207 anni fa Verona insorse contro il barbaro rivoluzionario francese Napoleone. Era il 1797. Neppure due anni dopo, nel 1799, l'effimera repubblica della "r" moscia fu, nel Mezzogiorno, sconfitta dai moti popolari e "lazzaroni". Ambedue le rivolte contro l'invasore "STRANIERO e senza Dio" furono proclamate in difesa della religione cattolica e dei legittimi - allora, illustrissimi - Governi. Al grido di "San Marco!" - lo stesso dei " lagunari" presenti in Iraq in questi giorni e colpiti dal lutto del giovane commilitone volontario di pace - dal 17 al 25 aprile 1797 la Guardia Nobile Veronese, le truppe Schiavone, gli ufficiali della Veneta Fanteria della Serenissima Repubblica di Venezia, la milizia del reggimento Veneto Real con i suoi artiglieri e fanti e con i fanti e granatieri imperiali austriaci immolarono sotto il fuoco di Bonaparte e dei "barbari" rivoluzionari francesi un bel po' di eroi, soprattutto tra i capi dell'insurrezione veronese.
Ebbene, a Verona con il patrocinio ed il contributo della Regione Veneto si è già alla quinta edizione delle imponenti celebrazioni delle Pasque Veronesi, con tanto di rievocazione storica in costume, trombettieri, tamburini, alfieri e sbandieratori… con milizie storiche con cannoni, spadini, fucili e costumi di duecento anni fa…con tanto di suono a martello della campana del Rengo della Torre Civica, in piazza Erbe, per ricordare l'inizio della grande insurrezione… con la Santa Messa cantata in lingua latina ed in rito romano in onore di san Marco, patrono dei dominii della Serenissima, ed in suffragio degli eroici caduti di allora… in un fiero ed incisivo atto di autodeterminazione nel recupero dell'identità e dell'orgoglio identitario. A Verona, le onorevoli Pasque; al Sud, invece, le disonorevoli "quaresime" ed imperdonabili astinenze di memoria patria… e mentre ammiriamo - " tanto di cappello" - i nostri saggi e serenissimi fratelli (che qualche Grande Ignorante ancora si ostina erroneamente a collocare nei ranghi secessionisti bossiani) non abbiamo neppure un virgulto di "scuorno" che ci faccia arrossire, vergognare per la nostra inerzia… per il nostro "pagnottismo ad oltranza".Senza lode e senza infamia i duosiculi per cui, secondo l'adagio popolare, "'e figli so' piezze 'e core"… "'a famiglia è sacra"…che fanno "Frisco à ll'anime d''o purgatorio"…e giurano "Sull'onore di mio padre e di mio nonno"…e che rafforzano l'"amore" con le due passionali "m" di "AMMORE"… sono, in realtà, tutto fumo e niente arrosto. Chiacchieroni. Vigliacchi.…E non mi si venga a dire che, poveretti, ignorano ( data la menzogna risorgimentale) perché - ch'io sappia - anche i serenissimi da 143 anni di Unità d'Italia e dopo il loro Falso Plebiscito UGUALE al nostro, hanno studiato sugli stessi libri di scuola imposti anche a noialtri, dall'Alpi alle Piramidi, dal Manzannarre al Reno!Ci piace restare a vita Lazzaroni e Briganti,…Assistiti e Terroni? Forse, ci fa comodo… perché siamo nati stanchi e perché le reazioni ci han procurato troppi lutti. Tuttavia, quest'ignavia non ci rende snobisticamente "anarchici" e non ci assicura l'allure dei fieri "bastian contrari"; esalta solo la nostra miseria di servi. Di schiavi!… e quel che ci pare essere più "comodo" per definizione finisce soltanto per creare il più grave "incomodo" alla nostra schiatta : la mancanza di dignità!Ma che fine hanno fatto i geni cumani, greci, romani…federiciani…borbonici…che pulsavano nelle nostre vene, per millenni e fino agli inizi del '900? Quale sangue mercenario e pestifero ci ha trasfuso la sorte beffarda insieme con la saccenteria lombrosiana ed il pressappochismo dei nostri carcerieri autoctoni vendutisi allo straniero?E se è vero che il pesce puzza dalla testa, mio caro presidente della Regione Campania, tu sei la testa del pesce; non più pesce fresco appena pescato e venduto da "i luciani d'o rre" ma merluzzo surgelato, pesce veloce del Baltico,…baccalà senza sale in zucca… e sulla coda, perché sei il Re dei Maggiordomi d'Italia, con il tuo lessico napoletano-cafone che inneggia similfrancofono ai martiri del '99 di Marotta ed allo spirito del Risorgimento nel "cappello" allo Statuto della Regione Campania (che così citava : …La Regione Campania, interprete del significato storico del Risorgimento, dei valori democratici della Resistenza e del patrimonio ideale dei movimenti popolari di ispirazione cattolica, laica e socialista, consapevole del ruolo di profondo rinnovamento che la Regione rappresenta per l'ulteriore progresso civile e democratico del Paese, adotta il presente Statuto. Deliberato dal Consiglio Regionale nelle sedute del 23 dicembre 1970 e del 6 marzo 1971. )... perché fai il colto, illuminato giacobino alle performances postmoderne dei tuoi "parrocchiani scelti" e di Bonito Oliva e non t'inchini davanti al Cristo Velato del Sammartino…perché ad ogni Natale in Largo di Palazzo ci hai riempito di "capuzzelle 'e morto" e "vespasiani circolari" ignorando l'arte napoletana, per la quale da TUTTO IL MONDO frotte di turisti accorrono qui…perché patrocini con il logo della Regione le sagre paesane della provola affumicata e della salsiccia a punta di coltello e neghi il tuo augusto sponsor agli artisti di qualità che portano l'immagine colta e radiosa di Napoli presso le alte istituzioni in Europa…perché non hai la fierezza e l'orgoglio delle radici, come i serenissimi…ma ancor meno come i neo-padani (che radici non hanno)…perché con lo sfavillante URP della tua amministrazione non ti sei mai preoccupato di organizzare una decorosa web per l'E.P.T., fruibile on line da tutto il mondo dei tanti coloro che invece ci stimano…Perché costantemente neghi napoletanità ai napoletani!Perché continui con la strategia del silenzio ad offendere le origini, rispondendo perennemente alle Pasque Veronesi della fiera Regione Veneto con le Quaresime Meridionali che odorano ancora e sempre di FAME…e di monnezza! Di incenso di "Parrocchia"!

Marina Salvadore (A.D.2004)