religioni classiche. Pur essendo una realtà diffusissima, il cinema, per esempio, non se ne occupa mai (solo un caso, che io ricordi: Un borghese piccolo piccolo, con Alberto Sordi). Diversamente dalle religioni e, soprattutto in Italia, da quella cattolica. E’ ovvio che tutto ciò stuzzichi almeno la curiosità…

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http://midifendo.blogspot.com/
Il reato di diffamazione a mezzo Internet - reato informatico che ti segna la vita. Come difendersi? Ho scelto di parlarne proprio a mezzo Internet, mi difendo in modo virtuale, dopo aver depositato l'ennesima denuncia querela (reale!) presso le autorità competenti. L'unica cosa che mi consola che non sono solo tra le "vittime virtuali delle diffamazioni", ma spero che con questo mio BLOG si smuova qualcosa: ora basta! Blog Digest a favore delle vittime dell'abuso del diritto di cronaca. Dove finisce il diritto giornalistico di cronaca e comincia l'ingiuria e diffamazione della persona? Oggi, 20 maggio del 2008 ho depositato l'ennesima denuncia querela contro la signora Gelsomina Aprile (che si fa chiamare Yasmin von Hohenstaufen ecc) alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Penale di Siena consegnata al Commissariato della Polizia di Stato di Poggibonsi, Sezione Anticrimine. Però questa volta voglio affrontare il problema online, in Internet, dove sto subendo continue offese. Ma questa volta coinvolgendo anche l'opinione pubblica a proposito della diffamazione telematica. E lo faccio, come sempre, apertamente, prendendo ogni responsabilità per quanto viene dichiarato. Ecco perché questo BLOG.
Paolo Francesco Barbaccia

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Per i più giovani - www.machinasrl.com annuncia Grande Tour con il meglio di "Amici" - Canto: Antonino, Federico Angelucci, Gian De Martini, Valerio di Rocco, Giulia Franceschini, Giorgia Galassi.- Danza: Josè Perez, Maria Zaffino - Special Guest: Roberta e Pasqualino – il 18 GIUGNO 2008 - ORE 21,00 TEATRO PALAPARTENOPE – NAPOLI – Sul sito indicazioni pre-vendita biglietti e varie

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Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 6

riferimento

Inviato da ladybird88
il 11/06/08 @ 16:31
ho visto la foto di quel cane... che tristezza...

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Inviato da Anonimo
il 11/06/08 @ 17:23
Purtroppo stanotte Dora se n'è andata. Dora è arrivata da noi domenica 1 giugno. Non sappiamo cosa abbia subito prima del suo arrivo qui. Quando è arrivata versava in uno stato di profonda denutrizione e disidratazione, probabilmente causata da giorni di digiuno. Aveva profonde piaghe da decubito, infette e contaminate da larve di mosca, probabilmente dovute ai suoi tentativi di trascinarsi alla ricerca di un riparo, nel luogo dove, con ogni probabilità, era stata abbandonata. Aveva, alla zampa anteriore, anche il residuo di un ago cannula e del cerotto, il che prova che forse qualcuno aveva provato a curarla e poi, nel vedere che le cure si prolungavano senza esito, l'aveva abbandonata ad un destino crudele, destinata a morire di stenti con i suoi otto cuccioli da allattare. La sorte ha voluto che un'anima pia la trovasse e la soccorresse, a dispetto di chi, senza un minimo di umanità, l'ha abbandonata così indifesa e sofferente. Al di là delle condizioni mediche disperate in cui è arrivata, ciò che ci ha più toccato, a noi dell'ambulatorio e ai ragazzi dell'associazione, è stato il suo comportamento. Nonostante fosse spaventosamente anemica, piagata, denutrita e disidratata, la sua unica preoccupazione erano i suoi cuccioli. Si è fatta curare, pulire, medicare senza assolutamente protestare, affidandosi a noi senza remore, ma quando abbiamo preso i cuccioli per vedere come stavano , si è fatta prendere dall'ansia, cercando in ogni modo di divincolarsi perché i piccoli, spaventati piangevano e la cercavano affannosamente. E anche nei giorni successivi, il suo istinto materno non è venuto meno, non c'era momento in cui perdesse di vista i suoi cuccioli e non li cercasse con affanno. Non credo che molti esseri umani siano capaci di tanta dedizione e spirito di sacrificio… Purtroppo, i miglioramenti iniziali delle condizioni di Dora e tutti gli sforzi nostri e di chi ci ha aiutato economicamente e moralmente, sono stati annullati dalla parvovirosi. Le condizioni di deperimento di Dora, l'erlichiosi di cui era affetta, l'hanno esposta alle infezioni e la parvovirosi non le ha dato scampo. L'assistenza continua, i farmaci, l'affetto che tutti hanno dimostrato nei suoi confronti, non sono serviti a salvarla. Stanotte se n'è andata. La sua unica consolazione, speriamo, è che i suoi cuccioli ora sono al sicuro. Mi chiedo se chi l'ha abbandonata su quella strada abbia un minimo di rimorso. Nel nostro lavoro, siamo purtroppo "preparati" a vedere ciò che la cattiveria umana può arrivare a fare ma, ogni volta che capitano situazioni del genere, ci domandiamo come si possa avere la presunzione di ritenere il genere umano superiore agli altri esseri viventi… Chi vive con gli animali, chi li cura, chi si prodiga per loro sa che se ci comportassi un po' più da "animali" e un po' meno da "esseri umani" forse il mondo sarebbe un luogo migliore … E Dora, insieme a tanti altri esempi di quanto gli animali meritino la nostra ammirazione e il nostro aiuto, rimarrà nei nostri cuori come esempio di amore, ma anche con l'amarezza che anche stavolta un essere vivente è morto per le nostre colpe…
Dr.ssa Loredana Avallone

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Inviato da Anonimo
il 12/06/08 @ 14:46
A noi risulta che questo sito sia neoborbonico,ma come mai ospita l'intervento di certo Barbaccia di cui il pricipe Carlo il Borbone nega assolutamente l'estrazione nobiliare? Siamo sorpresi!

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Inviato da vocedimegaride
il 12/06/08 @ 15:04
Dalla qualità degli interventi e delle collaborazioni si evince che questo non è un sito neoborbonico o neomonarchico e tantomeno è un'associazione culturale o movimento. E' un magazine meridionalista apartitico, libero ed autogestito ed in quanto tale pubblica i comunicati-stampa che pervengono ai diversi collaboratori di redazione, non dimenticando di fornire le generalità ed i recapiti degli "inserzionisti" così che chi interessato alle news proposte possa contattarli direttamente. Beghe e gossip di principi, nani e ballerine non sono di nostro interesse, poichè preferiamo trattare temi rigorosamente sociali. Restiamo comunque a disposizione dei nostri amici e lettori per news d'interesse generale.
Grazie per il vostro intervento! la redazione

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Inviato da Anonimo
il 12/06/08 @ 14:49
Ed allora chiedete al Principe Carlo Borbone cosa pensa del neopatentato Re di Poggibonsi!...Non e' giusto che lo riferiamo noi!
Ma se volete...

 

Inviato da vocedimegaride
il 12/06/08 @ 15:14
non abbiamo il piacere di conoscere l'erede della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie e riteniamo, tra l'altro, ch'Egli non conosca neppure questo "foglio meridionalista".

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Messaggio N°694 06-06-2008 - 12:05
Tags: Attualità

Contrada: una questione di donne!
di marina salvadore

Questo forte e generoso Sud non a caso d’esoterica impronta matriarcale, nei suoi miti femminili fondanti e nella leggenda che riflette la realtà senza scadere nell’illusione fiabesca , partorito per generazioni da madri che vanno da Partenope a Michelina De Cesare, la brigantessa, non si smentisce mai. L’intelligenza del Sud è femmina, è un’anima libera, fuori dagli angusti schemi mentali, inarrivabile, imprendibile; cosa, questa, che ha suscitato nei millenni la naturale impotente ritorsione di troppi misogini odissei. C’è in molte donne del Sud quella scintilla di fuoco eterno che arde sulle are consacrate agli dei. Rare Sirene e Brigantesse ancora si rigenerano, tramandandosi un codice genetico di natura che può dirsi extraterrena, in conflitto perenne con le cose del mondo quali il Potere, la Sopraffazione, la Menzogna. Abituate a difendersi, sono più coraggiose e leali e di buonsenso rispetto ai “potenti”. Spesso, nel lassismo della società attuale, queste frizzanti personalità sono trattate alla stregua di “rompiballe” in virtù della tenacia che mettono nella difesa delle idee e dei diritti umani e non è raro che vengano ostacolate quando sono in carriera, perché danno fastidio all’egemonia imperante del pressappochismo generalizzato dei conductor regali. Per il nostro spodestato “Re Ferito” Bruno Contrada, imprigionato dal rivale Genio del Male nelle buie segrete del “Segreto d’Italia” una brigantessa di Lagonegro, sua sponte, è scesa in campo a sua difesa, munita del bastone della verità, della spada della generosità, del pugnale della competenza, dello schioppo del coraggio . La dottoressa Agnesina Pozzi , come buona parte degli italiani, segue nell’ombra della sua normale quotidianità di medico gli sviluppi del caso Contrada da lungo tempo - con scienza e coscienza - ed ha messo a disposizione del Collegio Difensivo la sua competenza professionale e, principalmente, la sua cristallina caparbietà nella difesa dei diritti umani. L’avvocato Lipera ci informa di aver ricevuto, come gradita sorpresa nel simbolico giorno della festa della Repubblica questo illuminante messaggio: “Essendo da anni una CTU del Tribunale di Lagonegro (PZ), più volte ho constatato che, in tante decisioni che ho ritenuto inopportune, per non dire francamente ingiuste (scusandomi per il bisticcio di parole) la responsabilità non è certo del Giudice adito. Il Giudice non è un medico ed è “costretto” a fidarsi di noi. L’Autorità adita, formula ipotesi, esprime giudizi e pareri, o emette sentenze che concernono la sfera sanitaria, in base a ciò che noi, medici, porgiamo; ciò avviene in forma più o meno articolata, più o meno chiara, più o meno comprensibile a chi, invece, ribadisco, medico non è, ma ha, altresì, il diritto di ben comprendere, non solo, le summae pathologicae ma anche, e soprattutto, le ripercussioni che il suo giudizio avrà su quel particolare ed unico periziando. Unico e particolare essere umano, qualunque crimine abbia commesso, direttamente o in concorso “esterno”. Non le nascondo che moltissime volte mi è toccato l’ingrato compito di “contestare” Colleghi; naturalmente li rispetto per principio, per educazione in famiglia e mia forma mentale, ma troppo spesso mi sono resa conto che parecchi di loro non permettono all’Autorità di ben comprendere, limitandosi a fare una sterile elencazione di patologie, sic et simpliciter, che poco significano, e ancor meno garantiscono al Giudice il diritto di capire; e al periziando il diritto di essere equamente giudicato.” Seguiva, poi, una competente perizia clinica che abbiamo pubblicato integralmente in rete: www.vocedimegaride.it/Drssa Agnesina Pozzi.htm Da donna a donna, sulla medesima rotta di pensiero e di cuore, l’altrettanto tenace e bella Grazia Coco, avvocato dello Studio Legale Lipera, provvedeva ritualmente come di seguito: “… CHIEDE che il Sig. Magistrato di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere conceda il differimento esecuzione pena per gravissimi motivi di salute nell’interesse del Dott. Bruno CONTRADA o in subordine la detenzione domiciliare.
Allegati:
1) nomina del 17/5/2008;
2) nota Avv. Giuseppe Lipera del 2/6/2008;
3) relazione medica redatta nell’interesse del Dott. Bruno Contrada dalla Dott.ssa Agnesina Pozzi del 2/6/2008.
Con ossequi Avv. Graziella Coco”.
Ora, non ci resta che sperare che in questa pagina rosa dell’odissea Contrada voglia finalmente calarsi anche Daniela Della Pietra, giudice di sorveglianza di S.Maria Capua Vetere, infine risvegliata alle sue origini sacre di donna dal canto lontano delle sue perdute e ritrovate sorelle sirene e brigantesse del Sud.

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Vi segnaliamo caldamente il blog di Agnesina Pozzi http://agnesepozzi.splinder.com/ per rendervi conto della sua tempra.

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 5

riferimento

Inviato da Anonimo
il 06/06/08 @ 18:43
Orsù, Crudelia Della Pietra, datti una botta di vita, liberati dal giogo maschilista. Sii te stessa. Risorgi!
claudia

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Inviato da Anonimo
il 07/06/08 @ 01:12
Vi ho scoperto grazie all'articolo della dr.ssa Pozzi. Esprimo i miei complimenti sia per la forma che per la sostanza delle argomentazioni trattate. Spero di poter contribuire presto ai blog anche cone le mie riflessioni.
Con stima Christian Merli

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Inviato da Anonimo
il 07/06/08 @ 16:44
Riscalda il cuore il sapere che esistono ancora persone come la Dottoressa. Speriamo che questa perizia circonstanziata serva.
Maria

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Inviato da Anonimo
il 09/06/08 @ 10:21
Cara Marina. Voglio innanzitutto ringraziare te e Mauro, per l'attenzione voluto riservare al convegno del 27/28/29 maggio che "Senza Barriere" ha tenuto al Maschio Angioino di Napoli. Sede prestigiosa, da sempre famosa per bellezza e per aver dato origine a fatti storici di notevole importanza per la nostra città. Le associazioni hanno deciso di dare vita ad un organismo nuovo , distinto dalle varie consulte dove c'è di tutto, amici degli amici e sordidi affari. Finalmente una gra parte di esse ragionano in prospettiva futura, dove non ci sarà spazio nè per i masaniello improvvisati, nè per rincorse ai vari potenti di turno. Detto questo, voglio parlarti del nostro " Disabile", la cui storia, ha ancora dell'incredibile. Parlo di Bruno Contradae tu sai quanto questo mi addolora. Una dottoressa ha letto di noi ed ha fatto una diagnosi seria e circostanziata. Ricordi Marina che quale direttore di un'associazione quale " Senza Barriere" e segretario dell'Aipa, proposi di chiedere per Bruno Contrada un settantasettenne provato oltre ogni sopportazione umana dall' accanimento giustizialista dello stato, cieco e sordo, alla verifica delle varie percentualizzazioni delle patologie che lo affliggono. Come sempre mi dichiaro a disposizione , oltre che dello studio Lipera, anche della Dottoressa che ha riscosso tutto il tuo plauso. A proposito, dove stanno i rappresentanti del governo di Centrodestra. Ho paura che nulla canbierà, perchè sempre impereranno opportunismi politici. Un sincero abbraccio alla famiglia Contrada ed a tutti voi.
Domenico Di Renzo.

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Inviato da Anonimo
il 09/06/08 @ 11:42
Al Magistrato di Sorveglianza di S.M.C. Vetere
Al Ministro della Difesa On. Avv. Ignazio La Russa
Al Capo della Polizia di Stato Dott. Antonio Manganelli
Al Ministro della Giustizia On. Avv. Angelini
ISTANZA PER IL TRASFERIMENTO DEL LUOGO DI DETENZIONE DAL CARCERE MILITARE DI S.M.C. VETERE ALL’OSPEDALE MILITARE “CELIO” DI ROMA DEL DETENUTO BRUNO CONTRADA, EX DIRIGENTE GENERALE DELLA POLIZIA DI STATO, PER GRAVI MOTIVI DI SALUTE
Nell’interesse di CONTRADA Bruno, ex D. Generale della Polizia di Stato, in atto detenuto nel (unico) carcere militare italiano (S.M.C. Vetere) ESPONGO Come è noto l’ex Dirigente Generale dott. Bruno CONTRADA versa manifestamente in pessime condizioni di salute per tutte una serie di pesanti patologie, peraltro strettamente collegate alla sua tarda età, che obbiettivamente aggrava decisamente il quadro clinico del detenuto ammalato ed il Magistrato di Sorveglianza, pur denegando sino ad oggi la chiesta liberazione (rectius: differimento pena) o la detenzione domiciliare, in onestà lo ha sempre confermato, nella parte motiva dei suoi provvedimenti; questo assunto lo diamo quindi per scontato, acclarato ed incontestato. Per ultimo, vedi ordinanza del 12 maggio 2008, il suddetto Signor Magistrato (Dott.ssa Daniela Della Pietra) riconosce che il Generale CONTRADA ha bisogno di essere continuamente monitorato (solo per ricordare a tutti: è diabetico, depresso, deperito, ha avuto ischemie cerebrali, soffre di innumerevoli malanni come ritinopatia, artrosi, cerebrovasculopatia, gastroduodenite, prostata, ecc. ecc.). Ciò detto, è fuor di alcun dubbio che, se fosse stato un detenuto comune (NON SOTTOPOSTO AL PARTICOLARE REGIME DI DETENZIONE MILITARE - CHE GLI SPETTA PER LEGGE QUALE EX D. GENERALE DELLA POLIZIA DI STATO, COL RANGO DI GENERALE DI DIVISIONE O DI PREFETTO) il dottore CONTRADA sarebbe stato già da tempo trasferito presso un C.D.T. dell’Amministrazione Penitenziaria. Erroneamente, infatti, a fine dicembre scorso il Magistrato ha disposto coattivamente il trasferimento del dottore CONTRADA dal carcere militare al reparto detenuti comuni dell’Ospedale “Caldarelli” di Napoli, gestito ovviamente dalla Polizia Penitenziara; detto trasferimento, forzato e tra i detenuti comuni, ha giustamente contrariato il Generale, tant’è che ha chiesto di essere dimesso per ritornare in carcere (cosa che è poi avvenuta dopo un tristissimo capodanno trascorso da solo in una cella del “Cardarelli”, isolato come un 41 bis). Il D. Generale successivamente, cosa alquanto prevedibile, è stato ricoverato d’urgenza già per ben due volte all’Ospedale civile “Melorio”di S.M.C. Vetere (per T.I.A. e grave stato di deperimento organico), con piantonamento dei Carabinieri. Premesso tutto questo, riferito per inquadrare sommariamente la situazione, anche se nota a tutti, è pacifico che il Dott. CONTRADA non può restare dove si trova, perché – come reiteratamente sostenuto pure nelle relazioni scritte dai Dirigenti Sanitari del carcere militare di Santa Maria Capua Vetere – il detenuto è incompatibile col regime carcerario per le sue gravi condizioni di salute, per cui ha bisogno di essere sì monitorato ma anche curato ed assistito, come tutti i vecchi ammalati della sua età. E siccome nel carcere militare non vi è il C.D.T., come nelle carceri comuni, una soluzione va trovata. Visto che la Magistratura non intende concedere alcun beneficio all’anziano D. Generale, credo che l’unica strada percorribile sia quella del ricovero all’Ospedale Militare “Celio” di Roma. Anche al Generale Herbert KAPPLER, comandante della Gestapo e carnefice nazista (che poi evase con la complicità della moglie) fu consentito il ricovero al “Celio” e non credo che si possa fare minimamente un paragone tra il generale KAPPLER e il generale CONTRADA!!! Ritengo che il Magistrato di Sorveglianza non abbia nulla da obbiettare su quanto qui viene chiesto con questa istanza; il punto semmai è la disponibilità del “Celio” – di chi lo rappresentata si intende – ad accogliere il grave anziano ammalato detenuto Generale CONTRADA, ecco perché la presente viene inviata al Capo di quella Amministrazione, il Signor Ministro della Difesa, perché possa dare l’assenso e consentire al Magistrato di disporne immediatamente il trasferimento come luogo di detenzione. La odierna richiesta per conoscenza, ed eventualmente per competenza, al Sig. Capo della Polizia di Stato, Dr. Antonio Manganelli, primo perché appunto Capo della Polizia, e in quanto tale tenuto ad occuparsi dei suoi uomini, nella buona e nella cattiva sorte, e Bruno CONTRADA, già Ufficiale dei Bersaglieri, indiscutibilmente è stata una punta di diamante della Polizia di Stato, che ha servito per tanti lustri con impegno e accumulando onori ed encomi, e poi perché, ove dovesse occorrere, per le vie brevissime, acquisisca il parere di non pericolosità del D. Generale CONTRADA dal Questore di Palermo (Dr. Caruso) che più volte peraltro, formalmente richiesto, ha già trasmesso informative in tal senso alla Magistrato di Sorveglianza di S.M.C. Vetere ed al Tribunale di Sorveglianza di Napoli (v. ultima del 24/12/2007). Tutto quanto sopra confermando CHIEDO che il Magistrato di Sorveglianza di S.M.C. Vetere disponga l’immediato trasferimento, con o senza scorta di Carabinieri, del Generale Bruno Contrada dal carcere militare di Santa Maria Capua Vetere all’Ospedale Militare “Celio” di Roma; che il Ministro della Difesa comunichi al Magistrato la disponibilità della struttura ospedaliera militare con assoluta celerità e che il Capo della Polizia informi, se ritenuto necessario e con la stessa sollecitudine, il Giudice di quanto avanti chiesto. Con ossequi.
Avv. Giuseppe Lipera

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Messaggio N°692 04-06-2008 - 22:51
Tags: Attualità

Camilla: prime news dalla Florida
da Mariano Luise

(Camilla durante la sua prima ora d'iperbarica. Il sogno si è avverato grazie a tutti voi) Qui in America i Fire Fighter (i pompieri), sono giustamente considerati degli eroi. I Vigili del Fuoco italiani non vogliono essere considerati eroi, è il nostro lavoro, quindi va fatto comunque, ma vedendo il contesto in cui operano i colleghi d'oltreoceano, mi rendo conto che in Italia è molto più difficile fare il Pompiere. Basti pensare alle strade che in America sono a 3\4 corsie per ogni senso di marcia (di solito senza traffico), invece conosciamo bene come sono fatti i centri storici delle nostre città, ma anche le strade extraurbane non sono migliori. Qui il gas (uno tra gli elementi più pericoloso per il nostro lavoro), non è molto utilizzato nel senso che in cucina i fornelli funzionano solo elettricamente (una resistenza a spirale), mentre le auto sono per la maggiore alimentate a benzina e poche a gasolio. Non parliamo poi del numero del personale, pensate che i VVF operativi in Italia sono circa 20000, molto di sotto lo standard europeo (non sono informato in merito allo standard americano).Tante sono le differenze a sfavore ma ogni giorno i VVF italiani sono vicini alla gente e in tante circostanze, impensabili per i nostri colleghi americani, dimostrano la loro professionalità. Direte ma questo che centra? Permettetemi di ringraziare in questo modo i miei colleghi, ormai i miei fratelli e sorelle, per tutto quello che hanno fatto per me e la mia famiglia. La manifestazione tenutasi il 25\05\08, è stata il momento culminante dell'amore dei Vigili del Fuoco verso il prossimo, in questo caso per Camilla. Sono onorato di essere vostro collega, ormai tutti voi fate parte della mia vita, grazie a voi posso essere fiero di dire: SONO UN VIGILE DEL FUOCO ITALIANO, DEL COMANDO PROVICIALE DI NAPOLI!!! (Abbiamo avuto una grande notizia: l'asl di appartenenza ci ha riconosciuto il rimborso, nella misura del 70%, per le spese relative al primo anno di fisioterapia che Camilla farà. EVVIVA!!! è veramente una notizia fantastica!!!). L'obiettivo di garantire i 3 anni di cure, presso il centro americano, alla nostra piccola si avvicina sempre di più.

