Basta Erica ... Basta


Viaggio a ritroso nel tempo, nella barbarie tribale e nella ritualità sacrificale, imperniate sul Sangue. Abbiamo bisogno di sangue, per la nostra arsura vampirica. Stiamo diventando dei mostri, inconsapevolmente. Per forza di inerzia.
Nutriti dal plasma artificiale dell'Informazione, della Radiotelevisione, che non ci basta mai. La televisione allarmistica, scandalistica, volgare e blasfema che ci inebria più delle altre droghe sintetiche.
Cosa c'era rimasto da oltraggiare, dopo la Intelligenza, i Sentimenti, le Speranze che un tempo ci appartenevano? .La Famiglia !.Il nucleo primordiale, l'uovo cosmogonico di quella cellula dalla quale si ramificano altre cellule che danno vita alla Società, al Paese, alla nostra Identità ed Appartenenza.
Erika (scritto con la "k" di ku klux klan) imperversa quotidianamente nelle nostre vite alienate, attraverso ricostruzioni morbose dell'evento che la vide protagonista; Erika quotidianamente presente e contemporaneamente "distante" e sconosciuta ma - sempre - su tutti i canali televisivi... Erika, nei servizi giornalistici d'opportunità, confezionati all'ultim'ora ed ambientati nel solito anfiteatro assetato di trasgressione, affollato di dotti "professoroni" (sociologi, psichiatri, disk jokey, politici, opinionisti, presidenti dei Fans Club di Leonardo Di Caprio...manca solo San Pietro e qualche ètoile del Festival di Sanremo , alle tavole rotonde d'ogni sera...)e tutto questo solo per riempire un'ora della nostra vita stanca, possibilmente al momento della cena, cioè del DESCO FAMILIARE!!! A beneficio di una programmazione sterile che altrimenti farebbe "buca" tra una Carrà ed un Biagi, ogni sera. Ci meravigliamo come ancora non sia stato scomodato Stephen King per allestire la regia di questo fumettone dell'orrore a puntate che riscuote consenso di pubblico; che fa "audience"!... e... il nostro locale Dario Argento? Troppo italiano : pizza e spaghetti; qui, ci vuole il ketchup del MC Donald per imbrattare di finto orrore gli attori. Non il semplice succo di pomodoro!.. E mentre vi assiepate in salotto, pronti a sniffare un'altra dose di Erika, i dirigenti della televisione di soppiatto vi infilano il termometro dell'audience nel sedere, per prendervi la temperatura basale del gradimento.
Erika vittima Erika carnefice. Chi lo sa? Non è forse che tiriamo fuori, un po' tutti, brandelli della Erika ch'è in noi, ogniqualvolta ci lasciamo affascinare dall'ennesimo reportage malato che parla del "saladero" di Novi Ligure?
E quanto più veritiero è il detto che sintetizza "Sangue chiama Sangue", se dopo di Erika, altre menti confuse di adolescenti - come in un tam tam di guerra han fatto catena ed han compiuto analogo rito sacrificale; analogo sacrilegio....Erika ha aperto il cancello delle nostre fobìe, spalancato sul buio pesto delle nostre paturnie, della nostra incapacità di vivere, della nostra impotenza. Della nostra bieca desolazione. E, come la pecora Dolly, è stata clonata in tante altre piccole Erika, Mass Media benedicenti e sponsor.
Mi rivolgo a voi, uomini senzienti, lucidi, capaci ancora di umanità : rifiutatevi di assistere a questo spettacolo finito nel cartellone quotidiano, per un numero illimitato di rappresentazioni. Ponete fine a questa agonia dello spirito, a questa sozzura strisciante che s'insinua nelle vostre case, nelle vostre teste, dilatandosi come il venefico blob che uccide (uccide facendo meno impressione, perchè non lascia tracce di sangue).
Pensate che per assistere a questo spettacolo perfido e trasgressivo, bestemmiatore di ogni etica umana, pagate un canone televisivo, fate salire vertiginosamente l'indice dell'audience, in questa guerra cretina dichiarata tra i canali nazionali della Televisione. Siete caduti vittime, tutti, di Orwell e del Grande Fratello che non ha il volto scanzonato e ruspante di Taricone, comunque rassicurante....Nemmeno l'amoralità di Beautiful è così dannosa come l'immoralità dei tremila servizi giornalistici sul fenomeno "modaiolo" di Novi Ligure.
Erika è solo una persona ammalata, che necessita di cure adeguate; non è l'eroina dei cartoni animati giapponesi e lei e la televisione nulla possono per sconfiggere la nostra integrità...Cavoli! Siate felici di essere sani e vegeti. Godetevi le vostre piccole gioie quotidiane...un tramonto, l'alba, l'aroma del caffè di primo mattino, una carezza e un bacio di chi amate. Siate lieti per non essere entrati in un film dell'orrore e, per favore, spegnete la televisione, se un minimo di rispetto al papà di Erika sentite - in qualità di esseri ancora umani - di doverlo.

Marina Salvadore (A.D.2001)         
(nei cruenti "giorni di Erika")   
      

 







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