Mamma
e papà mi attesero trepidanti, sognando il mio futuro già
prima ch'io venissi al mondo. Scintille divine del loro sé, impastate
all'argilla dei loro sogni costruirono il mio essere. Quindi, imbibita
dell'energia lucente del dio Sole , io venni ad aumentare il gregge
dei mortali, pecora tra le pecore, brucando l'erba verde della speranza,
abbeverandomi al pozzo della Vita. Così fu per me; così,
fu per te.. per noi. Per Tutti!
Oggi, in mandria, disdegno d'abbeverarmi al pozzo nero del Petrolio
che passerebbe per le "mille e una notti" di Bagdad e di gonfiare
il fiume dei miei sogni col gas del metanodotto che dall'Afghanistan
percorrerà il mondo "liberato" dagli yankees... Oggi,
io - pecora che arredava un sereno presepe di vicolo San Gregorio Armeno
- sono pecora tra le pecore di quei tre quarti di mondo-pecora, pronto
per il mattatoio, spogliato del candido vello che vestirà di
tepore gelide membra di generali nella Madre DI TUTTE le BATTAGLIE;
mentre il simbolo dell'antico cotone masticato per secoli nei campi
yankees da bocche di neri montoni, filerà candide lenzuola, per
coprire le sterminate pianure dei nostri corpi freddi; ...cadaveri di
tre quarti di umanità.
Tua madre sognava cieli azzurri e mari sconfinati, per te..e principi
e re ed eroi, avventure, e fiori, e manna e canzoni e onori; tua madre,
mia madre...milioni di madri. Nel gran frullatore del mondo i loro sogni
gialli dell'Asia, bianchi dell'Europa, neri dell'Africa, rossi delle
Americhe - dal corallo di Bikini a quello di Torre del Greco e del Giappone,
per smisurate messi di grano delle Russie e del Tavoliere delle Puglie,...
per le sabbie d'oro di Gerusalemme a quelle di Mauritius, fino ai lidi
degli dei di Miseno -... nel gran frullatore, ci han messo tutti quanti
e ne è sortita poltiglia di fango, guano..rifiuto umano. Noi
siamo tutti assieme i tre quarti del mondo. I tre quarti INUTILI DI
questo mondo e la nostra volontà non conta; i nostri sogni non
contano; la nostra identità non è annotata nei registri
Profitti e Perdite dei Signori del Mondo!
Siamo NIENTE : una distesa immensa di paccottiglia informe che sarà
schiacciata e frullata da carriarmati e cingoli, segnata da orme di
anfibi . Una distesa sconfinata di sterco secco e improduttivo. Non
gonfieremo , col volume dei nostri corpi putrescenti, altro che la vanagloria
ed il senso di Potere dei 4 Re del Mazzo di Carte che hanno in mano
il gioco del Mondo.
Dai Tarocchi egiziani una mano tremante di schiavo estrarrà la
carta di un Papa e la lancerà sul tavolo verde d'America e di
Israele, della Saudita Arabia e d'Inghilterra e noi lanceremo un alto
belato per farci sentire un'ultima volta ...ma il tarocco del Papa-
dipinto sullo sfondo di una antica San Pietro - recherà nei suoi
simboli solo oro, incenso e mirra; per questo, sarà ritenuto
una "scartina"...almeno fino a quando - per prodigio divino
- in un campo di Hebron, Sabra o Chatila o da sotto un tombino del Vaticano
non sortirà impetuoso il nero sangue del petrolio!
Si alzeranno fumi e fiamme, un gran barbecue arrostirà pezzi
di noi nella solenne fucina di un MacDonald's, sotto una cascata di
ketch-up rosso-sangue. Sotto il gran tavolo verde, approntato per la
libagione regale, un servo raccatterà la carta del Matto, che
s'era persa.
Dio vi stramaledica tutti , voi Re del mazzo di carte. Re dell'inferno!
Marina
Salvadore (A.D.2001)
(nei giorni d'attesa del conflitto del Golfo)
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