Napoli cambierà, relativamente alle sue caratteristiche geofisiche e climatiche, a seconda del fenomeno della precessione terrestre e del rincorrersi delle ere, nel giusto destino dell'evoluzione ch'è trasformazione. I Napoletani non cambieranno mai…intrisi come sono di anarchia, paganesimo, individualismo e filo-pagnottismo.
La "bela Rusina" di memore regal-sabaudo talamo si clona all'inverosimile in Rosetta, senza alternanze di harem, per la gloria sempiterna del viceré Bassolino e della dinastia assolutista che qui governa da lunghissimo tempo: inamovibile, immobile,..insipida quanto inutile pro-Patria sua.
La farsa della novella competizione elettorale è stata inutile e dispendiosa. Non si è capito, nell'Altra-Italia, che qui nel sud ed in particolare a Napoli-Capitale siamo abituati da millenni a re, imperatori, sovrani,…coorti e castelli,…e - dai tempi di Liborio Romano - a "parrocchie", cosche…PADRINI e PADRONI.
I sudditi restano tali…forse perché la radice di "suddito" è - ironia della sorte - "SUD" ovvero basso, sottoposto, prono…esattamente come la maledizione che preme sulla Storia del SUD, ch'è storia di contraddizioni, di tradimenti, di invidie, di vittimismo, di vessazioni.
Sudditi " talebani" che hanno arbitrariamente distrutto le vestigia millenarie e l'orgoglio identitario, la cultura, per stiparsi comodamente nel partito del "tirammo 'a campa'" e dell'"occhio non vede cuore non duole", accontentandosi dell'uovo, oggi, piuttosto che della gallina, domani…per arraffare le poche briciole disponibili, ora e subito, per consumarle voracemente…tanto…domani Dio ci pensa…Un'ignavia dilagante che ha il solo scopo di mantenere il suddito invisibile, nell'ombra dei baciati dal sole, perché nell'oscurità e nell'invisibilità, ognuno è libero di farsi i "fatterelli" suoi senza essere disturbato, controllato, indagato, perseguito. E questa è la politica della furbizia del suddito napoletano, uguale a quella dei sempre affamati topi e delle cieche talpe…che si compendia nel più elevato simbolo della maschera di Pulcinella, marchio di fabbrica.
Gli oppositori del regime candidavano a sindaco di questa Babele uno "sbirro"…con quali perspicaci speranze se il sindaco uscente - sempre lei, Rosetta - aveva l'altr'anno pubblicamente dichiarato che a Napoli non esiste la criminalità? E' vero: non esiste criminalità a Napoli. Quel po' di ammuina quotidiana, tra botti e spari, ciaccati e morti, fa parte solo della nostra natura piroclasta. Folklore per i turisti!… L'America tiene al suo Far-West, perché non tenerci a Napoli il nostro Far-South?
V'erano in lizza, per il tronetto, anche un valido maestro-di-strada, un Masaniello di qualche esperienza "on the road" e v'era pure un armatore autoctono che forse avrebbe potuto ripristinare i fasti della Marineria napoletana, del Porto di Napoli e dei cantieri navali; quelli, di prima del trasbordo di tutte queste meraviglie nella piccola e misera Liguria di allora, più gradita agli invasori piemontesi…Per non parlare, poi, di altri timidi accenni di candidature reazionarie strampalato-meridionaliste…nouvelle vague.
Niente da fare!
La "bela Rusina" che dichiarava buffamente (inconsapevole di autocolpevolizzarsi) di voler migliorare Napoli, quasi dimentica di averla ella stessa governata sino al giorno prima, pur nella lotta intestina delle sinistre di sinistra che l'hanno sostenuta senza convinzione, riguadagnava la restaurazione del Trono e la Corona con un vero plebiscito, dimenticando - stavolta - di ringraziare, come ebbe a fare alla prima acclamazione, i soli napoletani "perbene" che l'avevano votata, avendo forse compreso - stavolta - d'essere stata eletta a sindaco di tutti i napoletani e non solo assunta a prima governante di corte del viceré, con tanto di grembiule e crestina.
