Un " feuilleton" dedicato al signor G.G. ed alla Corte d'Assise di Napoli

"Ne Il processo, pubblicato postumo nel 1925, Kafka considera l'uomo sempre colpevole perché è condannato da una giustizia misteriosa, amministrata da una burocrazia sordida e meschina…Ti è chiaro, ora, Billy Bauscia?".
Il piccolo Billy, leccandosi i baffi dai residui olezzanti di baccalà essiccato guaì: - " Proprio come accadde per me, zietta, prima che tu m'adottassi…ero ancora più piccolo e debole per la fame…mi ero avvicinato a quel ragazzone grasso che mangiava una pizzetta…avevo scodinzolato, per fargli capire le mie buone intenzioni…chiedevo solo una carezza ed un po' della sua pizzetta…ma lui mi fracassò tutte le ossa e la milza, mi lasciò morente sulla strada e disse - e lo dissero pure i suoi compagni di merenda al vigile urbano di Battipaglia - che io ero un cane rognoso e feroce che l'aveva aggredito… Pensa un po', quanto potevo essere feroce, ad appena otto mesi, orfano e randagio, e molto più piccolo di una scarpa da tennis di quel chiattone vigliacco!"
"…sempre, Kafka… fanne tesoro, Billy: …' L'io e la vita sono grandezze e quindi il significato dell'esistenza sfugge alla ricerca conoscitiva". Un suo critico aggiunge ch'è dunque inutile pretendere di fornire risposte ultime e sicure, di possedere illuminanti certezze sulla vita, che sappiamo essere inesauribile flusso di contraddizioni".
"Anche il caso di quel povero signor G.G. di Napoli si adatta bene al processo kafkiano ed alla mia storia, vero zietta?" Paradossalmente, sì, cucciolino mio! Sto seguendo la vicenda da tempo, da prima che arrivassi tu, ovviamente la stampa ci marcia col sensazionalismo, per non parlare, poi dei tutori dell' ordine e della
magistratura, in assenza totale di realtà ben più eclatanti che a Napoli, caso strano, non devono verificarsi mai…forse, per paura di doverle affrontare. Allora, ecco che di una pagliuzza nell'occhio ne fanno una trave… che un fatto normale deve travestirsi di morbosità eccezionale!".
"Vero! Io vengo da quella provincia ed ho vissuto "on the road". Conosco bene quella realtà! Laggiù, 'o ciuccio chiama "asino" il cavallo; tutti sono o guappi o autorità…I "guaglioni" fanno gli smargiassi e quando si ciaccano c'è sempre un sociologo pronto a parlare di disagio giovanile. Laggiù, quasi sempre, la vittima diventa carnefice e… viceversa… proprio come in una pantomima ai tempi di quando - l'ho letto su un tuo libro - c'era il re Ferdinando e coesistevano, nel Teatro, gli spettacoli colti al San Carlo ed in contemporanea gli spettacoli sbeffeggianti al plebeo San Carlino. Allora c'era più civiltà e democrazia; infatti il re seguiva con uguale gioia i due cartelloni ovvero anche il secondo che scimmiottava il primo. Ma, ora, si gioca a far male, zietta! A Napoli e provincia, quando esci da casa non sai mai se riuscirai a farvi ritorno…o perché ti trovi morto ammazzato, senza manco sapere perché o…perché rischi di cadere in un bel Processo di Kafka, proprio com'è successo a quel povero signor Gianni, che già aveva tanti guai addosso e che è stato scambiato per un killer. Io sono un cane, è vero, e mi onoro di esserlo, per tutte le belle qualità e il pensiero semplice e positivo che mi distingue ma certi uomini pensano e agiscono come dite voi in malomodo "da cani", quando vengono meno alla propria intelligenza…specialmente i "dotti", gli intellettuali…".