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Il viaggio è andato bene, l'aereo non era affollato e quindi ci siamo...' allargati '. I primi due giorni (martedì e mercoledì scorsi), sono stati impiegati per organizzare le terapie che Camilla ha finalmente iniziato. (Anche se, per il momento, solo con l'aiuto di questa "tuta" è bellissimo vedere Camilla in piedi. Di fronte hanno uno specchio, dove il terapista guarda Camilla, per correggerla durante gli esercizi, mentre lei a sua volta si specchia)

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LA Redazione ricorda ai lettori che il video della manifestazione del 25 maggio u.s. dei Vigili del Fuoco per Camilla, tenutasi in piazza del Plebiscito a Napoli è stato pubblicato al precedente post n. 684

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0

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Messaggio N°687 29-05-2008 - 19:17
Tags: Attualità

'O Pazzariello
tadzebao di cronache, annunci, denunce

CONCERTO PER IL MAGGIO DEI MONUMENTI 2008 - F.A.T.A. Festival Fuoco, Aria, Terra e Acqua - “ La Nostalgia delle Sirene ” - Castel Nuovo Sala della Loggia – NAPOLI – “LA NOSTALGIA DELLE SIRENE” - Il titolo ammaliante del concerto lascia presagire un iter che, attraverso le arti magiche, conduca l'ascoltatore nei meandri del mondo femminile. Ma qui parliamo di "femmena", la napoletana che ha sempre caratterizzato la società tipicamente matriarcale partenopea. Le fate napoletane si collegano al mito delle sirene seduttrici che si esprime nelle arie di seduzione lu Passariello e Ariatella, dove ritroviamo un tema caro alla tradizione musicale napoletana: l'erotismo sotto mentite spoglie. E qui la donna affattura o seduce? Non si riesce a comprendere se la figura femminile ammali per la sua bellezza oppure per le sue arti magiche. Ma questo è un enigma difficilmente risolvibile. L'intima essenza della femminilità è proprio la sua malia. E' un canto di sirena che prende, stordisce ed irretisce,. E' un'invisibile tela di ragno dalla quale è dolce lasciarsi avvolgere e catturare. L'atmosfera mitica si estende fino all'ottocento con Me voglio fà na casa nella quale Donizetti immagina un uomo tanto innamorato da pensare di costruire una casa con penne di pavone in mezzo al mare, degna dimora della sua Nennella. Il Pergolesi ci ricorda che la femmena sa chiù de Farfariello. Il contrasto tra la pensosa meditazione sul mistero del cuore femminile e la descrizione minuta delle singole, diaboliche astuzie muliebri sembra far deflagrare una contraddizione latente, sprigionando imprevedibilmente, sotto la levigatissima superficie di una forma musicale apollinea, forze ed energie di sapore irrazionale. L’epoca di "E spingole Francese" è un periodo d'oro per Di Giacomo. A lui si deve infatti una vasta produzione che va dalla melodia alla macchietta, ma senza entrare in una obsoleta polemica che parla di natura popolare di questa composizione si vuole sottolineare la tradizione letteraria colta, modellata su stereotipi popolari. "E spingule frangese" e' un garbato dispetto tra un venditore ambulante e una donna compiacente; Un pezzo che trova le sue radici nella tradizione popolare . In origine infatti era un canto tradizionale di Pomigliano D'arco raccolto da Cresette e Imbriani
(Nu juorno mne ne vajo casa casa vajo vennenne spingule francese. / Esce na nenna da dinte na casa: Quante spingule daje pe no tornese?). (Un giorno me ne andai dalla casa (d'origine) / e andavo vendendo spille francesi (da balia) / mi chiama una ragazza -Entra, Entra! / quante spille mi dai per un tornese (moneta dell'epoca ma anche sinonimo di bacio) ? / Ed io che sono un po viziosetto / subito entrai nella casa / chi vuole le belle spille francesi ) Segue l'assalto del giovane alla donna compiacente e al tempo stesso reticente : "Dicette Core mio chist' e' 'o paese ca si te prore 'o naso muore acciso - E io rispunnette - Agge pacienze, scuuse a tengo a nnammurate e sta 'o paese .... " ( La giovane che non vuole corrispondere dice " Cuore mio questo e' un paese che se ci provi muori ammazzato - Io risposi - Scusa io la fidanzata c'e' l'ho ed abita al mio paese " ) Ci addentriamo nel mondo della favola che ha sempre avuto una vasta eco nella cultura napoletana. Il mitico mondo della fiaba si trova nella filastrocca di Cicerenella, una delle più antiche tarantelle napoletane. Le immagini del testo, in forma di filastrocca strofica, sono quelle di una fiaba rurale dove si narra della fanciulla "Piccolo Cece" che possiede tanti oggetti e molti animali. Le cose che possiede Cicerenella diventano microcosmi accostati violentemente come figure impazzite di una improbabile commedia dell'arte. Qui si esprime il senso più napoletano del far festa e la successiva attesa di altre stagioni, altra bellezza, altro canto. Variegata e' infatti la produzione della canzone napoletana che ora tocca toni lirici, ora drammatici, ora comici ora storici, pur riconoscendo come tratto comune la poesia e la melodia. Di Giacomo e' anche un'artista ricercato legato alla cultura verista. La sua produzione si muove con colori e sfumature, facendo dei suoi scritti, lavori artistici, mescolando un temperamento amoroso con tratti tristi e malinconici. Con Marechiaro si conquista la fama mondiale. Questa sarebbe una canzone nata per un fatto occasionale. A quanto pare Di Giacomo non sarebbe mai stato a Marechiaro, cosi' come lui stesso lo narra il 6 febbraio 1894 su "Corriere di Napoli" dove racconta che un giorno alcuni amici dell'Aquarium di Dohrn gli proposero un giro sul vaporetto ed approdarono a Marechiaro dove in un'osteria trovo una cameriera Carolina che si attardava a servirli e di qui : " Scetate Caruli' ca ll'area e' doce ". Il poeta napoletano però non amava questa poesia, che non fu mai inserita nelle raccolte da lui stesso curate. Invece il musicista Paolo Tosti ne fu ispirato e creò così la famosa melodia che rese la canzone talmente celebre in tutto il mondo da farla tradurre in più lingue e persino in latino «Luna cum Claris Maris exstas undis / aestuant pisce furiis amoris: / pura perlabens variat micantes unda colores» («Quanno sponta la luna a Marechiare / pure li pisce nce fanno a ll’ammore, / se revoteno ll’onne de lu mare, / pe la priezza cagneno culore»). O' Guarracino è una delle canzoni piu' interessanti del settecento, definita dal filosofo Croce "una singolare fantasia capricciosa e graziosa e di un brio indiavolato". La filastrocca ambientata nel regno sottomarino, racconta la gelosia dell' Allitterato (pesce appartenente alla famiglia dei tonni), messo in guardia dalla Vavosa, dell'intesa fra la Sardella sua promessa sposa, e Guarracino. Il Guarracino, deve invece rinunciare al proprio amore, perché la bella sardella è stata promessa all'allitterato. Ricordiamo che, tra i numerosi pesci nominati nella canzone, vi sono: l'auglia (aguglia), capechiuove (piccola seppia), ceceniello (piccola alice), ciefaro (cefalo), cuoccio (palaio), grancetiello (granchio), marvizzo (tordo di mare), palaio (sogliola), 'a pescatrice (rospo di mare o rana pescatrice). L'Alliterato, “primmo e antico 'nnamurato”, sfida a duello l’antico ’nnamurato impositore; la notizia si sparge velocemente e da tutti gli anfratti e gli scogli sommersi accorrono i pesci che si schierano con l'uno o con l'altro dei pretendenti e la storia finisce in una rissa generale che dà modo al cantastorie di enumerare tutti i pesci che abitano nel golfo di Napoli. Guarracino e' il nome popolare con cui viene chiamato il coracino, pesce nero e bruttissimo. Il Farfariello e' uno dei diavoli che Dante pone a guarda dei barattieri (Inferno, XXI), mentre Pallarino e' presumibilmente un temuto "guappo" dell'epoca. I versi, agili ed eleganti, ricchi di fantasia e di innovazioni linguistiche danno vita ad un crescendo divertentissimo di situazioni paradossali. Trovare un unico filo che lega l'ampia raccolta di componimenti di epoche diverse non e' facile. Sono anni di grande produzione per Di Giacomo. E' il caso di Era de Maggio, lieve come una nenia, musicata da Costa dove si tocca il punto piu' melodioso. Uocchie ‘e Piscatore è un omaggio all’isola di Procida, terra d’origine della compositrice, su testo di Mario Buonoconto. 'O marenariello è una famosa canzone del 1893 musicata da Salvatore Gambardella? su testi di Gennaro Ottaviano. Si racconta che nel 1893, presso quella bottega di piazza Mercato, Gambardella incontrò il poeta Gennaro Ottaviano (1874-1936) entrato per chiedere al De Chiara una musica adatta ai versi che aveva scritto. Pare che Gambardella avesse composto su due piedi una melodia ad un tempo gioiosa e malinconica di ispirazione belliniana: 'O marenariello. La canzone venne presentata al maestro Raimondo Rossi, direttore dell'orchestra del Teatro Nuovo Politeama e cantata quella sera stessa da Emilia Persico.Il concerto si conclude con la celebre Tarantella Rossiniana.

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L'associazione di volontariato we have a dream, in collaborazione con OIPA - Organizzazione Internazionale Protezione Animali, organizza il 1° torneo di beach volley amatoriale "Amici per un Amico". Scopo dell'iniziativa è quello di sensibilizzare le persone sulla tematica dell'abbandono degli animali, fenomeno che non accenna a diminuire ogni anno in prossimità delle ferie estive, per il quale le scelte personali di ciascuno possono fare la differenza. L'evento sportivo si svolgerà il 29 giugno 2008 sui campi da beach volley del circolo sportivo Queen's Club, a Roma in via Cristoforo Colombo km 15, www.queensclub.it/info.html. L'ingresso al circolo è gratuito. La quota di partecipazione per i giocatori è di euro 15,00 a persona e comprende l'iscrizione al torneo, la maglietta con il logo we have a dream da indossare durante la gara e un badge identificativo che consente l'accesso gratuito alla piscina del circolo per l'intera giornata, compatibilmente con la capienza della struttura. Tutti coloro che presenteranno alla segreteria del Queen's club il volantino del torneo "Amici per un Amico", disponibile anche sul sito www.wehaveadream.info, potranno godere dello sconto del 50% per l'uso della piscina o della palestra del circolo, compatibilmente con la capienza delle strutture. Inoltre, tutti gli intervenuti potranno usufruire di un menù fisso vegetariano per il pranzo, presso il ristorante Qbar, al costo di euro 10,00 a persona, richiedendo il buono pasto allo Staff we have a dream. Nel programma della giornata è prevista una dimostrazione di Touch Rugby, disciplina sportiva originaria dell'Australia che si sta diffondendo anche in Italia. Per poter partecipare al torneo, è necessario compilare il modulo di iscrizione whad_iscrizione gruppi_Amici per un Amico allegato e fornire una fototessera per il badge identificativo. I partecipanti possono presentarsi già organizzati in squadre o anche singolarmente. Il termine delle iscrizioni è fissato per il 10/06/2008. Per qualsiasi informazione contattare: we have a dream cell: 334-5381116 o 331-5609908 adv@wehaveadream.info, www.wehaveadream.info "we have a dream" è una associazione di volontariato senza scopo di lucro, la cui finalità è la sensibilizzazione delle persone su temi riguardanti valori etici, sociali, umanitari, animalisti e ambientalisti. Svolge attività di diffusione dell'informazione sugli argomenti che le sono a cuore attraverso l'organizzazione di eventi, spettacoli, attività culturali, sportive, turistiche, ricreative, ovvero di occasioni di incontro, per affrontare gli argomenti di interesse, con l'intento di coniugare una iniziativa piacevole con un momento di riflessione e di crescita interiore. "we have a dream" si adopera per la tutela e l'uguaglianza di tutti gli esseri viventi, nel rispetto della loro biodiversità, dando valore alle diversità quali opportunità di crescita attraverso l'acquisizione di nuovi e differenti punti di vista.
Per informazioni: associazione@wehaveadream.info www.wehaveadream.info

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da paginemediche.it UN LIBRO-VERITA’ per uscire dalle crisi di panico. Ancora oggi l'attacco di panico e' una malattia che fa paura e non viene riconosciuta come tale, quando in realta' puo' essere perfettamente curata fino alla guarigione. E' una sorta di "bugia" del cervello che tiene sotto scacco per tutta la vita le persone colpite perche' non curate correttamente. Ecco allora, il "libro-verita'" per chiarire le cause e fornire i rimedi piu' efficaci per uscire dal "recinto" di questa malattia invalidante. Il volume "Panico! una bugia del cervello che puo' rovinarci la vita", e' un'intervista della giornalista Cinzia Tani al prof. Rosario Sorrentino, neurologo e direttore dell'Ircap (istituto di ricerca e cura degli attacchi di panico) alla clinica Pio XI Roma, in cui l'esperto sottolinea la necessita' di intervenire precocemente con una terapia farmacologica mirata per evitare la cronicizzazione del disturbo. Mentre lancia l'allarme sulle lunghissime e spesso inutili terapie psicoanalitiche che non solo non sortiscono alcun risultato ma che, anzi, sottraendo il paziente alle cure farmacologiche necessarie, possono contribuire al peggioramento dei sintomi del panico, sottoponendo i malati ad uno stress prolungato, con costi elevati e conseguenze negative sulla qualita' di vita. Il "libro-intervista" - che affronta vari capitoli: dalla metafora del "recinto" a quella della bugia del cervello, i due volti della paura,ai candidati del panico fino a come uscire per sempre dal tunnel della malattia - sara' in libreria il 27 maggio prossimo (edito Mondadori, 192 pagine, 17,50 euro) e sara' presentato in un convegno presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma il 4 giugno, alla presenza di giornalisti, personaggi del mondo scientifico e della cultura e dello spettacolo. Il neurologo e la giornalista nel libro sottolineano "cosa bisogna sapere e cosa si deve fare per non avere piu' paura della paura", arrivando progressivamente a non credere piu' a quella "bugia" che tanto pesantemente puo' condizionare l'esistenza delle persone colpite dal panico. Nel libro l'esperto richiama l'attenzione tra i fattori ambientali che possono, nelle persone predisposte, scatenare le prime crisi di panico quando esposte a un eccesso di anidride carbonica (CO2) negli ambienti chiusi, non sufficientemente ventilati come la metropolitana, l'aereo, il cinema, il ristorante e mezzi pubblici. L'autore conclude che l'attacco di panico "non e' ne' un'invenzione,ne' un capriccio ma un evento che e' stato possibile fotografare esattamente nel momento in cui si e' verificato", grazie all'aiuto della risonanza magnetica funzionale. E cio' scagiona una volta per tutte dal sospetto che i pazienti vengano spesso etichettati come malati immaginari.

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da rcira59@libero.it Salve a tutti mi presento sono Cira e scrivo per informarVI circa una recente iniziativa dell'Associazione Unione Amici del Cane e del Gatto sez. Napoli che rappresento, si tratta della realizzazione di una 'simpatica e utile rubrica telefonica'. Se ne vedono di mille tipi in giro per negozi e cartolerie, ma questa è unica nel suo genere ed è dedicata a 'Napoli e i suoi cuccioli'. Il suo prezzo è di 5,00. È ben fatta, curata in ogni dettaglio, perfetta per svolgere la sua funzione di rubrica, ma continuando a sfogliarla troverete tante foto che raccontano almeno in parte, la storia della nostra attività, è come un album dei ricordi. I 'musi' che vedrete ritraggono amici che nel tempo la nostra associazione ha accolto e curato, i più fortunati sono stati adottati altri, in via di guarigione sono in attesa di adozione, e altri ancora hanno bisogno di cure e assistenza continua, i casi come questi che grazie alla formula dell'Adozione a Distanza che la nostra associazione troverà maggiori risorse per svolgere un compito cosi delicato. In allegato troverete una brochure che illustra più nel dettaglio il progetto di una OASI e spiega le attività della nostra associazione, perciò dopo il calendario 2008 che ha riscosso un'inaspettato successo, ecco una nuova IDEA REGALO! la nostra Rubrica Telefonica! Comprala, Regala, o diffondi la notizia . . . . i nostri cucciolotti Vi ringraziano e un sincero grazie da parte mia, di Loredana, Emanuela, Carmen, Lucia

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L’On Brunetta sputa nel piatto dove mangia…Bene… Se l’On Brunetta prima di mettere al bando una categoria di lavoratori , cioè i lavoratori del comparto pubblico , si informasse in che condizioni lavorano e con che stipendio da fame , roba da terzo mondo , pensiamo che farebbe marcia indietro ed alla grande . Ricordiamo al Ministro Brunetta che dal lavoro dei fannulloni di stato lui ed i suoi amici di merenda che gozzovigliano al parlamento , senza nessuno escluso , devono la loro fama , le loro fortune , ai famigerati “fannulloni” ed allora la smettesse una buona volta di denigrare il lavoro di chi tutti i santi giorni si reca sul posto di lavoro , affronta il traffico caotico delle nostre metropoli , consuma un sacco di soldi per pagarsi la benzina , ormai alle stelle , per ottenere poi , un pugno di mosche . Noi non siamo ministri eletti per forza o per volontà dei partiti , noi siamo soltanto degli schiavi moderni oppure chiamateci fannulloni.
Bruno Berardi - Responsabile UGL agenzie fiscali Roma e provincia – 3295340474

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 2

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Inviato da Anonimo
il 30/05/08 @ 23:02
Apprendo stasera da mia cugina Maria Grazia Ritrovato Buonoconto che il previsto concerto " La Nostalgia delle Sirene " previsto per domani nella Sala della Loggia al Maschio Angioino, nell'ambito del Maggio dei Monumenti E' SALTATO causa agitazione sindacale !!!
E questa e' Napoli !!!
Antonio Ambrosino

