New wave, globalizzazione, revanchismi buonisti,
integrazioni, massificazioni, egualitarismo, fratellanza ANCHE cosmica…et
voilà, l'era dell'Acquario, con tutti i figli-fiore dei "figli
dei fiori", nel villaggio globale, nonostante l'impennarsi di sferzate
razziste in casa propria,…il carosello dei "volemose bene"…Non
se ne puo' più!
Finzioni scoordinate di modernità oltranzista, non collegate
a reali esigenze sociali; trasmutazione dei costumi e degli usi delle
nostre rassicuranti, confortevoli ed insostituibili tradizioni, per
sentirci immersi nel tempo reale, à la page…
Imbecilli! Rinunciare a se stessi, al proprio costume, equivale a mascherarsi
per il Gran Carnevale, per l'orgia del Potere; è come diventare
marionette appese a fili che pendono dalle mani del Potere Globale,
del Capitalismo e del Consumismo. Anche le ideologie, ora, sono prefabbricate
e redistribuite a livello subliminale, come le sigarette, gli alcolici,
le droghe,… le ossessioni e le pillole di Prozac.
Ultimamente, nell'ipotesi di una carta costituzionale europea, i "modernisti"
quasi si scandalizzavano di dover ammettere e denunciare la matrice
cristiana d'Europa; quella cristianità che fu di sprone e diffusione
della CULTURA, mediante i primi conventi intorno ai quali nacquero i
tanto citati COMUNI, che impressero forza e colore, espressione ed evoluzione
nelle arti e nel commercio, fino a caratterizzare il periodo più
proficuo delle genti europee: il Rinascimento italiano!
Di recente, sotto l'onda sismica del "mamma li turchi", qualcuno
NON CERTAMENTE islamico ma ASSOLUTAMENTE italiano infieriva sui crocefissi
nelle aule delle scuole e sui presepi, simbolo della Natività,
nostra ricorrenza religiosa e civile, giacchè il Natale è
festeggiato anche nelle case di chi si atteggia ad ateo, miscredente.
Imbecilli ma anche ignoranti, i fautori dell'anti-tradizionalismo, giacchè
i fratelli musulmani che riconoscono la figura di Gesù Cristo
come profeta e che nel Corano dedicano una intera sura a Maria, non
si sarebbero mai sognati di infliggerci così oscene richieste,
condividendo o perlomeno rispettando il "credo" reciproco
e ricordando che ogni anno, a Natale, una seggiolina nella basilica
della Natività di Betlemme, durante la nostra sacra celebrazione,
era riservata d'onore al palestinese Arafat.
Il presepe del nostro San Francesco, che prevedeva allora solo l'allestimento
della Sacra Famiglia in una grotta, sotto Carlo di Borbone re di Napoli
divenne "arte della tradizione", con i pastori "vestiti"
che rappresentano l'umanità intera, con il suo sacro ed il suo
profano; creature, tutte, comprese le anime del Purgatorio, munite di
scintilla di divinità e, tra queste figure, come non ricordare
agli ignoranti professori anti-presepe del Nord Italia, le figure dei
"mori", le statuine delle pecorelle, sì, ma anche dei
cammelli, delle scimmie e dei leoni; animali non certo appartenenti
alla nostra fauna. Ed il "Tu scendi dalle stelle" che cantano
in coro dalle Alpi all'Etna, diciamoglielo, che deriva dal canto antico
di S.Alfonso Maria de' Liguori "Quanno nascette Ninno"… Come
non ricordare che lo stesso Ferdinando II di Borbone adottò due
bambini "moreschi"?…Come non dire, a questi ignoranti, della
possente tradizione di fede per Mamma Schiavona, la madonna "scura"
che scelse di allontanarsi da Napoli, per andare a stabilirsi a Montevergine
e che studi scientifici recenti indicano, nella sua antichissima effigie
votiva, la prima raffigurazione del volto vero della Madonna, di origine
bizantina, dall'incarnato scuro e dagli occhi scuri allungati, tipicamente
arabi?… Chi glielo vuole spiegare a quegli ignoranti "maestri"
nordisti che pretendono di educare le nuove generazioni, sportivamente
equi e solidali per snobismo, che il Presepe è opera da visionare
e meditare quotidianamente e non solo da esporre a Natale?
Chi vuole avere il privilegio di violare senza anestesia quei cervellini
di gallina che hanno dimenticato che il Mediterraneo è stato
la Culla della Civiltà e che, oggi, i loro "senatur",
in piena recessione padanista, dopo la continentalizzazione forzata
del Mezzogiorno, stanno cercando di riaprire dal Sud e per le vie marittime
del Mediterraneo, l'antica e gloriosa epopea dei ricchi scambi commerciali,
una volta cessata ogni loro supremazia industriale e imprenditoriale?
Teniamocelo stretto, il NOSTRO PRESEPE; noi, vi siamo ancora tutti rappresentati…ed
ancora si arricchirà di nuove statuine, di sempre diverso costume!
Marina
Salvadore (A.D.2004/12)
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