Progetto didattico" Le nostre Radici"
Ad uso delle scuole medie inferiori e superiori del Mezzogiorno.

PREMESSA

In conformità alle direttive della Riforma "Moratti" per le Scuole d'ogni ordine e grado sul Territorio; con particolare attenzione alle pressanti istanze federaliste della Nazione, acclaratesi con l'approvazione governativa delle recenti modifiche alla Carta Costituzionale - che si renderanno efficaci sin dall'anno 2006 - maggiormente si attestano le necessità d'approfondimento delle tradizioni, lingua e culture delle "piccole patrie" italiane, nello studio del complesso e variegato schema delle Identità Regionali, richiedendo urgenza nell'integrazione dei programmi di studio; in particolare della Storia ante/'900, dell'Arte e della Storia dell'Arte, della Letteratura, Lingua e Tradizioni locali, con espresso riferimento al patrimonio identitario e culturale d'ogni realtà geopolitica pre-Unitaria, come rimarcato anche dall'istituzione in illo tempora dell'organismo del Consiglio delle Regioni presso il Parlamento Europeo.
L'integrazione dei corsi di studio di base è necessaria anche in ottemperanza all'evidente spinta revisionista delle diverse realtà storiche italiane, nelle diverse epoche dell'umano cammino dei popoli italici perché non siano esclusivamente considerati - nel presente - "popolazione" italiana, come sollecitato più volte dalle diverse istituzioni governative che hanno già preso in esame e divulgato verità storiche fino ad ieri occultate e privilegiato le peculiarità regionali d'Italia.
L'integrazione dei preordinati programmi della Pubblica Istruzione potrebbe risultare - stante l'invariabile calendario scolastico annuale - attività innovativa impossibile da esercitarsi durante le previste ore di lezione; per questo motivo si renderebbe opportuno comprenderle in quelle attività di supporto, riservate alla creatività, progettualità e ricerca della scolaresca, con l'adozione di "laboratori", formule/dibattito ovvero forum, convegni e cineforum allestiti negli Istituti, con il prevalente uso dei supporti audio-visivi e l'intervento di relatori, autori, artisti specializzati nei vari settori in esame, con il risultato anche di favorire la crescita dello spirito critico e della personalità dei nostri adolescenti e ragazzi, migliorandone la maturazione oltrechè la cultura generale.
Una Regione quale la Campania, con millenni di storia alle spalle, che ha irradiato la Civiltà nel continente europeo, fulcro dell'antico bacino del Mediterraneo, luogo d'incontro e scambio - in perfetto equilibrio - tra la cultura orientale e quella occidentale, come quasi tutto il Mezzogiorno d'Italia, densa di arti e tradizioni, di Primati nazionali, europei e mondiali conseguiti nella Scienza, nella Tecnologia, nell'Industria, nella Politica, nelle Opere Pubbliche…nonché ridondante della maggior parte dei siti archeologici e storici tutelati in tutta Europa dall'UNESCO quale Patrimonio dell'Umanità, non può essere insensibile alle motivazioni identitarie che le nuove generazioni - futura classe dirigente del Mezzogiorno - necessitano di acquisire ex novo, in netto contrasto con i soliti luoghi comuni sulla "meridionalità", che da oltre un secolo e mezzo ha privato dell'orgoglio identitario e del senso d'appartenenza - oltrechè della consapevolezza di se'- generazioni e generazioni di meridionali, qualificati nel panorama italiano esclusivamente quali "emigranti", "briganti", "assistiti", "ignoranti", facendone rifulgere unicamente il folklore popolare e negando loro, proditoriamente, gli inconfutabili trascorsi, nonostante ancora ben supportati da certificate fonti storiche e dalla presenza sul territorio di antiche vestigia.
Un popolo è la somma delle "storie" della sua STORIA, nel bene e nel male; purtroppo, l'Italia è una Nazione ancora molto giovane, rispetto alle più antiche Francia e Inghilterra, le quali - anche e
soprattutto nella Toponomastica eppoi nei testi scolastici - comunque ricordano e commemorano i personaggi positivi e negativi delle diverse epoche della loro Storia, senza inutili censure; cosa che sarebbe auspicabile anche per noi, soprattutto per la storia negata del Mezzogiorno, poiché la Storia d'Italia non si diparte esclusivamente dal '900, epoca dell'Unità, ma dalle vicende dei mille campanili ed identità degli Stati Pre-unitari, laddove si parlavano LINGUE diverse (in molti casi ridotte biecamente alla qualifica di "DIALETTI") e dove diversi erano i costumi e gli usi, le amministrazioni, gli eserciti, le tradizioni… All'inizio del suo mandato, il presidente Carlo Azeglio Ciampi, pubblicamente dichiarò di voler essere "IL PRESIDENTE DI TUTTI GLI ITALIANI", in virtù della consapevolezza di queste diversità.
La riscoperta delle proprie "radici" deve tuttavia risultare a-politica, poiché riguarda l'etica sociale: lo studio del passato deve essere inteso solo quale "cronaca", evitando connotazioni politiche di tendenza che - tra l'altro - si attestarono solo con l'istituzione del Primo Parlamento del Regno d'Italia, lasciando libero lo spirito di interpretazione degli eventi da parte dei giovani, nella totale loro libertà di giudizio nell'approfondimento culturale del territorio sul quale vivono.