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Inviato da Anonimo
il 05/06/08 @ 21:21
Grave Lutto nel mondo del meridionalismo, ci ha lasciato il grande brigante Giuseppe Canale amico di tante lotte... ti invio una foto scattata a Palazzo Venezia con un gruppo di briganti venuto da Melfi Onore al fratello della Patria Napolitana GIUSEPPE CANALE e che possa aggiungersi presto alla schiera di angeli che vegliano e guidano la nostra lotta Improvvisamente è venuto a mancare il Compatriota Giuseppe Canale, lo annunciano la moglie Rita e i figli Vittorio, Francesco e Alessandro. Così come il nostro Re ha combattuto l'esercito invasore piemontese, in egual misura Giuseppe ha vissuto per diffondere la vera storia del nostro Regno. In questo momento di dolore, giunga alla famiglia la nostra più fraterna vicinanza. A te, caro Giuseppe, fedele ed assiduo compatriota della prima ora, i nostri ricordi più belli, le nostre speranze più struggenti, la nostra fede più autentica ed un EVVIVA O' RE! forte, forte. Ci hai voluto meravigliare anche adesso, questa volta nell’incontrare la schiera di angeli che ti stanno facendo festa. Caro Giuseppe ci mancherai. Molto.
Cap. Alessandro Romano inviato da crocco57 il 2008-06-05 18:15:57

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Messaggio N°673 15-05-2008 - 13:43
Tags: Attualità

'O Pazzariello
tadzebao periodico di cronache, annunci, denunce

ASSOCIAZIONE CULTURALE DUE SICILIE - GIOIOSA JONICA (RC) www.duesicilie.info - Fax n. 1782284791 -
SIDERNO, SABATO 17 MAGGIO 2008: CONTROSTORIA DELL'UNITA' D'ITALIA - FATTI E MISFATTI DEL RISORGIMENTO
Sabato 17 maggio 2008 alle ore 17.00, presso il Cinema Teatro Nuovo di Siderno (RC), a cura dell'Associazione Due Sicilie e del Comune di Siderno, con il contributo di “Sensation Profumerie”, verrà presentato il libro del giornalista e saggista Gigi DI FIORE dal titolo CONTROSTORIA DELL'UNITA' D'ITALIA. Il volume, edito da RIZZOLI nell'ottobre 2007 e giunto alla seconda edizione nel gennaio di quest'anno, affronta diverse problematiche e ricostruisce, attraverso i documenti, la storia nascosta e mistificata del cosiddetto Risorgimento."Come è possibile che un manipolo di 1000 garibaldini abbia sconfitto un esercito di 50.000 borbonici? È una domanda cui le rievocazioni celebrative del Risorgimento italiano non danno risposte convincenti. E non è la sola, con sé ne porta molte altre: con quali poteri, con quali mafie dovettero allearsi Garibaldi e Cavour? Perché ci vollero cannoni e fucili per domare la ribellione contadina nelle regioni del Mezzogiorno subito dopo l’annessione? Quella che la storia, scritta dai vincitori, ha battezzato “unificazione d’Italia” fu in realtà una guerra di conquista condotta dal Piemonte contro gli Stati sovrani del Centro e del Sud. E nei decenni successivi, dai manuali scolastici ai romanzi, fino agli sceneggiati televisivi, gli eventi che non si accordavano con la retorica patriottica sono stati nascosti o deformati. Così, dei ventidue anni dall’esplosione rivoluzionaria del 1848 alla breccia di Porta Pia, molto rimane nell’ombra: il bombardamento piemontese di Genova nel 1849, i plebisciti combinati per le annessioni, le agitazioni manovrate da carabinieri infiltrati, i provvedimenti anticattolici, la guerra al brigantaggio e le “leggi speciali”, la corruzione dei conquistatori e le loro collusioni con la malavita locale ... Gigi Di Fiore ricostruisce queste vicende dimenticate, per ribaltare un periodo cardine della nostra storia moderna e vederlo con gli occhi dei vinti. Recupera documenti e testimonianze di una storiografia spesso oggetto di una vera e propria congiura del silenzio. E restaura l’affresco scrostato del Risorgimento portando alla luce gli intrighi e le ambiguità della guerra scatenata dal Nord contro il Sud ....” (dalla seconda di copertina del volume).
Gigi DI FIORE, già redattore al “GIORNALE” di Montanelli, è inviato del “MATTINO” di Napoli (Premio Saint-Vincent per il giornalismo 2001 e, tra gli altri, Premio Pedio per la ricerca storica). Studioso di storia delle Due Sicilie e del brigantaggio, ha pubblicato con successo diversi saggi, tra cui I vinti del Risorgimento (UTET, 2004) e La camorra e le sue storie (UTET, 2005). L’incontro del 17 maggio verrà introdotto e moderato dal giornalista RAI Pietro MELÌA; vi saranno i saluti dell’Amministrazione Comunale di Siderno e della Presidenza dell’Associazione Due Sicilie, la relazione di Carmela Maria SPADARO dell’Università di Napoli, le conclusioni dell’autore del volume ed il dibattito con interventi del pubblico.

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da anitacurci@fastwebnet.it
Carissimi amici vi invio il link che vi permetterà di visualizzare il video attraverso il quale presento il mio ultimo romanzo "Le lettere di Lena Stern ... ed altre storie".
Per potere avere il testo basterà collegarsi al sito www.boopen.it
Salutissimi a tutti - Anita – Ciccate quindi, per il video, sul link http://it.youtube.com/watch?v=61SEoBilJRE

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AGGIORNAMENTI 14/05 : Zeno sta meglio, le ferite stanno rimarginandosi, ma è terrorizzato! Lo abbiamo trovato barcollante in strada, in condizioni che le parole non sono sufficienti a descrivere.Non sapevamo nemmeno come prenderlo in braccio: non c'era una parte del dorso sana. Forse hanno tentato di togliergli il chip... con un coltello... Non abbiamo potuto nemmeno fargli una carezza se non sotto la gola, il resto del corpo è interamente martoriato da ferite e tagli. Mi manca anche la forza di raccontarvi questa ennesimo scempio. Zeno ora è da una volontaria, è un fox terrier puro, biondo, bellissimo, ha forse un paio di anni. Tra un paio di giorni farò le foto... Per lui ci vuole un'adozione speciale.
Irene Magni irenemagni@libero.it cell 3280997426

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Pompei: un’istantanea di duemila anni fa - Venerdì 16 maggio 2008, ore 18:30 - Associazione Aurea COGECO - Via Calastro 10 - Torre del Greco (Napoli) - Complesso Ex Mulini Meridionali - presentazione del volume “Nel cuore e nell’anima di Pompei” - G. Eleno, storiografo per passione, narra la sua Pompei attraverso i pompeiani di Sebastiano Patané - Kairòs Edizioni – Napoli - Relatori e relazioni: Salvatore Ciro Nappo – “Pompei: un ritratto non emozionale” Caterina A. Stuppia – “Pompei: l’eros si fa immagine, fra arte e mestiere”Sebastiano Patané - “Dentro Pompei” -
Introduce e modera: Giuseppe Della Monica

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Vomero: la quiete dopo la tempesta - Oramai è un classico. Nei giorni seguenti ad episodi delinquenziali accaduti in zona, al Vomero, si vedono finalmente le forze dell’ordine. Così in questi giorni, dopo l’accoltellamento di un giovane nella grave rissa scoppiata domenica scorsa, in piazza Vanvitelli sono presenti sia i poliziotti sia i vigili urbani. Ma quanto durerà, si chiedono i vomeresi? In base alle precedenti esperienze, visto che di risse e di scontri tra bande al Vomero negli ultimi tempi se ne sono visti tanti, per qualche giorno comunque la sicurezza è garantita. Poi, probabilmente già dal prossimo fine settimana, tutto potrebbe tornare come prima con residenti e commercianti di nuovo in balia della micro e della macrodenquenza. Per questo ho chiesto l’intervento del ministro dell’interno Maroni, sulla grave situazione dell’ordine pubblico al Vomero. Occorrono provvedimenti speciali, come speciale è la situazione della sicurezza nel popoloso quartiere collinare. Occorre attivare da subito la videosorveglianza, ripristinare in maniera continuativa, e non per brevi periodi, il camper mobilie in piazza Vanvitelli, riproporre per le strade del quartiere la presenza massiva del poliziotto e del carabiniere di prossimità. Senza questi ingredienti fondamentali ogni tentativo teso a combattere la delinquenza che oramai imperversa nel quartiere, anche attraverso i fenomeni del bullismo e delle baby gang, è destinata al fallimento.
Gennaro Capodanno Presidente Comitato Valori collinari – Napoli

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Il tuttologo Beppe Grillo, in una sua solita recente esternazione, si strappa le vesti per i cattivoni che hanno arrestato un anziano spacciatore di morte e lo fa con queste toccanti parole, movendoci a compassione: Hanno arrestato “Nonno Cocaina”. Adesso è a San Vittore. Un commissario della Polizia di Stato insieme ad alcuni agenti ha fatto irruzione nel suo appartamento di Milano. Giuseppe, 73 anni, aiutato da sua moglie Angelina, 70 anni, vendeva caramelle di cocaina che incartava con le sue mani e nascondeva nella macchina da cucire. Un distributore al dettaglio. Nonno Cocaina e la moglie vivevano con 580 euro in due. Vendevano la coca per sopravvivere. L’arresto è stato convalidato, l’età per i poveri cristi non è un’attenuante. Per Previti invece sì. La Polizia ha trovato 200 grammi di coca e qualche migliaio di euro in contanti. Giuseppe ha ottenuto, prima di essere condotto in carcere, che i 580 euro della pensione non fossero sequestrati e li ha dati ad Angelina. Dura lex, sed lex.”… Riteniamo opportuno ricordare al signor Grillo la sua vergognosa campagna, urlata sul blog e mediante sottoscrizione pubblica di petizione, contro l’istanza per gli arresti domiciliari per “nonno Martire” Bruno Contrada, più vecchio di Nonno Cocaina e, per giunta molto ammalato nonché, per lunghi anni, difensore della sicurezza pubblica e dipendente statale con relativo stipendio mensile ed alloggio popolare per la sua famiglia, finito innocente in carcere per menzogne sparate dai delinquenti che suscitano cotanta commiserazione nel tenero cuoricino del signor Grillo. Cogliamo l’occasione per rammentare ai nostri amici e lettori l’invito dell’avvocato Lipera alla giornata commemorativa in Napoli per Enzo Tortora, il 18 maggio www.vocedimegaride.it/invitoLipera.htm
l
a Redazione

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Di Rino Cammilleri il libro “ Gli Sconfitti” - Nel primo volume si assemblano coloro che saranno i protagonisti della serie western a fumetti «Gli Sconfitti». Si tratta di alcuni personaggi che nel corso delle varie guerre ottocentesche militarono dalla parte perdente. Un ufficiale borbonico, per non giurare fedeltà al nuovo regime piemontese, emigra in America, dove si imbatte in un ex confederato. I due, uniti dalla voglia di inventarsi una nuova vita, incontrano per caso un terzo «sconfitto», un francese che ha servito in Messico durante lo sfortunato regno di Massimiliano d'Asburgo. I tre, in compagnia di una misteriosa indiana, decidono di mettersi a caccia del tesoro nascosto dell'imperatore fucilato a Queretaro. Nel secondo volume si aggiungerà un quarto «sconfitto», un irlandese ex volontario papalino fattosi francescano.
Rino Cammilleri è ideatore della serie e autore del soggetto.

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Messaggio N°665 02-05-2008 - 22:51
Tags: Attualità

'O Pazzariello
tadzebao di cronache, annunci e denunce

da redazione - Non appena cessate le celebrazioni per il 200.mo di Garibaldi, la solita retorica risorgimentista impone l’obbligo di massiccia propedeutica ai festeggiamenti del 2011, centocinquantenario dell’Unità d’Italia. Non ci è piaciuto affatto, ieri sera, l’ascaro abruzzese Bruno Vespa, emulo di Piero Angela, in quel Porta-a- “Porta sbattuta in faccia” ad almeno i tre quarti di italiani, dal nord al sud, ormai intollerante all’abuso di sterile folklore tricolorico, utile solamente a distogliere l’opinione pubblica da più pressanti ed attuali problematiche nazionali. Abbiamo trovato molto sconveniente la stolta rappresentazione in presenza di un pubblico d’eccezione costituito, questa volta, da due ignare scolaresche costrette a sorbirsi dal vivo tutte le puttanate storiche già abbondantemente reperibili nei testi scolastici dei pennivendoli di regime. In totale assenza di “par condicio” neppure un ospite proveniente da quel vasto Sud d’Italia cancellato dalla vorace furia garibaldesca e massonica di un sempiterno Risorgimento. Unico bastian contrario pro domo sua padana, il sen. Castelli della solita Lega Nord; neppure uno straccio di relatore dal clone leghista siculo del M.P.A. di Lombardo. Un Bruno Vespa insolitamente fuori dalla realtà, ora che dappertutto – in rete, nelle librerie e nei salotti “buoni”, persino al vertice dell’Ordine dei Giornalisti, con il presidente Del Boca – proliferano testi storici revisionisti in gran quantità; praticamente, ancora una volta, la TV di Stato mediante i suoi menestrelli da noi pagati calpesta il nostro diritto all’informazione, la nostra intelligenza, la nostra identità, le nostre radici… tracciando sempre più profondo il solco tra le due Italie, elevando sempre più alte mura tra l’Italia e le sue colonie interne, così fomentando solamente il disordine e l’odio classista tra due ben distinte etnìe in Patria… che mai troveranno, in alcun futuro, afflato sinergico per arrivare a considerarsi, dopo un secolo e mezzo di coabitazione, Popolo dell’Italia Una!
marina salvadore

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Il Porta a Porta di ieri sera ci offre l’occasione per presentare agli amici un nuovo blog meridionalista in rete, curato dall’appassionato Antonio Ambrosino di Procida, marittimo ed esperto di storia della marineria delle Due Sicilie; in particolare dell’altrettanto importante marineria procidana. Il suo sito, AMBROSIADI- Stati d’animo e riflessioni in chiave sudista – è stato lanciato in rete da pochissimi giorni all’indirizzo http://ambrosiadi.blogspot.com … siccome il nostro Ambrosino è un tipo un po’ “fumino” come noi, vi proponiamo il suo più recente ed infiammato post, i cui contenuti condividiamo: “Bruno Vespa, che tu sia maledetto ! Ieri hai avuto il coraggio di fare il tuo teatrino (porta a porta) su Garibaldi addirittura invitando in studio due gruppi di studenti. Tu sai bene come andarono effettivamente le cose, sei colto, e proprio per questo E' INACCETTABILE che tu, con la tua enorme visibilita' mediatica organizzi una trasmissione su queste tematiche senza il NECESSARIO contraddittorio con i MERIDIONALISTI ! Strafottendotene del genocidio perpetrato ai danni del SUD e di tutte le conseguenze nefaste che ha generato questa devastante operazione di occupazione che dura ancora oggi.
Alla faccia della verita' e alla faccia della tua etica professionale.
Ma ce l'hai veramente un'etica professionale ?”

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Il 29 aprile Bruno Contrada ha lasciato l’ospedale Melario di S.Maria Capua Vetere, ov’era stato ricoverato d’urgenza il 17 aprile, ed ha fatto ritorno nel carcere militare ov’è recluso. Un insolito silenzio è calato nuovamente su quest’uomo e la sua tragedia, speriamo sia foriero di buone nuove. Intanto, ricordiamo che l’avv. Giuseppe Lipera ha recentemente chiesto anche la ricusazione del giudice di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere, Daniela Della Pietra: l'udienza si terrà il prossimo 7 maggio davanti alla terza sezione penale della Corte d'appello di Napoli.

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da “LIBERA”/Basilicata - Un libro sul malaffare in Basilicata - Martedì 6 maggio 2008 con inizio alle ore 18.30 al Teatro don Bosco di Potenza, Libera in collaborazione con la casa editrice EGA di Torino presenteranno il volume di don Marcello Cozzi “Quando la mafia non esiste. Malaffare e affari della mala in Basilicata”. In 480 pagine una ragnatela di nomi, luoghi e settori produttivi inquinati dal malaffare; la ricostruzione di uno scenario criminale che coinvolge alcuni dei settori tradizionali della mafia quali droga, sequestri di persona, usura, gioco d’azzardo fino ad interessare gli affari più moderni: prostituzione e tratta, gestione dei rifiuti compresi quelli radioattivi. Un libro che racconta il malaffare e gli affari della mala in Basilicata non solo servendosi di una montagna di atti giudiziari ma anche attraverso storie mai raccontate. Alla presentazione del 6 maggio, oltre all'autore, interverranno don Luigi CIOTTI, Presidente nazionale di Libera, Francesco FORGIONE, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia della XV legislatura, e i lavori saranno guidati da Maurizio TORREALTA, vice-caporedattore di RAINews 24.

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L'Associazione Culturale Flegreando presenta "Antrum Immane" II edizione Visita con spettacolo al Parco Archeologico di Cuma Dopo l'eccezionale successo dello scorso anno, Domenica 4 Maggio, verrà riproposto presso lo pseudo "Antro della Sibilla", all'interno del Parco Archeologico di Cuma, lo spettacolo "Antrum Immane", drammatizzazione liberamente tratta dal VI Libro dell'Eneide. Stefano Taranto, Martina Di Leva e Marika Manzoni rappresenteranno l'incontro di Enea, con la sacerdotessa Deifobe, nota come la Sibilla Cumana così come narrato nell'opera di Virgilio. La regia, le traduzioni, i costumi, le musiche e gli adattamenti sono a cura dell'Associazione Flegreando. Lo spettacolo, a cui si potrà assistere gratuitamente, su invito, da richiedere direttamente all'Associazione, sarà preceduto da una speciale visita al Parco Archeologico di Cuma. Come ormai consueto nelle iniziative di Flegreando, i miti e le leggende legate ai Campi Flegrei, faranno da "guida" in un viaggio che ci riporterà alle origini della cultura del nostro territorio.
Flegreando ringrazia la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, per la disponibilità dimostrata.
ufficiostampa@cirobiondi.it 393.5861941

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da Gennaro Capodanno pres. Comitato Valori Collinari – Vomero
In occasione della festa del 1° maggio, grande delusione dei vomeresi che hanno trovato sbarrato l’ingresso della villa Floridiana, l’unico parco di verde pubblico a disposizione del quartiere collinare della città. Molte le persone - numerose le mamme con bambini piccoli - che, approfittando della bella giornata di sole, avrebbero voluto fruire del verde del parco, ma non c’è stato nulla da fare. I cancelli erano chiusi e così sono rimasti per l’intera giornata. Delusione anche tra i turisti che si erano arrampicati sulla collina nella speranza di visitare il museo delle ceramiche Duca di Martina, posto all’interno dello stesso parco. E’ a dir poco singolare la situazione che si crea in queste occasioni nel capoluogo partenopeo, e non da oggi. Così, mentre in tutte le città d’Italia e d’Europa, nelle giornate di festa, il patrimonio mussale ed ambientale viene offerto alla fruizione sia dei residenti che dei visitatori, a Napoli, dove è in atto, per le ben note ragioni, una e propria debacle sul fronte del turismo, nonostante gli infruttuosi, a tutt’oggi, tentativi di rilanciare l’antica metropoli come capitale della cultura, si chiudono i parchi pubblici con annessi musei, come appunto nel caso di villa Floridiana. Non vedo proprio come si possano poi versare lacrime di coccodrillo da parte delle autorità competenti per la mancata ripresa in un settore vitale per l’economia della Città. (nota della redazione: se per questo, risultavano chiusi gli scavi di Pompei e di Ercolano; a Napoli, il Palazzo Reale ed il Museo Archeologico, praticamente tutti i siti gestiti dal Ministero… Sarebbe questo l’aiuto governativo a ricostruire l’immagine decorosa di questa regione, dopo l’apoteosi munnezzara di quest’inverno che ha sotterrato nella vergogna la bellissima Napoli?)

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Messaggio N°647 11-04-2008 - 22:00
Tags: Attualità

Riflessioni dentro una cabina elettorale

PRIMA DI APPORRE LA “X” SULLA SCHEDA RICORDATE CHE:
da avvocato Giuseppe LIPERA
Mi è doveroso informare l’opinione pubblica che l'11 aprile 2008, presso il Comando dei Carabinieri di Catania ho presentato formale denuncia-querela, per diffamazione aggravata a mezzo stampa, nei confronti del Sig. Travaglio Marco, che in un articolo, pubblicato sul settimanale “L’Espresso” nel gennaio scorso, intitolato “Gran teatro Contrada”, ha ritenuto, inopinatamente ed ingiustificatamente, utilizzare, nei miei personali confronti, espressioni assolutamente lesive della mia immagine e professionalità. La querela, così come per Legge, anche nei confronti del direttore responsabile del settimanale “L’Espresso” per omesso controllo. Ho ritenuto inaccettabile che il Sig. Travaglio Marco, senza conoscere gli atti né le persone, e mostrando di non ben sapere le norme del codice di procedura penale vigente, abbia cercato gratuitamente di screditare quello che ho fatto nella mia vita e soprattutto il mio rapporto professionale con l’ex Dirigente Generale della Polizia di Stato, Bruno Contrada, un uomo che - ancorché anziano, gravemente ammalato e condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa - ritengo in tutta coscienza essere una persona degna della massima stima e rispetto.

