Se chiudi gli occhi, ancora puoi "vederli" nell'agro nolano lavorare alacremente di vomere e di braccia il fertile smeraldo della piana felix, i fieri Osci , fondatori dell'antica Nola, patria delle campane, delle "macchine sublimi"…de "il Nolano" Bruno fustigatore d'ipocrisie, le cui "insane" intuizioni - che gli costarono nel '600 pubblica pira pontificia - sono empiricamente, oggi, approvate dalla scienza…
Antica Nola degli Osci e dei Nolani, di Paolino il Vescovo e dei suoi puri fiori; i gigli…
Nola della Festa Eterna…del volto immacolato dell'Assunta…dei passi pesanti delle paranze e dell'agile danza degli obelischi nelle viuzze, tra i bottegai vocianti…
Nola, scolpita da nude mani, nei suoi campi, nelle sue vie, nelle sue chiese con tutti i decori. Nei suoi tanti secoli, generazioni di milioni di mani operose, a plasmare ora nell' umida argilla, ora nell' humus della terra, ora nella cartapesta della sua arte eccelsa.
Arte Regia, come l'alchimia, se dall'opera "al nero" della putrescenza di carta sminuzzata, di acqua e di farina, passando per l'opera "al rosso" del calco di gesso e del calor di fuoco di messere Sole, realizza nell'opera "al bianco" della mitica pietra filosofale - ch'è catarsi e risveglio, rinnovamento ed evoluzione dell'anima - l'Oro dell'Arte, come espressione del più intimo essere del Maestro Artigiano e dell'antica consapevolezza della stirpe. Pietra alchemica che si fa volto, figura, simbolo, scena, giglio, macchina sublime, obelisco e che ha la durezza e la resistenza del marmo ma ch'è leggero e aereo, come un cirro, un nembo…come una carezza della Madonna dell'Assunta nel Duomo!
Nola dell'Antica Bottega d'Arte senza tempo dei Vecchione…che odorava di colla di farina, imbiancata di polverosi gessi, stipata di calchi e legni, di carta in infusione nei bacili, ornata, tra scaffali e mensole, da esili lance di pennelli, matite e pestelli e da candide vele spiegate di schizzi e bozzetti…qui e là, una nuvoletta sospesa nell'aria di verderame o il bistro di una terra colorata occhieggiante dall'arco a botte del maestoso antro dove riposavano memorie e… corpi di balene surreali, senza coda…
E c'era ancora la Festa Eterna, allora,…fino a poco tempo fa…quando di padre in figlio, per generazioni, fin dai tempi del Re delle Due Sicilie e degli artigiani leccesi in auge, i segreti dell'Arte, trasmessi per tradizione orale - come gli insegnamenti magici che le vecchie streghe buone trasmettono a voce alla progenie prescelta, nella Santa Notte - volavano, nei giorni laboriosi dedicati a Paolino, di vecchio in uomo, di uomo in fanciullo… scritte dai volteggi delle mani, rapprese sulle punte delle dita; lette dagli occhi attenti degli apprendisti, afferrate per sempre nello sguardo della memoria, senza spreco di parola!
Nola ch'era fatta di Nolani! Nola che non c'è più!
Nola, dei " nolesi" ignavi ed ignoranti, che nega se stessa e la sua Storia, che vive l'antica Festa dei Gigli con pari slancio che sa offrire pure alla Sagra della Salsiccia ed all'elezione sulla riminizzata spiaggia di Scalea di miss Perizoma… Noccioline, lupini, trombette, ' a trippa, 'o musso e 'o père 'e porco, il tiro-a-segno e la bambolina-premio, la CocaCola e le piadine con la Nutella… hamburger con il ketch-up,…i cantanti neomelodici di piazza…una tarantella sguaiata sulle note tristi d''o Surdato 'Nnammurato…lo shopping nei negozi di americanate,…il business dei voti elettorali tra le paranze…."Architutti" stranieri e registi di fuori porta, accolti come Re Magi, che vorrebbero portare le loro moderne "competenze", il loro gusto e le angoscianti tendenze, per stravolgere la tradizionale Festa Eterna nell' Evento artistico del Momento, fingendo amore per l'Arte e per la Cultura ma tradendo "sotto l'aspetto 'ncruvattato e à la page" effimero amor di Celebrità e di Soldi.
Nola, che brucia sul rogo di globalizzate piazze i libri, la scienza e l'arte dei suoi tanti Giordano Bruno artigiani e artisti,… la cartapesta dei volti sacri, come in rinnovati incendi del Duomo in quel 1861…
Nola dei "nolesi" che altre pire non conosci più se non quelle dei fuochi fatui e dei copertoni d'auto bruciati dalle schiave nigeriane ai bordi della strada provinciale!
Nola che non provi vergogna di te stessa…che non arrossisci al cospetto degli antenati…perché, lobotomizzata dalla Politica e da ciò che oggi chiami Civiltà, … ignori d'avere avuto antenati lontanissimi che tutto il mondo celebra… che ti svendi al pubblico disgusto della Nola dei rari Nolani, che in silente corteo, dall'Antica Bottega d'Arte senza tempo dei Vecchione, portano in processione San Paolino, Giordano Bruno, la Vergine Assunta, cento Maestri d'Arte, che accompagnano - tutti assieme - nelle nebbie di un'altra mitica Avalon mille altissimi gigli antichi danzanti… in un segreto e lontano cimitero di balene senza coda.

Marina Salvadore A.D. 2005-01 - in sostegno della protesta di Nicola Vecchione ( www.abavecchione.it )

"Scritto con somma ironia da Giordano Bruno : - "Forzatevi, forzatevi dunque ad essere asini, o voi che siete uomini!... così, divoti e pazienti, sarete contubernali alle angeliche squadre... E voi che siete già asini,... adattatevi a proceder... di bene in meglio, afinchè perveniate... a quella dignità che non per scienze ed opre,... ma per fede s'acquista. Se... tali sarete..., vi troverete scritti nel libro della vita, impetrerete la grazia in questa militante, ed otterrete la gloria in quella trionfante ecclesia, nella quale vive e regna Dio per tutt'i secoli de' secoli. - "