Un sindaco è l'esatta espressione del popolo ed in virtù del dettato noi malfidenti riconosciamo a Rusina la sua vittoria. Se, precedentemente e per lungo tempo, abbiamo peccato in pensieri e parole, noi chiediamo scusa. Eravamo troppo impegnati a sviluppare il tema dell'identità locale, laddove ci piaceva rintracciare solo figure di eroi, di Uomini, di martiri…che sono numericamente in svantaggio rispetto ai numeri della popolazione napoletana…Noi, ci si cullava in sterili nostalgie fatte di "napoletani" che non esistono più se non nei nostri ricordi di emigranti o in qualche storia orale tramandataci, dacchè sui libri non vi figurano mai…Noi, ci siamo sbagliati. Finalmente, siamo caduti dal letto dei nostri sogni. Ci siamo svegliati a Napoli com'è ora ed abbiamo compreso.
Un sottile dileggio iconoclasta d'aroma di caffè ci è passato sotto le narici, abbiamo aperto gli occhi e ci siamo trovati nudi come vermi in piazza del Mercato: al posto dei "masaniello" e "lazzaroni" dei quali avevamo memoria abbiamo trovato un esercito di venditori di nocelle delle stazioni della Cumana, qualche brutta faccia con precedenti penali, qualche analfabeta-opinionista; una folla che diceva d'essere parte del popolo dei 6000 candidati al Comune ed alle Municipalità…C'era chi portava una strana contabilità di voti…forse, un ragioniere o un erede della bonaofficiata con tanto di panariello…chissà?…
Un rumoreggiare di suoni gutturali, invettive…che manco si sono accorti della nostra presenza e della nostra nudità…"Ccà nun adda cagna' niente! Ce simmo capite?" - gridava uno - "Signurì - diceva un altro - ma si ccà nun cagna mai niente che ce lamentammo 'a ffa'?"…e un altro incalzava "'avimm'à sta' quieti, surde e mute…Ce' conviene. Nun adda cagna' MAJE niente!"…Un pretino di passaggio ha esordito: "Ma se non cambia mai niente, come credete di evolvere, di far del bene a questa disgraziata città?"…"Con la solidità dell'immobilità! Manco 'nu terremoto la può più arrevotare 'sta città! Adda sta FERMA…sinnò se ne cade preta su petra al primo spiffero di vento"
…ma il pretino: "Ignorante! Non lo sai che il vento è LIBERTA', è RINNOVAMENTO?…tu staje cumbinanno 'e stessi guaje ca cumbinaje 'a mugliera di Lot…'O ssaje che facette?…Scappando da Sodoma e "Camorra"..ch'erano in preda a distruzione per volere di Dio, perché abitate da empi, blasfemi, piecuroni comm'à tte…Dio volle salvare la famiglia di Lot, buona e pia, ma gli disse Currite currite e guardate annanze…nun ve girate maje a guardà 'o passato…'a casa vostra che brucia…sennò vi trasformo in statue di sale, come vi girate a guardare dietro…Ma 'a mugliera 'e Lot ch'aveva paura del futuro, delle novità, troppo attaccata alle certe comodità di casa sua ed ai casi suoi, si voltò a guardare alle cose che l'era stato imposto di lasciarsi alle spalle…e si trasformò subito, per punizione, in una statua di sale!…Ma non vi accorgete, napoletani, che Napoli ch'è già Camorra è pure Sodoma…visto che continuate a mettervelo "a chillo servizio?".
Non una risposta; solo un colpo di pistola. Il pretino giustiziato all'istante …per ironia della sorte, laddove cadde, molto tempo prima, la testa di Corradino.

Sinceri auguri, Rosetta! Per altri cent'anni!…Come si dice? Voce di Popolo voce di Dio, no?

(marina salvadore A.D. 2006 - 06)