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Caso Contrada: Siamo ancora in attesa degli esiti dell’udienza del 3 aprile presso il Tribunale di Sorveglianza di Napoli. Questo silenzio è ulteriore dimostrazione di arroganza da parte dei togati con delirio di onnipotenza. Riservandoci di commentare quando si degneranno di manifestarsi nella pienezza della loro divinità, rendiamo omaggio alla sensibilità di tutti i sostenitori di Bruno Contrada con il meraviglioso pensiero di uno di loro: Mimmo Di Renzo, disabile e presidente della onlus Senza Barriere”. La sua voce è anche la nostra! “ Cara Marina. Spero che quanto da noi espresso finora, sia stato reso noto al giudice. E' inquietante il silenzio, è assordante la noncuranza di tutte le ragioni addotte. Ogni tipo di considerazione vale zero, e lo stesso codice umano è stravolto. Di chi è la colpa. Abbiamo forse sbagliato tutto nel considerare la vicenda una questione di vita o di morte. Io stesso mi sento assediato, circondato e non riesco più a vedere una reale situazione di svolta. Sono dubbioso, di ogni tipo di preparazione personale, professionale, di vita, di esperienze fatte o subite. A cosa valgono gli studi universitari; dove sono i precetti impartiti dai professori giuristi; a cosa vale essersi trascinati per più di sessant'anni, preda di una disabilità a cui ho tentato sempre di sfuggire, traendone sensibilità, conoscenza, forza e coraggio; a cosa vale infine di essere oggi il Direttore di un'associazione di disabili, nonostante tutto e tutti. Cosa potrò dire loro, quando mi chiederanno ragione di non essere riuscito a far tornare a casa un disabile di settantasetteanni, affetto da pluripatologie, di per sè, giustamente considerate, invalidanti. Tutto quanto abbiamo tentato, denunciato, suggerito, gridato è caduto nel nulla. Forse non vogliono che Contrada muoia davvero, vogliono essere sicuri di distruggerlo nello spirito, vogliono ucciderlo nella memoria, negli affetti, vogliono che vaghi nel limbo degli sconosciuti, nella solitaria plaga di chi non è mai esistito, dei dimenticati. Dopo, molto dopo, ci sarà il sordo rumore della vanga, di un pugno di terra ed il ricadere di una pietra tombale. Una tomba senza nome. Noi stessi, finiremo con Lui. Ciao.
Sono triste. Mimmo Di Renzo

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da Massimiliano De Cristofaro/Fondazione Iustitia
di Marco Saba (fonte Lady Silvia)
PROCESSO FALSI DOSSIER CONTRO VIOLANTE - GLI IMPUTATI DENUNCIANO IL TESTE DELL'ACCUSA.
Vi ricordate il procedimento dei falsi dossier contro Luciano Violante instauratosi nel lontano settembre1998, che vedeva coinvolto anche il noto faccendiere Francesco Pazienza? Ebbene, dopo 10 lunghi anni di bagarre da parte della Procura di Roma, il primo e solo teste dell’accusa viene denunciato per falsa testimonianza, si tratta del Vice Questore della Polizia di Stato Raffaele Clemente, in servizio presso la Questura di Roma, che all’epoca dei fatti contestati era funzionario presso la Polizia di Prevenzione - U.C.I.G.O.S.- L’udienza chi si è tenuta il 4 u.s. è servita al collegio della 6^ Sez. Penale del Tribunale Ordinario di Roma, Presidente Dr. Barbalinardo, per decidere le eccezioni sollevate dalle difese, ovvero se il teste Clemente Raffaele, già denunciato, doveva essere sentito per “reato connesso”, con la presenza di un difensore di fiducia. Il Tribunale, dopo essersi espresso accogliendo le richieste delle difese dei poliziotti imputati, aggiornava l’udienza al 20 giugno 2008. Da rilevare che il Pubblico Ministero Maria Monteleone, non ha accettato di buon grado la decisione del Tribunale riguardanti la presentazione della denuncia querela nei confronti del suo teste da parte dei poliziotti imputati, lasciandosi andare a veri e propri improperi affermando con tono di sfida: "… Quando chiamerò a testimoniare l'onorevole Violante, il prefetto De Gennaro e l’Avvocato Taormina cosa faranno denunceranno tutti…??!?" Quindi, sono volati nomi grossi in aula!!! I poliziotti hanno dichiarato: “Noi siamo per la verità e vogliamo andare fino in fondo, infatti abbiamo rinunciato alla prescrizione dei reati…!" A questo punto della vicenda sorge spontanea una domanda: "Vi sono situazioni o nomi che non devono trapelare da questo processo?" Appuntamento alla prossima udienza!
(uno schietto “IN BOCCA AL LUPO, MAX!” dalla redazione di Megaride, fiduciosa)

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da Bruno BERARDI
Walter Veltroni Sindaco con consulenti terroristi e da Premier?
L’Ex Sindaco di Roma Walter Veltroni si è avvalso della collaborazione di moltissimi ex terroristi come supporter alla conduzione dell’amministrazione Civica di Roma pagandoli profumatamente , ma quando sarà (se sarà) Premier come gestirà le attività del Governo futuro sempre attingendo all’esperienza dei terroristi ? Si avvarrà sempre della collaborazione di ex Terroristi pagati dallo Stato , mettendo sotto i piedi le richieste delle vittime del terrorismo , come per esempio la volontà di raccontare la storia degli anni di piombo nelle scuole di ogni ordine e grado visto con gli occhi delle vittime e non dei terroristi?
Attendiamo una risposta
(Bruno Berardi Associazione Nazionale “Domus Civitas” Vittime del terrorismo e mafia – 3295340474)

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CAMPANIA: RACCOLTA FIRME CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA - firma la petizione su: http://www.politichesociali.it/petizione_acqua.php
L’acqua potabile della Campania rischia diventare proprietà privata. Eni AcquaCampania, l’azienda che fornisce l’acqua nelle province di Napoli e Caserta, sta per essere acquistata da una triade societaria controllata dagli azionisti di minoranza: Caltagirone, la multinazionale Veolia e l’onnipresente Impregilo. L’azienda idrica è controllata dall’ente pubblico Eni attraverso una partecipazione pari al 50,5 %. Quote che stanno per essere cedute. In base ad accordi parasociali, le aziende private, per diritto di prelazione, acquisterebbero le quote Eni, determinando la privatizzazione delle sorgenti e dei pozzi potabili e della depurazione. L’acqua è un bene pubblico essenziale e non può essere gestito da soggetti con finalità commerciali o lucrative. Rischia di essere condizionata la vita di milioni di persone, determinando l’aumento delle tariffe, senza garanzie sulla qualità dell’acqua distribuita. È necessario fermare la privatizzazione dell’acqua della Campania. Per questo ti chiediamo di sostenere questa battaglia con la tua firma. Il nostro obiettivo è chiedere al Consiglio regionale a trasformare in legge il ddl n° 75 che giace in consiglio dal 18/01/2006, dando vita alla società interamente pubblica Campaniacque per gestire, con ampie garanzie per le popolazioni, tutti i grandi impianti, le sorgenti e l’acquedotto campano. Per scongiurare il rischio della privatizzazione dell’acqua campana e di Napoli bisogna fare una scelta chiara a difesa di un essenziale bene pubblico. Non lasciamo che i cittadini vengano espropriati di una risorsa vitale.

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di ANTIMO CEPARANO - PADRE PIO IL MANAGER
Ho letto nella giornata odierna, per la cronaca siamo all’11 di aprile dell.A.D. 2008, un articolo sul giornale IL MATTINO su Padre Pio da Pietrelcina. In breve questo ne è il sunto: Le stimmate di Padre Pio sarebbero frutto di una patologia rara e non di origine divina e comunque la santità del Frate non viene messa in discussione per le notevoli doti umane che Egli possedeva, oltre ad una notevole capacità manageriale poiché è riuscito a costruire una struttura ospedaliera di proporzioni mediche logistiche e tecnologiche che non era assolutamente realizzabile in quel luogo, con quelle risorse e con quello scenario. Mi perdonerà l’attento lettore di Megaride se trovo in questo contesto, fatto di segni linguistici che dovrebbero esprimere un pensiero, l’enorme contraddizione di chi non analizza quanto e quando dice, poiché l’Idea espressa dovrebbe essere l’espressione di ciò che si pensa! se questo è vero spesso tra l’idea espressa e quello che ne è il retroterra culturale vi è l’arteriosclerosi delle coscienze bacate dal materialismo più acceso. Mi spiego meglio e domando con la serietà dovuta ad un cinquantenne, tale è l’età veneranda che conto! se sia logico o meno riconoscere Santo chi per tutta la vita ed attraverso la propria vita avrebbe fatto della menzogna un’arma ideologica? E’ noto che Padre Pio testimonia attraverso i propri scritti le lotte feroci con il demonio, è noto la testimonianza che Egli dona sulla natura divina delle proprie stimmate. Basta questo solo per farne o un grande Santo o un grandissimo impostore. Personalmente propendo per la Santità di questo Frate che proprio perché troppo grande per i piccoli uomini viene da costoro continuamente attaccato, e ora addirittura con l’arma benevole di chi pur svuotandolo di ogni carisma spirituale lo vuole ricoprire di una grandezza umana a passo con i tempi: un Santo che santifica la managerialità!

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Dal Sole 24 ore del 4 aprile
Rimborsi elettorali, spesi 117 milioni e poi incassati 500
di Mariolina Sesto
Alle politiche 2006 i partiti hanno speso un quinto dei rimborsi statali incassati: 117,3 milioni contro 498,5 milioni. Che i contributi pubblici per le spese elettorali andassero ben oltre i costi delle campagne per il voto era nell'aria. Ora a certificarlo è la relazione della Corte dei conti appena depositata a Montecitorio. I costi Le spese accertate dalla Corte, benché moderate rispetto alle elargizioni dello Stato, sono tuttavia consistenti. Significativo, ad esempio, l'investimento di Forza Italia che da sola ha speso quasi la metà di quanto hanno sborsato tutti i partiti insieme: il tesoriere Rocco Crimi ha messo sul piatto oltre 50 milioni di euro. Quasi il doppio rispetto ai fondi (circa 28 milioni in tutto) impegnati dal vecchio Ulivo (Ds e Margherita, che parteciparono separatamente al Senato e uniti alla Camera). Gli incassi Ma i costi assumono l'aspetto di briciole quando vengono comparati agli incassi dovuti ai partiti per i cinque anni di legislatura, peraltro interrotta dal voto anticipato. Forza Italia potrà consolarsi con un "avanzo" rispetto a quanto speso di quasi 79 milioni di euro e a Ds e Margherita insieme rimarrà un tesoretto di oltre 130 milioni. Un bel patrimonio per il Partito democratico se non fosse che i due "padri fondatori" si tengono gelosamente nelle rispettive casse i fondi arrivati dallo Stato. Stessa dolce musica per tutti gli altri partiti: ad An resteranno in cassa oltre 59 milioni, a Rifondazione oltre 33, all'Udc poco più di 24 milioni e alla Lega oltre 17 milioni. In totale alle segreterie sono fluiti oltre 381 milioni di euro. Un dato che fa gridare allo scandalo i Radicali, tradizionali oppositori del finanziamento pubblico dei partiti, a partire dal referendum abrogativo del '93. «La media annuale dei fondi pubblici ai partiti – ha calcolato Maurizio Turco, candidato nelle liste Pd nella quota dei Radicali – è aumentata del 600% rispetto al '93, ultimo anno di finanziamento pubblico». Il partito di Pannella annuncia dunque che porrà la questione come priorità del prossimo Parlamento. « Per quanto riguarda il rimborso delle spese elettorali – annuncia ancora Turco – proponiamo che sia di massimo un euro per ogni voto raccolto dal partito e per ogni euro la cui spesa sia stata giustificata. Infine proponiamo di sottrarre all'interna corporis di Camera e Senato la gestione dei finanziamenti e di creare una sezione della Corte dei Conti che vigili sui contributi pubblici destinati a soggetti privati singoli od organizzati. Per quanto riguarda il sostegno ai partiti noi siamo per dei benefit in servizi ma non in denaro e per il principio guida dell'autofinanziamento». I rilievi Quanto ai tetti di spesa, la Corte non ha riscontrato sforamenti. Ha tuttavia segnalato delle irregolarità nel conto consuntivo del Prc che non ha presentato idonea documentazione per un importo di spesa di circa 500mila euro. Multato invece "Progetto Nord Est", il movimento di Giorgio Panto (l'imprenditore televisivo veneto morto qualche mese dopo le elezioni), accusato di aver acquisito in modo irregolare gli 800mila euro spesi per la propaganda elettorale.

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 2

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Inviato da Anonimo
il 12/04/08 @ 21:52
Troppi argomenti per un unico commento. Per Contrada sono angosciata: temo l'ennesima delusione e questo prolungato silenzio non credo sia dovuto al fatto che chi deve pronunciarsi abbia problemi di coscienza, temo che sia noncuranza e la solita insipienza della burocrazia italiana. A Massimiliano, come gli ho già scritto, auguro di vincere questa difficile battaglia. Per tutto il resto ti cascano le braccia: ogni giorno leggi e ti rendi conto che sei cittadino della classica Repubblica delle Banane (con rispetto per le banane che invece sono un ottimo frutto e se avessero un'anima potrebbero offendersi di questo paragone). Domani e dopodomani votiamo senza dispersione di voti e lasciamoci alle spalle questi due anni da dimenticare.
Maria

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Inviato da Anonimo
il 13/04/08 @ 18:25
si consiglia a marco travaglio di cercarsi un avvocato difensore della stessa tempra, tenacia, passionalità e professionalità dell'avvocato giuseppe lipera!!!
carmine

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Messaggio N°640 02-04-2008 - 21:53
Tags: Attualità

'O Pazzariello
tadzebao periodico di cronache, annunci, denunce

Da noi sollecitato, ci scrive il papà della piccola Camilla, per la quale abbiamo lanciato appello al post precedente. La solidarietà si è messa in moto ma c’è stato anche qualche “residente oltre la linea del Garigliano” che, in clima di emergenza monnezza e mozzarella di bufala, stante l’apoteosi di luoghi comuni sui meridionali, si è preoccupato, con aria tronfia e saccente, di rispondere all’appello tacciandoci di ingenuità, poiché “ogni cosa che proviene da Napoli è una truffa”. Abbiamo risposto educatamente per le rime a costei, rappresentante per giunta di un magazine on line a sfondo sociale, sperando di aver liberato l’urgente caso Camilla dall’imputazione di oleografica “napoletanità”. Certo, se la piccola Camilla fosse cittadina milanese, fiorentina, torinese o romana, avrebbe meno problemi; purtroppo, è una bimba di Calvizzano e ci corre l’obbligo di scomodare i suoi genitori (cosa che avremmo volentieri evitato di fare) per certificare la sincerità degli intenti. Ormai, noi campani giriamo con “la lettera scarlatta” appiccicata sul bavero… Pazienza! Orbene, riceviamo da Mariano Luise e vi giriamo, cogliendo l'occasione per rinnovarvi l’appello: “ Ciao Marina, ho letto il tuo msg e ti dico quanto segue: la diffidenza delle persone per me è una forma di tutela per la nostra vicenda.La possibilità che qualcuno in nome di mia figlia possa sfruttare la solidarietà delle persone mi fa stare male, anche se però credo che modi per constatarne la veridicità ci siano. In merito a quella persona che ti parlava di un certo tipo di iperbarica ti ha addiritura risposto senza informarsi che patologie affliggono la mia stella (lei ti parla di atleti, di correre ma Camilla non cammina non parla ha crisi epilettiche quindi altra storia). Nel nostro caso specifico, in florida, verrà utilizzata la camera iperbarica ad ossigeno puro per contrastare la sindrome di west, una forma di epilessia che ha colpito mia figlia.Tale terapia al momento non è riconosciuta dalla comunità scentifica, in quanto sperimentale, ma noi sul posto abbiamo visto che effetti collaterali non vi erano e anzi alcuni bambini dopo appena tre mesi di cicli non avevano più crisi nonostante la graduale riduzione dei farmaci. Oltre alla camera iperbarica mia figlia sarà sottoposta ad altre terapie ma per questo, sempre per mia brevità ti inoltro un mio precedente msg di risposta ad un amico che mi chiedeva delucidazioni in merito: La camera iperbarica in Italia è utilizzata da anni, ma bisogna distinguere tra i due tipi esistenti . Un tipo che utilizza solo ossigeno puro (cioè i pazienti non hanno bisogno di mascherina per respirare l'ossigeno poiché immesso direttamente nella camera iperbarica), ma purtroppo in Italia è stata vietata dopo alcuni incidenti mortali avvenuti negli anni scorsi. Un altro tipo, attualmente in uso, misto cioè che utilizza l'aria compressa (direttamente immessa nella camera iperbarica) e l'ossigeno puro (ma aspirabile solo attraverso mascherine a periodi stabiliti), a Napoli le troviamo sia all'ospedale Cardarelli che al II Policlinico. La differenza e che nel primo tipo il paziente assimila ossigeno circa al 100% (oltre alle vie aeree anche attraverso i pori della pelle), mentre nella seconda la percentuale d'ossigeno assimilata arriva circa al 95% (solo attraverso le vie aeree).Oltre alla differenza di assimilazione dell'ossigeno (minima ma c'è), esiste anche un altro problema e cioè che in Italia non si prescrive la camera iperbarica per le patologie che ha mia figlia. Inoltre bisogna tener conto che la terapia, che mia figlia dovrà eseguire non è incentrata solo sull'utilizzo della camera iperbarica ma anche e sopratutto della fisioterapia intensiva che utilizza una particolare tecnica chiamata THERA SUIT che si avvale di una tuta 'speciale', oltre alla logopedia, alla terapia cranio sacrale e altro ancora. I dottori americani hanno dato buone possibilità di recupero per Camilla, ma solo con la sinergia di tutte queste terapie, per una durata, prevista, di tre anni (con cicli successivi, di mantenimento, di circa un paio di mesi ogni due anni). Ulteriori informazioni sulla terapia e chiarimenti tecnici, li può trovare visitando : www.camillalastellachebrilla.it www.therapies4kids.com e www.oceanhbo.com Credo che si possa discutere sulla nostra decisione di andare proprio in quel centro, ma mettere in dubbio la situazione di mia figlia ,soprattutto, senza prima informarsi non è giusto. In merito alla divulgazione della storia siamo partiti da appena 20gg e stiamo aspettando gli sviluppi di alcune situazioni (tipo il rimborso dell'asl), per poter essere piu chiari. Per l'intervista contattami definiamo i termini e procederemo. resto a tua completa disposizione per altri eventuali chiarimenti ciao e grazie
Mariano

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da Avvocato Giuseppe LIPERA:
Ieri sera sono uscito dal carcere militare di S. M. Capua Vetere nel tardo pomeriggio inoltrato, dopo aver incontrato il dott. Bruno Contrada per oltre due ore: vecchio, malato, ma sempre saggio, colto ed estremamente dignitoso; è sempre un piacere parlargli. Il mese di aprile è colmo di impegni. Domani 3 aprile udienza avanti il Tribunale di Sorveglianza di Napoli, il 7 aprile interrogatorio, quale parte offesa, davanti al Magistrato di Sorveglianza di S.Maria Capua Vetere, delegato ad hoc dal GUP di Caltanissetta Sferlazza, il 14 discussione finale avanti il Tribunale Penale di Catania, Giudice Dott.ssa Dora Bonifacio, dove Contrada è parte offesa contro due ex pentiti imputati di calunnia aggravata in suo danno, ed infine il 16 aprile udienza avanti al GUP di Caltanissetta Ottavio Sferlazza, per la trattazione della opposizione alla archiviazione chiesta dal P.M. dell’esposto denunzia presentato da Contrada il 27 marzo del 2007. E’ confermato che domani il Dott. Bruno Contrada sarà in udienza a Napoli, davanti al Tribunale di Sorveglianza, presieduto dalla dott.ssa Angelica Di Giovanni, che dovrà decidere sulla sua liberazione, tecnicamente chiamata differimento esecuzione pena, o sulla detenzione domiciliare, data la tarda età ed i conclamati gravissimi problemi di salute E’ volontà del dott. Contrada, se il Tribunale glielo consentirà, fare una dichiarazione, perché intende dire alla Corte …tre cose.

