Notre Dom de Milan

"Grande arrevuoto cum gran tremuoto;
astri inclinat non necessitant;
la Gran Milàan da bere l'è la Gran Milàan d'annegàa.
La se truvarà ribaltàa all'in giò, près de la Patria degli Angiò"
In antico longo-maccheronico-bardo, la quartina 7 del Gran Libro delle Profezie del Gran Priore del Dom de Milan, Mastro NOSTRO-DOMUS, che già previde la civilizzazione del Nord ad opera dei pionieri del Sud, esprime inopinabilmente il concetto del ribaltamento delle coscienze dei milanesi che finalmente si meridionalizzeranno a tal punto da non distinguersi più dagli antichi napolitani.
Il carattere catastrofico, sintomatico nei termini della quartina "arrevuoto" e "gran tremuoto" non va preso alla lettera. Traduciamo intanto la sibillina quartina rozzamente esposta in accozzo-dialetto del Lumbàard, all'epoca di NOSTRO-DOMUS AMBRUOGIO JANUARII, Priore del Dom de Milàan : "Grande ribaltamento con enorme sommovimento; l'oroscopo predispone e non impone; la "Milano da bere" è la "Milano da annegare"; si troverà ribaltata ( a "capa sotto") verso la Patria degli Angioini ('o Sudd!).
Tutto questo accadrà. E' già nell'aria e se l'ha pronosticato Nostro-Domus, non ci piove!...In effetti, qualche segnale, i grandi e piccoli iniziati delle varie sette esoteriche presenti nel capoluogo Lumbàard, l'hanno pur percepito ed in ordine a comportamenti strani degli indigeni. Intanto, Bossolo, Eolo e Pisolo - fino a ieri acclarati ed acclamati Saggi Druidi della Padania - rimangono ora inascoltati e le nuove generazioni li rifuggono come parrucconi e ritardati mentali. Asterix, li ha cacciati dal cerchio sacro, privandoli pure della residenza presso tutti i dolmen e menhir sparsi sul territorio celtico. Non gli stampa più nemmeno un proclama sul "Giornalino"... Il popolo degli Elfi ovvero la popolazione underground delle linee metropolitane milanesi 1, 2 e 3 ha preso a far capolino dal sottosuolo e vive ora, per buona parte del suo tempo, all'aperto, utilizzando le magiche fontane votive cittadine per le abluzioni rituali, evitando i secolari sabba di stagione presso l'Idroscalo che, fino a ieri era il Mitico Impluvio sacro per Milano, come il Gange lo è per l'India. Quasi tutti i luoghi pubblici di ristoro hanno spalancato ed addirittura divelto le porte agli avventori ed hanno attrezzato spazi di similverde sui marciapiedi, in strada, nei cortili e nei chiostri, favorendo la SOCIALIZZAZIONE e soprattutto l'annientamento dei falsi pudori e delle eccessive timidezze di questa popolazione bacchettona.
Pizza e spaghetti al pomodoro crudo, bruschette all'aglio e pastiere hanno sostituito nell'immaginario collettivo Grande Madre Polenta.... La gente ha imparato a sorridere, a parlare ad alta voce, ostentando senza pudori i meravigliosi rifacimenti architettonici dei plurimiliardari ortodonzisti locali; quasi infervorata, nell'esecuzione di codesti atti liberatorii e terapeutici di massa. La New Age? E' di casa qui, in Celtica Gloriae! Sì, stiamo assistendo al Risorgimento del Nord.
Tra questa brava e timida gente silenziosa e operosa, dedita da sempre alla fatica, al dovere, alla "milanesità", si è già pure costituita qualche banda eversiva che intende muovere guerra ai "Boiardi di Stato"; in questi giorni, i pacifici e virginali milanesi si sono visti recapitare sui tavolini dei bar all'aperto, nelle caselle postali, sui posti di lavoro e sui mezzi pubblici manifestini reazionari quale quello che si propone in questa pagina. Osservatelo bene. Leggete attentamente le frasi minatorie ed il violentissimo contenuto. Nemmeno le B.R. avrebbero saputo far di più. Il tono minaccioso e la lista di proscrizione, con tanto di nomi, cognomi e numeri non lasciano dubbi. La rivoluzione è in atto. Un arrevuoto cum gran tremuoto! Leggete, leggete il manifestino di questi Uomini Duri che hanno deciso di ribaltare l'asse d'inclinazione Padana, la società intera, le istituzioni. Qui non c'è Masaniello o Pulcinella che tenga; hanno surclassato persino Michele Pezza 'o Frà Diavolo, in quanto ad insolenza...I nostri "disoccupati organizzati"? Fanno ridere, rispetto a questi Prodi Guerrieri senza Macchia. Eppure c'è qualcosa che vanifica la temeraria impresa; il volantino non reca firma alcuna né sigla o logo riconducibile a qualcuno od a qualcosa...Siamo alle solite; tra tutti i vizi curiosi che questa gente aveva da smaltire, il peggiore permane : l'anonimato! Siamo proprio all'archeologia del nuovo Lumbàard. Questa gente manifesta l'atavico vizio dei progenitori; quello di "tirare la pietruccia e ritirare la manuccia", la mancanza di coraggio, la viltà. Ecco, questo è l'elemento che ci fa supporre che alla piena verifica della profezia di NOSTRO-DOMUS occorrerà molto tempo.Qui, non bisogna risvegliare solo le coscienze, occorre rifare l'UOMO. Fosse stato Michele Pezza l'autore di una tal protesta, sarebbe di certo andato ai microfoni di Radio Meneghina per gridare : "So' stato IO!".

Marina Salvadore (A.D.1998)      








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