"Billyno, sei più saggio di un togato! Sapessi com'è edificante parlare con te, confrontarmi con il tuo buonsenso; quello che manca, troppo spesso, ai miei simili… Mi guardano e mi sfottono: 'Guarda quella, parla col cane!'…e non sanno che io preferisco ascoltare i cani veri, piuttosto che i "cani di dottori"!…A me, 'sto fattaccio di G.G. m'ha tolto la salute, perché trattiene in se' l'essenza stessa della intera decaduta civiltà partenopea; è lo specchio della Napoli che rifiuto, di quella Napoli formale e sfaticata, a stipendio statale, dove nessuno più si sforza di mettere in luce le proprie capacità, tanto - dicono - "chi m''o ffa' fa'?"… E' la Napoli che ogni tanto appiccia un cerino, per far notare al mondo ch'è scesa la notte , dove 'e figli so' sempe piezze 'e core…ma solo i figli degli altri, non i suoi!…Dunque, il signor Gianni, poverello, è già abbastanza scosso per aver causato involontariamente la morte di un ragazzo, nel tentativo di scappare all'accerchiamento "guappo" di un branco…per questo, è già condannato a vita nel rimorso, nel rimpianto, nei sensi di colpa che…fino a quando vivrà non lo abbandoneranno mai…perché persone "normali" come lui, non aduse alla forza, alla guapparia e per giunta gravemente minate nel fisico, non vanno in giro per la città ad accoppare ragazzi indisciplinati ed a fare gli "sceriffi", come nelle favelas di Rio contro i meninhos de rua… Soprattutto se, a tarda ora, stanno rincasando per andare a prendersi le pillole salva-vita, dimenticate sul comò ed a curare il sonno di un genitore novantenne in carrozzella…".
"Stai facendo un'arringa, zietta? Perché non ci presentiamo noi due in tribunale, a difenderlo?"
"Byllino, magari potessi fare un'arringa per il signor Gianni…io sono una semplice cittadina come lui e passibile degli stessi guai e sfortunate circostanze; al massimo posso farti un'aringa in barile…visto che ti piace tanto il pesce più puzzolente che esiste…cos'è… il retaggio della vita da randagio?…".
" Vivevo sotto il bancone delle spaselle di un pescivendolo di Battipaglia…Non ho mai visto una salsiccia in vita mia! Sono cresciuto a botta di teste, code e interiora di pesce…E mi piace pure la tua aringa in barile, sai perché? Perché stai davvero grattando il barile, come dovrebbe fare, invece, il Pubblico Ministero, che ha chiesto per il signor Gianni 23 anni di galera, che corrispondono alla pena chiesta al Nord per quei delinquenti invasati dei Bambini di Satana, per le loro efferatezze, per circa 11 omicidi"!
"Cerchiamo di non perdere il filo!…Il P.M. deve comunque fare il suo lavoro di accusatore; nonostante tutto, io ripongo ancora un briciolo di fiducia nella Giustizia… sennò davvero non ci resta altro che il suicidio di massa… ed incrocio le dita, sperando nella saggezza salomonica della Corte…Anche se non siamo parimenti autorevoli, analizziamo i fatti, come se lo fossimo. Dunque, di eccesso di difesa non se ne puo' proprio parlare, come nel caso di quel gioielliere e di quel tabaccaio di Milano che "mors tua vita mea" si sono salvati la vita, sparando per primi ai rapinatori…mmm..mmmhm… Ma per quale motivo, stante la dinamica dei fatti, in questo caso si deve scegliere solo tra "zuppa" o "pan bagnato"…ovvero tra omicidio volontario e omicidio preterintenzionale?…Perché questo drammatico incidente non può essere inteso alla stregua di un incidente automobilistico, con le riconosciute, medesime responsabilità civili e penali?…".
" Perché il signor Gianni non ha testimoni mentre il povero ragazzo morto era in comitiva, al momento dell'evento e la comitiva di amici ha testimoniato".
