Perché oggi non guidiamo automobili "Pietrarsa"? Perché non usiamo saponi "Bevilacqua" o maglioni "Sava'? Quali erano i prodotti più diffusi nell'Italia meridionale poco più di un secolo fa? Quali erano le fabbriche più famose e perché sono scomparse? Queste domande sono una stimolante premessa per ricerche che non hanno certamente la pretesa di risolvere una questione così complessa come quella dell'industrializzazione del Sud preunitario: esse vogliono solo fornire un contributo utile per l'approfondimento di un tema ancora molto attuale.
Le scelte fatte dalla dinastia borbonica intorno alla prima metà del secolo scorso, con le tracce delle industrie che in quell'epoca nacquero o si consolidarono, costituiscono una base necessaria per ulteriori ricerche ed eventuali confronti sui problemi ancora irrisolti del Mezzogiorno d'Italia.
Dalla consultazione di dati e documenti archivistici e dallo studio di testi specialistici e settoriali si evidenzia il quadro complessivo di un tessuto produttivo in cui è possibile trovare riferimenti a temi di grande attualità come la continuità di alcune produzioni tradizionali, la modernità di molte scelte rispettose delle vocazioni del territorio o l'interesse architettonico, archeologico-industriale di strutture e siti superstiti.