Il nostro corpo è il tempio di Dio!
Anche Terry Schiavo era, ancora, un tempio di Dio…ma, come per tutte
le cose visibili e tangibili poste sul territorio terrestre, era - il
suo corpo palpitante - proprietà dell'Amministrazione Pubblica
locale…come può esserlo la statua di un eroe nei giardini pubblici,
l'abete di un parco nazionale, la fontanella di una piazza,..la buca
delle lettere del servizio postale.
Assopita nel suo karma, in ragione di una squallida faida familiare
scoppiata tra i suoi genitori (generatori della SUA vita) ed un marito
già felicemente rimaritato e prolifico, nonché unico beneficiario
del miliardario rimborso assicurativo, alla giovane e cattolica Terry
non è stato dato di compiere fino in fondo il suo Golgota, per
la salvezza finale; quella "resurrezione" in Cielo che è
meta di ogni spirito cristiano. La politica, la toga di qualche magistrato,
il rancore stupido di uno stupido amore giovanile, le hanno interrotto
il destino; quel destino che - chissà? - o per via di un miracolo
(ch'è espressione della FEDE) o in virtù di una speranza
(ch'è terribilmente UMANA) avrebbe potuto compiersi in questa
o in un'altra diversa maniera, secondo il progetto del suo spirito creatore.
Così, la innocente Terry è stata condannata ad un'esecuzione
capitale terribile: dolorosamente lasciata morire di fame e di sete,
tra estemporanee nuvole di morfina, per alleviare gli effetti della
pietrificazione e dell'accartocciamento dei suoi organi interni, attutendone
il dolore fisico che nessuno mai potrà, come lei sola, descrivere…se
potesse, dall'aldilà…
Per oltre una settimana, con la bava vischiosa alla bocca, i media mondiali
hanno seguito quella terribile agonia, giorno per giorno, nello spirito
del più morboso sensazionalismo macabro e disumano che contraddistingue
sin dai tempi delle esecuzioni pubbliche nel circo romano - passando
per le sentenze capitali dell' Inquisizione - fino ai nostri cruenti
giorni dei conflitti anomali di terroristi e kamikaze, la nostra sete
di sangue. Di macabro orrore!… Ma giunta alla sua ultima ora, la morte
di Terry, che avrebbe dovuto essere ulteriormente esasperata dai canoni
comuni di procedura dei media mondiali, è stata ignobilmente
relegata nel dimenticatoio…in pattumiera… poiché surclassata,
per importanza e "sbavaggio" mondiale, dalla notizia del principiare
d'agonia di Karol Woityla, costringendo a glissare persino sul gossip
dell'agonia di Ranieri di Monaco, nella oleografica post-card di Montecarlo.
In verità, i vampiri, soprattutto quelli della stampa e tv nazionali,
avevano preso a "tirare i piedi" al pontefice, già
con abbondante anticipo…quando Woityla era ancora razionalmente concentrato
sui suoi compiti istituzionali, nel pieno delle sue capacità
mentali… e quando ancora, nonostante la cannula, si sforzava di comunicare
verbalmente i suoi intendimenti…Già da due anni, la stampa, aveva
preso a "tirargli i piedi", in verità… Così,
questa nobile, buonista e romantica (filomassonica) Nazione europea,
che gli aveva pure negato il riconoscimento delle radici cristiane d'Europa
nella recente Costituzione Europea (quasi il Rinascimento con le sue
magnifiche espressioni artistiche devozionistiche e la precedente epopea
dei Comuni, che sorgevano intorno ai monasteri italiani degli amanuensi,
fossero stati storicamente aboliti) principiava la nauseante sarabanda
di "coccodrilli", "biografie", "necrologi"
in capo ad un Karol cosciente e presente! Persino i palinsesti delle
reti di Stato sono stati stravolti, facendo delle tre reti Rai una perniciosa,
volgare, esagerata caricatura di Radio-Maria, con i giornalisti, "intellettuali"
e non, travestiti da umili fraticelli come per un Carnevale ad Assisi,
privi - il più delle volte - di argomenti di conversazione, alla
diabolica ricerca di opinionisti di qualsiasi natura (dalla casalinga
alla ballerina a Biscardi) poiché esasperati dalla lunga attesa
di quella morte annunciata anzitempo, che non voleva verificarsi, per
una bizza assurda degli Angeli in Cielo…che quando "ci si mettono"
sono persino crudeli, oltrechè beffardi, nel mettere i bastoni
tra le ruote alle intellighenzie sul nostro pianeta!… Così, lo
scoop magistrale., ancora a oltre 72 ore dal lancio del De Profundis
istituzionale, in onda h.24 sulle tre reti e tra le pieghe delle labbra
bavose dei nostri intellettuali e giullari di corte, latitava.