"Un momento! Non voglio fare l'ispettore Derrick…ma è lampante che nella penultima udienza i testimoni sono andati in piena contraddizione…ed il Pubblico Ministero che ha sostituito da poco il precedente, manco s'è letto le carte, secondo me!"
"…Tanto, lo stipendio è sempre uguale, anche se ci metti un po' più di passione nel lavoro, no?"
"Appunto!…ma un Pubblico Ministero, che nell'esercizio della sua autorità è ben al di sopra dei comuni mortali, dovrebbe avere più impellenti problemi di coscienza, poiché è responsabile del paradiso e dell'inferno che destina, con il suo giudizio, ad un uomo come lui!"
"Insomma, zietta, ma di cosa è accusato il signor Gianni?"
" Il signor Gianni, stando alla stampa sensazionalista che lo ha da subito pervertito da uomo comune in scafatissimo killer, sputtanandolo sui giornali e le tv di tutta Italia, con foto che davano la sensazione di voler essere significativamente "segnaletiche" , simili a quelle tratte da un archivio della DIA…è colpevole prevalentemente - secondo me - di essere il proprietario di una pesante vecchia Mercedes dall'insolito luccicante colore oro-ramato metallizzato…caratteristiche, queste,con riferimento particolare al vecchio modello di Mercedes ma soprattutto al baldanzoso colore, che richiamano dall'inconscio collettivo della popolazione soprattutto meno abbiente e dal para-subnormale dei soliti "parrucconi" che si autodefiniscono "personcine fini e perbene", chiara e netta simbologia di faraonico potere…ergo…di smargiasseria…ergo di forza rude e perversa… ergo di delirio di onnipotenza…ergo di chiara e netta tendenza al crimine Perché il signor Gianni non era alla guida di una Panda? Perché la Panda non è "auto-nobile" da "boss", nemmeno nelle fiction "Carabinieri" "Un Posto al Sole"…perché con una Panda è difficile uccidere sul colpo i meninhos de rua …e lui, che quella sera è uscito da casa proprio con l'intenzione di provocare una rissa, per soddisfare la sua sete di sangue e di onnipotenza, ha preso dal garage quell'UNICA SUA AUTOMOBILE DEL SUO INTERO PARCO-AUTO…posteggiata esattamente dal 1974 allo stesso posto, non avendo MAI in trent'anni cambiato autovettura!…Ma ti rendi conto, Billy? Per trent'anni, la stessa automobile, revisionata, curata, tirata a lucido senza un graffio, custodita e guidata con attaccamento quasi maniacale…Ti sembra normale che, dopo trent'anni, uno prende la sua amatissima autovettura, per usarla come arma per uccidere, rischiando pure di pataccarla?…"
"Continua, zietta! Sei un bravo investigatore…Hai sbagliato mestiere! Ma perché ti ostini a fare la sensitiva?"
"Per verificare meglio le mie deduzioni logiche…In fondo, anche un poliziotto, un Pubblico Ministero, dovrebbero essere un po' "sensitivi" quando è la "sensibilità" che nel lavoro specifico gli difetta!…Andiamo avanti, sì…Orbene, questo fetente del signor Gianni provoca la rissa, adducendo stupidi motivi di viabilità, innesta la retromarcia e prende volontariamente di mira un ragazzo seduto sul suo motorino, posizionato sul retro dell'automobile, passandogli sopra due volte, per essere ben sicuro di aver soddisfatto la sua tendenza omicida. Dopodiché, con grande strafottenza, senza neanche accertarsi della sorte toccata alla vittima designata, tira dritto verso casa, dove - espletati comodamente tutti i viziosi fatti suoi - chiama in soccorso un avvocato e si presenta in commissariato a denunciare "l'incidente"…occorsogli!…Chissà, magari la polizia ha pensato che intendeva pure denunciare i parenti della vittima, per gli eventuali danni subiti dalla sua "imbarazzante" autovettura, status-symbol del "mostro di giornata"!…"
"Ma è stata fatta una perizia sull'automobile, un'autopsia al povero giovane? Con quali risultati?"