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da info@rinocammilleri.it
Poiché mi è stata recapitata in copia una gran quantità di lettere di protesta-sostegno a proposito della momentanea sospensione della mia rubrica quotidiana «Il santo del Giorno» che appare da una quindicina d’anni su «Il Giornale», è giusto che io ringrazi, qui in un sol colpo, tutti i miei lettori. Ma anche è bene che chiarisca i contorni della vicenda. Il nuovo direttore de «Il Giornale» ha dato una linea più grintosa al quotidiano e aperto maggiori spazi alle lettere dei lettori. Ora, la mia rubrica stava giusto in una di queste pagine, perciò mi è stato chiesto di sospenderla fino a nuovo ordine perché la direzione aveva necessità di «ripensare» le pagine in questione. Essendosi ciò verificato a ridosso della Pasqua (ma anche delle elezioni), diverse realtà di cattolici internettiani si sono allarmate. «Il Giornale» è stato raggiunto, ho saputo, da numerose e-mail che chiedevano conto di una rubrica a cui moltissimi erano da anni abituati e affezionati. Come da accordi, la segreteria de «Il Giornale» mi chiese dopo qualche giorno di riprendere. La sospensione è durata, in tutto, dal 20 al 27 marzo. L’ultimo Santo uscì il 19 (festa di s, Giuseppe) e la ripresa mi fu comunicata il 25 (festa dell’Annunciazione). So che il sito Centro Cattolico di Documentazione, forte di 70mila contatti, deve aver creato qualche problema alla posta de «Il Giornale». Va detto che, se «Il Giornale» avesse avvisato i lettori per tempo, nessun equivoco si sarebbe verificato (come dice il proverbio, scherza coi fanti…). Il sito TotusTuus, da parte e bontà sue, mi ha definito «il maggiore apologista vivente» (sono commosso ma non merito il titolo, che spetta a Vittorio Messori). Un paio di lettori hanno trovato esagerato il complimento, perché io «attacco i vescovi» e sono diventato «acido». Mi si permetta di giustificarmi: io non attacco i vescovi, li tiro per la giacchetta se ritengo lo meritino. Certo, non sono infallibile. Ma neanche loro, specie quando, per esempio, disubbidiscono al papa vietando di fatto il rito in latino nelle loro diocesi. Dare sempre e comunque ragione al clero si chiama clericalismo. Invece, ammetto la recente «acidità» e chiedo perdono: invecchio e il mondo va sempre peggio. A parte questo, ringrazio di cuore tutti quelli che, scrivendo al «Giornale», mi hanno esternato la loro fiducia. Non credevo foste tanti. Dio vi benedica.

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da Paolo De Chiara
Vi comunico che a fronte del piano di ristrutturazione Aziendale da parte di Carrefour - Capodrise , la medesima ha presentato agli organi competenti una lista di oltre una ottantina di lavoratori in esubero ( su un totale di 145 ) avviando la procedura 223/91 con conseguenti gravi ripercussioni sociali sul territorio di Capodrise.Domani Giovedì 03 c.m. , le Organizzazioni Sindacali hanno indetto uno sciopero generale con la classe lavoratrice, sarebbe d'uopo la Vs. graditissima presenza perchè si possa testimoniare le gravi condizioni in cui versano e verseranno gran parte dei lavoratori nei futuri giorni. Grandi gruppi industriali che per l'ennesima volta usufruiscono di contributi dello Stato per impiantare le loro strutture commerciali al Sud e puntualmente , dopo aver rimpinguato le loro casse ( francesi ) levano le tende e salutano calorosamente gli italiani. Non voglio suggerire o indicare addirittura le "condizioni di lavoro" all'interno di queste megastrutture che i dipendenti subiscono o a cui devono sottostare (turnazioni di lavoro inconcepibili, strutture all'interno non rispondenti ai requisiti di legge in ordine all'igiene e alle condizioni "normali" di vivibilità lavorativa e tante "disfunzioni illecite ma sottaciute...) Dietro alle maestose costruzioni di questi giganti o colossi del commercio, c'è una "non-esistenza" di tanti lavoratori mortificati quotidianamente nel loro operato tanto da ripercuotersi inevitabilmente anche nella loro sfera privata e familiare. Prego quindi che la Vs presenza domani sia un motivo di indagine a largo spettro su tutto il mondo degli Ipermercati , sui loro guadagni , soffermandosi non solo sulla loro mega apparente e strutturale attrazione folkloristica per gli avventori , ma entrare nei meandri delle "vite" delle laboriose formiche-lavoratori che ogni giorno negano ore di vita ai propri familiari perchè la "Proprietà-Carrefour" possa compiacersi sugli enormi utili conseguiti fino ad oggi. L'invito pertanto è , come sopra detto , per domani in vista dello sciopero indetto dalle sigle Sindacali per tutta la giornata.Un Grazie a priori.(Chiedo venia , cmq i Rappresentanti sindacali Aziendali faranno "picchetto" dal primo orario di turnazione e cioè dalle ore 4.30 antimeridiane. I disagi x l'Azienda e conseguentemente per la clientela , si avvertiranno all'apertura dei magazzini e cioè alle ore 9.00.
Grazie. Paolo De Chiara recapiti telefonici:
uff. 0823-55.73.75 e cell 392. 92.16.225

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1

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Inviato da Anonimo
il 02/04/08 @ 23:26
Sono molto amareggiata nell'apprendere il tono della risposta che qualcuno ha dato in merito alla piccola Camilla. In compenso la vicenda ha commosso molte persone a cui ne ho parlato. Sentirò direttamente Marina.
Maria

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Messaggio N°634 29-03-2008 - 17:30
Tags: Attualità

Elezioni politiche ed amministrative del 13-14 aprile

Originale iniziativa L&G Promotion riservata a tutti i candidati Servizi Televisivi e on line offerti a tutti i candidati. In rispetto della Par Condicio tutti i candidati possono beneficiare dei servizi televisivi ed informatici proposti. - Elezioni e nuove tecnologie - Ai candidati spazi-web gratuiti - Internet e televisione al servizio della democrazia - Le prime attività dell'Associazione di utilità sociale ACUST (Attività Culturali Umanitarie Sociali Tecnologiche) - Pietrangelo Gregorio, pioniere della televisione libera in Italia (Napoli Canale 21) è stato eletto presidente dell'ACUST, che si propone di combattere l'analfabetismo informatico promuovendo internet e le nuove tecnologie - Chiunque interessato all'offerta proposta in video può contattare i seguenti recapiti: 081.19576974 - 392.0963334 - info@teleitaliaweb.com

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0

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Messaggio N°631 24-03-2008 - 19:15
Tags: Attualità

speriamo gli sia andato di traverso il "casatiello" a...

… a quei delinquenti nostrani, campioni di inciviltà dei quali ci racconta Mena: “ HO NEL CUORE IL VUOTO CREDETEMI” - Questa e' LIFE , e' così che l'ho voluta chiamare! La forza e la voglia di vivere! Oggi, dopo un mese di degenza, sono andata da questa cagnetta , 18 mesi , sterilizzata e reimmessa sul territorio, così come si usa da noi, un territorio ostile (nelle zone popolari di Sant'Antimo in provincia di Napoli). 25 gg. fa arriva una denuncia alla ASL ... mi contattano… ma ero al canile! 25gg. fa con una tanica di benzina qualche “bravo ragazzo” ha dato fuoco a LIFE ... Mi hanno detto : “per puro divertimento! Ragazzate! Nessuno, come al solito, ha visto chi fosse stato…” Cio' che c'e' in queste foto non ha bisogno di commenti! Ci vorra' un bel po' per far sì che la pelle cominci a crescere… le orecchie si sono completamente "sciolte", l'andatura e' dolorante... Troviamole una persona che l’accudisca caritatevolmente e che le faccia dimenticare le atrocità subite. Facciamo sì che Life abbia finalmente una VITA VERA! CREDETEMI, NON HO PAROLE... SONO TRISTISSIMA E NON RIESCO A SCRIVERE NULL'ALTRO. Contattatemi, per il bene di LIFE! (ed aggiunge recapito telefonico ed e-mail che questa redazione fornirà solo a veramente interessati che scriveranno per LIFE c/o info@vocedimegaride.it). Della brutta storia di LIFE questa redazione ha già informato privatamente amici e collaboratori. Uno per tutti, il commento della nostra amica e redattrice da Roma, Maria Venera: “Ho fatto girare la mail, ma non basta, bisognerebbe riuscire ad individuare gli autori di questi crimini esporre le loro foto in tutti gli angoli delle strade anche se sono minorenni (e chissenefrega della privacy) e punirli severamente. Sono inorridita Che brutta Pasqua!”

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… a quel pirla di Sergio Luzzatto che nel suo nuovo lavoro "L'altro Cristo. Padre Pio e l'Italia del Novecento" raccoglie nuove testimonianze tendenti, tra l'altro, a "sfatare" il mito del frate con le stigmate. In questo libro, scritto consultando – come dice - riservatissimi documenti vaticani, l'autore ripercorre le tracce del "fenomeno Padre Pio" rivelando particolari storici nell’intento di metterne seriamente in discussione la "santità", soprattutto con un certo riguardo all’uso di acido fenico che ne avrebbe fatto il Santo per procurarsi le stimmate. A parte il fatto che l’acido fenico ha il classico insopportabile odore delle sale operatorie, poiché è usato proprio come disinfettante di strumentazioni chirurgiche e cliniche e che sarebbe stato quindi ben identificabile dai medici consulenti che, in tanti anni, hanno “studiato” queste peculiarità del Frate di Pietralcina, il Luzzatto ignora che le piaghe del Santo, più volte opportunamente curate e bendate, non hanno mai prodotto naturale esito di suppurazione o di incollamento dei tessuti, come avviene nella norma; anzi, dopo ogni cura e bendaggio, inspiegabilmente sanguinavano di più. Certo, le opinioni personali di Luzzatto che, come l’”ateo di professione” Odifreddi, ha trovato anch’egli la maniera di speculare, favorito dal clima cristofobico e laicizzante imposto politicamente, trova sponda felice nella recente esumazione delle spoglie di Padre Pio, effettuata – come vogliono farci credere – per quell’opera necrofila di ricognizione dei corpi degli “eletti”, richiesta dal codice vaticano. Sinceramente, siamo dell’opinione che gli eletti, già tanto martoriati ed oltraggiati in vita, siano i più meritevoli di PACE ETERNA e ch’è gran peccato rompergli le scatole pure nella tomba! Del resto, la FEDE è un dono… e non necessita di prove empiriche!

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…ai deficienti sbandieratori del non-voto che ci massacrano quotidianamente le bolas con i loro proclama e manco conoscono le regole efficaci per il non-voto. FUNZIONA COSI’, imparate dagli esperti: COME VOTARE, SE NESSUN POLITICO VI RAPPRESENTA. *Per tutti coloro che non vogliono andare a votare o che annulleranno la scheda...* - E' importante sapere che se votate scheda bianca o nulla perchè non vi sentite rappresentato da nessun partito, in realtà, favorirete il partito con più voti. Infatti (vedere REGOLAMENTI PER IL CALCOLO DEL PREMIO DI MAGGIORANZA) anche i voti bianchi o nulli entrano nel calcolo del premio di maggioranza, favorendo chi ha preso più voti. Illustro nei dettagli il sistema da usare: 1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA 2) ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: 'Rifiuto la scheda per protesta e chiedo che sia verbalizzato' 3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA 4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO METTERE A VERBALE UN COMMENTOCHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio 'Nessuno dei politic i inseriti nelle liste mi rappresenta') Di seguito i riferimenti legali. Tutto si basa su un uso 'puntiglioso' Art. 104 - Par. 5 5) Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000. COSI FACENDO NON VOTERETE ED EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU' VOTI. Diffondere questa mail credo sia 'cosa buona e giusta'. (INVECE DELLE SOLITE CATENE) PUNTO 2: Oggetto: DA FAR GIRARE ASSOLUTAMENTE cambiano le bandiere al governo, ma non cambia una min..... La scelta della data del 13 aprile per il voto in alternativa a quella del 6 di aprile può apparire casuale ma non lo è affatto: votando il 6 aprile, infatti, i parlamentari alla prima legislatura non rieletti non avrebbero maturato la pensione, votando invece come stabilito dal Consiglio dei Ministri il 13 aprile, ovvero una settimana dopo, acquisiranno la pensione''. ''E poi parlano di voler fare l'election day per ridurre i costi della politica -ironizza- Ben altri saranno i costi di queste pensioni, non solo in meri termini quantitativi, ma anche per il messaggio dato al Paese, perché questo è il tipico esempio di come fatta la legge viene subito trovato l'inganno''. MORALE DELLA FAVOLA 300.000.000 DI COSTI PER QUESTA GENTACCIA CHE DOPO POCHISSIMI MESI SENZA FAR NULLA GIA' HANNO UNA PENSIONE DI PLATINO ALLA FACCIA DEI PENSIONATI CHE DOPO UNA VITA DI LAVORO ADESSO PER MANGIARE RACCATTANO LA VERDURA RIMASTA A TERRA NEI MERCATI. FATE GIRARE QUESTE INFORMAZIONI, TUTTI DEVONO SAPERE I TG CORROTTI E PREZZOLATI NON LO DICONO, I GIORNALI NEMMENO, SOLO INTERNET PERMETTE DI CONOSCERE QUESTA SCHIFEZZA (CIRCOLARE INTERNA N. 1765/6 DEL 21-03-2008 DEL Movimento "Giovani Poeti d'Azione" Fondato nel 1994 dal Poeta Alessandro D'Agostini www.poetidazione.it )

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… alla nuova direzione del quotidiano IL GIORNALE che credendo d’essere progressista dal giorno 20 marzo ha sospeso la bella rubrica di Rino Cammilleri (gradevolissimo ricercatore e autore) dedicata al santo del giorno. Eravamo affezionati a quelle 10 righe, tanto che cominciavamo sempre dal fondo aleggere il giornale. C’è chi ha deciso di scrivere al quotidiano per avere spiegazioni ma non ha avuto risposta. Ci sembra veramente un peccato! Se anche a te sembra la stessa cosa, se anche tu non vuoi che scompaiano le tracce dei santi, della tua identità, da "ilGiornale" manda un e-mail a questo indirizzo: segreteria@ilgiornale.it.
Chissà che, con tanti messaggi, non decidano di cambiare idea - PS: se vuoi scrivere invece all'autore l'email è la seguente: rinocammilleri@rinocammilleri.it ed il suo sito personale www.rinocammilleri.it

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… agli irresponsabili amministratori locali che consentono ovunque i Rave Party dove i giovani cadono come mosche per overdose di acidi, finanziando con i soldi dei contribuenti i servizi di sorveglianza e soccorso nonché di ripulitura dei siti occupati da questi scalmanati aspiranti suicidi… e che continuano, nel contempo, a promuovere ridicole e costose campagne anti-fumo… contro i più innocui e censurati tabagisti!

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… a quell’”intellettuale” cronista dell’ultim’ora stipendiato profumatamente dalla televisione di Stato che nella domenica di Pasqua, al tg 3 delle ore 14,00, commentando la S.Messa in piazza San Pietro, ha testualmente pontificato: “… il Papa ha celebrato quell’evento… FORSE… accaduto duemila anni fa”. No comment!

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... a chi a tutti i costi vuole "OLIMPIDIARE" in Cina dimenticando che nell'80 le Olimpiadi in Russia furono boicottate da dieci paesi, Cina compresa, perchè la Russia aveva invaso l'Afghanistan!

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... a tutti i napo-terroristi, specialmente quelli autoctoni - che si sono divertiti in questi ultimi anni a distruggere l'economia del turismo e dei nostri prodotti dop... Siamo alla frutta... s'è vero che persino la COREA (dico: LA COREA!) ha vietato l'importazione della nostra mozzarella di bufala!... Pensare che nel 2002, nell'alta Savoja francese gran produttrice ed esportatrice mondiale di celebri formaggi dop, ci fu un inquietante disastro-diossina, prodotto da vent'anni di inceneritore rifiuti inquinante, con livelli di veleni nel latte lavorato molto più alti rispetto a quelli rinvenuti nelle nostre mozzarelle. Allora, non vi fu tutta questa pubblicità negativa e l'economia della Savoja non fu rasa al suolo, com'è accaduto per la Campania.

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 5

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Inviato da Anonimo
il 24/03/08 @ 20:55
E' un giornale sempre piu' bello!!!
Brava Marina.

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Inviato da Anonimo
il 25/03/08 @ 10:26
Temo che il casatiello sia stato digerito benissimo da gente del genere.
Chi è capace di fare queste cose che segnali e tante altre ha il pelo sullo stomaco e non gli va di traverso niente. Non c'è neanche da sperare che intervenga la "giustizia" perchè sappiamo bene come funziona. Mia madre soleva dire che "Dio non paga il sabato", intendendo che sarà Dio, al momento che riterrà opportuno, a dare la giusta mercede anche a loro

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Inviato da Anonimo
il 25/03/08 @ 10:26
Ho dimenticato di firmare il commento Maria Venera

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Inviato da Anonimo
il 27/03/08 @ 10:46
Salve a tutti Grazie in primo luogo per la sensibilita' che da tutt'italia mi e' arrivata, per le tante mail e le tantissime telefonate,grazie ai vari gruppi che hanno inoltrato la mia richiesta di aiuto , grazie a giornalisti e persone semplici che anche solo per mandare un "bacio" a Life mi hanno contattata....LIFE ringrazia , (anche a chi mi ha consigliato di abbatterla!!), grazie anche a chi la pensava REIMMESSA SUL TERRITORIO IN QUELLE CONDIZIONI ... grazie a tutti coloro che vorranno adottarla LIFE si trova in una clinica veterinaria specializzata, aperta 24 h. dove sta ricevendo le migliori cure, le foto che da sabato 22/03/2008 hanno fatto il giro d'Italia, risaligono allo stesso pomeriggio del 22/03/2008..LIFE vuole farcela.!!! sfortunatamente l'80% del suo corpo presenta ustioni di primo grado , ha delle piaghe alle zampe MA...... Grande lezione di vita...nonostate le atrocita' subite LIFE..... scodinzola a chiunque le dimostra un minimo di considerazione!! Per tutti coloro che volessero dare un minimo contributo ringrazio e lascio il mio n. di postpay intestato a FILOMENA D'AGOSTINO N. 4023 6004 5475 0805
GRAZIE MILLE DA MENA E...LIFE!!!

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Inviato da Anonimo
il 27/03/08 @ 11:10
MOZZARELLA, UE: PRESSING SU ITALIA La Commissione: informazioni 'incomplete', chiarimenti entro le 18 di oggi. Dai primi test erano risultate alcune positivita' alla diossina, ma quantita' limitate. Coldiretti denuncia: nel mondo due tonnellare false mozzarelle made in Italy

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Messaggio N°620 del 17-03-2008 - 12:18
Tags: Attualità

'O Pazzariello


tadzebao di cronache, annunci, denunce

da Gennaro Capodanno pres. Comitato Valori Collinari (vomero)
Sì: aboliamo le gite scolastiche - Sono perfettamente d’accordo: le gite scolastiche, tanto in voga in questo periodo e che pomposamente nel linguaggio burocratico vengono denominate visite guidate o viaggi d’istruzione, vanno abolite, perché non hanno alcuna ragione d’essere allo stato attuale, creando solo disagi e problemi. Alle scuole, che di certo non ricavano un’immagine positiva dall’esportazione di un modello quale quello sovente rappresentato dagli studenti fuori dalle mura scolastiche, per lo più legato ad atti di vandalismo e di bullismo, come testimoniano le cronache quasi quotidiane; alle famiglie, specialmente quelle numerose, che ai nostri giorni non possono tollerare l’ulteriore carico di spesa che, viste le note carenze dei bilanci scolastici, cadono per lo più integralmente su di esse, con importi anche di diverse centinaia di euro per ogni studente. Senza considerare lo sgomento dei docenti “immolati” quali accompagnatori e le tragedie, con perdite di vite umane, che sovente hanno costellato queste iniziative. Certo c’è anche chi trae vantaggio da tutto questo, a partire dalle agenzie di viaggio, il cui giro d’affari legato al comparto può essere quantificato in centinaia di migliaia di euro. Ma che senso ha, senza peraltro un’idonea preparazione, mandare gli studenti in località, per lo più amene e destinate al turismo di massa, in un contesto del tutto avulso dalla cosiddetta programmazione didattica? Non sarebbe più opportuno, senza perdere ulteriori giorni di proficue lezioni, organizzare nella scuola gratuitamente corsi, seminari, dibattiti sulla legalità, coinvolgendo magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine, per spiegare tra l’altro agli studenti che danneggiare la cosa altrui, pubblica o privata che sia, è un reato perseguito dalle leggi dello Stato? Ci auguriamo che l’attuale ministro della P.I. o, in mancanza, il suo successore vogliano far seguire alle parole i fatti, emanando apposite disposizioni in materia tese ad abolire un istituto che, così come è oggi concepito, risulta oramai inutile e dannoso, senza lasciare tale decisione alla discrezionalità delle singole istituzioni scolastiche, ritenendo un mero palliativo la punizione del sette in condotta che, da tempo, non crea più alcuna preoccupazione negli studenti indisciplinati.