Quindi, alle 21 e 37 di quel sabato anticipatore della Misericordia
anche il corpo di Papa Giovanni Paolo II cessò di essere il tempio
di Dio, per rilanciare il nonstop del gran baccanale dei vampiri di
sempre, politici massoni compresi, che nell'incredulo, non previsto,
sollevarsi di milioni e milioni di sincere anime della intera Terra,
strette serenamente, sorridenti, nell'abbraccio al loro amato Padre
e Fratello, rischiavano di togliere il fascino del patologico morboso
a quell'evento macabro tanto invocato.
Considerata poi la bieca visione dell'Italocentrismo che contraddistingue
il credo utopico dei nostri mammasantissima liberalmassoni istituzionali,
costoro, nella convinzione che il Papa perché Vescovo di Roma
sia necessariamente vestigia locale e prodotto nazionale - dimentichi
dell'Universalità della Chiesa Cattolica, per cui il Papa è
di tutto il mondo - generosamente istituivano il lutto nazionale per
"ben" tre giorni…..inconsapevoli del fatto che anche la povera
Cuba di Fidel e le "lontanissime", quasi extraterrestri (nel
nostro inconscio collettivo) Filippine avevano già silenziosamente
deciso e approvato lo stesso omaggio!
Da qui, la Fiera delle Ipocrisie, tra un sensazionalismo lugubre e malcelato,
tra falsi ossequi e lacrime di autocompiacimento, protocolli di Stato
e vedettes per organizzare il più grande spettacolo mediatico
del secolo - evento made in Italy: il funerale solenne del Papa - è
dovuta rientrare nei soliti ranghi, sotto l'egida sferzante del più
immenso Popolo di Dio che è corso da ogni regione del mondo,
da ogni Chiesa, a mettere in minoranza i nostri narcisi "papaveri"
i cui indecifrabili faccioni rubicondi (necessitando noi del manuale
di Scienza Fisiognomica, per poterli interpretare e decidere se votarli)
riprodotti in milioni di copie, piovevano "sui mirti e sui pioppi,
sui pini e sui volti silvani" dai muri e dai cartelloni di ogni
comune e contrada italiana, per la Sagra Elettorale, ch'è andata
com'è andata, con i soliti "vinti" che si sentono vincitori
e con i soliti "vincitori" che non sanno di aver vinto ben
poca cosa, perché la fetta italiana della torta del Popolo di
Woytila non si è sentita rappresentata, mai, ne' da una fazione
ne' dall'altra, così perfettamente uguali nel loro delirio di
onnipotenza, assurdamente avulse, ambedue, dalla politica sociale, dagli
interessi primari di quel grande popolo di esseri umani di centro, di
sinistra e di destra che, come i musulmani alla Mecca, con gli stessi
musulmani, gli induisti, gli ebrei, i buddisti e persino gli atei stanno
sfilando a milioni e milioni ai piedi di colui del quale ci sentiamo
orfani inconsolabili e che pur gestendo il più grande potere
al mondo è rimasto, per duemila primavere, fino a questa maledetta
primavera, uno di noi, ultimo tra gli ultimi. Come l'innocente Terry.
Marina
Salvadore (A.D.2005 - 04)
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