"Con i risultati lampanti, atti a chiudere velocemente e diversamente il caso, alla luce di insindacabili prove scientifiche, di documentazioni cartacee probabilmente MAI lette con la dovuta attenzione!…E se pensi che siamo noi contribuenti a pagare gli stipendi alla Giustizia e, con essi, pure le lungaggini, le "sviste", gli equivoci, le superficialità, le inefficienze, le latitanze…come fai a non incazzarti?…Se pensi che tutto è riferito ad un castello di carta, di bolli, di timbri, dove l'imputato eppure la vittima, in un processo, sono solo un optional… se poi prendi a pensare che, domani, potrebbe toccare a te di cascare in un "grosso equivoco" come questo, allora non bastano soldi per accendere quotidianamente ceri di due metri a San Gennaro, perché ti tenga il più lontano possibile dai "travet" rappresentanti della Giustizia!…Io so solamente che se quel povero ragazzo che maledettamente ci ha rimesso la pelle potesse tornare indietro per testimoniare, certamente inondato di Luce di verità com'è ora nel luogo in cui si trova, si farebbe in quattro per fornire autentica versione dei fatti, anche se toglierebbe ai suoi genitori quest'unica risorsa di forza, a loro psicologicamente necessaria contro l'annientamento della disperazione per aver perso un figlio: la forza della rivendicazione presso gli uomini, quando ci si rifiuta di prendersela con il Destino…quel Fato che ti strappa per un'imprudenza, per un caso fortuito o per un accidente non annunciato una persona cara. Quella Sorte che non ti fornisce spiegazioni, motivazioni, cause e che, per questo, è incomprensibile, insondabile, priva di risposte alle incessanti domande. Certamente, più confortante è attribuire una colpa, una responsabilità a qualcuno o a qualcosa, come per il Delitto, il Crimine…soprattutto se volontari…ovvero dipendenti da Umana Volontà! In tal caso, hai un uomo come te di fronte sul quale poter scagliare tutto il tuo dolore, il tuo odio, per elaborare il lutto e per non morire di disperazione e nell'intento di offrire ancora e ancora inutile protezione e cure al figliolo che non puoi più stringere sul cuore…Anche tutto questo è disperatamente umano!"
"Zietta, ma come saranno andati i fatti, veramente…Che pensi?"
"Tesoro, non si ha certo bisogno di leggere i Tarocchi, per capire. Ripeto: sono altre le "carte" che la Giustizia dovrebbe saper leggere e interpretare…Non le "Sibille" delle cartomanti ma i verbali, i rilievi, le perizie…Ce n'è un tummolo alto così… e sono scritti in italiano, compresi i verbali di due testimoni dichiaratamente analfabeti che - è un mistero - non si sa come abbiano fatto a comprendere termini tecnici, aulici e giuridici, espressi in "modulistica" uguale per tutti ed in codice criptico "tribunalese"…mah!…Come pure, mi chiedo, come gli stessi e le "parti lese" abbiano fatto a comprendere quel linguaggio "giuridichese" tipico della partitura da minuetto del '700, elegante e dotto, adottato dal P.M. e dal collegio d'accusa in quasi tutte le fasi preliminari delle udienze…consapevolmente occulto, cioè destinato solo agli "Iniziati"…Ah! La Legge sarebbe davvero Uguale per Tutti, se si sforzasse di parlare la lingua di Tutti!………Vorrei prendere in considerazione la "scena del delitto"…eppoi il "momento storico cittadino"… tanto tu sei un cane randagio e di "strada" e "società" ne sai più di un P.M. in pantofole…eppoi, l'"identità dell'imputato"………Era la gran festa globalizzante di Halloween, che pure ha colpa di aver cancellato le belle tradizioni partenopee, sostituendo Ognissanti con i suoi torroni, la Piedigrotta coi suoi carri e San Gennaro con il suo prodigio. Come per la Festa degli Innamorati, con le cene a lume di candela, i fiori e i "presenti", anche Halloween è un altro commercio…un incrocio tra un Carnevale-bis e San Silvestro: tutti in maschera a fare il "Cenone" e il "Veglione", i gadget…Ogni anno, sorgono