Per esporre e promuovere le produzioni locali erano promosse delle mostre periodiche curate dal Reale Istituto di Incoraggiamento.
Una delle prime mostre fu organizzata nel 1822 nel giorno onomastico del Re.
Dal 1828 le mostre nazionali diventarono biennali alternandosi con una mostra di Belle Arti. Dal 1842 furono organizzate ogni cinque anni lasciando spazio a quelle locali altrettanto utili e dove i premi assegnati da commissioni specializzate alle migliori produzioni divise per settori "ingeneravano un fremito di buon volere ai sensibili miglioramenti". Queste mostre, grazie ai contatti che in esse si stabilivano, facevano "cessare molte occorrenze in molti comuni che per lo innanzi erano stati tributari di altri luoghi" e costituivano un momento importante di verifica e confronto per i produttori favorendo spesso animati dibattiti scientifici (Archivio di Stato di Napoli, fondo Ministero Agricoltura Industria e Commercio, fascio 239).
Le esposizioni nazionali erano allestite presso la sede dell'Istituto d'Incoraggiamento nella capitale a Monteoliveto o presso il colonnato della chiesa di San Francesco di Paola al Largo di Palazzo.
Il 30 maggio 1853 fu inaugurata l'ultima "Solenne esposizione di Arti e Manifatture del Regno delle Due Sicilie" presso la nuova sede dell'Istituto nella Gran Sala del Palazzo Tarsia con ricostruzioni neoclassiche e 1200 mq. di superficie espositiva per tutti i prodotti raccolti e distinti per categorie.
Si diffuse nel Regno un ottimismo crescente per la politica del governo che si opponeva con forti dazi all'entrata di merci straniere e sosteneva le produzioni locali con premi, finanziamenti e privative per chi proponeva "invenzioni di novità assoluta e di assoluta utilità" (Archivio di Stato di Napoli, Ministero Agricoltura Industria e commercio, fascio 277).
Mirabil cosa - si scriveva in quegli anni - e certamente straordinaria, il vedere come senza la impulsione altrove ottenuta dall'agglomeramento di enormi capitali e dall'immensurabile meccanica forza di macchine grandiose, sien stati presso di noi bastevoli motori, la ben intesa direzione governativa, lo scarso peculio del privato, l'amor dell'arte, la svelta intelligenza degli indusri e abili fabbricanti e produttori ..." (F. Santangelo, Discorso letto il dì 31 luglio 1853, in Atti del Real Istituto d'Incoraggiamento alle Scienze Naturali di Napoli, tomo VII, Napoli, 1855, p. 433).