Al Premio Napoli, la sindachessa Jervolino si è sperticata sul palco in ovazioni al prode "tutor" Bassolino, paragonandolo addirittura al Filangieri ed asserendo che la di lui geniale istituzione di un "assessorato alla Legalità" è opera da iscrivere nientepopodimenochè nella gloriosa lista dei Primati napoletani!
Ci spiace sommamente, avendola conosciuta personalmente ed apprezzata, che la Jervolino, in politica da immemore tempo, squisita Signora colta e di presenza, amabile e intelligente sia costretta a vivere nel cono d'ombra del viceré Bassolino che, senz'altro, non ha pari requisiti ma …che s'ha da fare..per "campare" …povera Rosa Russo che ...non porti i calzoni!
Ciò detto, vorrei rilevare, da attenta ascoltatrice, che l'istituzione di un Assessorato alla Legalità è il marchio più infamante per una città come Napoli, dove da sempre i suoi cittadini sono noti nei luoghi comuni della gens italica solo quali imbroglioni, truffatori e mariuoli da "operetta", non certamente quali seri "professionisti" delle ruberie e dell'illegalità conciossiacchè la Palma spetterebbe meritoriamente al Nord, sfogliando l'elenco telefonico padano, da Bombrini a Tanzi…annate dal 1865/2004.
In ogni modo, adesso noi napoletani siamo pure omologati: siamo illegali e mariuoli d.o.c. e d.o.p. con Decreto Reale del nostro viceré e per sacra "unzione".
Ma v'è un'altra contraddizione di fondo, che fa più male ancora… e voglio togliermi il "bassolino dalla scarpa" …ahi!..come canticchiava il ritornello di una canzone d'altri tempi…
Con quale ardire il viceré che sciorina miliardi in "appalti" conquistati sempre e solo dai "soliti noti" della sua parrocchia, ha la presunzione di voler perseguire legalmente gli affarucci sporchi o puliti altrui?
La saggezza popolare ci rammenta che, spesso, l'asino ha la presunzione di chiamare "ciuccio" il cavallo!

Marina Salvadore (A.D.2004 - 09)