come funghi, per poi sparire, nuovi dancing e discoteche, solo per accaparrarsi l'affare di una notte…ed in quell'Halloween del 2004, gli organizzatori della festa della megadiscoteca Madison al Rione Alto - coloro che avrei mandato per primi in galera, ritenendoli responsabili del clima truce che aleggiava già da almeno un'ora nel quartiere - avevano ovviamente venduto il doppio se non il triplo dei biglietti d'ingresso, rifiutando, poi, a qualche migliaio di giovani che avevano già prenotato la serata, l'accesso al dancing. In strada, intorno alle 2,15, ora del delitto, sostavano inviperiti, delusi, accigliati, reattivi…migliaia di giovani. I residenti, infatti, disturbati dall'ingente presenza e dagli schiamazzi, avevano già provveduto a far giungere un bel po' di "volanti" della polizia. Il clima in via Mariano Semmola, insomma, era dei peggiori…e già questo basterebbe a chiunque senziente, anche all'"uomo della strada", per guardare con buonsenso e capacità di giudizio alla dinamica dei fatti scatenanti l'evento luttuoso…peccato che certi poliziotti e certi magistrati non abbiano il buonsenso, la cultura, dell'uomo della strada, come me o anche di un povero cane, come te…Se pensi, poi, che proprio l'altro giorno il giudice che confermò il fermo in galera al signor Gianni ha chiuso ben tre locali pubblici in via Chiaia, per schiamazzo notturno…c'è da giocarsi i numeri al lotto! "
"Ma, zietta, quella è proprio l'epoca storica delle centinaia di morti ammazzati in due mesi tra Scampia, la Sanità,"I Quartieri" e l'immediata periferia! E' l'epoca del "branco" e degli assalti al quartiere-bene del Vomero ed ai poliziotti ed ai carabinieri preposti al controllo di quelle zone scottanti!"
"Bravo, cane! Hai colto nel segno il "momento storico locale"; fotografia della società cittadina, fatta ormai di prevaricazione, arroganza, violenza, strafottenza e soprattutto di bullismo…dove l'ovvia scienza della sociologia giustifica tutto con i soliti luoghi comuni del "disagio giovanile" e della "disoccupazione", come ai tempi della Montessori…Ma da allora, i tempi, la gente, i malavitosi, i napoletani…soprattutto i giovani…sono molto cambiati e…non v'è più giustificazione che regga. La cattiveria è cattiveria, fine a se stessa…come la sopraffazione e la tendenza al delinquere………Orbene, il signor Gianni faceva ritorno verso casa, situata nella stessa via della discoteca (alla quale avrei ritirato la licenza e apposto i sigilli!)…Faceva difficoltà con la sua ingombrante autovettura a farsi strada, in quella selva di giovani, motori e motorini, disordinatamente dispersi sui marciapiede e sulle carreggiate…Il signor Gianni si portava appresso pure un fisico seriamente minato dalla cirrosi epatica e gravato già da tempo da una TIPSS (Shunt Porto Sistemico Trans Giugulare) utile a mettere in comunicazione la vena Porta con la vena Cava inferiore, facendo sì che il sangue raggiungesse il circolo sistemico senza ingolfare i circoli collaterali esofago-gastrici, saltando il circolo epatico. Se la TIPSS serve ad evitare le emorragie digestive, presenta però il rischio che si verifichi un'Encefalopatia epatica. Infatti, il sangue refluo dall'intestino è ricco di prodotti azotati ed aromatici, frutto della degradazione degli alimenti e che normalmente vengono captati dal filtro epatico che in tal modo depura il sangue da tali composti. La presenza di alcune di queste sostanze in circolo può venire dosata tramite l'Ammoniemia. Tali prodotti sono tossici per il cervello e possono provocare alterazioni dello stato di coscienza che vanno sotto il nome di Encefalopatia Sistemica o Epatica (EPS)…"
"Cavoli! Ma il P.M. lo sa che il signor Gianni era così combinato? Uno più uno fa due…considerato il luogo, il momento storico ed ora anche la grave patologia dell'imputato credo proprio di aver capito quale può essere stata la dinamica del fatto!"
