Se errare è umano perseverare è
diabolico! I Signori dell'italico Governo perseverano…e continuano a
perdersi capre e cavoli, per la goduria di quell'altra opposta coalizione
che, sinceramente, non è da meno nei bassifondi più intimi
del gradimento nazionalpopolare. E' una questione di "facce",
di mediocrità spavalde, di fossilizzazione di cervelli e maniere
- dall'una e dall'altra parte, senza sottili o marcate differenze -
la convinzione che uno Stato possa essere amministrato come un grande
centro commerciale, come una rivendita di costumi di carnevale in tempo
di quaresima, … come un bazar nel Caravan Serrajo…presso il quale, vittime
del consumismo, compriamo tutto anche il superfluo e l'inutile…purché
il packaging che avvolge l'inconsistenza del prodotto, sia di tendenza.
Quel centrodestra che nell'era moderna in molti votarono per "voltare
pagina" si è perso per strada, miseramente, per aver stupidamente
tralasciato anche il benché minimo sforzo di Politica Sociale;
soprattutto, per essersi completamente dimenticato del Sud di questo
Paese… perché non saranno quelle progettate opere faraoniche
- cattedrali nel deserto - immaginate già realizzate (purtroppo
ben oltre i confini di quel limbo della Salerno-Reggio Calabria) a fare
la differenza tra la Questione Meridionale di Ieri e quella - di peggiore
interpretazione - odierna… nonostante il coro udibile pure dai sordi
e dagli stolti delle sempre più numerose voci "reazionarie",
culturalmente revisioniste, delle nuove coscienze meridionali, emergenti
dall'oblio di circa 150 anni di falso risorgimento!
Un acuto segnale della mancata volontà di occuparsi del Mezzogiorno
lo si rintracciò nel vergognoso ed eccessivo ritardo nella scelta
del candidato da opporre al pluridecorato governatore Bassolino, in
Campania (vi si rinfrescherà la memoria rileggendo con disperata
ironia: http://www.vocedimegaride.it/html/Feuilleton/PatataBollente.htm
)… a dimostrazione del fatto che il tronetto campano interessasse ben
poco Forza Italia, Alleanza Nazionale e "compagni" …o, si
dovrebbe chiamarli ancora "camerati", risultando politicamente
offensivo per le Loro Sensibilità il termine "compagno"…che
- poi - da sempre, specialmente in certi popolosi ambienti del Sud,
evoca l'irriverente ritornello : "Compagno… tu fatichi e io magno!"
che molto ricorda quel verso dell'antica Carmagnola dei lazzaroni "Libertè,
egalitè, io arrobbo a te, tu arrobbi a me!"… Beata saggezza
popolare… che contribuì, nei secoli, dopo i vari inciuci giacobini
eppoi democristiani e simil-sinistrorsi a fare del Sud un ottimo bacino
di utenza di voti per la destra, monarchica o laica. Contraddizione?
Certo! Ma chi può negare che del Sud si sono sempre e solo studiate
al microscopio le sue contraddizioni, giammai le sue peculiarità?
Ebbene, l'opulento e grasso nord dei "commenda" e dei "danè"
era ROSSO e il misero Meridione degli "assistiti" era borghesemente
NERO!… Oggi, il riformato centrodestra si è perso pure il Sud,
con tutto il suo sostegno e, a onore del vero, anche se tremiamo all'idea
di vederci apparire il mistico Prodi sulla seggiola del Presidente del
Consiglio - memori di quei tanti posti di lavoro che costui disintegrò
con la sua "personale" politica, non possiamo negare che la
lezioncina, quelli del Governo, se la sono meritata e che si è
reso opportuno avvisarli per tempo. Dovrebbero ringraziare il Sud, per
aver posto un ostacolo alla loro corsa cieca e a perdifiato, per avergli
tolto le fette di prosciutto dagli occhi. Così, nel reparto insaccati
della gastronomia politica, tra la mortadella "proditoria"
ed il prosciutto berlusconiano, in un'apoteosi di colesterolo, ci apprestiamo,
perlomeno in Campania, a veder regnare "monocorde" - ma innegabilmente
con merito - al pari di Ramsete II, che regnò ben 67 anni sull'antico
Egitto, l'inalienabile Bassolino e la sua faraonica corte dei miracoli.
Quindi, nel mentre questi si riprendono la Bastiglia partenopea quelli
vogliono riparare le falle, per questo "S'ode a destra uno squillo
di tromba" che annuncia trionfalmente la migliore idea che sia
loro passata per la testa : un Ministero per il Mezzogiorno!
Il povero Ciampi che si affanna così tanto, tra un Savoia e mille
garibaldini, tra la massoneria inglese e l'Inno di Mameli, a tenere
UNITA la sua Italia e, così risorgimentisticamente, a proporla
agli occhi del MONDO, abbozza con eleganza pari alla sua dignità
ma è disperato (non più di noi meridionali, però!).
Questo Governo agli sgoccioli, con la paventata istituzione del vergognoso
Ministero, incide ancor più il solco tra il Nord ed il Sud, marca
perniciosamente le solite differenze economiche e sociali tra le caste
dello Stato e quelle della sua "colonia in Patria". Bella
idea - davvero - tipica di certe teste gloriose che non sanno vedere
al di là del loro naso e dei soliti luoghi comuni e…mentre tutto
evolve intorno, sopra e sotto, il nostro misero puntino geografico europeo,
altra soluzione pare non esistere se non quella di creare uno Stato
con struttura ad albero. Uno Stato di Due Nazioni!
S'ode a destra uno squillo di tromba…a sinistra risponde…..una segreteria
telefonica…Da Mezzogiorno un mezzo urlo spompato si leva. Gli ascari
s'apprestano alla battaglia e… le stelle… stanno a guardare.
Marina Salvadore (A.D.
2005 - 04)
|