E'
lo sport nazionale più praticato dai meridionali di oggi che,
non essendo impegnati - per la maggior parte - in occupazioni manageriali
o socialmente utili, causa la scarsità dell'imprenditoria laddove
l'economia è praticamente inesistente da immemore tempo, impegnano
le innate caratteristiche intellettive e l'abnorme inventiva della quale
traboccano i loro lobi parietali definiti lombrosianamente dolicocefali.
Se a queste caratteristiche aggiungete l'individualismo sfrenato dal
quale - sin dall'antichità - il meridionale è proiettato
come in delirio di onnipotenza nella società, tra i suoi simili;...
se a tutto questo aggiungete quel naturale pizzico di invidia e gelosia,
così evidente in quelli che si sentono superuomini e megafemmine
cui, tuttavia, l'eterna quotidiana competizione ha fornito qualche sconfitta
(che loro interpreteranno sempre quale "dispetto") nell'ambito
di qualche tenzone con chi, probabilmente, è risultato essere
migliore di loro... allora, eccovi confezionato, generato all'istante,
un autentico bomber nello sport dell'inciucio!
La pratica dell'inciucio si provvede, come il football, di una palla...
ma... avvelenata. Pare che il gioco fosse in auge già ai tempi
della Magna Grecia e che i suoi aurei campioni appartenessero sia alle
schiere evolute dei notabili quanto - per la maggior parte - del volgo
(ché, ovviamente, ha sempre avuto più tempo da dedicare
agli "allenamenti" e perché più ruspante e "volgare"
nell'offendere, data la mancanza di stile e cultura).
L'inciucio è uno sport particolare, perché si può
giocare a squadre ed a singoli, purché rigorosamente anonimi
e senza segni distintivi, per non essere riconosciuti dal "nemico"
che - in ogni caso - è semplicemente l'ignaro bersaglio ovvero
la vittima dell'inciucio!
E' un gioco sporco perché gioco d'azzardo ed è anche di
tipo agonistico, quasi atletico.. soprattutto per la sveltezza dei riflessi,
per le tensioni della massa cerebrale ch'è sempre sotto sforzo
dell'inventiva... soprattutto per quei bomber la cui intelligenza e
forza risiede non tanto nei lobi normalmente preposti ma... nei lombi...
spesso, nei soli glutei... e quando le tensioni della massa viscerale
superano le tensioni della massa cerebrale, sotto sforzo, il prodotto
dell'azione è sì più consistente ma meno...molto
meno... gradito all'olfatto degli spettatori... ed in quanto sterco
non risulta peraltro essere di qualità concimativa, utile all'economia
e al benessere della società.
Si potrebbe infine dire, di questa specialità sportiva, ch'è
a metà strada tra la caccia alla volpe, il gioco degli scacchi
e la palla avvelenata. Solitamente, sponsor delle parti in campo sono
l'invidia, la gelosia, la cattiveria ed a fine campionato - essendo
anche uno sport cruento - l'inciucio, come ai bei tempi dei gladiatori
nei circhi, lascia in terra molte vittime.... molti bersagli... annientati
dal veleno della palla o dal potere occulto dei bomber.
Il premio in palio per il vincitore consiste nella piena soddisfazione
dell'aver abbattuto il bersaglio, inteso probabilmente da sempre quale
insolente misuratore della sua inammissibile incapacità. In null'altro!...
Ragion per cui, a manche vinta, di lì a poco, essendo venuto
meno l'oggetto del desiderio (soggetto della tenzone)... il bomber,
solitamente, resta con due pive nel sacco, esattamente come un gallo
sulla monnezza!... Chi..cchi..ri..chi sarà il suo prossimo bersaglio?
Marina
Salvadore (A.D.2004)
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