"Non ho finito. Sai come si manifesta l'EPS, normalmente? Con una vasta gamma di sintomi che vanno dalla sonnolenza fino al coma, alterazioni del carattere, della personalità e della percezione degli stimoli esterni, fino a stati allucinatori ed alterazioni di tipo motorio, specie per quanto riguarda i fini movimenti e la coordinazione motoria…Pensa un po', ora, agli effetti scatenanti un'EPS, dopo un trauma fisico o psicologico! Comprendi?…Per il signor Gianni è documentato - era infatti PRIMO in lista d' attesa per un trapianto di fegato - un aumento della ammoniemia, dimostrato da un test di laboratorio effettuato dallo stesso IL GIORNO PRECEDENTE i fatti imputatigli!"
"Cavoli! Ma è mai possibile che il P.M. sia così ottuso da non aver considerato la "debolezza" di colui che, invece, si ostina a immaginare a tutti i costi come un "guappo" , un omone?"
"Ancora non siamo pronti per il trapianto di cervello, Billy!…Per ora, solo i più semplici cuore, reni e fegato…possiamo sostituire….Ma, dimmi, quanti umilmente - domani - accetteranno di buon grado un trapianto di cervello…convinti che il loro sia sempre il miglior cervello sulla piazza?"
"Non toccare questo tasto, per favore. Molti dei miei sono finiti vivisezionati, per ricerche molto più cervellotiche…del tipo: vediamo come si dilata la pupilla di un cane dinanzi ad un pericolo, ora che gli ficchiamo un ago nell'iride…studiamo le reazioni al dolore, senza dargli la possibilità di abbaiare, tagliandogli le corde vocali…vediamo come se la cava il fegato di un cane riempito con l'imbuto da cinque litri di alcool…Oh! Mio Dio e sareste voi uomini fatti a immagine e somiglianza di Dio?..Dio è Amore…Dio è Intelligenza…E' Vita. Nel nostro "piccolo" Gli somigliamo di più noi!".
"Andiamo avanti! Dunque, il signor Gianni deve aver suonato il clacson o sfiorato al millimetro qualche motorino, per passare tra la folla; cosa che ha probabilmente infastidito qualche ragazzo già "intrucidito" per il mancato accesso al locale e deluso oltremodo per il mancato divertimento; quale migliore occasione, per sfogare la rabbia repressa da più di due ore, se non quella di un "soddisfacente" diverbio con chicchessia? Secondo te, Billy, non è stata fornita su un piatto d'argento a queste giovani "pentole a pressione" l'occasione per far saltare finalmente la "valvola"? Il signor Gianni, fresco fresco, col suo macchinone che pretendeva "strada"…mentre quei "poveri ragazzi" s'erano rovinati una serata! Forse, non è andata così? Non succede così, quotidianamente, a Napoli, ogni giorno, ad ogni ora, in ogni quartiere?…Orbene,alla sua civile richiesta, il signor Gianni è stato subito apostrofato con un "simpatico e cordiale" - come giustificherà in aula uno dei bravi guaglioni testimoni, senza che il P.M. facesse una piega - "'stu vecchio 'e sfaccimme!" - esclamazione lasciata gratuitamente passare ma che io, non so perché, ritengo altamente lesiva della dignità umana…Ora, immagina cos'altro può essersi scatenato, dopo l'offesa volgare e crudele lanciata senza motivo all'indirizzo di un povero diavolo che sta semplicemente tornando a casa, per godersi il letto e il sonno!…L'Unione fa la forza ed al richiamo dello spavaldo "Masaniello" capo-branco del momento, il signor Gianni si sarà trovato probabilmente accerchiato da un'allegra comitiva di "scugnizzielli incazzati neri" che, comunque, desideravano una serata diversa dalle solite…e che, essendo quella la notte di Halloween, non potendo furoreggiare in pista tra i travestimenti di fantasmini, streghe, vampiri e zombies, hanno deciso comunque di fare ugualmente un po' di casereccio "horror" in strada…convinti di poter mettere paura a qualcuno, finalmente, per degnamente celebrare " la festa pagana come Dio comanda"!…
