Un bel po' di soldini incassa, il Calderoli, quale ministro di una "intima porzione" di questa Repubblica che, nel complesso, schifa! Già, perché per lui, l'Italia è solo la Padania; al massimo, c'è qualche rapporto diplomatico con le colonie dell'"altra Italia"; eppure, questo signore - veramente insopportabile- mette a repentaglio la sicurezza di TUTTA l'Italia con le sue pericolose "pierinerie, sgradite non solo all'Islam ma soprattutto ad almeno il 65% della popolazione italica, non perfettamente baciata daicanoni della razza ariana, dal colorito candido o rubizzo di Barolo. Ci meraviglia, soprattutto, che un tal giullare con le sue magliette stampate con la Epson casalinga, sia così seriamente considerato dai Fratelli dell'Islam, a meno che la parte più integralista di questi non voglia sfruttare ogni minimo pretesto per scagliarsi contro l'Occidente, nell'attesa - come sentenzia Gheddafi - di governare l'Europa!
Fratelli musulmani, voi senzienti e diligenti osservanti del Dio che - come il nostro - impone regole di vita e non di morte, siete così convinti che il guitto Calderoli rappresenti lo spirito della nazione italiana, perché "ministro"? Già, si proporrebbe anticostituzionale il suo partito, reazionario e secessionista, sorto da un parlamento-ombra in quel di Mantova e che ha goduto di non si sa quale miracolo del dio del Whalalla, per incartarsi nel tricolore italico, sempre vilipeso. Misteri! Ma prima di offendere voi, il signor ministro - delirante xenofobo e razzista ad oltranza - ha "segato" dalla dignità italica ben tre quarti del Paese - soprattutto il Mezzogiorno, per metà europeo per metà Medina, come attestano fonti storiche e vestigia ineccepibili. I "meridionali" ovvero la popolazione subalterna e colonizzata del Sud-Italia, da circa 150 anni, sono stati oggetto delle peggiori offese da parte dei nordisti, che si sono pure inventata, in Italia, una nazione geograficamente e storicamente mai esistita:la Padania….e che da allora - reperito juvant! - nonostante l'assenza di motivi di rivendicazione identitaria ma solamente economica - fornitale dalla menzogna Risorgimentale- siede nel Governo Tricolore, nonostante idee reazionarie e razziste, amministrando i nostri ministeri solo in virtù del benessere del Nord. La blasfemia di cui si è reso autore, presso di voi, il "ministrello" padano, non è storia nuova, per noi meridionali, vittime da un secolo e mezzo, di luoghi comuni e posti nella fascia C della graduatoria italica! Ma quel che dovrebbe suscitare più repulsione agli stessi meridionali ,è l'alleanza, ai fini di quattro voti elettorali nell'urna delle prossime elezioni politiche, dei "sciùr" padani con il movimento siciliano di un tal Lombardo che - in quanto Sicilia ed in onore di Ruggero II - la cultura indirizzerebbe più verso Medina che verso Roma o l'Europa. Quale vergogna, per il tal Lombardo, essere ammesso alla tavola - nella cuccia del cane, però, a spolpare l'osso residuo - presso il baùscia Calderoli che, di ritorno dai festeggiamenti in Sicilia per l'alleanza stabilita con i "coloni", in un'intervista alla Annunziata, su Rai 3, continuava a ripetere del malaffare del Sud e che, ora, in quest'alleanza, i padani sarebbero stati di sprone a farci amministrare meglio la "paghetta" da loro concessaci. Fossimo il tal Lombardo, con tanta storia alle spalle, ci saremmo sentiti ingiuriati per l'ennesima volta! Ma la Dignità ha ben poco da spartire con il Potere ed i giochetti politici, per cui, che li si tacci di masochismo, più o meno, o di mancanza di Dignità, certi "politucoli" del Sud preferiscono entrare in gioco; che sia dal portone del Palazzo o dalle saettelle delle fogne, va bene ugualmente!
Ma se s'ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra s'ode un assordante strimpellamento, martellante come tutte le banalità che questa "compagnia dei Miracoli" va spandendo come programma elettorale, con il "libro dei sogni" del paladino Prodi-Orlando. Ordunque, il "sciùr" Pecoraro Scanio, onnipresente con il suo "manipolo" di elettori, tenuto in auge, per sostegni originali alle più originali iniziative di certe sinistre, minaccia dal suo cantuccio al caldo contro la presenza di "razzisti" e "fascisti" nell'organigramma di centro-destra, dimenticando - poveretto - che il suo tadzebao di centro-sinistra ospita reazionari disobbedienti, no global, pischellini e mascherine del Carnevale di Venezia, notoriamente in antitesi con i criteri di legalità vigenti in questa Repubblica! Gente, che combatte da sempre l'AUTORITA' di Stato…Ve lo immaginate il disobbediente Caruso a capo di un ministero della Repubblica? Allora, quel baùscia del Calderoli - anche se eletto a "martire" padano da Bossi e colleghi, per via della sua intuizione più felice: le dimissioni - ci sembra perfettamente in asse, visto allo specchio dell'atelier d'alta moda politica, con quest'altra compagnia di guitti! Il problema è, per noi italiani, meridionali e di tutta Italia, stabilire se lo spettacolo è di nostro gradimento e se non offende la nostra intelligenza ma soprattutto se lo è per la platea internazionale,europei e fratelli dell'Islam compresi, che, per buona parte sono, oggi, cittadini italiani iscritti all'anagrafe, …come i meridionali da 150 anni!
Visto che abbiamo una dignità e che una decisione è comunque da prendere e che non si può andare in cabina a pasticciare inutilmente la scheda elettorale con parolacce, disegnini espliciti, maledizioni, esorcismi e woo-doo, prendiamoci un bel testo di fisiongomica, iniziamo a studiare le linee, l'espressione, lo sguardo, la bocca, la fronte, le orecchie…dei faccioni che ci piovono in testa dai megamanifesti elettorali e, secondo convinta ispirazione, mettiamo una crocetta sulla scheda. Anche voi, fratelli dell'Islam abilitati al voto, cittadini italiani, umiliatevi a fare "un segno di croce", questa volta, senza tema di offendere il vostro Dio che, con il nostro, si sta talmente nauseando delle sue creature che …non si sa quale cataclisma stiano meditando. Lasciamoli in pace! Non è immischiandoli in queste misere faccende terrene che gli rendiamo omaggio. Tutt'altro!


Marina Salvadore A.D. 2006-febbraio