PROGETTO

Nel novembre del 2003, la VIP Edizioni Grafiche Napoli, presentò in Bruxelles presso il Parlamento Europeo il progetto culturale "I Preziosi delle Due Sicilie", che riscosse ampi consensi presso quella autorevole platea internazionale e che, in seguito, fu itinerante sul territorio italiano, presso alcune scuole, istituzioni, associazioni, meeting & congressi, ecc.., conseguendo anche in Milano, nel 2004, il Trofeo A.N.V.I. e, successivamente, durante un convegno in Terra di Lavoro, l'approvazione del sottosegretario alla Pubblica Istruzione, on.le Stefano Caldoro, nonché, di recente, il plauso del Comune di Napoli - circoscrizione Vomero che nell'ambito del cineforum/convegno "Napoli Capitale" ne decretava il massimo apprezzamento.. Il progetto culturale, inteso quale "mostra itinerante" sulla meridionalità, realizzata e prodotta in ogni suo aspetto da questa piccola, coraggiosa, casa editrice autoctona, comprende l'edizione del volume di agile consultazione "I Preziosi delle Due Sicilie" della affermata meridionalista Marina Salvadore, in abbinamento al primo ed unico in assoluto documentario tematico "Napoli Capitale" del noto regista televisivo Mauro Caiano e, in quella sede europea, l'esposizione di dipinti dell'acerrano artista-meridionalista Cuono Gaglione, formatosi all'Accademia napoletana.
La casa editrice napoletana in questione, ch'è anche impresa di produzione tele-cine-audiovisiva, stante il successo conseguito dal progetto didattico di sua ideazione (non esistono a tutt'oggi documenti cinetelevisivi o videodidattici che rendano giustizia in maniera così eloquente alla verità storica del Mezzogiorno d'Italia) verificato che la comunicazione visiva è di gran lunga più efficace (poiché immediata) della comunicazione cartacea o verbale, sta procedendo alla definizione del programma culturale, con la produzione di altri due documentari che vanno a completare il percorso storico aperto con "Napoli Capitale". I successivi due audiovisivi prenderanno in esame gli ultimi 126 anni di vita del Regno delle Due Sicilie, con i suoi cinque sovrani di Casa Borbone e le loro opere nell'amministrazione delle sette regioni italiane del Mezzogiorno che, allora, costituivano il regno del popolo conosciuto quale "NAPOLITANO"; il secondo filmato, a ritroso nel tempo, prenderà in esame l'epopea di Federico II detto "Stupor Mundi", fino ai giorni dell'avvento di Carlo di Borbone sul trono di Napoli.
Così organizzato, il trittico degli audiovisivi storici, potrà essere proposto, in tre incontri, alle scolaresche nella formula agile del cineforum/convegno, sostenuto dalla presenza in aula dei relatori de quo nonché degli autori del progetto, con l'avvio di un vivace talk-show con la giovane platea, come già avvenuto - per esempio - presso l'Istituto Comprensivo "G.Fiorelli" di Napoli (medie inferiori) e presso la platea poco scolarizzata ma arguta dei giovani ristretti nella casa circondariale minorile di Nisida.




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