Sicuramente, il signor Gianni avrà risposto con un gesto della mano o con un richiamo, pensando che la scaramuccia sarebbe finita lì ma i ragazzi ci hanno dato dentro e attraverso il finestrino lato guidatore aperto gli hanno pure sferrato uno schiaffo…negando, poi, in aula di averlo fatto, adducendo che il finestrino fosse chiuso…ed allora, un P.M. ed un poliziotto senzienti verificherebbero se, a parte tutti i suoi guai di salute, il signor Gianni sia pure focomelico, con un moncherino di braccino attaccato all'orecchio, se riesce a gesticolare ai ragazzi - come testimoniato dagli stessi - attraverso una lastra serrata un "venite qua!". Ergo, il finestrino era sicuramente aperto ed i testimoni hanno detto il falso. Ne ha avuto una pur minima percezione il P.M. o gli dobbiamo fare un disegnino?…E' altamente probabile, dopo l'offesa e l'aggressione, che il signor Gianni, alla guida della sua auto, abbia avuto una distorsione della percezione dei fatti che si verificavano . E' possibile, che il tasso di ammoniemia sia salito e che un'EPS momentanea si sia verificata, se - come ha dichiarato - dopo lo schiaffo si è sentito stordito, come se avesse perso i sensi per qualche secondo…probabile che non abbia coordinato perfettamente i movimenti necessari ad una precisa manovra di guida e che non abbia saputo ricostruire lucidamente i fatti, a causa di uno stato di coscienza alterato, dovuto a Encefalopatia Epatica…se, nel tirarsi fuori dalla situazione, magari spaventato…come lo sarebbe chiunque trovandosi da solo in tensione con un gruppo…ha sbagliato la retromarcia, non ha visto - perché nella sua condizione e posizione non poteva scorgerlo - quel giovane fermo sul motorino dietro la sua auto. La dinamica è molto semplice ed il diavolo davvero ha giocato un suo scherzo macabro in quella notte di "spiriti bollenti"…l'auto ha urtato il motorino sul quale era rigidamente seduto il povero ragazzo, ch'è scivolato all'indietro, picchiando la testa sul marciapiede, purtroppo. L'autopsia, infatti, non ha riscontrato altre fratture o segni di violenza sul suo corpo, per cui risulta molto difficile - umanamente e scientemente - credere al racconto dei testimoni, circa il fatto che il signor Gianni sia passato per ben due volte con la pesante Mercedes sul corpo della vittima. Carta canta!".
"E la macchina è risultata pataccata secondo le modalità dell'evento descritte dai testimoni?"
"Assolutamente! La macchina aveva semplicemente agganciato il motorino ed ha fatto ulteriore piccola manovra per sganciarlo..Non per ripassare sul corpo del ragazzo…sul quale, in realtà, non è mai arrivata!…Devi pure sapere che il signor Gianni poco dopo l'evento e la carcerazione preventiva è stato anche trapiantato di fegato…Ora, carissimo Billy, non trovi estremamente sadico che ad un 52enne con determinata "aspettativa di vita" quale quella di un trapiantato, costretto ai "domiciliari" da quasi due anni, pur non tenendo conto delle attenuanti e di quanto altro serva a dare il giusto giudizio, si vogliano comminare assurdi ventitré anni di carcerazione?Ma chi sono questi geni della Giustizia? Hanno studiato da Savonarola e da Torquemada? Sono un collegio giudicante o una setta esoterica? Che esempio intendono dare alla società?"
