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una stilla di mare ed un pugno di Terra. Un pugno di quella Terra che
intera grava sul Petto degli innocenti di oggi e di ieri:
Dammi, Signore una stilla di Mare per bagnare gli occhi a chi li ha
chiusi ed una Lama di Sole per pugnalare il buio dell'Ignoranza... e,
dammi una falce di Luna, per mozzare sul nascere la fetentissima tracotanza
manifesta nel senso del RISPETTO... dell'ONORE... Dell'ONORATA SOCIETA'!
Per noi, spiriti liberi ma partoriti in gabbie e pasciuti in circhi,
rivolgi Tu stesso, Dio, una preghiera a quel che resta dell'UOMO. Umiliati,
Dio, per ripescarci sani e vitali e blandisci quell'Uomo Tua creazione,
correggigli quel diabolico difetto di fabbricazione, strappagli la sua
tronfia e falsa divinità.
Non Ti rattrista, Signore, che vengano accesi ceri e compiute offerte
su altari dedicati ai mafiosi, ai criminali, ai papponi? A quegli stessi
idoli di piccole contrade pagane che nelle Sante Feste sudano sotto
il peso delle sedie gestatorie dei Santi Patroni, per aprire le processioni
di Paese e che spendono patrimoni per "cumpariri" Signori
della Festa e del Creato, in luminarie e botti, parandosi il culo dietro
la statua di un Santo?
Quegli stessi idolatrati "monzù" che hanno distrutto
la civiltà del loro paese, che hanno affamato i paesani, raggirandoli
e chiedendogli "pizzi", fagocitando i pochi beni e le tante
speranze di questi... uccidendo nell'anima generazioni e generazioni
di fresca gioventù?
Eccoli là, in piazza, anche oggi : don Totò, don Fifì,
don Popò...Voscienza, Eccellenza... 'o Mammasantissima... Stanno
giocando a tressette per aggiudicarsi appalti e schiavi, per spartirsi
il Paese con dentro la gente, per professare il Vangelo dell'Onore,
del Rispetto, attingendo Onori e Rispetto dalla Paura altrui.
Il RISPETTO. E', per costoro solo l'esercizio della propria arroganza,
di quell'ignoranza ostentata a vessillo, a dignità di status.
Pretendono il rispetto per il loro irrispettoso e blasfemo essere, per
la loro nobile estrazione di discendenti dei massari delle antiche baronie.
Amano il folklore locale, se ne travestono, fan finta di promuoverlo..
Quelli, della Farina, Feste e Forche - da sempre - sono LORO !
... e continuano a sporcare di sangue il manto bianco della Vergine
e delle cento martiri vergini d'ogni contrada contadina ma quel sangue
rappreso in stille sui sacri mantelli, ai loro occhi è uno schioccare
di rose di maggio, un'offerta votiva del loro impegno "sociale"
a mantenere l'ordine e la disciplina tra le mandrie di armenti sotto
loro giurisdizione, secondo quel tronfio senso del Rispetto e dell'Onore;
secondo il Codice Immorale delle Loro LEGGI non scritte.
E' così che hanno distrutto intere civiltà, tradizioni,
l'intero Sud, dalla Campania alla Sicilia. E' così che hanno
svenduto l'Onore della nostra Storia, l'identità sacrale di un
Popolo, Paesi interi con tutta la gente dentro, ai mafiosi di oggi -
quelli , eleganti e chic, con la ventiquattrore in mano al porta-borse,
senza coppola e lupara - alla mafia della Globalizzazione , quella dell'occidente!
E' così che sono diventati ridicoli pesci piccoli da friggere
in padella, per essere divorati dai festanti sottomessi , a banchetto
nelle loro stesse Sacre Famiglie.
Quel malinteso senso del RISPETTO e dell'ONORE , quell'Ignoranza atavica
e roboante di grossolanità, di disamore per la vita - la propria,
come per quella altrui - l'urticante omertà, la vigliaccheria
suprema, ...tutto ciò è solo feccia d'Uomo. Non è
"Uomo"!
... e la stanca e nauseata Vergine, durante l'ennesima processione,
non osa nemmeno allungare il suo piede oltre la testa del serpente che
sta schiacciando, per distruggere queste gloriose teste essudanti lardo
di porco,... preferendo sporcarsi il piede di veleno e non di sugna!
Marina
Salvadore (A.D.2002)
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