Il disonore delle armi

C'era una volta il Principe di Machiavelli, surrogato di cinismo e perfidia ma pur sempre galateo per il "buon governo" e c'erano i codici militari e c'era l'onore delle armi.
Le guerre le combattevano nemici a volto scoperto, riconoscibili dai vessilli che innalzavano, contrapponendo i propri eserciti in tenzone su neutro campo, nelle periferie dei centri abitati, come per una partita a scacchi., onde risparmiare consapevolmente i civili che costituivano la prima ricchezza di una nazione ovvero braccia all'agricoltura e menti al commercio...
La guerra era una questione per "guerrieri", per chi faceva dell'arme il proprio mestiere.
Ci fu anche un tempo, molto prima della Rivoluzione Francese, in cui l'arme e l'onore erano questione prettamente cavalleresca; ancora oggi di persona galante è in uso di questi dirsi "cavaliere".
Poi, venne il giorno in cui i cavalieri smontarono da cavallo -probabilmente, fu da sempre il nobile cavallo a nobilitare il cavaliere - per compiere carneficine di popoli, a dispetto di codici e regolamenti militari . E vennero nuovi armamenti. Venne il tempo del "Terrore" - che allora si pronunziava con la erre francese- che sconfinò nell'ormai conclamato Terrorismo…. Del soldato impavido e giusto, coraggioso e fiero se ne fecero beffa tutti i Poteri del Mondo e civili e militari presero ad ingrossare insieme le fila dei martiri, solcando di sangue innocente, di sangue tradito, i sentieri del Mondo.
Non occorre andare molto indietro nel tempo per rintracciare in molti Padri di Patrie sulla Terra ex banditi, negrieri, pazzi e autentici delinquenti e spesso interi Paesi di tradizionale Civiltà han visto cambiare musica e direzione d'orchestra in virtù d'un colpo di stato o di un bagno nel proprio stesso sangue, annientati dalla loro stessa progenie, nell'abito, sovente, della stessa stirpe.
A fomentare gli scempi, nell'intervallo di guerre e conflitti tra il periodo del Terrore e quello odierno dell'Orrore, per il percorso storico che va dall'onore al disonore delle armi, si è amplificato anche il senso relativo al concetto di Razzismo, trasponendolo in Integralismo.
Se allo stadio il pallone continuano a gestirselo sempre e solo i calciatori, sullo scacchiere mondiale non sono più gli eserciti a scendere in guerra; popolazioni intere di innocenti scompaiono ogni anno dal pianeta, in virtù di attentati, stragi e mera follia; nei paesi prosperi e ricchi come anche nei paesi più poveri. E nessuno di questi morti è caduto pugnando o stringendo tra le mani la propria bandiera. Morti "inutili"? Tutt'altro! Morti provvidenziali che si misurano per peso specifico : un cadavere yankee ha più peso sull'opinione pubblica di un cadavere sudafricano; un morto israeliano è più importante di un morto palestinese, purtroppo e quale migliore strategia di un atto terroristico, dove con un colpo solo - come al gioco dello Shangai, - si riesce a far fuori, nella massa, la gamma di bastoncini dei colori più ambiti e rari?
Come accade per i pescatori di frodo, a caccia di pesci grossi con il tritolo, cui la pesca risulta proficua assai pur se a danno dell'intero equilibrio del mondo sommerso.
Mi chiedo quale sia , per questi burattinai del mondo, l'acme del piacere a strage avvenuta, ad olocausto o apocalisse compiuta ed in quale bar della loro disumana esistenza si ritroveranno, per festeggiare il loro disonore di uomini…ed in compagnia di chi?
Che sia rosso o bianco, giallo o nero, l'Uomo ha infine perso se stesso, la sua identità, i requisiti che lo separavano e lo ponevano al vertice della scala animale. Con le sempre più raffinate tecniche di terrore, studiate a tavolino in un'apoteosi di suprema fantasia malata, nel delirio di onnipotenza e nell'ottundimento totale di ogni parvenza di senso di umanità, l'Uomo e forse l'umanità intera ha semplicemente debellato se stesso; è un cadavere deambulante che emana effluvi pestiferi, odore di morte di tutti i morti sui quali ha eretto il suo Trono d'argilla.
Ed evitiamo di dare a queste carneficine l'imprimatur religioso; non chiamiamole più Guerre Sante, Lotte di Fede, finiamola di mescolare il Sacro con il Profano : chi opera in tal senso, lungo ogni latitudine e longitudine, in ogni Paese d'Occidente, d'Oriente e di Grande Oriente, ha un unico Dio ed un solo Grande Architetto, il Denaro ; un unico Sacramento, il Potere ed un solo Credo, la Menzogna!
Di fronte all'impazzare di questa Vigliaccheria Crudele, di questi giorni, non v'è più nemmeno il balsamo di una speranza, di un sogno che ci riporti nella nostra condizione umana, perché la nostra fede nell'Uomo è morta in quel campo di Sabra e Chatila , è morta in Algeria, è morta in Irlanda, è morta nell'Africa nera, è morta in Sudafrica, è morta definitivamente a Manhattan l'altra sera.
Risorgerà dalle proprie ceneri, come l'Araba Fenice, l'Uomo … e questo Pianeta, ci sopporterà ancora o preferirà a noi le tigri, gli squali e tutti i rospi che gli abbiam fatto ingoiare? Quando, Dio ci esilierà - con le Sue Ultime - dalle Sue Prime Volontà? Dalla Sua Creazione.

Marina Salvadore (A.D.2000)           
(il giorno dopo le "Torri Gemelle")   
    

 







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