"Secondo me, zietta, la poliziotta che per prima ha pensato di aver messo finalmente le mani su un grosso killer - come mai le capiterà in tutta la sua carriera - credeva d'essere sul set de "La Squadra" e deve aver verbalizzato in maniera eccessivamente prodiga e…proditoria…(che deriva proprio da "prurito" di encomio e di notorietà) considerato come si è scatenata la stampa, a riguardo…e da quel momento in poi il signor Gianni è stato utile presentarlo come un perverso criminale, per fare notizia che anche a Napoli, ogni tanto, assicurano alla giustizia un fetente…Mettere le mani sui veri fetenti è impossibile…si ha quasi paura a farlo…eppoi, la Magistratura spesso annulla pure gli atti eroici fatti da qualche raro poliziotto che magari ha rischiato la pelle o la faccia per catturare un fetentone vero!…Ma non vedi che in strada i vigili urbani e la polizia sequestrano i motorini solo a certe faccette pulite di studentelli, perché non portano il casco?…Perché rifiutano di capire che in certi quartieri di Napoli non si può sfrecciare sulle due ruote a volto coperto…ché occorre farsi ben riconoscere…per non rischiare due pallottole nella schiena, nel caso scambiassero un ragazzino "perbene" per il killer della banda rivale?…"
" E' una situazione allo sfascio. Soprattutto, c'è sfascio morale ed anche i magistrati hanno ceduto le armi e stancamente, tra un San Paganino e l'altro, si lasciano vivere, per sopravvivere…"Volete Gesù o Barabba?" gridano alla folla, all'opinione pubblica, e la folla parteggia sempre per Barabba, vittima del disagio giovanile e della disoccupazione, da quando il mondo è mondo. Un delinquente fa sempre meno male alla coscienza, rispetto allo sguardo interrogativo del Giusto, che scandaglia l'anima…e l'anima, soprattutto a Napoli, è pericoloso dimostrare di avercela! Il solito tran-tran, tra un caffè e una fella di pastiera, in tribunale come all'ospedale come in banca…Cuoncio cuoncio, senza sforzarsi troppo. A' nuttata adda passa'!".
"Oggi a me e domani a te?"
"Possibile, sì! Ma…come si dice?…"Sputa in alto ché in faccia ti viene!"…Non è detto, infatti, che in un guaio simile…domani o dopo…non vada a ficcarcisi pure il Pubblico Ministero o un suo amico…o, colmo dei colmi, uno dei testimoni…ed allora - voglio ridere! - ci pensi… se il P.M. del futuro risolverà di applicare per ANALOGIA questa richiesta di pena a quel caso?".
"Non v'è rimedio, zietta! Per ora, confidiamo nel potere del corno di corallo".
"…noi, poi, siamo emigranti, Billyno mio…e dobbiamo stare ancora più attenti degli indigeni, quando da Milano ci spostiamo a Napoli per via della pucundria…Saremmo i classici "cornuti e mazziati" della situazione. Rigettati come napoletani; temuti come stranieri. Senza nemmeno uno straccio di attenuante! E sarebbe sensazionale, per le autorità locali, poter dichiarare alla stampa che una feroce dark-lady milanese, in compagnia del suo ancor più feroce "TAPP-Bull" sono stati colti in flagranza di reato nella "amena grecità" del capoluogo partenopeo…Magari, solo per restituire pan per focaccia ai "padani", con in testa il ministro della Giustizia, Castelli!".

Marina Salvadore (A.D.2006/01)