Devolution, finalmente! Ed ora siamo proprio curiosi di vedere come se la caveranno le nostre baccanti risorgimentiste; ora, che quasi siamo regrediti politicamente e geograficamente all'epopea dei gloriosi Stati pre-unitari - che ritroviamo addirittura raddoppiati nel numero, secondo l'intero ammontare delle regioni italiane - con già i primi allarmanti segnali di un piccolo comune del Veneto che emigrerebbe volentieri sotto le insegne del Friuli, per motivi prettamente economici e dove, verso il sud dello stivale qualche governatore già nutre di libido il sogno di divenire Vicere' di una MacroRegione Meridionale. Ora, sì, ci divertiremo un mondo!
L'Italia era fatta ma gli italiani ancora sfatti e nell'attimo fuggente di "appena" un secolo e mezzo, interamente speso in un'apoteosi di falsi miti, fasti ed inni all'Itaglia UNA, nel tentare di forgiare il Popolo UNO, mai coscienza italiana può dirsi sia riuscita a mettere radici, nonostante boati garibaldeschi, gragnuole mazziniane, lobotomie sabaudiche, botte a muro liberalmassoniche, siluri laicisti, connivenze camorriste… ed altre menzogne, figlie della Menzogna Unitaria. Comunque, grandi terga garibaldesche e vittorioemanuelliane continuano a incombere in ogni piazza italiana, la toponomastica sarebbe ora tutta - dappertutto - da rifare, insieme a nuovi "plebisciti", in rispetto della storia e dei personaggi delle piccole patrie italiche, finalmente sdoganati in virtù di Devolution, ma Ciampi, pronipote del Granducato di Toscana, ancora si ostina nei pantheon-pater-patriae sparsi sul territorio a imporre, meditabondo, le sue mani curandere sui catafalchi storici che trasudano di Risorgimento, per caricarsene d'energia, come un pranoterapeuta fa sul corpo di un ammalato grave. Sempre, gli girano sul tricolore cisalpino le ruote dentate dell'ingranaggio mamelico, come girandole,… come le pale di un mulino a vento che nessun "don Chisciotte" proverà a fermare. Qui, se un giorno si difende ad oltranza lo Stato Laico, un altro dì si benedice lo scoprimento di targhe postume a Giovanni Paolo II alla Camera dei Deputati…ed in un altro giorno, nonostante il trionfale laicismo di una pensione di guerra riconosciuta anni addietro alla "fidanzata incinta" non impalmata di un partigiano morto in battaglia, recentissimamente si vieta l'ingresso alla cerimonia commemorativa dei martiri di Nassirya alla "compagna" di Stefano Rolla, così come il Vaticano vieta la Comunione ai divorziati! Confusione mentale?
Confusione mentale anche per il nazionalista e "coerente" Gianfranco Fini, nei giorni dell'affermazione della Devolution, appena reduce da un appassionato moto istintivo meridionalista, espletato pubblicamente in quel di Napoli che, tornato a Roma - nell'euforia di un veemente "Azione Giovani!" - si lascia scappare una minzione spontanea per un risorgimentista "Ciampi-bis"; mentre gli "scomunicati" di sempre di sinistra, giacobini ed affini, in insolita compagnia di autorevoli massoni si convertono al cattolicesimo addirittura vaticanista, facendo le fusa al tanto bistrattato cardinale Ruini, che ci pare essere il più sereno fra tutti! Mesi prima, lo stupito Ratzinger, appena salito al Soglio Pontificio, si vide recapitare "brevi manu" durante la prima visita ufficiale di Ciampi in Vaticano, il calice da messa di Pio IX, trafugato orrendamente con altro corposo bottino, dopo la finta breccia di Porta Pia, senza che il laicismo di ieri e di oggi abbia mai spiegato che strade abbia preso quella gran fortuna rubata al clero; esattamente, come avvenuto per l'oro di Dongo che - dicono - lastrica Botteghe Oscure….
La sarabanda dell'Ipocrisia continua a nutrirsi di incredibile contraddizione dell'essere, sfiorando la pura follia. I pastori del presepe italiano sono abituati a condurre il popolo ovino e caprino in multiple transumanze; del resto, se gli italiani si sono mostrati da sempre così stupidi, da bersi ogni frottola, dal vedere "'o ciuccio che vola" sotto ogni cielo del sù e del giù dell'Italia, perché non continuare a prenderli tranquillamente per i fondelli? Tanto…ignorano…..Non sanno e soprattutto non vogliono sapere…non sono neppure abituati a far domande sui grandi temi dell'Umanità; basta "ca c'è rimasto 'o sole..ca c'è rimasto 'o mare..'na nenna a core a core..e 'na canzona pe' canta'! ". Basta che la Ferrari torni a vincere, che sia Valentino Rossi l'erede di Schoumacher, che rifacciano "L'isola dei Famosi", "Tutto il calcio minuto per minuto" e che il Napoli ritorni almeno in serie B…..Tutto il resto è noia, come dice Califano. Tutto il resto è davvero "il resto di niente" ,circa un nichilista NIENTE che ha permeato della sua essenza gli ultimi centocinquant'anni del cammino italico, gonfiando di menzogna, di colpevoli silenzi, di stereotipati luoghi comuni, di futilità ed opportunismi l'ologramma stesso delle radici di ogni realtà sul suolo italiano.
Un minimo di istituzionale onestà garantirebbe migliori risultati al nostro "Paese" e forse sarebbe la malta con la quale saldare in un POPOLO UNO tutti i piccoli popoli italiani ma l'ipocrisia e il doppiogiochismo, nella convinzione dell'ignoranza ed apatia dei sudditi, ancora s'arrabatta con sporchi mezzucci a coprire la malasanità ab origine dell'Italia, fragilmente fondata sul tranello, sul tradimento, sull'impostura e bisognosa, per quanto piccola sia, di elevatissimo numero di forze di polizia, dalle più disparate funzioni. Crediamo sia giunto il tempo del buonsenso, poiché la maschera di cera della falsa italianità si scioglierà inevitabilmente al sacro fuoco della Devolution ed allora chiediamo a Ciampi ed affini, un atto di Umiltà. Che l'Italia UNA chieda scusa per i crimini commessi in 150 anni agli ITALIANI TUTTI, per ricominciare serenamente a costruire un'identità nazionale dalle fondamenta. Del resto, se qualcuno più importante di un qualsiasi Capo di Stato, quel Giovanni Paolo II, SANTO, ha umilmente chiesto perdono al mondo, necessitando di rivedere criticamente tanta parte della storia del cristianesimo occidentale: dal massacro degli ugonotti nel 1572 in Francia all'attacco dei crociati contro Costantinopoli del 1204; dall'atteggiamento verso gli ebrei al caso dello scienziato pisano Galileo Galilei, condannato per le sue teorie eliocentriche; dai peccati commessi dalla Chiesa contro le donne allo schiavismo e alle stragi in America Latina all'epoca della conquista e della colonizzazione, eccetera……ci pare cosa lieve, per un comune mortale, fare intelligente atto di dovuta contrizione….. Altrimenti, molti onesti italiani, ormai stanchi d'essere presi per i fondelli, finiranno col chiedere asilo politico al Vaticano!
Marina Salvadore - 11 - 2005