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da Emanuele Esentato (istruttore FIAS/Cmas) - Nonostante le strade invase dall’immondizia, c’è un gruppo di sportivi che continua a vivere il territorio godendo delle bellezze che questo offre. Da oltre 35 anni, la FIAS di Caserta mette la propria passione a disposizione degli altri, continuando a formare giovani subacquei che proprio nelle coste casertane trovano un tranquillo rifugio dal caos cittadino. Parte infatti in questi giorni il 41° corso SUB della FIAS, la Federazione Italiana Attività Subacquee, che formerà nuovi subacquei sportivi abilitati ad immergersi ad una profondità di –20 metri. I corsi si terranno presso lo Stadio del Nuoto di Caserta che ormai da oltre 15 anni ospita il prestigioso sodalizio, diventato in oltre 35 anni di attività, l’unico riferimento per gli appassionati del settore. Tra le tante attività della FIAS, sono da ricordare le diverse edizioni di “Natale sott’acqua“, un modo diverso per celebrare il santo Natale con tanto di doni e spumante. Accanto a tanta attività sociale, la FIAS di Caserta è anche fortemente impegnata nella difesa del territorio con il progetto MAC, Monitoraggio Ambientale Costiero in partnership con numerose università italiane per il monitoraggio della condizione biologica dei fondali di Terra di Lavoro e più in generale del Golfo di Napoli. Di rilievo è anche la collaborazione con le tante realtà del territorio come la Croce Rossa, il WWF, la Società Nazionale di Salvamento, la Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta per la pulizia dei fondali delle vasche della Reggia, la Protezione Civile, l’Aereonautica Militare per la formazione di specialisti del soccorso in acqua anche con l’ausilio di elicotteri. Quindi un’attivissima realtà quella della FIAS casertana che manifesta un vivo interesse da parte di decine e decine di sportivi che ogni anno si avvicinano ai corsi partecipando attivamente alla vita della Federazione. Infatti i corsi FIAS non si concludono con il brevetto di primo livello ma proseguono con tantissime altre specializzazione dall’immersione sui relitti alle immersioni in grotta, dalle immersioni sotto i ghiacci alle immersioni nei laghi e poi ancora la specializzazione in biologia marina, fotografia, immersioni notturne. In internet la FIAS è presente all’indirizzo www.sommozzatori.com dove è possibile scaricare il programma di tutte le attività che la federazione svolge durante l’arco dell’anno.

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LA SETTIMANA SANTA DI SESSA AURUNCA IN DIRETTA ON LINE
Da Lunedì Santo 17 a Lunedì in Albis 24 marzo 2008 sarà possibile guardare in diretta sul web dal sito www.settimanasanta.com le suggestive Processioni della Settimana Santa di Sessa Aurunca, celebri in tutto il mondo. Per visitare il sito clicca qui:
www.settimanasanta.com
LA SETTIMANA SANTA A SESSA AURUNCA (CASERTA) – ITALIA ...da 10 anni sul web...

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www.lamanosullaroccia.it
ricorda il prossimo incontro con ANTONIO MAIONE, prete-coraggio napoletano e anima della comunità di Pratella mercoledì 26 marzo ore 18.30 IL GIARDINO DEL POETA Via Solimena,92 – Napoli.
Per informazioni e prenotazioni: Tel. 081 3721038 – 081 5568976
e-mail: ilgiardinodelpoeta@fastwebnet.it

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da Lorenzo Conti – Firenze – lore_co@libero.it - Il Partito Democratico ha candidato in Basilicata Elisabetta Zamparutti, moglie di Sergio D’Elia ex terrorista di Prima Linea. Grande Veltroni ! Ha “barattato” D’Elia con la sua Moglie ! E.... tutto in grande silenzio ! Molti si chiederanno cosa "c’entra la moglie di D’Elia" oppure che “le colpe dei padri non devono ricadere sui figli”. Tutto questo è giusto ma quello che conta sono le dichiarazioni della Sig.ra D’Elia “Io oggi amo un uomo, Sergio d’Elia che è l’emblema della vittoria della democrazia e dello stato di diritto sulla violenza, ex esponente di Prima Linea (nelle cui fila ha trascorso due anni della sua vita), artefice di quel processo di dissociazione a cui si deve la sconfitta del terrorismo in Italia, e da 25 anni militante nonviolento del Partito Radicale. È in fondo lo stesso amore che nutro per il rispetto della legalità, del rispetto della parola data come fondamento di ogni convivenza, dimensione privata o pubblica che sia. È la ragione che mi porta oggi, come ieri sulla moratoria, a stare dalla parte di Marco Pannella e al suo dar corpo, con lo sciopero della sete, alla radicalità di una lotta per il rispetto del “diritto alla vita” attraverso la “vita del diritto” per essere speranza di un vero Partito Democratico.” E Gli Italiani ? Ora dovranno pagare 2 assegni vitalizi: a D’Elia e Moglie!

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da Mario Nanni http://maralai.ilcannocchiale.it/
Contrada si spegne in carcere; esposto al Csm contro il giudice di sorveglianza - Sembra quasi di voler disturbare il pianista. Allora lo diciamo sottovoce, nel frastuono del pieno di una campagna elettorale assordante e senza fine. L’Italia è campione nel mondo in tema di moratoria contro la pena di morte. Non si vuole, in sostanza, che lo Stato si trasformi in carnefice e che diventi esso stesso, in nome della giustizia, assassino. Ma i condannati spesso non vengono uccisi dalla sedia elettrica o dall’iniezione letale; il carcere può uccidere per insensibilità, per disumanità e per sprezzo della vita tanto acclamata. Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere c’è un ex servitore dello Stato che sconta una condanna. Ma reclama da tempo, disperatamente, davanti ad una sordità inquietante, la sua totale innocenza e invoca, come una speranza che non può morire, diritto. Rcordiamo queste sue parole:” Quasi al termine della mia esistenza, l’ingiustizia degli uomini mi ha inferto questo ultimo colpo. Faro’ appello alle mie residue forze fisiche e morali per resistere ancora, così come ho fatto per quindici anni. Sono sicuro che verrà il momento (che forse io non vedro’) in cui la verita’ della mia vicenda giudiziaria sara’ ristabilita.Spero che qualcuno si pentira’ del male fatto a me ed alle Istituzioni.Bruno Contrada". Non ricostruiamo la sua storia, del suo martirio processuale, ma ci limitiamo ad osservare che molta nebbia di quel processo andrebbe diradata. Ma abbiamo anche cognizione che la giustizia italiana ci da motivo di ritenere che tante volte si è sbagliata nell’infliggere ingiusti supplizi a cittadini innocenti. E che tante volte, questa giustizia ingiusta ha persino ucciso. Una giustizia senza la capacità di soffermarsi a riflettere sul dubbio spaventa; campioni del mondo o meno. Bruno Contrada ha 77 anni e in un carcere della repubblica democratica e campione del mondo contro la pena di morte, si sta spegnendo giorno dopo giorno, attimo dopo attimo. A niente sono serviti finora i bollettini medici che stabiliscono una serie infinita di patologie da imporre in nome del diritto alla vita anche dei condannati, che il cittadino Contrada venga curato. Ma un giudice di sorveglianza donna, da un cognome evocativo, Daniela Della Pietra non appone la firma al documento che non assolve il detenuto, ma lo restituisce alle cure necessarie per la sua sopravvivenza. Non serve all’Italia del diritto, campione del mondo o meno contro la pena di morte, che Contrada si spenga tra le mura di un penitenziario. L’allarme ancora una volta viene dal suo difensore, che ha abbracciato con stoicismo missionario la sua professione. Contrada non è un cliente, ma un morente. Si chiama avv. Giuseppe Lipera, che oggi ha rilasciato questa dichiarazione, e che nel nostro piccolo vogliamo confidare nel passa parola, perchè qualche cuore di pietra, possa diventare in uno Stato per certi versi arido, cuore di rosa. Ecco la dichiarazione dell.avv. Lipera. “Ho trovato Bruno Contrada-in carcere, ndb- in condizioni disperate: ha difficoltà di orientamento e vuoti di memoria “, ha detto il suo avvocato. ‘E’ un uomo che ha bisogno di essere curato a casa, di un atto di umanità da parte dello Stato’. Giuseppe Lipera ha parlato dopo avere incontrato in carcere il suo assistito, e ha annunciato ‘un esposto al Csm nei confronti del giudice di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere’(f.te ANSA). Un gesto di umanità, diciamo noi, rivolto a quello Stato che ha voluto condannare la barbarie nelle carceri e innalzare al podio più alto al mondo, la sua bandiera.

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1

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Inviato da Anonimo
il 17/03/08 @ 14:22
Voglio ringraziare anche qui Mario Nanni che, non solo adesso, ha dimostrato grande interesse per la vicenda di Bruno Contrada.
Uno dei pochi ma buoni amici di Bruno.
Maria

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Messaggio N°611 05-03-2008 - 23:57
Tags: Attualità

'O Pazzariello


tadzebao di cronache, annunci, denunce


SABATO quindici MARZO 2008 IN NAPOLI PRESSO L’ASSOCIAZIONE ESPERIDE
Corso Vittorio Emanuele 448
tel 08119361921
il Dipartimento Studi storici Due Sicilie organizza la serata teatrale “NAPOLI IN CAMICIA E PANTALONE“ con e di ANTIMO CEPARANO.
L’appuntamento è alle ore 19.00.
L’INGRESSO è GRATUITO.

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da report@rai.it
Gentili telespettatori, Vi comunichiamo che Report torna domenica 9 Marzo alle 21.30 su RAI TRE. La puntata si intitola “TERRA BRUCIATA” di Bernardo Iovene - Sinossi:In Campania ci sono 2.551 siti potenzialmente contaminati, il doppio della Lombardia che ne ha 1.300, la maggior parte sono concentrati tra le province di Napoli e Caserta, nella piana campana, dove le falde acquifere, sia quella superficiale che quella profonda, sono inquinate da sversamenti di liquidi pericolosi e cancerogeni. I comuni coinvolti sono 80, sui terreni agricoli sono stati spalmati i fanghi industriali venduti come compost. In esclusiva, Bernardo Iovene ha intervistato i titolari della ditta accusati di aver sversato nelle campagne e nei canali centinaia di tonnellate di rifiuti tossici. Ad occuparsi della bonifica è il Commissario per l?Emergenza delle Bonifiche che dal 2000 al 31 gennaio 2008 è stato il presidente della regione: Bassolino. Fino ad oggi non è stato bonificato nulla. Le ditte incaricate hanno assunto centinaia di Lavoratori Socialmente Utili, ma per 5 anni sono stati inutilizzati. pochi lavori eseguiti di rimozione di rifiuti, sono stati assegnati a ditte esterne. Lavori pagati 3 volte. Intanto nelle zone contaminate aumenta la mortalità e il rischio di malformazioni congenite, ma studi sul territorio non sono mai stati fatti. Un disastro costruito da imprenditori criminali, politici incapaci o corrotti, pubblici funzionari fannulloni, con la complicità di contadini sprovveduti e cittadini omertosi. La Goodnews di questa settimana si intitola “RIGENERIAMOCI” di Giuliano Marrucci. Se per smaltire i rifiuti solidi urbani dobbiamo andare a lezione dai tedeschi, c’è invece un rifiuto altamente inquinante che solo noi italiani siamo riusciti a trattare come si deve l?olio lubrificante usato. Se raccolto adeguatamente può essere rigenerato e tornare sul mercato.
Vi informiamo inoltre che sono previste le repliche di questa puntata su Raisat Extra canale 120 piattaforma Sky nei seguenti giorni: Lunedì 10 marzo alle ore 10.00 e alle ore 21.00
Vi ricordiamo che sul nostro sito www.report.rai.it potete trovare la trascrizione integrale dei testi ed i video delle nostre inchieste.
Buona Visione! - La Redazione!

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Il prossimo sabato 8 Marzo alle ore 18,00 al Teatro del Nuovo Tempio di S. Francesco di Paola di Scafati (SA) si terrà il convegno “Femminile e Maschile: emisferi a confronto - Il Rispetto” organizzato dalla FIDAPA (Federazione Internazionale Donne Arte Professioni e Affari) – Sezione Pompei-Nuceria e con il patrocinio del Comune di Scafati. Ospite d’onore sarà l’affascinante attrice e scrittrice Maria Monsé. Dopo i saluti del Sindaco Francesco Bottoni, interverranno: Lucia de Cristofaro, Presidente Fidapa Pompei-Nuceria, Alfredo Salucci, scrittore e giornalista, Giuseppina Tripodi, Fondazione Rita Levi Montalcini e responsabile settore Arte e Cultura FIDAPA di Villafranca-Verona, Carlo De la Ville sur Illon, psicologo e psicoterapeuta, Maddalena Parmentola, sociologa, Rosanna Sanzone, avvocato e segretario comunale, Espedito De Marino, musicista e consigliere comunale, Domenico Di Filippo, Presidente Aero Club – Salerno. La manifestazione, presentata dai giornalisti Adriano Fiore e Maria Rosaria Vitiello – con l’apporto per le interviste in sala di Lucia Ponte e Viridiana Miryam Salerno – sarà un’occasione per affrontare a 360° il perdurante confronto/scontro tra due universi così diversi e, al tempo stesso, così uguali quali quello femminile e maschile. Rispetto, dialogo, tutela e arricchimento reciproco saranno, quindi, le linee guida di quest’interessante incontro, votato alla ricerca di un punto d’incontro comune, capace di unire e di arricchire.

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Il Convegno del Tradizionalismo Cattolico si terrà a Civitella del Tronto (TE) nei giorni di venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 marzo 2008, sul tema "I pericoli per l'Europa: Islamismo, Laicismo, Ecumenismo". Sono previsti interventi di Alessandro Gnocchi, Massimo de Leonardis, Roberto de Mattei, Massimo Viglione, Gianandrea de Antonellis, Francesco Agnoli, Stefano Carusi, Alessandro Pertosa, Abbondio Dal Bon, Luciano Garibaldi, Ettore Beggiato, Giovanni Tagliapietra, Fabrizio Di Stefano, Pucci Cipriani e Benigno Roberto Mauriello. Presiederà i lavori S.E. dott. Mario Tarquini, presidente Onorario della Suprema Corte di Cassazione. Celebrerà la Santa Messa in rito tridentino il M.R. don Giorgio Maffei, Cappellano dell'Anti '89. Gli incontri si svolgeranno presso la Sala del Consiglio Comunale di Civitella del Tronto (TE). Per informazioni 333 9348056.

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Si chiama Lux, è un pechinese di soli 6 anni, di soli 5 kg....il dramma di Lux è che nella sua vita non ha mai conosciuto i colori della primavera, ma da anni non conosce neanche il calore dell'amore.... Abbandonato sul ciglio di un burrone, raccolto e portato in canile...Lux è un canetto dolcissimo e ... anche se non può vederti ti segue come se ti conoscesse da tempo... nel suo cuore forse conosce quei colori che non ha mai visto .. E'un batuffolo che rotola e cerca quel gioco che non ha mai conosciuto. Lux non ha i bulbi oculari ed è per questo che nessuno lo ha mai scelto ... lui non può vederti ma può sentirti, può amarti, può giocare con te, può seguirti ...Lux vorrebbe conoscere quella luce che non gli è stata donata... Lux è a Napoli .
Chiedi di lui ad Anna 335/5670234 o ad Alessandra 347/3538275
di www.aiutiamofido.org Anna.Diletto@telecomitalia.it

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Appello URGENTISSIMO, Cerco una persona con un cuore GRANDE, disposta ad accogliere e ad amare un cagnolino che ha subito un grave incidente...ZOPPINO, ha circa 2 anni, è bellissimo e vispo ed ha due occhioni umani meravigliosi! E' di piccola taglia, circa 6 kg, pelosissimo. Prima di Natale è stato abbandonato e poi investito da un’auto .E' stato operato ma purtroppo ha subito l'amputazione di una zampina posteriore e parte dell'altra,( ha solo più un moncherino). E' autonomo anche con i bisogni...riesce a muoversi ed anche a correre... Ha bisogno di tanto amore che sicuramente riuscirà a ricambiare, è dolcissimo e molto affettuoso! I SUOI OCCHI sono dolcissimi ed implorano AIUTO! Adatto a vivere in casa è un ottima compagnia. Ora si trova in un canile calabrese,...il suo freddo box è pavimentato in cemento e per lui muoversi è una tortura. Appoggia sul ruvido cemento il moncherino e si ferisce strisciando su quella superficie So che non è un’adozione facile vista la situazione ma voglio credere che ci sia una persona che ama gli animali a tal punto da volersi prendere cura di lui...AIUTATELO!!! Adottabile in tutta italia.
Chiamate Fabiana 3338585531 - fabiana.molina@tele2.it

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1

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Inviato da Anonimo
il 07/03/08 @ 14:59
Volevo segnalare le ultime sull'incomparabile Bassolino Napoli, l'ultimo paradosso.
Ora importa carta straccia http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=246295

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Messaggio N°595 17-02-2008 - 16:50
Tags: Attualità

'O PAZZARIELLO

tadzebao periodico di cronache, annunci, denunce

"speciale monnezza" Complimenti vivissimi al neo-assessore regionale, illustrissimo dott. Cav. Grand Uff. Commodoro Grande Puffo ...in una parola: “INTELLETTUALE” Domenico De Masi, principe della moderna Scienza dell’Ovvio detta SOCIOLOGIA, eletto al soglio pontificio dei Beni Culturali e Turismo direttamente dall’onnipotente altissimo viceré don Antonio Attila Juanito Monnezzas y Bassolinos o Muerte. Un intellettuale in più nella disgraziata Terronia Felix è come il Ramazzotti: non fa mai male. Fa di peggio! Il nostro “esperto” ha esordito quest’oggi – in diretta – nella trasmissione TELECAMERE, accanto ad altri INTELLETTUALI del governo campano e dei transfuga della finta opposizione, sul set provocatorio del “salotto buono” del Palazzo Reale di Napoli che ha sostituito – nella scelta del coreografo della produzione TV – dato il nobile consesso, il solito set monnezzaro di discariche e catene montuose di rumenta, in onda quotidianamente da anni, per la gioia del nostro folklore nel mondo. A disagio, in quel contesto eccessivamente ricco di autentica CIVILTA’ napoletana, il neo-porporato invece di ringraziare per l’ospitalità i padroni di casa ovvero le RADICI, la STORIA, il COSTUME, le TRADIZIONI, l’ORGOGLIO MERIDIONALE spentisi dopo i Borbone per far posto al degrado della menzogna storica risorgimentale, ha assunto il comportamento tipico del più basso, crasso, tronfio ed invidioso servo di regime, esordendo con il fanatico dottoreggiamento : “ Ci troviamo in questo luogo simbolo dell’emulazione dei “Borboni” (ahi! il “professore” ha fatto il plurale di un cognome!) per i sovrani capetingi (re Sole, eccetera…) che per costruire questo fasto di corte HANNO DEPAUPERATO TUTTO IL MEZZOGIORNO!”. E’ la solita storiella del pane e delle brioches imputata a Maria Antonietta; il solito falso storico che tiene mano, da immemore tempo, ai delatori stragisti della nostra EVIDENTISSIMA CIVILTA’. Qui, paradossalmente, persino gli anarchici si ritrovano a rimpiangere un re, perchè è proprio dai tempi dell'ultimo Borbone che non si è visto più niente di concreto, ne' opere ne' ingegni ne' benessere, solo stupri, saccheggi, vergogne! Se Napoli non si libererà di questi parassiti accattoni, ignoranti papponi che neppure davanti all’evidenza di fonti storiche e vestigia (che testimoniano una ben diversa considerazione storica del territorio e del popolo del quale si servono, questi sciacalli, in nome del dio POTERE) allora NAPOLI è davvero destinata a morire affogata in un bagno di merda! De Masi, dico a te: “ Vergognati! Un secolo e mezzo fa Napoli era in Europa…quando l’Europa non esisteva ancora…per i suoi molteplici primati nazionali ed internazionali scientifici, artistici, tecnologici, economici e sociali. Ferdinando IV di Borbone realizzò la magnifica comunità di lavoro di San Leucio che in tempi più recenti il commendatore Olivetti tentò di emulare senza uguale successo, Francesco II di Borbone, nel 1848, si inventò persino i contributi pensionistici per i lavoratori… Questo, un "sociologo del lavoro" con tanto di cattedra alla Sapienza di Roma dovrebbe saperlo; se no, che cappero insegna ai suoi allievi, le solite americanate?.. Non aggiungo altro allo scoramento che mi opprime e visto che neppure gli Ispettori della Commissione dell’EuroParlamento sono riusciti a disintegrare il “SISTEMA” governativo, finendo con l'appioppare all'amministrazione solo multe salate... che pagheremo noi contribuenti, Vesuvio, davvero, pensaci tu! Ti basta un solo colpo di tosse per liberarti, come i cani, delle pulci.
Marina Salvadore.

