Nemo Propheta in Patria

Non si può non dare notizia ai lettori del Comunicato-Stampa diramato dal portavoce di Casa Borbone Due Sicilie, l'ottimo Prof. Leonardo Saviano, circa la distanza che la Famiglia Reale prende dalla libera iniziativa dei nobili congiunti recatisi a Palazzo Serra di Cassano per chiedere scusa ai "martiri" del '99, evidenziando l'inopportunità di un atto privo di valore storico considerato che "quei congiunti di Borbone" non parlavano A NOME dei Borbone!
Fin qui, tutto chiaro. Resta comprensibile pertanto il disagio di chi ha riconosciuto nei Borbone accolti al suono dell'Inno della Repubblica Partenopea, per la fatidica "stretta di mano" con l'avv. Gerardo Marotta - incontrastata soubrette partenopea - la genìa ribelle della novella incarnazione, a distanza di 140 anni - nella stessa Famiglia - dei famosi Conte d'Aquila e Conte di Siracusa, ignobili zii traditori dell'ultimo Sovrano delle Due Sicilie.
Orbene, torniamo ora in picchiata sulla partecipazione d'Onore degli Eredi di Borbone Due Sicilie, i Duchi di Calabria, alla parata della Nunziatella, affiancati al Presidente Ciampi, sotto lo scroscio continuo di note dell'Inno di Mameli. Chiaro è che in tanti che ancora riconoscono nei Borbone il simbolo della propria Bandiera e della propria Tradizione, la cosa ha suscitato una reazione emotiva di "panico", di "delusione".
Il lavoro poderoso di anni, da parte di alcune note associazioni culturali e di ricerca storica, pareva essere finito nel vuoto pauroso dell'inutilità!
Ma, a dipanare la matassa è giunta in aiuto proprio la voce del Presidente Ciampi che, con una Sua affermazione ha illuminato le speranze dei "reazionari".
Il Presidente auspica "un'Europa dei Popoli e non di Stati precostituiti". E' un'affermazione importante! Significa che si vuole restituire Dignità a tutti i Popoli, diversi per tradizione, storia, lingua e costumi. Significa che " anche a tutti i Popoli di cui è composto questo Stato Italiano precostituito" , così diversi e variegati per origine, storia, lingua e costumi, s'intende riconoscerne l'Orgoglio di Essere!
Quindi, la presenza dei Borbone al fianco di Ciampi, oltre ad avere la funzione di voler disperdere gli impetuosi venti di "indipendentismo" che soffiano lungo tutta la penisola, dal Veneto all'Emilia, dal Piemonte al Meridione, può anche essere intesa come riconoscimento postumo della Dignità e della Storia del Popolo Meridionale; così come a Pontremoli, ad esempio, le massime Istituzioni hanno inteso conferire un pregevole riconoscimento alla Famiglia di Borbone-Parma, per l'eccellente periodo storico che vide questa Famiglia esprimere il meglio di sè nei comuni e nei centri ad Essa storicamente collegati...
Del resto, come non prendere atto delle immense fratture mai colmate da quando esiste questa utopica Italia? E' poi mai esistita veramente una ITALIA o non è piuttosto una Babele di Lingue, di Tradizioni, di Cultura, di Genti?... E' così piccola l'Italia, lunga e snella eppure così diversa ad ogni latitudine e longitudine. I Padri della Patria faticarono non poco per metterla assieme ma l'equilibrio è sempre stato precario - con buona pace degli squilibri idrogeologici e dei terremoti - perchè impossibile da instaurarsi, a causa delle troppe diversità.
Una Repubblica così piccola che poggia il trauma ed il pericolo della sua nascita su di un numero eccessivo di Corpi di Polizia, per proteggersi.
Pensatene quel che volete ma il solo fatto che in questa minuscola Repubblica esista addirittura una Forza di Polizia, per assicurare il pagamento delle Imposte, già dovrebbe essere motivo di meditazione!

Marina Salvadore (A.D.1999)           

 








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