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‘E fetiente nun simmo sulo nuje (da http://josephepomeo.myblog.it/ )
Il 14 febbraio 2008, in un servizio del “TG2 Costume e Società” si è parlato del problema smaltimento rifiuti nelle grandi città. Questi ultimi mesi hanno messo l’immagine di Napoli in cattiva luce e sulla bocca di tutti perché i mezzi d’informazione hanno dato notizie faziose sul problema, facendo credere che sono i napoletani a non voler fare la differenziata, mentre sappiamo bene che diverse volte è partita questa raccolta che poi veniva vanificata perché il camion che raccoglieva i sacchetti differenziati, alla fine macinava tutto nello stesso calderone.L’Italia si è scandalizzata, tutto il mondo si è scandalizzato! Ma se Napoli piange, gli altri non ridono…. A Roma la raccolta differenziata ha una percentuale molto bassa al pari di quella di Napoli. Il Lazio ha una percentuale di raccolta differenziata pari al 10,4%, mentre la Campania è al 10,6%. Milano pur avendo una maggiore percentuale di raccolta differenziata ha lo stesso problema per mantenere la città pulita, particolarmente in periferia. A Londra la raccolta differenziata è poco efficiente, causa la scarsa collaborazione dei cittadini. Nella vicina Cambridge infatti gli addetti alla raccolta dei rifiuti possono rovistare nelle buste per controllare se vi è stata depositata la frazione giusta, e immancabilmente trovano che il 60% di immondizia è messa nel sacchetto sbagliato. In Irlanda il 15% dei rifiuti sono smaltiti illegalmente e vanno dispersi in mare, infatti le spiagge irlandesi sono zeppe di rifiuti ed i bagnati noncuranti, nuotano e camminano sulla battigia tra l’immondizia. Ad Atene, che pure non si fa la raccolta differenziata, esiste una discarica nei pressi di alcuni impianti sportivi risalenti alle Olimpiadi del 2004, i cui rifiuti accumulati l’uno su l’altro hanno raggiunto l’altezza di 160 metri. New York, da quando nel 2001 ha chiuso la sua discarica comunale, perché ormai satura, smaltisce i rifiuti portandoli via mare nel New Jersey. Il transito delle navi cariche di spazzatura nella baia di New York ne ha ormai danneggiato l’immagine. Il comune di New York per smaltire i rifiuti via mare spende un miliardo di dollari l’anno. Ecco signori non è solo Napoli e la Campania a trovarsi in difficoltà, ma tante altre metropoli e paesi di tutto il mondo. Il problema è sempre lo stesso, come succede qualcosa di negativo nell’ex capitale del Regno delle Due Sicilie, subito gli organi d’informazione di questa repubblica italiana nemica diffamano l’immagine di Napoli. Insomma: ‘e fetiente nun simmo sulo nuje. Qualora veramente lo fossimo…! In realtà ‘e fetiente e i malamente stanno a coppo Firenze; e chiste nparanza cc’’o ‘e traditore ca teneno ‘o potere a Napule c’hanno miso ‘o scuorno nfaccia a tutt’’o munno. Voglio chiudere con una notizia che ha fatto esultare il sottoscritto. Nei campeggi del Veneto c’è un quinto di prenotazioni in meno per Pasqua. Calo vertiginoso di prenotazioni sui laghi lombardi, calo di prenotazioni a Firenze. Tutto questo a causa delle immagini negative che hanno dato su Napoli. Credevano di danneggiare solo il nostro turismo e l’economia, traendo vantaggio per loro, invece come un boomerang si è ripercosso anche su di loro. Napoli poteva essere una grande ricchezza per l’Italia l’hanno voluta trattare da città nemica ed ora hanno quello che si meritano.
Spero che in futuro vedano giorni peggiori.
(Joseph Epomeo)

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”Rifiuti: De Gennaro, gente ha ragione Inutilizzabili vecchi siti, nuovi da individuare presto (ANSA) - ROMA, 16 FEB - Il prefetto De Gennaro ammette che sulle discariche in Campania 'la gente aveva ragione': nessuno dei vecchi siti e' utilizzabile. Dopo i controlli del genio militare, e' emerso che a Pianura, Parapoti, Difesa Grande, Villaricca e negli altri siti ci sono infiltrazioni, sottostanti discariche abusive, rischi gravi di crolli. Ora si tratta di individuare subito nuove discariche in siti non contaminati. De Gennaro mantiene comunque l'obiettivo di ripulire le strade entro meta' aprile.” Si è perso il conto dei giorni che restano a San De Gennaro per risolvere il problema MONNEZZA in Campania ma non si è perso il conto dei milioni e milioni di euro sperperati allegramente dai bassoliniani; soldi che – se usati lecitamente - avrebbero permesso PULIZIA, LAVORO, ECONOMIA… RINASCITA DI NAPOLI, in ogni senso! La gente aveva ragione? Certo! Dopo morti accertate per cancro, manganellate gratuite ai rivendicatori, “provvidenziali ritrovamenti” di intere betoniere di rifiuti tossici sepolte dalla camorra – delle quali tutti sapevano - nell’attuale allarme in “codice rosso” per una possibile vandea popolare, simile alla recente secessione della neonata Kossova dal Kossovo, anche Mr. Grilletto Facile è costretto ad un passo indietro! Le prime settimane del suo mandato speciale le ha sprecate in riunioni romane, lontano dal territorio, tanto che la gente (che ora ha ragione!) aveva nutrito il legittimo dubbio ch’egli avesse avuto un incarico di copertura per risolvere, invece, altre questioni… di carattere ben diverso e più appropriato al suo ruolo ed alla sua carriera in Polizia… (la Fantapolitica non guasta, mai!). Nello spreco del costoso e poco tempo utile (quasi fossero i cento giorni di Napoleone a Waterloo) il “luminare”, invece di sciogliere e di "commissariare" gli Enti locali, invece di arrestareper connivenza con la Camorra in reato di strage i "cumenda" ed industriali del Nord che ci hanno abboffato di rifiuti tossici, invece di tastare il polso al territorio, invece di agire in consesso con fior di medici e scienziati locali che avevano da tempo provveduto a stilare un possibile elenco di discariche e siti agibili conformemente alla Sanità Pubblica, ora si limita a dirci la più "piecora" banalità che ognuno di noi avrebbe detto GRATIS, cioè che LA GENTE AVEVA RAGIONE! LA RAGIONE, E’ BEN NOTO, SI DA AI FESSI! (M.S.)

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ATTENZIONE!
Nel mentre chiudevamo il tadzebao è giunto in redazione questo disperato appello e preghiamo i lettori di Napoli di attivarsi a riguardo. Grazie!
"Ieri mattina in Via Piave (Napoli) hanno rubato una Opel Corsa con a bordo una cucciola di coker fulva. Si chiama Kira, ha 2 mesi e 10 giorni, ha il microchip. Per chi la trovasse è prevista ricompensa. Girate a tutti i vs. contatti di Napoli e provincia questo appello. In caso di ritrovamento contattare Germana: 3921989327. Siamo disperate. Speriamo tanto che qualcuno ci possa aiutare.
Vi preghiamo! Grazie per il vostro aiuto."

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Messaggio N°565 11-01-2008 - 22:28
Tags: Attualità

Gravissimo lutto nella famiglia del nostro giornale

è mancata l’amatissima mamma di Mauro Caiano

Editore de La Voce di Megaride e membro del Comitato Bruno Contrada.
La redazione ed i collaboratori tutti si stringono affettuosamente al caro Mauro nel ricordo della carissima Jole Moroni condividendo il dolore suo e di tutta la famiglia Caiano

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 2

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Inviato da vocedimegaride
il 18/01/08 @ 22:10
Caro Mauro, ti sono vicina in questo momento tanto doloroso e ti esprimo le mie più sentite condoglianze. Un abbraccio fraterno.
Maria

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Inviato da Anonimo
il 18/01/08 @ 23:10
Partecipe al tuo dolore, fraternamente ti abbraccio.
Ennio

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Messaggio N°552 11-01-2008 - 22:28
Tags: Attualità

Gerontocrazia: un Napolitano alquanto smemorato

conferenza-stampa odierna in Catania sulla vile retromarcia istituzionale
http://download.radioradicale.it/store-11/catania/MP466960.MP3

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Inviato da Anonimo
il 12/01/08 @ 00:36
La conferenza stampa di oggi dell'Avv. Lipera può essere ascoltata anche su http://www.radioradicale.it/scheda/244474/conferenza stampa di giuseppe lipera avvocato difensore di bruno contrada dal titolo una domanda di grazia perchè questo link non si apre Marina.
Maria

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Inviato da Anonimo
il 12/01/08 @ 00:41
Perchè il link che ho indicato si apre con Real Player!
Chi non ce l'ha come programma pre-impostato segua le indicazioni di Maria

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Inviato da vocedimegaride
il 12/01/08 @ 15:30
NINO SCRIVE OGGI SU SITO DI BRUNO CONTRADA:
"Evviva la pulizia del tribunale di messina es stata affidata a coscienti giudici catanesi.Marcello Mondello ex GIP condannato a 7 anni. Giovanni Lembo componente DNA 5 Anni Maresc. Princi 2 anni per gestione amichevole pentiti.Perche non stesso giudizio per Ingroia et company? Presidente sez. Cucchiara arrestato x corruzione .Savoca arrestato x corruzione atti ufficio.Angelo Giorgianni indagato da Reggio Calabria,cacciato dal governo quando sottosegretario Interni,determinatore di danni alla Giustizia e allo stato,oggi ancora al tribunale di Messina sez civile. Il CSM dorme o dormicchia? Napolitano e Mastella: Azzerate tribunale Messina. Tutti a casa senza stipendio. Subito!" TRAVAGLIO, VIOLANTE, CASELLI, DE GENNARO e varia COMPAGNIA DEI MIRACOLI...COSA NE PENSANO?

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Inviato da Anonimo
il 12/01/08 @ 20:29
Napolitano ancora continua a sperticarsi, a mezzo agenzie, in assurde giustificazioni alla figura di niente fatta con Contrada E CON GLI ITALIANI! Si arrampica sugli specchi, producendo inqualificabili scusanti. Farebbe pi? della figura a tacere!... Top-model per lui disponibili al momento, come la Bruni per Sarkozy e la Campbell per Chavez, comunque non ne salteranno fuori... quindi eviti di imperversare in TV: non ha le phisique du rol....e neppure argomenti validi, essendo il presidente del Paese della Monnezza!
MARINA SALVADORE

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Messaggio N°546 09-01-2008 - 17:09
Tags: Attualità

CONTRADA: Giudicate voi

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA DI CASSAZIONE
Come al solito, persistono il mendacio e l'approssimazione della stampa ufficiale sull'incredibile caso Contrada. Stamane, i giornali riportavano, scelti col pendolino della radiestesia cara agli OCCULTISTI, stralci dalla corposa sentenza. In rete, sempre aggiornata in tempo reale, ancora non è possibile rinvenire il documento integrale...allora, ci pensiamo noi a rendere pubblico questo documento, stufi soprattutto dei giustizialisti che si indottrinano con le "esclusive" dei miserrimi "TRAVAGLINI" di regime. Siamo certi di proporre ad una platea adulta e senziente, dotata di libero arbitrio, una sentenza che ci sembra il canovaccio di una commedia dell'arte, tutta imperniata sull'INCIUCIO di vajasse e zarri, capère e janare, omm'e'm**** e malòmméne, quaquaraquà, chiachielli, stùppoli e..."48morto che parla"!
W L'ITAGLIA d' 'a Bonafficiata! il testo integrale è visibile al seguente link:
www.vocedimegaride.it/sentenzacassazione.pdf

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1

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Inviato da Anonimo
il 09/01/08 @ 20:04
Messaggio per TRAVAGLIO: puoi tranquillamente favorire dei soli stralci della sentenza che possono tornare utili alla tua "causa", senza scomodarti a fotocopiare veline in Tribunale. Ho notato che hai già pubblicato sul tuo blog la sentenza del primo grado e quella del secondo appello....ma come mai omesso di strombazzare la sentenza del primo appello? Non era congeniale ai tuoi comodi? A proposito, complimenti per il titolo del tuo sito "Voglio Scendere".it ...ma oramai ? un po' passatello, visto che a furia di scendere così in basso hai già toccato il fondo!

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Messaggio N°544 08-01-2008 - 13:08
Tags: Attualità

Eppur si move

http://www.skylife.it/application/html/601/ singolo_cronaca_60156.html

è il link al quale visionare la più recente intervista in carcere (di ieri pomeriggio) a Bruno Contrada per il TG di Sky TV in onda oggi. E' davvero commovente come, a distanza di quindici anni, la stampa ufficiale, i politici, l'opinione pubblica abbiano sfidato il TABU' istituzionale del caso Contrada, divenuto SOLO in veneranda età, ormai privo di forza, persino il beniamino o il simbolo di quella immensa e variegata parte d'Italia che non si piega alla menzogna lurida di chi la governa dal back-stage del Potere che non fa rima con Stato. Certo, se appena dieci anni fa Bruno Contrada - più giovane ed energico - avesse potuto contare su questo plebiscito di consensi, su questa inattesa solidarietà ma soprattutto sui suoi legali della Difesa di allora che non hanno mai mosso un dito in tal senso, obliando di presentare almeno uno straccio di istanza, soprattutto durante i primi tre anni di dura detenzione del loro "protetto"(sic.), non assisteremmo, impotenti come sempre, gabbati...come sempre, a questa dolorosa agonia in diretta. P.S.: Permangono latitanti comunque Bruno Vespa con il suo "Porta a Porta" spesso dedicato alla condannata ma libera imputata Franzoni ed alla dieta mediterranea, persino alla monnezza bassoliniana... Latitanti, anche, Ballarò.... Reporter....AnnoZero...Matrix con i soliti "giornalai" scoopisti ed intellettuali

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1

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Inviato da Anonimo
il 08/01/08 @ 14:41
L'ho visto: invecchiato, malato, stanco... ma che dignità e che limpidezza! Un fraterno abbraccio da un'altra che non molla.
Maria

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Messaggio N°541 06-01-2008 - 17:31
Tags: Attualità

Contrada: il nuovo simbolo dell'antico e civile Regno delle Due Sicilie

Nelle due storiche capitali sorgono comitati spontanei. Anche stavolta la vandea sarà definita brigantaggio? dal ns/ corrispondente a Palermo Rosario Orlando Alle ore 11.00 l'ingresso della sala cinema ABC di Palermo era letteralmente gremita di persone. Tra di essi molti erano i "colleghi" del Dottore Contrada negli anni così detti di "piombo". Poliziotti vecchio stampo dai cui tratti del viso si denota ancora il "ghigno" tipico dei molossoidi che non mollano facilmente la preda. Ne avvicino uno che conosco da tanti anni, quando anche io ero un apprendista sceriffo, e questi abbracciandomi affettuosamente mi dichiara di essere commosso nel trovare, insieme a loro vecchi lupi, lì a convenire la "nuova guardia"... le nuove leve della Polizia, quella con la P maiuscola. Scambiamo quattro battute come si fa tra padre e figlio ed uno di essi non si trattiene dal dirmi "Ma ti pare che se il Dottore Contrada fosse stato davvero corrotto come dicono noi non ce ne saremmo accorti? Avremmo mai affidato la nostra vita a lui? Saremmo noi qui, oggi, a protestare in favore della sua libertà?". La cosa mi colpisce e non poco. Mi ripeto tra me e me che è quello che ho sempre pensato e sempre detto. Questi erano e sono dei vecchi lupi. Investigatori di una volta che senza tutte le diavolerie elettroniche di adesso hanno sbattuto in galera, all'ergastolo, le stesse persone che oggi con il sangue di Bruno Contrada. Mi intrattengo ancora un po' a godere del "tepore" che da questo affetto mi viene da parte loro. Si sentono dei superstiti ed a me danno l'impressione che mi davano, nei film di guerra americani, quegli anziani sergenti dei marines americani quando addestravano le loro reclute. Al cospetto della loro conoscienza investigativa io nessuno mi sento e non posso che ricambiare riverendo. La sala è già abbastanza piena. Nonostante la brevità dei tempi con cui si è potuto informare il pubblico la gente c'e'. E' venuta!Mi siedo, intenzionalmente da solo, per studiarmi le persone. Per carpirne le emozioni e rimango positivamente impressionato dai loro sguardi, dalla loro compostezza assolutamente priva dei soliti isterismi politicizzati cui da anni siamo sottoposti ed a cui ultimamente siamo stati esposti. Si parla sottovoce quasi in religioso componimento. Il Dott. Corrao, che funge amabilmente da moderatore, prende la parola e spiega da subito perchè ha chiamato a raccolta gli "amici" di Bruno Contrada. Io me ne resto dietro, all'ultima fila quasi volessi, eventualmente proteggere dalla solita aggressione alle spalle... a tradimento. Nel frattempo scatto qualche foto. Roberto Corrao parla, spiega, incita e fa letteralmente vibrare gli animi. Si sgola nel precisare, ripetutamente, che questa "convention" è apolitica e come tale deve restare ma il pezzo forte deve ancora arrivare. Marta, diciassette anni, figlia di un collega prende la parola e snocciola, punto per punto, un suo articolo che disamina attentamente la questione "umana" sul caso Contrada. Con compostezza e con una manifesta convinzione d'intenti, Marta, sebbene visibilmente emozionata attira l'attenzione di chi l'ascolta attingendo da una lettera di Enzo Tortora sui valori dell'amicizia e lì... vedo annuire con il capo parecchi presenti. Dura circa un'ora. Quanto basta per rendere chiare le idee e manifestare il proposito di ritornare sull'argomento senza titubanze ma ancora con piu' energia perchè Bruno Contrada possa tornare ai suoi. Ci lasciamo tutti con affetto nella speranza che la volta successiva si sia almeno il quadruplo.


(immagini di R.Orlando)

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 3

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Inviato da nalya
il 06/01/08 @ 21:47
ciao, volevo portarti a conoscenza di questa petizione contro la mafia per chiedere il risarcimento danni a cosa nostra http://www.petitiononline.com/nomafia/petition.html
molti blog e siti hanno gia aderito firmando e inserendo uno di questi banner link
http://www.ilgrillodipalermo.it/node/24
Speriamo voglia partecipare anche tu

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Inviato da Anonimo
il 07/01/08 @ 00:43
Per fortuna Contrada di amici ne ha ancora tanti. Continuiamo questa lotta per lui.
Maria

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Inviato da Anonimo
il 07/01/08 @ 11:29
Bocciature record al test per toghe: troppo ignoranti Milano - La grammatica zoppicava. L'ortografia lasciava a desiderare. La forma espositiva, poi, meglio non parlarne. Che disastro. Doveva essere lo show di un pezzo di futura classe dirigente del Paese, invece il concorso per aspiranti giudici si è trasformato in uno psicodramma con vista sulle infinite lacune della scuola italiana. Elementare, media e chi più ne ha più ne metta. I numeri sono una radiografia impietosa del livello di apprendimento raggiunto dai nostri giovani. Un pensierino alla carriera in magistratura l'avevano in 43mila. La prima robusta scrematura ha decimato gli aspiranti giudici: agli scritti sono stati ammessi solo 18mila candidati. Gli altri aspiranti, a casa. Al momento di prendere in mano la penna si sono presentati in seimila: circa quattromila giovani hanno consegnato tutti gli elaborati. Un campione interessante, uno spaccato dell'Italia di oggi. Bene, solo 342 candidati sono stati ammessi all'orale. Meno del 10 per cento, anzi per essere precisi solo l'8,53 per cento. Insomma, la carica dei quattromila è diventata una ritirata. A tratti indecorosa non tanto e non solo davanti ai codici e al diritto ma nel rapporto con la lingua italiana, le sue regole, quegli elementi di sintassi e di analisi logica che sulla carta ci sono stati consegnati quando portavamo i calzoni corti. «La conoscenza dell'italiano - spiega Matteo Frasca, giudice di corte d'appello a Palermo - è una precondizione per partecipare al concorso, ma alcuni candidati non ce l'avevano». Possibile? «Ci siamo trovati - prosegue Frasca - a fare la disarmante constatazione che in alcune prove c'erano errori di grammatica e di ortografia, oltre che di forma espositiva, testimonianze evidenti di una mancanza formativa che non è emendabile». Gli esempi il professore non li vuole fare: c'è la solita privacy, barriera insuperabile. Però Frasca una cosa la dice: «Se il mio maestro delle elementari avesse visto in un mio compito verbi coniugati come in certe prove che ci sono state consegnate, mi avrebbe dato una bacchettata sulle dita». Chiaro? Il concorso è stato una parata delle mancanze della scuola italiana. Il risultato finale, poi, deve farci meditare: la Commissione ha proclamato solo 319 vincitori, più altri tre ripescati in extremis dal ministro Clemente Mastella con un suo provvedimento. Risultato finale, 322 nuove toghe, 58 in meno dei posti da coprire. Un quadretto sconfortante. Ancora più nero se si tiene conto del fatto che 16 mila dei 18 mila ammessi alle prove non erano semplici laureati: no, erano avvocati, giudici onorari, funzionari della pubblica amministrazione, studiosi con tanto di dottorato. Insomma, siamo o dovremmo essere dalle parti dell'elite, al vertice della piramide sulla cui base è meglio stendere il canonico velo. Eppure, questa è la situazione. Frasca però non vuole esagerare con le tinte scure: «Certo, si impongono interventi sulla formazione scolastica e universitaria, ma abbiamo trovato anche candidati con livelli di preparazione eccellenti, punte esaltanti che inducono all'ottimismo». E poi, la superselezione può essere letta nel solito modo double face: sarà anche un affresco dell'ignoranza della nostra gioventù, ma dimostra allo stesso tempo la severità, verrebbe da dire d'altri tempi, del concorso che sforna i giudici di domani. Il verdetto finale però è sconfortante; il livello medio di preparazione è quello che è: corpo a corpo con la favella di Dante, buchi profondi come crateri nel bagaglio culturale di ogni studente. Un bagaglio sempre più leggero che troppe scuole non hanno saputo riempire.
(da IL GIORNALE-data odierna)

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Messaggio N°540 05-01-2008 - 14:02
Tags: Attualità

Tiro con l'arco

FRECCIATE: L'attentissimo centurione giornalaio esoterico Marco Niglio Travaglio non si è lasciato scappare l'ultima fotocopiatura di "velina" della Procura di Palermo con l'avviso di chiusura delle indagini in capo al gen.le Mori e con la sua tecnica divinatoria ha immediatamente scoperto, formalizzando un impatto ortogonale con Dell'Utri e Cuffaro, in equazione algebrico-alchemica con Provenzano e Riina.... che il colpevole di ogni disastro mafioso, in tutte le ere sicule, dal mesozoico ad oggi, è SEMPRE E SOLO IL NOSTRO CONTRADA SUPERMAN!

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Freccia di Cupido al cuore DELLA PIETRA:
TELEGRAMMA INVIATO OGGI 5 GENNAIO 2008 N. 80 VA, ALLE ORE 13,20 AT MAGISTRATO SORVEGLIANZA DOTT.SSA DANIELA DELLA PIETRA VIA ALBANA 81055 SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE)

RIFERIMENTO ULTIMA ISTANZA IMMEDIATA LIBERAZIONE O DETENZIONE DOMICILIARE NELL’INTERESSE DI BRUNO CONTRADA DETENUTO CARCERE MILITARE PRESENTATA VIA FAX ET EMAIL IL 3 CORMES ET DEPOSITATA IN VOSTRA CANCELLERIA IERI 4 GENNAIO CON ALLEGATO ULTIMO PARERE MEDICO LEGALE PROF. CARLO TORRE IMPONE OBBLIGO S.V. PROVVEDERE IMMEDIATAMENTE, SENSO POTITIVO O NEGATIVO, IN OGNI CASO. OGNI ORA CHE PASSA, OGNI MINUTO POTREBBE ESSERE L’ULTIMO PER SETTANTASEIENNE BRUNO CONTRADA. S.V. EST TENUTA PER LEGGE AT DECIDERE SENZA INDUGIO COSI’ COME PREVISTO EX ART. 684 2° COMMA C.P.P. STANTE CHE DETENZIONE CAGIONA PREGIUDIZIO NULLA VALENDO PROVVEDIMENTI REIETTIVI SIN QUI ERRONEANMETE ADOTTATI.
OSSEQUI AVV. GIUSEPPE LIPERA

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...Frecce avvelenate al cuore del Potere:

notizia (ANSA) - NUORO, 5 GEN - E' morto a Roma Giovanni Rinaldo Coronas, capo della Polizia dal 1979 al 1984 e ministro dell'Interno nel governo Dini 1995-1996. Nato a Castelvetrano (Trapani) il 10 aprile 1909, era legato alla Sardegna per le origini del padre, nativo di Siniscola, dove sara' tumulata la salma. La sua carriera parte dalla Questura di Torino, ma nel 1943 Coronas passa all'Amministrazione civile dell'Interno. Nominato prefetto nel 1967, e' diventato vice capo e quindi capo della Polizia...
...Il prefetto Coronas è stato il più autorevole teste a favore nel processo Contrada ma i magistrati hanno reputato degni di fede solo i "pentiti". Ora, attendiamo il solito corteo delle Istituzioni in gramaglie dietro il feretro, le solite filippiche ed i "coccodrilli" delle prefiche della malora sulla stampa di regime. Ci sarà lo sperticarsi dei convenevoli di cordoglio, la santificazione in diretta dell'estinto. Chissà se qualcuno, tra gli autorevoli nostri, rammenterà di non avergli creduto e di averlo infilato, qualche anno fa, nella spregevole categoria dei rei di "falsa testimonianza"! (M.S.)

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Come mai per le vittime della mafia e nello specifico solo per “via d’amelio” hanno condannato Riina riconoscendo alla famiglia del Dr Borsellino un risarcimento di oltre 3 milioni di euro , da sequestrare al mafioso mentre per le vittime del terrorismo questo non avviene?… per esempio un bel sequestro dei beni per l’On D’Elia ora segretario alla Camera dei “Deputati” con relativo risarcimento per la vedova Dionisi… Alle volte sembra che la magistratura si dimostra così solerte con i morti eccellenti mentre per altri ha paura di far applicare gli stessi diritti . Noi pretendiamo giusto riconoscimento perché abbiamo pagato per questo Paese un prezzo molto alto, per gli interessi di tutti .Ma in questo paese ci sono sempre , come nel medioevo, i principi o i patrizi da una parte ed i servi della gleba o i servi popolani dall’altra?
Bruno Berardi - pres. Domus Civitas Vittime Terrorismo e Mafia 3295340474

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0

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Messaggio N°538 04-01-2008 - 12:51
Tags: Attualità

Solidarietà autorevole a Bruno

A tutti i Colleghi Parlamentari
Onorevoli colleghi, mi permetto rivolgermi alle Loro sensibilità per rispondere ad un dovere che avverto profondamente. Il Dr. Bruno Contrada, attualmente detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, si sta volontariamente lasciando morire senza chiedere una grazia che a suo parere, non sarebbe confacente allo status di Servitore dello Stato che egli ritiene aver servito sempre con tutte le sue forze. Non sta certamente a me sostituirmi alla Magistratura nel giudicare le responsabilità penali di questo Poliziotto che ha svolto ruoli di primo piano in molte importantissime inchieste sulla criminalità organizzata. Quello che, però, è noto a tutti è che, nei lunghissimi ed amarissimi processi a cui è stato sottoposto, è stato difeso con convinzione dagli uomini delle Istituzioni, a cominciare dai suoi Superiori e dai suoi collaboratori, ed è stato invece accusato da molti criminali conclamati, sovente divenuti “collaboratori di giustizia” dopo essere stati da lui inquisiti ed arrestati. Dovendo operare nella sua missione in un mondo molto difficile, ha certamente dovuto spesso pencolare sugli incerti confini tra legalità ed illegalità, ma ha comunque pagato durissimamente: con una carcerazione preventiva lunga tre anni dopo un arresto nel giorno di Natale; con una serie interminabile di processi (peraltro non univoci, vista l’assoluzione piena conseguita nel primo giudizio d’Appello) in cui ha dovuto subire ogni mortificazione fino a non reggerne più l’onta con un tentativo di suicidio; con l’infinito strazio della sua famiglia; con la constatazione della devastazione del suo onore di Soldato che probabilmente è stata per lui la pena più grande; con l’attuale certezza di morire in carcere nell’infamia e senza nemmeno il conforto dei suoi affetti, che lo sta inducendo ad anticipare una fine la cui inerme attesa nella più triste delle solitudini è l’ennesima pena che deve scontare. Io credo, cari colleghi, che questo Stato che ha saputo essere tanto clemente con i suoi nemici da eleggerne taluni anche in Parlamento, nel quale l’assassinio di un suo intemerato Servitore come il Commissario Calabrese non ha prodotto manifestazioni di sdegno ma di accorata solidarietà nei confronti dei responsabili e che oggi giustamente si onora di avere promosso uno storico voto all’ONU contro la pena di morte, che ha prodotto senza troppe remore amnistie ed indulti, possa e debba essere clemente anche con un suo vecchio servitore, oggi inerme e senza futuro e che quand’era in servizio, per la sua opera svolta contro la mafia, in più occasioni, ricevette pubblici riconoscimento, encomi solenni e numerosi elogi (nella sua carriera ne aveva ottenuti più di una trentina) da personalità insospettabili come i Giudici Falcone e Imposimato e l’ex Capo della Polizia Vincenzo Parisi. Contrada ha già pagato pesantemente per le colpe imputategli e, di fatto, è – allo stato – condannato ad una pena che è peggio della morte e che si estinguerà forse solo con la morte. Di qui il mio fidente e deferente appello alle Loro Coscienze di rappresentanti di tutti gli Italiani, perché intercedano presso il Capo dello Stato e il Ministro della Giustizia a favore della grazia al Dott. Contrada.
Cordiali saluti
Roma lì, 2 gennaio 2007
Carmine Santo Patarino
0185 Roma Piazza San Silvestro Telefono 06/67606731 – Fax 06/67609658 74011
Castellaneta (TA) Via San Francesco, 12 Telefono 099/8492181 Fax 099/8445014 patarino_c@camera.it

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1

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Inviato da Anonimo
il 07/01/08 @ 17:09
Accorata e lucida richiesta. Temo però che, come quasi sempre avviene, sia solo una voce che grida nel deserto.

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Messaggio N°537 04-01-2008 - 00:17
Tags: Attualità

L'avvocato Lipera: buone notizie!

CONTRADA: UN ALTRO ELEMENTO POSITIVO DA ADDURRE ALL'UDIENZA FISSATA PER IL GIORNO 10 GENNAIO PRESSO IL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI NAPOLI, GRAZIE ALL'INATTESA GENEROSITA' DI UN ALTRO AMMALATO DETENUTO PER IL MEDESIMO REATO.

Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 2

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Inviato da Anonimo
il 04/01/08 @ 01:59
si è accesa un'altra fiammella. Forza Bruno, ce la farai!
Maria

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Inviato da Anonimo
il 05/01/08 @ 21:27
grazie Vincenzo si vede che sei una persona che è sofferente e non vuoi la sofferenza per altri innocenti Dio ne terrà conto della tua benevolenza

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Messaggio N°534 02-01-2008 - 17:11
Tags: Attualità

Resoconto odierna conferenza-stampa avv. Lipera
dalla ns.inviata a Roma Maria Venera

Alla conferenza stampa dell’avv. Lipera svoltasi in data odierna 2 gennaio 2008 presso l’Hotel Jolly-Veneto di Roma erano presenti le sorelle di Bruno Contrada Maria Rosaria e Ida e il fratello Vittorio con il marito della sorella Anna, Gen. Tirri. Sono intervenute moltissime testate giornalistiche tra le quali il Giornale, il Corriere della Sera, il TG2, l’agenzia ANSA, radio radicale.SKY 24, e RadioMontecarlo. Ovviamente, ero in collegamento con Napoli , in qualità di inviata per Radio azzurra network, la radio dei disabili e “La voce di Megaride” facente capo al nostro piccolo ma combattivo Comitato Bruno Contrada, nonostante le difficoltà dovute al collegamento telefonico non sempre attivabile. Rendo cronaca. L’avv. Lipera esordisce raccontando delle circostanze che gli hanno permesso di conoscere ed approfondire il caso Contrada: a Catania sono sotto processo 2 individui imputati di calunnia continuata e aggravata nei confronti di Bruno Contrada nel quale il medesimo è parte civile ed essendo lui del Foro di Catania fu incaricato di assisterlo nel processo stesso. Processo che peraltro sta per concludersi. Andò pertanto a trovare Bruno, per conoscerlo, al carcere militare di Santa Maria Capua Vetere e seppe dallo stesso che la richiesta di provvedimento per le sue gravissime condizioni di salute era stata appena rigettata dal Magistrato di sorveglianza. L’avvocato volle leggere il provvedimento e si accorse che era errato in quanto nel provvedimento di rigetto si dà contezza delle relazioni degli Uffici Sanitari dello Stato che parlano di una serie enorme di patologie che ne mettono a rischio la vita stessa, ciononostante, conclude il provvedimento, Bruno Contrada deve restare in carcere. Con una copia di tale provvedimento l’Avvocato si recò quindi dal Magistrato Daniela Della Pietra facendo notare l’incongruenza dello stesso che pur citando il referto del sanitario del carcere che parla di rischio per la vita e di condizioni incompatibili col regime carcerario decide per la permanenza di Bruno Contrada in carcere: la conseguenza logica di questo provvedimento non può che essere un’altra. Dopo di chè l’Avvocato inoltrò richiesta al Tribunale di Sorveglianza affinchè venisse accelerata l’udienza camerale che dovrà decidere in via definitiva sulla richiesta stessa. Nel frattempo, senza entrare in questa fase e nel merito di quelle che sono le ulteriori aspettative di Contrada che non si stanca né si stancherà mai di protestare la sua innocenza, visto e considerato che l’autorità giudiziaria ha il potere di liberarlo l’Avv. Lipera rivolse al Presidente della Repubblica una supplica. Andò quindi al Quirinale per essere ascoltato dal Presidente e al Quirinale venne ricevuto dal Consigliere dr. Loris D’Ambrosio, magistrato, ed a questi consegnò un’istanza contenente la richiesta di colloquio col Presidente Napolitano. All’uscita dal Quirinale trovò ad attenderlo moltissimi giornalisti ai quali non volle parlare di ciò di cui aveva parlato con il Consigliere D’Ambrosio, ritenendo che il colloquio informale avuto con quest’ultimo debba rimanere come tale e non qualcosa di pubblico e ufficiale, anche perché la valenza può essere attribuita solo alle parole del Presidente Napolitano in persona. Dopo che il Quirinale, tramite uffici stampa, diramò la notizia che questa supplica era stata accolta dal Presidente e aveva attivato tutte le procedure necessarie è successo un putiferio: molte persone si sono ribellate ma queste persone non sono legittimate ad intervenire su questa supplica in quanto non sono parti offese dal reato che viene attribuito a Bruno Contrada. La supplica al Presidente della Repubblica fu mandata per conoscenza anche ai Presidenti della Camera e del Senato affinchè ne informassero i parlamentari delle rispettive Camere. L’Avvocato insiste nel ribadire che quella che è stata presentata al Presidente della Repubblica è una istanza che si basa con il disposto dell’art. 681, n. 4 del C.P.P. che recita “la domanda di grazia può essere concessa anche in assenza di domanda o di proposta” perché Contrada non ha presentato né mai presenterà domanda di grazia, perché Contrada “frangar non flectar” sta morendo ma ha una grandissima dignità. Il Consigliere D’ambrosio ha purtroppo interpretato l’istanza come una vera e propria domanda di grazia: in base al Codice la domanda di GRAZIA non si presenta al Prtesidente della Repubblica, ma al Procuratore Generale della Corte d’Appello che ha emesso la sentenza di condanna, pertanto non si può equivocare. Il 24 dicembre tutte le tv e tutte le agenzie diramano il comunicato del Quirinale che non parla di istanza dell’avv. Lipera. L’ANSA dice che il PdR a seguito della lettera dell’avvocato e di altre segnalazioni ha immediatamente acquisito notizie dal Ministro della Giustizia e ha trasmesso la supplica al ministro stesso per le attività di istruttoria. Da quel momento moltissimi iniziano a protestare; persone che non hanno titolo perchè non sono parte offesa (ad esempio per Brompressi chi aveva titolo ad una eventuale protesta era la vedova Calabresi, parte offesa). L’Avvocato ribadisce di voler interloquire col presidente Napolitano il quale potrà dire si o no, ma qualunque sarà la sua decisione sarà un sì o un no ad una supplica non ad una domanda di grazia che Contrada non ha mai chiesto. “Porterò gli innumerevoli documenti sulla salute di Bruno ma porterò anche le informative trovate nel fascicolo del Tribunale di Sorveglianza di Napoli: ci sono quelle del Questore di Palermo Caruso e quelle della Procura Distrettuale di Napoli e c’è anche un parere della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo a firma dr. Ingroia. In questa informativa si riferisce che Bruno Contrada è stato condannato e,” a parere di questo ufficio la pericolosità sociale deriva dal fatto di avere questa sentenza di condanna; in ordine alla eventuale attualità di tale collegamento tra lui e la mafia questo ufficio della Procura della Repubblica di Palermo non ha acquisito alcun ulteriore elemento neppure di segno contrario sicchè non può mancare di evidenziare che i predetti collegamenti si sono evidenziati come tendenzialmente permanenti “(come se un marito geloso chiedesse alla moglie di dargli le prove di non averlo tradito, aggiunge l’Avv. Lipera). Queste deduzioni sono illogiche e contraddittorie perché mentre la Procura della Repubblica di Palermo fa queste affermazioni (il data 22/11)il questore di Palermo (in data 24/12) dice “allo stato anche dal quadro complessivo delle attività investigative in corso non risulta che Contrada intrattenga collegamenti con soggetti inseriti o gravitanti in contesti delinquenziali né che nel periodo intercorso in stato di libertà in attesa della sentenza definitiva abbia commesso altri reati (il periodo va dal 1995 al 2007) L’Avvocato Lipera fa infine notare che mentre sui giornali appaiono solo ed esclusivamente le dichiarazioni dei contrari (Rita Borsellino, comitati vittime Georgofili, ecc.) non compaiono i nomi dei moltri alti comitati di vittime della mafia che sono invece favorevoli. Fra questi si devono annotare il Presidente emerito Sen. Francesco Cossiga, il diessino Macaluso, la vedova di Boris Giuliano, la vedova e il figlio del Procuratore della Repubblica Costa, il figlio di Berardi ucciso dai brigatisti, ecc. Sono arrivati e continuano ad arrivare per e-mail e sul sito di Bruno Contrada o alla petizione on line de La Voce di Megaride innumerevoli messaggi di solidarietà. Richiesto, inolte, a Contrada di come fossero i suoi rapporti con Borsellino risponde che erano ottimi. Fa, da ultimo, notare l’Avvocato che per concorso esterno in associazione mafiosa Bruno è stato peraltro assolto. Già questo rende revisionabile la sentenza Contrada.
aggiornamenti della redazione: parrebbe essere giunto in giornata dispositivo del Giudice di Sorveglianza che consente a Bruno Contrada di lasciare l'ospedale civile Cardarelli per essere trasferito nuovamente nel carcere militare di S.Maria Capua Vetere.

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Inviato da Anonimo
il 02/01/08 @ 22:26
Sono contenta che almeno questa specie di 41 bis che rappresentava quella stanzetta gelida in cui l'avevano segregato sia terminato. Forza Bruno, tieni duro, siamo tanti come ti ha detto Marina quando sei uscito dal Cardarelli, ce la farai, ce la faremo.
Maria

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Inviato da Anonimo
il 03/01/08 @ 12:35
Ho citata la vicenda del dottor Contrada anche sul mio blog
http://sergioberto.blog.tiscali.it/
ed ho firmata la petizione. Ho anch'io gravissimi dubbi sulla sua "colpevolezza" e mi chiedo i motivi di questa "segregazione" e perchè non venga rispettato il suo diritto di essere curato al Celio di Roma.
Il processo dovrebbe essere rifatto in una sede non sospetta.

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Messaggio N°533 01-01-2008 - 20:37
Tags: Attualità

Nel dì di festa

...ancora assorta nei fumi del gran baccanale di S.Silvestro la stampa ufficiale, benchè sollecitata, era latitante suoi luoghi del più importante e sofferto caso nazionale. L'avvocato Lipera, serio professionista ma ancor più appassionato uomo di giustizia e "pietas" era invece là, ancora stamane, all'ennesima stazione della via crucis, sul monte Calvario del Cardarelli di Napoli, a sostenere l'agnello sacrificale Contrada. Ai piedi della "croce" i fratelli e le sorelle di Bruno, in piedi per ore, al freddo con i loro anni non più verdi, con i loro acciacchi e con l'inutile speranza di poter almeno intravedere Bruno, oltre un portone rimasto impietosamente serrato. Nell'attesa che l'avvocato Lipera calasse di nuovo tra di loro con un'altra "veronica" recante impresse le dolorose sensazioni del recluso di massima sicurezza (trattato alla stregua di un feroce criminale), RadioAzzurra di Napoli, la radio dei disabili, stoicamente lanciava una diretta di ben tre ore e mezza con il suo caporedattore (disabile) Mimmo Di Renzo, coadiuvato in studio dall'infaticabile Antonio Di Rosario. Di seguito, in video, le anticipazioni dell'avv.LIPERA, propedeutiche alla conferenza-stampa di domani, in Roma.

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Messaggio N°530 01-01-2008 - 00:42
Tags: Attualità

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